Riceviamo e pubblichiamo:
Fuochi d'artificio sul lago...
è davvero uno spettacolo per tutti?
Condivido una breve riflessione su un evento che da diversi anni si svolge sul Lago dei Tre Comuni, mi riferisco allo spettacolo pirotecnico proposto generalmente la sera del 14 agosto.
Lo spettacolo accoglie ogni anno molti spettatori provenienti a volte anche da comuni relativamente distanti. La cornice naturale certamente si presta ad uno spettacolo ogni anno diverso: ricordo la piattaforma galleggiante per il lancio dei fuochi artificiali dal centro del lago, la ricerca dei riflessi di luce sull'acqua, il "dialogo" fatto da una sponda all'altra, per non dimenticare le esplosioni colorate con forme sempre più complesse ecc.
Si potrebbe quindi considerare lo spettacolo come una proposta che soddisfa le aspettative dei cittadini, che con puntualità si recano sulle sponde del lago ed alzano gli occhi al cielo.
La mia riflessione è rivolta un po' a tutti questi eventi che accompagnano l'estate o il capodanno e cerca di porre l'attenzione sugli aspetti legati all'etica, all'ecologia ed alla cultura.
Uno spettacolo pirotecnico rilascia nell'ambiente un'elevata quantità di polveri fini e quindi un inquinamento immediato e vertiginoso dell'aria. Recenti studi hanno portato alla luce le sostanze che compongono questi esplosivi: tra i metalli usati come propellenti e coloranti si trovano polveri di stronzio, rame, alluminio, titanio, ferro che rimangono nell'ambiente a lungo (alcuni giorni in aria mentre decenni sul suolo e nelle acque). Nelle città, ad esempio, con i botti di capodanno si misura una concentrazione di polveri sottili pari al doppio o il triplo rispetto alla media del periodo (fonte Codacons). Inquinamento che poi respiriamo tutti, dai bambini agli anziani.
Vi è poi un importante compromissione della tutela degli animali che non può continuare ad essere sottovalutata; lo scoppio dei fuochi d'artificio causa agli animali dei danni incalcolabili (chi ha un animale domestico lo avrà sicuramente osservato) ma mi riferisco anche agli animali presenti in natura.
Gli scoppi causano dei traumi tali da indurre gli animali alla fuga improvvisa, disorientati e spaventati si allontanano anche per chilometri alla ricerca di un riparo; lo stress acustico può provocare la morte da infarto e, negli animali degli allevamenti, a volte causa degli aborti da trauma (fonte WWF).
Pensiamo come queste forti esplosioni, in una zona circondata dalle montagne come la nostra, possano produrre un vero e proprio "effetto canyon", un riverbero dovuto ad una riflessione multipla del suono che rende ancora più difficoltoso localizzare la sorgente sonora ed allunga i tempi di decadenza.
Esprimo un mio pensiero anche in merito alla superficialità dello spettacolo, specchio della società del consumo "usa e getta", evento che non porta ad una riflessione, ad una condivisione, ad una crescita ma semplicemente una sovrastimolazione sensoriale.
Perché quindi non proviamo a pensare, magari già per il prossimo anno, ad una proposta alternativa che possa rispettare la Natura (e quindi anche l'uomo), nell'ottica di un atteggiamento etico ed educativo che "guarda lontano".
Pensiamo a quanto possa essere valorizzata la nostra valle se scegliamo di non proporre i fuochi perché sono nocivi, diseducativi, superflui, inquinano l'acqua, l'aria e la terra… risuona in me âga, cîl e vert, tutto ciò che ci circonda e che permette la vita.
Ringrazio il Blog dell'attenzione e della preziosa possibilità di condivisione
mandi
Susan Franzil
Foto: Nautilago, Camping Lago 3 Comuni e Temporeale.fvg