LAGO DI CAVAZZO
No alla centrale dal referendum
Un referendum per dire no al raddoppio della centrale Edipower. L’iniziativa parte da alcuni consiglieri di Trasaghis e Cavazzo Carnico (che insieme a Bordano e Verzegnis sono interessati al progetto di potenziamento dell’impianto). Nel primo comune a muoversi è la minoranza della lista «In Comune» che, afferma il consigliere Giorgio Rodaro «a breve comincerà a raccogliere le 500 firme necessarie per indire la consultazione popolare». L’intento è quello di chiedere a chi vive a ridosso del lago di Cavazzo di esprimersi sulla bocciatura del progetto. Secondo i Comitati che da mesi si battono contro la sua realizzazione, l’opera metterebbe a repentaglio la sopravvivenza stessa dello specchio d’acqua naturale più grande del Friuli-Venezia Giulia. Anche a Cavazzo Carnico ci si muove in direzione «referendum». In questo caso il consiglio comunale, formato dalla sola maggioranza, si è spaccato.
Una parte, non in sintonia con il sindaco Dario Iuri che in una recente seduta consiliare ha affermato che «il lago dopo questo intervento non potrà che migliorare», sta già predisponendo gli incartamenti per la raccolta delle firme. In questo caso ne servono circa 250.
..Ben venga il referedum,così un domani potremo dire (nel bene o nel male) "E' colpa del referendum ..non delle banane a fine cena.."..Rispettando il libero abitrio altrui..
RispondiEliminaDirei invece che è tutta colpa del lago.
RispondiEliminaSe fosse altrove starebbe meglio
(n.c)
Ben detto n.c., confermo. Io intanto mi armo di banane verdi.
RispondiEliminaRicordo ai giovani che le banane negli anni cinquanta erano frutti praticamente" sconosciuti ai più"..pochi le avevano assaggiate ..e la famosa cena con la S.A.D.E s'è conclusa con le banane(Piccolo aneddoto sulla storia della diga) Saluti
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