"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

venerdì 31 maggio 2013

Cavazzo tra i 15 Comuni selezionati in FVG per la sostenibilità energetica

AMBIENTE:VITO, IL PROGETTO "ALTERENERGY" PER LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA DEI PICCOLI COMUNI

Udine, 30 mag - Sono complessivamente 15 i comuni del Friuli Venezia Giulia, con meno di 10.000 abitanti, selezionati dalla Regione per essere inseriti nell'elenco degli Enti locali beneficiari del progetto comunitario "Alterenergy". Un progetto dedicato alla sostenibilità energetica e rivolto alle piccole comunità dell'area adriatica, finalizzato allo sviluppo delle fonti rinnovabili e della pianificazione energetica. "La Regione raccoglie la sfida della sostenibilità energetica e dei cambiamenti climatici", ha sottolineato oggi a Udine l'assessore regionale all'Ambiente e all'Energia Sara Vito aprendo il workshop rivolto ai comuni che beneficieranno dei servizi previsti da "Alterenergy". "Lo fa - ha aggiunto la Vito - rilanciando il ruolo dei piccoli Comuni per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e per il raggiungimento, entro il 2020, degli obiettivi europei '20-20-20' del Pacchetto Clima Energia varato dall'Unione europea." Il Pacchetto varato dalla Ue indica gli obiettivi da raggiungere entro il 2020: la riduzione delle emissioni dei gas serra del 20 per cento, l'incremento al 20 per cento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, l'aumento del 20 per cento del risparmio energetico. Nel Friuli Venezia Giulia i Comuni destinatari del progetto sono Forni di Sopra, Verzegnis, Amaro, Cavazzo Carnico, Palmanova, Fagagna, Bertiolo, Rive d'Arcano, Muzzana, Pozzuolo del Friuli, Nimis, Doberdò del Lago, Majano, Chiopris Viscone e Savogna d'Isonzo, con i quali, come ha ricordato l'assessore Vito, "nel periodo di articolazione del progetto la Regione si confronterà e lavorerà per realizzare modelli di piccole comunità sostenibili". "Saranno altresì individuati - ha aggiunto l'assessore - criteri e azioni volti a indirizzare le comunità locali verso lo sviluppo sostenibile, per favorire l'autosufficienza energetica, l'aumento delle energie rinnovabili, la pianificazione urbanistica integrata con quella energetica, la predisposizione e il monitoraggio di bilanci energetici locali". "I benefici per i Comuni che partecipano al progetto - ha indicato la Vito - vanno dall'assistenza tecnica sui piani energetici alla formazione di personale in materia di energia, al confronto con altre piccole comunità italiane ed europee che hanno già intrapreso la strada della sostenibilità energetica".
Come ha rilevato l'assessore, "la Regione Friuli Venezia Giulia conferma pertanto il proprio ruolo baricentrico nella cooperazione tra le realtà regionali italiane e i Paesi dell'area adriatica e balcanica", osservando a tale proposito che "Alterenergy" rappresenta il primo progetto strategico finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera IPA Adriatico.

Fonte: Regione FVG. Per leggere tutto il comunicato, vai a  http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta&nm=20130530110638002

giovedì 30 maggio 2013

L'ultimo saluto di Bordano a "Rino di Cian", reduce da Buchenwald

Addio a Rino Picco, reduce di Buchenwald

BORDANO. Si è spento all’età di 86 anni Rino Picco, reduce di Buchenwald. I funerali  sono stati celebrati martedì, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Bordano; la salma  è arrivata da Adegliacco dove l’anziano abitava anche se il suo cuore era rimasto nel piccolo centro montano, tanto da volervi ritornare una volta che la vita si fosse conclusa. La durissima esperienza di Rino Picco nei Lager era stata raccontata dal nostro giornale poco più di due anni fa quando, in occasione della Giornata della Memoria, si ricordò che l’ex internato era stato premiato due mesi prima in Prefettura assieme ad altri friulani che conobbero la tremenda vita dei campi di concentramento nazisti.
Tutto cominciò - ricordavamo allora - il 19 luglio 1944, quando, all’indomani di un attentato partigiano, i tedeschi per rappresaglia decisero di mettere a ferro e fuoco Bordano. Rino venne fatto prigioniero e condotto, assieme ai suoi compagni di sventura, prima nelle carceri di Udine e poi caricato su una tradotta ferroviaria con destinazione appunto Buchenwald. Per fortuna, però, Rino e il resto del gruppo dei sopravvissuti non rimase a lungo in quel luogo, dove ebbe modo di vedere anche la principessa Mafalda di Savoia. Il 29 agosto fu, infatti, trasferito nel campo di Vitem. Poi, nell’aprile 1945 la tanto sospirata libertà.

Da Messaggero Veneto 28 maggio 2013 , rid. e adat.
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Il Blog, nello scorso gennaio,  ha riproposto ampi stralci della testimonianza di Rino Picco (raccolta da Anselmo Picco nel libro "Cuant che las caneles …" ) sulla cattura  e la detenzione nei lager tedeschi:
http://cjalcor.blogspot.it/2013/01/giornata-della-memoria-la-testimonianza.html 


mercoledì 29 maggio 2013

Il Lago e la nuova Giunta regionale - II

Non si può certo dire che il nuovo presidente della Regione, Debora Serracchiani, pecchi di incoerenza. Sta infatti lavorando per mantenere quel che aveva annunciato nell'incontro di Alesso del 7 aprile (l'intenzione cioè di dotare la Regione di un piano energetico) .  Basta leggere alcune dichiarazioni  fatte nelle ultime settimane:

Serracchiani ha ribadito più volte la necessità per la Regione di dotarsi di un piano energetico: «Senza tale strumento – ha detto – non è possibile fare alcuna pianificazione, e non dimentichiamo che con esso la Regione può chiedere finanziamenti europei da investire nello sviluppo di fonti di energia sostenibili. Oltre a ciò, ci impegneremo a realizzare dei piani per l’irrigazione per servire le necessità dell’agricoltura, e anche di un piano paesaggistico: noi riteniamo vadano risistemate le vecchie strutture piuttosto che costruirne di nuove e incentivata l’agricoltura in montagna». (MV 8 aprile 2013)

Al termine della riunione [incontro a Roma col ministro dell'Ambiente Orlando] , la presidente Serracchiani ha poi annunciato la volontà, peraltro già espressa nel programma elettorale, di dar vita nel primo anno di legislatura al Piano energetico regionale, insieme al Piano paesaggistico.
(MV 5-5-13)

Piano energetico Fvg Sarà il primo compito dell’assessore Sara Vito, deleghe all’Ambiente, all’Energia e alla Risorse forestali. «Abbiamo avviato un percorso importante – dice Vito – che partirà proprio dal taglio dei costi della politica. E poi l’argomento sul quale ci impegneremo da subito è il Piano energetico regionale, che non c’è e che vogliamo predisporre entro l’anno».
(MV 7.5.13)

Entro il 2013 il Friuli Venezia Giulia avrà un Piano energetico regionale. «Il progetto deve tenere conto dei nostri fabbisogni e rivedere il sistema delle infrastrutture elettriche, cercare di abbattere il costo dell’energia per le imprese e guardare con attenzione all’efficientamento energetico, che farebbe bene non solo all’ambiente, ma anche all’economia – ha ribadito Serracchiani –. Una delle proposte fatte in campagna elettorale, e che adesso intendiamo illustrare anche al governo, è appunto quella di un piano straordinario dell’efficientamento energetico. Al piano energetico sono collegati pure il piano regionale dei rifiuti, al quale stava lavorando già l’amministrazione regionale precedente, il piano straordinario sull’idrogeologico e l’utilizzo delle acque».
(MV 19-5-13)

Si rende poi necessario definire in primo luogo – ha delineato la presidente – una concreta strategia energetica, che utilizzi chiare regole e indirizzi idonei per definire gli obiettivi da raggiungere, ottimizzare i processi decisionali, dotarsi di strumenti tecnici innovativi e, non da ultimo, qualificare il personale. Si tratta di redigere un Piano Energetico Regionale che orienti in questo senso i consumi e la produzione energetica, che andrà recepito anche da altri strumenti, come il Piano regionale di Tutela delle Acque”.
(ufficio stampa, 22-5-13, relativamente alla presentazione delle linee programmatiche in Consiglio)

Dunque par di capire che in breve sarà redatto  e presentato il "Piano energetico per il FVG", presumibilmente accanto a un piano straordinario sull’idrogeologico e l’utilizzo delle acque. In entrambi i casi il Lago sarà un soggetto rilevante e, probabilmente, il futuro stesso del Lago sarà legato e dovrà tener conto dei due documenti. Logico auspicare quindi che chi  ha voce in capitolo (Amministrazioni locali, Consiglieri regionali, Comitati…) possa intervenire in sede di stesura dei piani e fornire opportune indicazioni per  far comprendere  caratteristiche, realtà e prospettive del più vasto lago naturale friulano. (A&D)

martedì 28 maggio 2013

Bordano e Trasaghis partecipano alla raccolta fondi per la Biblioteca di Quistello (MN)

I Comuni del Gemonese (Artegna, Bordano, Gemona, Magnano in Riviera, Moggio Udinese, Montenars, Resiutta, Trasaghis), assieme ai Comuni di Tarcento e di Torreano, alla Comunità Montana, a varie associazioni e singoli cittadini, hanno raccolto fondi come contributo a sostegno del progetto di ripristino della biblioteca comunale di Quistello (Mantova) gravemente danneggiata dal sisma del maggio 2012.
La somma raccolta per il ripristino della biblioteca comunale di Quistello è di 120.205 €

lunedì 27 maggio 2013

Quel che si muove a ... Trasâgas. Torna l'ALE ROCK Festival

Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento con l' Ale Rock Festival
giunto alla sua quarta edizione. Come per le precedenti edizioni, il
Festival si svolgerà presso l’area del campo sportivo comunale di
Trasaghis (UD).


L’Associazione Music-Ale, nata in ricordo di Alessandro Lenardon,
scomparso tragicamente il 2 giugno del 1996, si è costituita per
contribuire a sviluppare il coinvolgimento dei giovani in attività a
scopo ricreativo e di solidarietà.
Filo conduttore delle attività svolte dall’Associazione, è la musica, che   anche secondo lo statuto, rimane un veicolo fondamentale per la   crescita e la condivisione dei nostri giovani. Ecco quindi che nel 2010   nasce Ale Rock Festival, un Festival di musica che vuole dar spazio   alla creatività dei giovani e dar loro un palco su cui esprimersi al   meglio. Un Festival che diventa un filo diretto con Alessandro grande
appassionato di musica rock e di musica dal vivo.
I proventi della prima edizione sono serviti al completamento della   costruzione di una struttura scolastica in Senegal, progetto iniziato   dalla famiglia del Dott. Lenardon con la collaborazione dal Comune di   Trasaghis. Nelle successive edizioni invece si è deciso di instaurare   una   collaborazione   con   l’Associazione   Luca   Onlus,  realtà   locale   molto conosciuta che opera a sostegno delle famiglie e dei bambini   affetti da tumore e da gravi malattie, cui sono stati destinati contributi
a sostegno delle attività.

Quest’anno   l’  Ale   Rock   Festival  si   svolgerà   nelle   serate   del   31  
maggio e 1 giugno. Ci sarà quindi musica dal vivo con ottimi gruppi
live friulani e dj set in apertura e chiusura ma anche un mercatino del
disco usato e da collezione. I festeggiamenti sono al coperto e nelle
serata   funzioneranno   chioschi   enogastronomici   fornitissimi   con
specialità friulane e carniche.

PROGRAMMA ALE ROCK FESTIVAL 2013

Venerdi 31 maggio 

ore 17.00 apertura Chioschi e Cucina

ore 21.30 inizio concerti

         CRIMINAL'S PARTY  -  (Rock Band  Pordenone)
         POWER FLOWER  -  (Disco Music Live Band)
         DJ SET  -  (Pre & After Show)

Sabato 1 giugno 

ore 16.00 apertura Chioschi e Cucina

ore 16.00 – 17.00 Happy Hour Birra a 1€

ore 21.30 inizio concerti

         JOHNNY CANE BAND  -  (Pop Band from Udine)
         PINK ARMADA  -  (Cover Rock GIRL Band d’assalto)
         DJ SET  -  (Pre & After Show)
                                                                 

domenica 26 maggio 2013

Parliamo del dissuasore (par furlan, disconseadôr) di Palût

Da qualche settimana ha fatto la sua comparsa in via 8 ottobre, ad Alesso, un "dissuasore di velocità". Della posa di questa apparecchiatura si era avuta notizia nella seduta del Consiglio comunale del 26 novembre 2012, quando, illustrando gli assestamenti di bilancio, il sindaco aveva annunciato l'intenzione di collocarne uno (o più?) ad Alesso.  Nella discussione aperta tra i consiglieri erano emerse delle perplessità, in quanto tali strumenti necessiterebbero di continue manutenzioni e pare debbano venire sostituiti frequentemente  per il buon funzionamento, con la necessità, inoltre, che essi siano preferibilmente dotati di pannelli solari. In tale sede, comunque, l’Amministrazione  comunale era stata invitata a  valutare la possibilità di estendere il posizionamento dei dissuasori anche in Via  A. Diaz e Via O. De Luca a Trasaghis capoluogo.
Intanto, a fare da "apripista", ecco quello collocato ad Alesso. Che, oltretutto, sembra essere più buono del suo "collega" di Magnano in Riviera, quel "disconseadôr" che, oltre alla velocità, ti indica anche il numero di potenziali punti tolti in patente, a una determinata velocità eccessiva. Dicono che in qualche  Comune friulano, di fronte allo proliferarsi delle velocità sanzionabili,   stiano studiando di far scattare la scritta "va planc, cojon!"….

sabato 25 maggio 2013

Sul lago d'Iseo arriva "la lavanda del lago di Cavazzo". Verso un nuovo marchio Doc?

In Rete è apparsa la notizia che al Festival dei Laghi che si tiene in questi giorni sul Lago d'Iseo, in una rassegna dei prodotti tipici lacustri, viene promossa anche la "lavanda del lago di Cavazzo". 
Si sapeva del successo della "lavanda di Venzone", si aveva sentito di alcuni progetti  per avviare anche "di la da l'aghe" la coltivazione della lavanda... ma che si fosse  già giunti a un  prodotto di marketing,  sarebbe  una bella novità. 
Se ci sei, allora, tanti auguri, lavanda del Lago!
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I laghi europei in Festival a Iseo

Trentotto laghi da tutta Europa, oltre 100 espositori. Torna a Iseo (Brescia) dal 24 maggio al 2 giugno, il Festival dei Laghi, la più grande kermesse italiana dedicata ai laghi italiani ed europei, giunta quest’anno alla IV edizione.
Una manifestazione unica nel suo genere, nata con l’obiettivo di valorizzare l’ambiente lacustre attraverso l’esplorazione e la diffusione delle sue caratteristiche peculiari.
Trentadue i laghi italiani presenti (dall’immenso Garda al minuscolo Sirio),sei europei da Gran Bretagna, Irlanda, Macedonia, Slovenia ed Austria.
Degustazioni, concerti, mostre d’arte, esibizioni folk e dimostrazioni sull’acqua in un programma che comprende una sessantina di eventi, che si alterneranno durante la dieci giorni di manifestazione.
Si parte venerdì 24 maggio in serata, con l’apertura di Bontàlago, la rassegna dei prodotti tipici dei laghi che,fino a domenica 26, animerà le vie del centro storico cittadino. Una mostra mercato dedicata alle eccellenze enogastronomiche ed artigianali dei paesi che si affacciano sui laghi europei: dal prezioso olio d’oliva dell’Isola Polvese, alle sardine essiccate di Montisola sul Lago d’Iseo. Dalla lavanda del Lago di Cavazzo fino allo zafferano del Trasimeno. Dai prodotti in lana del Lake District, in Inghilterra, ai liquori alle erbe del lago di Bohinj in Slovenia. E ancora i vini del Garda e di Caldaro, i fagioli del purgatorio del Lago di Bolsena. Durante la due giorni sono previste degustazioni gratuite. (...)

venerdì 24 maggio 2013

"Passata è la tempesta"... Tutto sistemato alla Casa delle Farfalle di Bordano

Casa delle farfalle ok dopo la grandinata


BORDANO Le avversità atmosferiche che hanno colpito la Casa delle farfalle lunedì scorso sono già state completamente risolte e non impediranno in alcun modo lo svolgimento delle attività della struttura museale nel corso dei prossimi giorni. Lo fa sapere la direzione del Museo delle farfalle: «Sia grazie al fermo intervento di Protezione civile e vigili del fuoco, che ringraziamo - spiega Ilenia Cristofoli del Cda della Coop Pavês - che dei nostri tecnici, l'emergenza era risolta già nella sera di lunedì, e ieri eravamo già attivi, per cui rassicuriamo tutti i nostri visitatori, sia scolaresche che privati, che il museo continua nella sua normale attività. Ieri, abbiamo provveduto a fare il check completo di tutte le strutture e verificato che non ci sono stati danni rilevanti». Dunque, le porte della Casa delle farfalle resteranno aperte nel consueto orario, dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 17.30 durante la settimana, e in orario continuato la domenica. L’arrivo improvviso della grandine, lunedì scorso, aveva causato l’intasamento di diverse caditoie con il conseguente riversamento delle acque all’interno della struttura, ma le celebri farfalle sono sane e salve: «Fortunatamente - spiega ancora Cristofoli - l’acqua è penetrata maggiormente nelle sale mostra e nelle stanze tecniche, mentre le serre hanno mantenuto la loro temperatura media di 18-20°, necessaria per la sopravvivenza delle specie per cui non abbiamo avuto alcun problema ad aprire la struttura il giorno dopo l’arrivo improvviso delle avversità atmosferiche». (p.c.)

Quel che si muove ... a Cesclans. Partita dalla Pieve la "peregrinatio"

Pellegrinaggio tra le pievi carniche

Da Cesclans a Verzegnis, a piedi, con la statua della “Regina della pace”

Prima tappa della Peregrinatio Mariae. Con il saluto e la benedizione data dal parroco di Amaro [e Cavazzo], don Gianpietro Bellini, il gruppo dei pellegrini devoti alla Madonna ha intrapreso il cammino che dalla Pieve di Cesclans porta a quella di San Martino di Verzegnis.
Una prima tappa che sarà ricordata anche per il tempo inclemente, che tuttavia non ha scoraggiato i fedeli.
Una cinquantina circa i pellegrini che hanno accompagnato a turno in spalla la statua della “Regina della pace”. Le cattive condizioni meteorologiche tuttavia non hanno impedito a coloro che hanno partecipato alla Peregrinatio di ammirare anche le bellezze naturalistiche che la camminata offriva e cioè i ruscelli, la varietà delle piante e degli arbusti, i colori primaverili dei boschi carnici, la discesa sul Lago di Verzegnis e il paesaggio circostante, ma anche le particolarità delle varie chiese incontrate lungo il cammino.
Raggiunta la pieve di Verzegnis, dopo circa cinque ore di camminata, la comitiva dei fedeli ha salutato con devozione e gratitudine l’immagine della Madonna collocandola su un altare appositamente preparato, al canto del “Quant che cjali il cil di sere”, ormai conosciuto come l’inno della Peregrinatio Mariae in Carnia.
Il prossimo appuntamento dell’iniziativa mariana, che si inserisce a pieno titolo nel Cammino delle pievi della Carnia, si terrà il 22 giugno con partenza dalla Pieve di San Martino di Verzegnis, per raggiungere sempre a piedi quella Santa Maria Maddalena a Invillino.
(da: Messaggero Veneto, 22 maggio 2013)
La Pieve di Santo Stefano di Cesclans
                                                     

giovedì 23 maggio 2013

Riparto dei fondi B.I.M.: oltre 75mila euro per Bordano, Cavazzo e Trasaghis

Tagliamento a Braulins (foto D. Toffoletto)

Ammontano complessivamente a 2.370.008 euro i finanziamenti che entreranno delle casse dei 49 comuni della montagna friulana e pordenonese grazie al riparto consorziale 2013 del Bim, il Bacino Imbrifero montano del Tagliamento, operante tra le Province di Udine e Pordenone. Risorse determinanti, incrementate del 3% rispetto al 2012, che serviranno a molti comuni per affrontare interventi in opere pubbliche, acquisto d’attrezzature, progetti integrati.
Secondo quanto stabilito dall’assemblea, il riparto dei fondi prevede una quota fissa a tutti i comuni consorziati per un importo pari al 21,41% della somma da ripartire (10.355 euro a testa); ai comuni danneggiati dalla presenza degli impianti (Forni di sopra, Forni di Sotto, Sauris, Ampezzo, Socchieve, Preone, Enemonzo, Raveo, Villa Santina, Lauco, Ovaro, Tolmezzo, Verzegnis, Cavazzo, Amaro, Venzone, Bordano, Trasaghis, Gemona ed Osoppo, spetterà un ulteriore storno, pari al 55,50% della somma da ripartire (65.770 euro a testa); i comuni rivieraschi d’impianti idroelettrici che non hanno subito gravi danni dalla sottrazione delle acque invece (Comeglians, Sutrio, Forni Avoltri, Rigolato, Prato Carnico, Arta Terme, Cercivento, Paluzza, Paularo, Chiusaforte, Dogna, Malborghetto, Moggio Udinese, Pontebba e Clauzetto), riceveranno un surplus del 13,09% (20.682 euro a testa); la restante quota del 10% sul totale da ripartire sarà suddivisa in base alla superficie territoriale dei vari comuni.
Domenico Romano, presidente del BIM
Il 3 settembre prossimo scadrà il termine per la presentazione dei piani di proposta per l’utilizzo dei fondi da parte dei comuni;“quindi una volta ricevuto l’ok della verifica di conformità da parte delle Comunità montane di competenza – spiega Domenico Romano, Presidente del BIM Tagliamento –le somme messe a disposizione dal nostro Consorzio saranno immediatamente spendibili dalle amministrazioni comunali, ed in questi tempi difficili per le casse dei Comuni ciò riveste importanza primaria, una boccata d’ossigeno per i sindaci nel loro arduo compito quotidiano”.
Il Consorzio Bim Tagliamento è un consorzio obbligatorio, finalizzato alla gestione dei sovracanoni idroelettrici, consistenti in una sorta di indennizzo versato dai concessionari di derivazioni idroelettriche a fronte del consistente sfruttamento delle risorse idriche montane. Lo scopo del Consorzio è di provvedere all’incasso, all’amministrazione e all’impiego dei fondi di cui sopra per interventi intesi a favorire il progresso economico e sociale delle popolazioni dei Comuni stessi o nell’esecuzione diretta o indiretta, ovvero nel finanziamento di opere di pubblica utilità.

mercoledì 22 maggio 2013

"Al plûf e al tampieste": danni alla Casa delle Farfalle di Bordano


Bordano, danni alla casa
delle farfalle: stop ai visitatori


BORDANO. Scatta l’emergenza alla Casa delle farfalle che lunedì pomeriggio, tra le 14 e le 15, è stata colpita da una fortissima ondata di maltempo che ha interessato l’intera zona. Pioggia, vento e grandine hanno messo in seria difficoltà i responsabili del giardino zoologico che è stato evacuato e immediatamente chiuso al pubblico. Al momento della chiusura dentro la struttura c’era una scolaresca in visita. A rischio anche la sicurezza degli animali, in quanto la corrente è venuta a mancare. Solo grazie alla tempestività del personale e ai dispositivi di sicurezza all’avanguardia l’emergenza è rientrata.
Sul posto due funzionari del Comune, i volontari della Protezione civile e i vigili del fuoco.
La pioggia battente, caduta per oltre tre ore, ha provocato non pochi problemi. «La grandine ha intasato, in pochissimo tempo, tutte le grondaie – raccontano i responsabili – l’acqua caduta sulla copertura delle serre, quindi una superficie molto vasta, è confluita nei vani accessori, dove ci sono tutti gli impianti, il vero cuore nevralgico della Casa delle farfalle. A quel punto è saltata la corrente. Ci siamo subito attivati isolando l’impianto elettrico dell’area interessata». In soli quindici minuti la pioggia ha interessato anche la parte museale, all’ingresso, dove è stata allestita la mostra sui sensi.
«Abbiamo dovuto intervenire con aspiratori e con tutto quello che avevamo a disposizione per contenere l’acqua – racconta ancora il personale – questa situazione si è protratta per almeno un’ora e mezza. Quando l’emergenza sembrava rientrata è ricominciato a piovere con particolare violenza». A quel punto i vigili del fuoco sono saliti sul tetto per liberare le grondaie e mettere in sicurezza le coperture. Venti minuti dopo l’acqua ha raggiunto anche l’ingresso e abbiamo dovuto evacuare e chiudere il nostro giardino zoologico. Sono stati attimi molto concitati. «Un temporale così non si vedeva da tempo», concludono.
(da Messaggero Veneto, 21 maggio 2013)

martedì 21 maggio 2013

“Animatori si diventa” ... anche a Trasaghis


Ottima riuscita del corso per animatori

TRASAGHIS. Si è concluso positivamente il corso “Animatori si diventa” organizzato dai servizi sociali dell’Ass3 in collaborazione con la cooperativa Aracon nel centro parrocchiale di Trasaghis.
Cinque gli appuntamenti di aprile: gli incontri hanno offerto ai dodici partecipanti, di età compresa tra i 15 e 18 anni e provenienti dai comuni di Trasaghis e Trieste, stimoli teorici sul tema delle relazione educativa, dell’animazione e della gestione delle dinamiche di gruppo. Il laboratorio ha previsto anche un workshop sul gioco: per l’occasione, i giovani di Trasaghis e i tredici di Gemona partecipanti ad analogo laboratorio hanno lavorato insieme sul tema della progettazione e hanno svolto attività teorico-pratiche sull’utilizzo del gioco come strumento ludico ed educativo.
I servizi sociali fanno anche sapere che dai questionari è emerso che il 100% dei giovani ha gradito «molto e moltissimo» l’iniziativa, il 90% si è sentito accolto e coinvolto nel gruppo e ha instaurato buoni rapporti con gli altri, il 90% ha avuto modo di confrontarsi con nuovi punti di vista e ha potuto esprimere liberamente le proprie opinioni, e l’80% ritiene di aver acquisito nuove competenze. (p.c.)

Da: Messaggero Veneto, 19 maggio 2013

lunedì 20 maggio 2013

Un Lago lindo per un Giro pulito


Il Giro d'Italia, si è detto, è anche una "vetrina" della quale è, forse,  lecito approfittare  per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su determinati problemi. A questo proposito la memoria, in queste zone,  può a buon diritto andare alla tappa del 6 giugno 1977, quando il Giro arrivò a Gemona ma il tratto finale "nel cratere del terremoto" fu segnato da parecchie  manifestazioni di protesta dei terremotati che denunciavano la ricostruzione che stentava a decollare…
Il Giro 2013 che, per la prima volta, è passato "attraverso" tanti paesi della Val del Lago, rappresentava dunque una occasione "ghiotta" e, puntualmente, nella piazza di Alesso è comparso un grande cartellone che, richiamandosi ai valori di "pulizia" dello sport, auspicando un Giro "sano  e pulito",   lanciava un grido a sostegno del mantenimento dell'interesse e  della salvaguardia del Lago, definito "grande e lindo".
Una iniziativa, siglata "gruppo 108" che ha suscitato interesse  e attenzione.

domenica 19 maggio 2013

Il Lago e la nuova Giunta Regionale - I


Come era ampiamente prevedibile, dopo le elezioni regionali la "questione Lago" torna a  essere posta in discussione. Una nota dei Comitati  ricorda che nella "agenda" degli impegni della nuova giunta regionale  deve necessariamente essere posto anche il problema del rapporto tra energia ed ambiente, richiamandosi  alle ultime dichiarazioni di Edipower  e a quanto emerso nel corso del recente convegno di Alesso.
Naturalmente  il Blog continuerà a seguire la questione, offrendo spazi di informazione, riflessione e confronto . (A&D)
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I comitati alla Regione: si occupi della montagna

da: Messaggero Veneto, 17 maggio 2013

TOLMEZZO Per il coordinamento dei Comitati dell’Alto Friuli c’è tanto lavoro da fare per la Regione sui temi ambientali ed è un bene che il presidente del Fvg, Debora Serracchiani, abbia trattenuto per sè la delega alla montagna. Essi la leggono come un’assunzione piena di responsabilità: la volontà di farsi carico direttamente dei problemi della montagna. «Apprezziamo – dice Franceschino Barazzutti – che abbia deciso di non affidarla a proconsoli: non li volevamo», riferendosi ad assessori locali. I comitati a tal proposito chiedono «che la Regione cambi metodo nell’affrontare il problema montagna, da un lato evitando d’importare modelli “cittadini”, poiché la risoluzione dei problemi della montagna – osservano – si trova (e va trovata!) nella stessa montagna, dall’altro lato aprendo un tavolo permanente di consultazione con tutte le realtà operanti in montagna, Comitati compresi», per giungere a scelte condivise. Comitati che offrono il loro contributo di idee e proposte (su sfruttamento idroelettrico, progetto di pompaggio nel lago di Cavazzo, servizio idrico, elettrodotto Würmlach-Somplago, oleodotto Siot, mobilità, agricoltura, selvicoltura e filiera del legno, lavoro e occupazione, sanità, scuola e tanto altro), ma che non faranno sconti, fa intendere Barazzutti, se i numerosi temi di cui si è discusso in questi anni non saranno affrontati dalla governatrice. «I problemi cronici della montagna – denunciano i comitati – giacciono tuttora irrisolti con l’aggravante di alcune emergenze ambientali, di sfruttamento coloniale delle risorse della montagna sorte negli ultimi anni». Sullo sfruttamento idroelettrico i comitati propongono una serie di suggerimenti sul rilascio delle concessioni, su una società elettrica che la Regione potrebbe costituire, e con proposte ad hoc per la Carnia, ma anche con maggiore attenzione all’acqua che da subito deve restare nei fiumi. Sulla centrale di Somplago i comitati non condividono la posizione sul progetto Edipower di pompaggio nel lago di Cavazzo espressa nel recente convegno di Alesso da Serracchiani, secondo cui hanno fatto bene i sindaci a trattare sulle compensazioni. E fanno sapere che vigileranno finché il progetto non sarà accantonato definitivamente (Edipower ha comunicato che l’opera è esclusa dal piano industriale 2013-2015), mentre insistono sulla necessità della rinaturalizzazione del lago, portando gli scarichi della centrale fuori dal lago. Sull’elettrodotto Würmlach-Somplago incalzano sulla soluzione interrata. E al convegno a Preone l’8 giugno è atteso anche l’assessore tirolese all’ambiente.
Tanja Ariis
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sabato 18 maggio 2013

Quel che si muove a ... Bordan. Presto una nuova sede per la Protezione Civile


La Protezione civile avrà la sede

Messaggero Veneto, 17 maggio 2013

BORDANO La cittadina avrà presto la sua nuova sede della Protezione Civile. Proprio in queste settimane, la Comunità montana, a cui il Comune aveva delegato il compito di realizzare l'opera, ha espletato l'iter di gara ed ha affidato l'appalto per i lavori della struttura che sorgerà accanto al municipio. Si tratta di un investimento di 154 mila euro che porteranno alla realizzazione di una vera e propria sede logistica per la squadra di volontari che oggi conta oltre una trentina di uomini: «E' un obiettivo che portiamo avanti da tempo - spiega il sindaco Gian Luigi Colomba - di dotare la cittadina di questa struttura che sarà costruita su un prato acquisito in passato dal Comune proprio con quella finalità: avevamo ricevuto degli appositi finanziamenti regionali, ai quali abbiamo aggiunto altri fondi recuperati negli anni». Fino ad ora i volontari della Protezione Civile hanno avuto come sede il garage-scantinato del municipio dove sono parcheggiati anche i mezzi, con i relativi spogliatoi.
La nuova sede sarà un edificio ad con piano terra e piano rialzato che metteranno a disposizione una sala incontri, un ufficio, oltre ai servizi: «Sarà una base logistica - spiega Olivo Picco, responsabili del gruppo comunale di Protezione Civile - e certamente più agevole per i volontari. I mezzi della Protezione Civile resteranno parcheggiati nel garage del municipio e così pure anche i spogliatoi che avranno così più spazio liberando l'ex sede della scrivania e delle sedie».
(Piero Cargnelutti)

giovedì 16 maggio 2013

Commenti nel Web friulcarnico, tra risse e silenzi

Periodo un po' difficile, per Internet (si sentono del resto  ogni giorno nuove proposte per limitare la libertà di espressione in Rete...) e, in particolare, per siti e Blog, forse in una fase di "stanca". In Friuli è stato addirittura chiuso per via giudiziaria un Blog (quello del "Perbenista") in quanto il Blogger è stato accusato di non vigilare a sufficienza sul contenuto dei commenti.  Vicino a noi, sul sito "Carnia.la",  i commenti su determinati argomenti, pur numerosi, vanno spesso a finire in un battibecco di accuse reciproche, tanto da spingere l'<anima> del sito, Francesco Brollo, a scrivere un editoriale deciso, a ribadire quanto sia importante il rispetto, pur nella legittima differenziazione delle opinioni. E' un testo che A&D condivide in pieno, "rilanciandolo":


Apprezzo chi si firma.
Disprezzo l’anonimo che muove accuse personali.
Deprezzo l’anonimo che attacca un altro anonimo,
deprezzo pure l’anonimo che, offeso, gli replica.
Apprezzo l’anonimo che condivide idee, perché contano anche se figlie di padre innominato.
Disprezzo l’astio che taluni anonimi secernono, dirottando sul personale le discussioni nate invece per scambiarsi opinioni. Tali secrezioni sono variazioni di stile della Macchina del fango: pessima consuetudine affermatasi con forza nell’ultimo decennio, che mira a delegittimare la persona portatrice di idee avverse alle proprie.
Apprezzo la morale, deprezzo i moralismi, disprezzo i moralisti.
Disprezzo chi abusa di questo luogo con l’anonimato, perché inquina uno spazio aperto al pubblico e poi se ne va come un pirata della baba o come l’incivile turista che lascia immondizie sui sentieri. Chi resta trova spesso sfasciumi di concetti e deiezioni verbali.


E per "Alesso e Dintorni", come la va? Tematiche di questo genere sono emerse più volte, nei mesi passati. Ora i commenti si sono drasticamente ridotti. Come mai? Non è una disaffezione dei lettori, che continuano ad accedere al Blog e a leggere quotidianamente le pagine proposte. Eppure sono rari i post capaci di suscitare discussione. Argomenti fiacchi? Poca voglia di stare a discutere? Difficoltà tecniche? Sarebbe interessante  capirlo: quindi, cari lettori, date una mano a capire ce ch'al càpita, suggerite come rendere maggiore interessante e utile il Blog, dite la vostra con un commento. Grazias a ducj in avantràt, direbbe prà Gjulio.
(A&D)


Quel che si muove a ... Vasinas. Domenica la "festa del narciso"

               Comunicato della Pro Loco “Amici di Avasinis”




Una giornata all'insegna della spensieratezza, della tradizione e della musica popolare, quella proposta dalla Pro Loco “Amici di Avasinis” in località CESARIA, 800 m s.l.m. sulle alture di Avasinis (UD).

 Domenica 19 maggio dalle ore 10.00 al tramonto
FESTA DEL NARCISO
Loc. Cesaria – Avasinis (UD)
***
Le abbondanti piogge alternate al caldo ed il forte vento, hanno fatto sì che nelle Vallate e nei falsipiani dell’Amore anche quest'anno siano sbocciati i narcisi – rosas di zupâ (in lingua friulana), fiori dalle forme delicate e dall'inebriante essenza, da sempre simbolo del legame eterno, della gioia e della speranza nel futuro.
Da secoli i giovani di Avasinis al momento di chiedere il palmo alla propria amata si presentano davanti ai genitori della sposa con in mano un mazzo di narcisi colti nelle Valli e negli altopiani dell’Amore. Le fresche acque incontaminate, i prati lussureggianti, i caratteristici stavoli in pietra locale, un panorama mozzafiato sul lago di Cavazzo (Tre Comuni), i profumi della terra, le antiche nenie friulane accompagnate dal cinguettio delle rondini, faranno da cornice ad una festa popolare dove le antiche e segrete ricette di famiglia conquisteranno i palati più esigenti.
Vagando, in spensieratezza da uno stavolo all'altro, gli ospiti potranno degustare i genuini formaggi del luogo, gli insaccati, il frico, le carni alla griglia, la polenta preparata con la farina di Avasinis e i dolci, molti dei quali ripieni delle note confetture al lampone e al mirtillo di Avasinis. Un buon bicchiere di vino della casa, una battuta in compagnia, l'ospitalità della nostra gente renderà unica la vostra domenica lontani dalle negatività, dalla confusione e dalla frenesia quotidiana.
I bambini potranno giocare in libertà tra prati ed alberi, gli anziani si troveranno a loro agio in un ambiente, dove la tradizione è ancora viva. Le coppie potranno andare alla ricerca dei narcisi e replicare l'antico rito della “rosa da zupâ”. Per tutti un fuori porta in attesa della Festa del Lampone e del Mirtillo in programma il prossimo agosto.

Per informazioni: “Pro Loco Amici di Avasinis” tel. 349-5766921 –info@prolocoavasinis.it

 

mercoledì 15 maggio 2013

Il gran giorno del Giro in Val del Lago (II)

Atteso largamente e lungamente applaudito: la parabola del passaggio del Giro d'Italia in Val del Lago è tutta qui. Chi ha seguito tutto il percorso ha detto che i paesi del Comune di Trasaghis e attorno al lago sono stati tra quelli dove più si è sentita la partecipazione.

Ecco allora alcune istantanee di vari momenti, provenienti da varie fonti, a rappresentare una autentica festa, nell'abbraccio sincero alla carovana.


L'ATTESA

Avasinis (foto Samantha Rodaro)


Alesso, piazza I maggio  (foto Daniela Stefanutti)

                                  
                                          Alesso, via Libertà  (foto Loris Franzil)



                                           IL PASSAGGIO IN PIAZZA AD ALESSO



                                   
                    (foto Katia Cucchiaro)

    
(Foto Loris Franzil)


La proposta di queste immagini (ringraziando gli autori) vuole essere un contributo per i valdelaghini che frequentano la Rete senza usare facebook: da questi, magari, possono arrivare anche altre immagini o commenti che il Blog pubblicherà volentieri.

martedì 14 maggio 2013

Il gran giorno del Giro in Val del Lago

Eccola, la carovana rosa! Nel maggio del 2011 il Giro d'Italia era passato da queste parti, suscitando ovunque attenzione ed entusiasmo. I giornali avevano scritto, allora:
Della tappa di ieri resta  il bagno di folla in Friuli per la carovana rosa. Un abbraccio iniziato alla partenza di Spilimbergo e proseguito lungo tutto il percorso. Variano, Pinzano, Forgaria, Peonis con l’omaggio a Bottecchia, il lago di Cavazzo, Tolmezzo, Arta, Paluzza: un tripudio di gente, di rosa ovunque. (MV 21-5-11)
Il passaggio del Giro alle porte di Alesso - foto Luigi Stefanutti

Oggi il bis, ancor più "dentro" la Val del Lago: da Peonis, con l'omaggio al cippo di Bottecchia, al centro di Avasinis, lungo quella via Mc Bride che ricorda la solidarietà del dopoterremoto, quindi Oncedis, il ponte sul Palar, la piazza di Alesso... e via per il Lago, Interneppo,  Somplago, Mena, Cesclans, Cavazzo e la Carnia.
Un saluto in rosa dalla Valle del Lago.

lunedì 13 maggio 2013

Se Bordano ti dà una mano... Il bel gesto di tre alpini friulani a Piacenza

Tre alpini friulani salvano una 16enne
dallo stupro nella notte dell'Adunata

Una delle penne nere, agente di polizia, blocca lo straniero
che aveva aggredito la ragazza in zona stazione a Piacenza

 

di Daniele Paroni

In seconda fila, Iglif Scussolin
Bruno Picco
Gerry Patriarca
UDINE - Una ragazzina di 16 anni ha rischiato di essere violentata a Piacenza ed è stata salvata da tre alpini friulani che si trovavano nella città emiliana per partecipare all’Adunata nazionale delle penne nere. Tutto inizia attorno alle 20.30 di sabato, quando nelle vicinanze del sottopassaggio ferroviario, che da una parte porta al centro di Piacenza e dall'altra all'area del cimitero, le tre penne nere arrivate dal Friuli, Bruno Picco, vicepresidente della sezione Ana di Gemona, Gerri Patriarca capogruppo della sezione di Bordano e il socio Iglif Scussolin, stanno tornando nell'area dove ci sono le loro tende.

Nella penombra improvvisamente notano una giovane a terra che urla, si lamenta e chiede aiuto. È particolarmente agitata, come del resto un uomo di colore che si trova lì vicino a lei. È lui, secondo il racconto della giovane, ad averla aggredita e ad avere tentato di violentarla. Ma per fortuna proprio in quel momento sono arrivati i tre friulani, racconta Dino Di Gianantonio, vice capogruppo Ana di Avasinis (Udine). L'operazione di salvataggio non è stata facile: bisognava bloccare quell’uomo e consegnarlo alle forze dell’ordine. È stato Picco, che è un poliziotto, a immobilizzare lo straniero, che non è riuscito ad opporre resistenza.

Gli altri due "fradis" invece hanno prestato i primi soccorsi alla sedicenne. «Per fortuna i nostri amici sono arrivati in tempo - racconta Di Gianantonio - altrimenti non sappiamo come sarebbe finita per quella povera ragazza, quell'individuo aveva già cercato di metterle le mani addosso. Piangeva, era terrorizzata. Noi abbiamo cercato di tranquillizzarla, mentre Picco ha inseguito e bloccato lo straniero». I tre alpini hanno passato tutta la serata negli uffici della polizia dove è stata verbalizzata la ricostruzione dell’episodio. «Da quello che abbiamo capito - spiega Di Gianantonio - lo straniero non era alterato soltanto dall'alcol, ma quello che ci interessa è che quella ragazza sia scampata allo strupro. Tremava come una foglia, era terrorizzata». Ieri mattina gli alpini friulani si sono recati nel bar dove la giovane lavora. Si sono recati nel locale lasciando un biglietto con i recapiti di coloro che l'avevano salvata. E chissà che questo atto di coraggio non possa servire alla commissione Ana per l'assegnazione del riconoscimento del premio "Alpino dell'anno".

 Articolo tratto dal sito de "Il Gazzettino" (http://www.gazzettino.it/province/nordest/tre_alpini_friulani_salvano_una_16enne_dallo_stupro_nella_notte_deladunata/notizie/279074.shtml )

Foto reperite su Internet

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ADDENDA:
Il giornale online "ilpiacenza.it" fornisce ulteriori dettagli sulla nature dell'episodio:

Giovane molestata e palpeggiata in strada da un algerino, salvata da tre alpini

Giovane molestata e palpeggiata in strada da un algerino, salvata da tre alpini

E' accaduto nella notte tra sabato e domenica vicino a via Cremona dove sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile. Il nordafricano denunciato per violenza sessuale
Giovane molestata e palpeggiata in strada da un algerino, salvata da tre alpini
E' di violenza sessuale l'accusa nei confronti di un algerino di 43 anni bloccato e denunciato dopo aver palpeggiato ripetutamente una giovane che non voleva cedere alle sue avances. E' accaduto a Piacenza, nella notte tra sabato e domenica, nell'ambito dei festeggiamenti per l'Adunata nazionale degli Alpini; sono stati proprio tre alpini di Trento che hanno notato la scena e, dopo aver bloccato il molestatore, hanno chiamato i carabinieri. E' intervenuta una pattuglia del Nucleo radiomobile che ha accompagnato lo straniero in caserma, dove e' risultato avere anche diversi precedenti penali.

Giovane molestata e palpeggiata in strada da un algerino, salvata da tre alpini
La vittima delle molestie e' una ragazza straniera di 25 anni residente a Piacenza: ha raccontato ai militari che lo straniero l'aveva avvicinata ieri notte in strada iniziando a importunarla verbalmente. Poi ha cominciato ad allungare le mani palpandole ripetutamente le parti intime, e lei si e' messa a chiedere aiuto. I tre alpini che si trovavano in gruppo li' vicino sono subito accorsi e hanno bloccato il nordafricano consegnandolo ai carabinieri.
(Fonte Ansa)
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Da Osoppo a Braulins alla Carnia, 1.200 firme contro i sorvoli aerei


Osoppo, già 1.200 firme contro i sorvoli degli aerei

Alle prime sottoscrizioni raccolte in collina si sono aggiunte quelle della Carnia. I cittadini puntano a costituire un Comitato e aprire un confronto con la Regione

di Piero Cargnelutti
OSOPPO. Sono ben 1.200 le firme raccolte dai cittadini che si lamentano dei rumori causati dai sorvoli di aerei ed elicotteri militari nel cielo sopra la pedemontana gemonese e la Carnia.
Già, perché se la prima petizione è partita a febbraio nella cittadina sotto la fortezza e oggi è già arrivata a 500 firme, da quello spunto si è preso esempio anche in Carnia dove similmente, oltre un mese fa, è partita una raccolta che ha raggiunto in queste settimane le 700 unità.
Se nel Gemonese la raccolta ha interessato la cittadina, soprattutto nelle frazioni vicine al corso del Tagliamento, ma anche la zona di Braulins di Trasaghis e la parte bassa di Gemona, in Carnia tutto è partito dalla signora Tiziana Marra di Arta Terme che oltre alla valle del Bût ha girato diverse vallate carniche per raccogliere firme in queste ultime settimane.
«Sono andata anche a Forni di Sopra a raccogliere firme – dice Marra – perché i sorvoli sono diventati sempre più frequenti: a volte ci sono anche elicotteri che sono particolarmente fastidiosi e magari si svolgono verso le 22, quando la gente vuole riposare. Questa è la seconda petizione che parte da questo territorio dopo quella che in passato avevamo avviato con Legambiente. Crediamo sia giusto che la petizione sia affrontata come ordine del giorno nelle sedute di tutti i consigli comunali della Carnia».
Ora, i cittadini della Carnia e del Gemonese si dicono pronti a mettere insieme le loro petizioni per consegnarle alle autorità politiche e alle rappresentanze militari: «Abbiamo atteso – dice Franco Barera del gruppo di cittadini osoppani – l’esito delle elezioni regionali per sapere chi erano i nuovi amministratori a cui consegnare le petizioni: la nostra intenzione è inviarla anche al ministero degli Interni perché si apra un dibattito sulla questione e si riesca a trovare una soluzione, magari regolando tempistiche e orari dei voli. Nella nostra cittadina, molti sono preoccupati dai rischi che potrebbero originarsi da un possibile incidente, visto che gli aerei si vedono volare sopra i nostri tetti, a distanze davvero minime».
I cittadini ora puntano a costituirsi in comitato e chiedere ai Comuni, alla Regione e ai rappresentanti delle forze armate di aprire un tavolo di confronto per affrontare la problematica e cercare una soluzione che risponda alle preoccupazioni lamentate da tempo da numerosi cittadini.
«Non siamo necessariamente per l’abolizione dei voli – dice Barera – ma con la consegna delle firme chiederemo la istituzione di una commissione che vigili, dove oltre ai sindaci e agli amministratori regionali vi possano partecipare anche i cittadini».
(da Messaggero Veneto, 12 maggio 2013)