"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

mercoledì 28 febbraio 2018

Recupero prati incolti sul Tagliamento, da Peonis a Trasaghis

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sta provvedendo ad effettuare il recupero delle praterie magredili a partire da ex coltivi abbandonati o da prati incespugliati ed invasi dalla specie arbustiva alloctona Amorpha fruticosa nell’ambito del Progetto Life Magredi Grasslands (http://www.magredinatura2000.it). Dei circa 400 ettari di praterie magre (habitat di interesse comunitario 62A0) ripristinate nell’ambito del Progetto ai sensi della Direttiva “Habitat”, circa 30 ettari sono stati recuperati su terreni di proprietà pubblica appartenenti al Demanio idrico regionale all’interno della Zona di Speciale Conservazione “Valle del medio Tagliamento” presso i Comuni di Osoppo e Trasaghis incrementando il numero e la qualità dei prati già presenti in zona.
 Dal  mese di Gennaio/Febbraio 2018 il personale tecnico del Servizio paesaggio e biodiversità della Regione provvederà a collocare le tabelle in oggetto sui punti individuati nella mappa in allegato. Le tabelle contengono le seguenti informazioni: - importanza del sito Natura 2000 ZSC “Valle del medio Tagliamento ”, - presenza delle aree d’intervento del Progetto Life Magredi Grasslands - Misure di conservazione vigenti nel sito (LR 7/2008) - Divieto di “Svolgimento di attività di circolazione con veicoli a motore al di fuori delle strade, ivi comprese quelle interpoderali, fatta eccezione per i mezzi agricoli e forestali, per i mezzi di soccorso, controllo e sorveglianza, nonché ai fini dell'accesso al fondo e all'azienda da parte degli aventi diritto”.

Fonte: Comunicato RegioneFVG- Servizio Paesaggio e biodiversità

La zona interessata e i punti di collocazione delle tabelle

lunedì 26 febbraio 2018

Progetti dell'Ecomuseo per la promozione del turismo in Val del Lago

Turismo sportivo in Val del Lago

Trasaghis: al via un progetto di sviluppo dell’accoglienza sul territorio

TRASAGHIS. Si lavora per lo sviluppo dell’accoglienza turistica nella Val del Lago. Il tema è al centro delle iniziative che l’Ecomuseo della val del lago, coordinato dall’ufficio cultura dell’Uti del Gemonese, porterà avanti nel corso dell’anno. Negli anni scorsi,
l’Ecomuseo ha promosso le peculiarità ambientali del territorio ma anche le discipline sportive. Sono state stampate delle mappe in italiano e in inglese che aiutano il visitatore a comprendere le peculiarità del territorio e quello che si può fare e vedere in quell’area. «Promuoveremo degli incontri – spiegano all’ufficio cultura – con gli operatori interessati un po’ come è stato fatto con le realtà sportive: in quel caso abbiamo trovato una squadra di persone che si stimano e si autopromuovono. L’obiettivo è che anche sul campo dell’accoglienza si sviluppi qualcosa di simile, ovvero un lavoro di équipe che abbia la finalità mettere a disposizione di chi arriva i servizi di cui necessita». Nella Val del Lago sono presenti due camping ed è attesa per la primavera, a opera di un privato, la riapertura dell’albergo sulla riva ovest che metterà a disposizione diversi posti letto oltre che un ristorante in un punto molto suggestivo del più grande lago friulano: dall’altro lato, al momento risultano essere operativi due Bed & breakfast avviati da privati nelle località di Alesso e a Cesclans. A quanto pare, ciò non è ancora sufficiente e si lavora per migliorare l’offerta. «Crediamo servano – spiegano dall’ufficio cultura – ancora posti letto low cost soprattutto per chi pratica lo sport che necessita di questo tipo di servizi. Pensiamo anche allo sviluppo di ostelli, realtà che sono ancora più semplici nella gestione ma che vengono incontro a chi visita quel territorio. Siamo giunti a queste conclusioni anche in base a delle interviste che abbiamo fatto nel periodo estivo a chi visita la valle. In certi casi pensiamo siano importanti investimenti sulle strutture che le rendano piacevoli e accoglienti». 
Nel periodo estivo, soprattutto nel fine settimana, la Val del Lago attrae moltissime persone:  dalle famiglie che vi trascorrono le domeniche a chi ama passeggiare sui sentieri trovando in quella valle un luogo per il relax. A ciò si aggiungono gli eventi sportivi legati al volo libero e alla vela che richiamano molti visitatori(p.c.) 
(Messaggero Veneto, 20 febbraio 2018)


domenica 25 febbraio 2018

La Bianca Signora del Lago ... e quel crollo a Interneppo nel 1885

Sul soffitto della vecchia chiesa di Interneppo c'era un affresco, poi andato perduto col terremoto del 1976, opera del pittore gemonese Giacomo Brollo, che ricordava un incidente occorso proprio  133 anni fa . Come ha sottolineato Velia Stefanutti, "per la Comunità [l'affresco] costituiva un ricordo molto caro, essendo in esso rappresentato anche il brutto incidente del 23 febbraio 1885: rovinosa caduta del frontone della facciata, con impalcature, travi e una dozzina di operai che miracolosamente si salvarono".

A quell'episodio si richiama Emi Picco, in una nuova "variazione sul tema" della Bianca Signora del Lago.
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LA  BIANCA  SIGNORA  DEL LAGO E S. MARTINO DI  INTERNEPPO

La Bianca Signora del Lago  guardava con attenzione  e forse  un po’  d’apprensione la costruzione della  chiesa di San Martino ad  Interneppo,  tanto sapeva già tutto. Ugualmente però,  si chiedeva come mai i responsabili   di questa costruzione   stessero ignorando  i consigli  dell’esperto capomastro Toni Garoful, anzi  escludendolo  completamente dai lavori dell’erigenda chiesa. Toni Garoful  era contrario   a permettere  ai giovani  manovali  inesperti  d’eseguire lavori  di competenza solo  dei muratori  esperti, ma la fretta è una cattiva consigliera. Così,  giorno dopo giorno,  la Bianca Signora sentiva  i canti, quasi gli sfottò, dei giovani manovali  diventati muratori:  “Siam muratori la !..la! la! Noi portiamo la traversa ..La! La! La!“ [La traversa  era una specie di  grembiule indossato dai muratori  per non sporcarsi. Solo  i muratori  potevano portarla]    Come si sa, i consigli e i timori di Toni Garoful si dimostrarono esatti, infatti il 23 febbraio 1885, la facciata della chiesa  è caduta rovinando  sugli operai… 
Potrebbe sembrare fantasia, ma è la pura verità, anche se la Bianca Signora dovrà vedere   90 anni dopo la chiesa di S. Martino  nuovamente distrutta  non dall’inesperienza dei manovali,  ma dal terremoto del 1976.
                                             Emi Picco

P.S.

Toni  Garoful (Colomba Antonio,  1849 – 1926 ) era  mio trisavolo di Interneppo 

sabato 24 febbraio 2018

Un nuovo appello per la strada da Cesclans a Pusea

Già altre volte si è parlato, sul Blog, dell'antico tracciato da Cesclans a Pusea che meriterebbe di essere sistemato: v. p. es  http://cjalcor.blogspot.it/2015/08/un-appello-per-la-strada-da-cavazzo.html o http://cjalcor.blogspot.it/2015/10/un-appello-per-la-strada-da-pusea-cjavac.html .
Ora Remo Brunetti, sulla pagina facebook "Sei di Cavazzo se..." rilancia l'appello, segnalando che la strada è stata inserita nel circuito del "Cammino delle Pievi" e che per ripristinarne il transito basterebbe sistemare un guado al posto di un ponte crollato:


No eise ore di fâ il puint pe strade des Presis? A è une strade militâr fate tal 1915, par colegâ Cesclans di Cjavàç cun Pusea di Verzegnis. Comedade ai prins dal 2000 da Comunitât di Mont Cjargnele, cumò a fâs part dal "Cammino delle Pievi". Pai pelegrins, a pît o in mtb, al è un problem: al è colât un puint e nol è mai stât tornât a meti su. Si fevele ancje de pussibilitât di fâ un vât...In ogni mût, almancul sot elezions, comuns di Cjavàç e di Verzegnis faseisi sintî! No vulareis migo che cualchi pelegrin si inçopedi!


giovedì 22 febbraio 2018

Migranti a Bordano: "nell'immediato non sono previsti arrivi"

Negli scorsi giorni "Il Gazzettino" ha scritto: "Un nuovo fronte di polemica legata ai richiedenti asilo potrebbe aprirsi in alto Friuli dopo i più recenti casi, scoppiati per esempio all'ex Caserma Meloni di Tarvisio. Da alcuni giorni infatti nel piccolo paese di Bordano, 700 residenti circa, non si parla d'altro. Ovvero del possibile arrivo di una ventina di migranti che pare siano destinati ad essere trasferiti in una struttura ricettiva presente sul territorio comunale". 
L'Amministrazione comunale di Bordano ha diffuso un comunicato nel quale riporta che, a seguito di un incontro col Prefetto, è stato riferito che non sono previsti, nell'immediato, arrivi, anche se con la riserva di valutare nel prossimo futuro, compatibilmente alle caratteristiche e al contesto del  territorio, la possibilità di soluzioni diverse”. 
Il comunicato firmato dal Sindaco si chiude con "L'Amministrazione comunale continuerà nella sua opera di vigilanza salvaguardando l'interesse delle nostre Comunità". 


mercoledì 21 febbraio 2018

Concorso di idee per salvare il Lago: ora c'è la legge

Lo scorso 24 gennaio il Consiglio Regionale , a Trieste, ha approvato (sulla base dell'invito precedentemente avanzato dai Comitati) un emendamento al  Disegno di Legge n. 237 “Norme in materia di ambiente e di energia”  per l'indizione di un concorso tecnico internazionale per l'individuazione di procedure atte a realizzare il by pass capace di impedire lo scarico nel Lago delle acque fredde e fangose della centrale di Somplago  e prevede l'inserimento a bilancio di 50mila euro per studi, indagini, collaborazioni e spese correlate al fine del "recupero della naturalità del Lago dei Tre Comuni". L'emendamento è stato presentato dai consiglieri Revelant e Colautti e condiviso dai consiglieri Lauri, Boem, Vito, Sergo e Bianchi.


Ora è stata pubblicata la Legge regionale 6 febbraio 2018, n. 3 "Norme urgenti in materia di ambiente, di energia, di infrastrutture e di contabilità" che accoglie i termini dell'emendamento e all'articolo 11 prevede espressamente:

Art. 11
 (Disposizioni per il recupero della naturalità del Lago dei Tre Comuni)
1. Al fine di recuperare le condizioni di naturalità del Lago dei Tre Comuni e di garantirne la fruibilità, in conformità al Piano regionale di tutela delle acque, l'Amministrazione regionale, anche mediate l'applicazione dell' articolo 12 della legge regionale 11/2015 , è autorizzata, anche in delegazione amministrativa alle UTI competenti per territorio o al Comune capofila, a indire un concorso di idee, mediante le procedure previste dalla normativa di settore, per la predisposizione di un documento che contenga una valutazione di fattibilità di possibili azioni di mitigazione, anche finalizzato alla rinaturalizzazione e valorizzazione ambientale e turistica, comprensiva di una valutazione costi/benefici delle possibili alternative agli usi specifici esistenti
2. Per le finalità previste dal comma 1 è destinata la spesa di 50.000 euro per l'anno 2018 a valere sulla Missione n. 9 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) - Programma n. 2 (Tutela, valorizzazione e recupero ambientale) - Titolo n. 1 (Spese correnti) dello stato di previsione della spesa del bilancio per gli anni 2018-2020 con riferimento alla corrispondente variazione prevista dalla Tabella A di cui all'articolo 17.

3. Agli oneri derivanti dal disposto di cui al comma 2 si provvede per 30.000 euro a valere sulla Missione n. 9 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) - Programma n. 1 (Difesa del suolo) - Titolo n. 1 (Spese correnti) e per 20.000 euro a valere sulla Missione n. 20 (Fondi e accantonamenti) - Programma n. 1 (Fondo di riserva) - Titolo n. 1 (Spese correnti) dello stato di previsione della spesa del bilancio per gli anni 2018-2020 con riferimento alle corrispondenti variazioni previste dalla Tabella A di cui all'articolo 17.
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Ce pensàiso? Scrivetelo al Blog!

martedì 20 febbraio 2018

La dignità della viscja e del purcitâr sul Geoportale della cultura alimentare


Tra le attività realizzate nel 2017, in collaborazione con l’ERPAC (Ente Regionale PAtrimonio Culturale) e la Rete degli Ecomusei regionali, va ricordata  la ricerca e la catalogazione di prodotti o attività legate al patrimonio eno-gastronomico del territorio, finalizzate all’implementazione della banca dati del Geoportale della cultura alimentare. Per l’occasione l' ecomuseo della Val del Lago ha realizzato e proposto due video contenenti una micronarrazione sulla viscja ed una sul purcitârgià presenti nella sezione Eco-video del sito.
Il Geoportale della Cultura Alimentare è il risultato di una ricerca condotta dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche Slow Food per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo al fine di sperimentare un percorso di catalogazione innovativa e di analisi critica dei dati relativi ai patrimoni culturali etnoantropologici italiani connessi al cibo. Il lancio e l’apertura al grande pubblico del geoportale è previsto nel corso dell’Anno del Cibo Italiano nel mondo (2018).
Attualmente i beni culturali etnoantropologici sono considerati un patrimonio indispensabile per la conoscenza e la storia dell’uomo, ma anche un valore per un eventuale sviluppo economico di un territorio. Con questa iniziativa si è avviata quindi una collaborazione attiva con i suddetti Enti al fine di valorizzare il nostro patrimonio eno-gastronomico con un modello di narrazione originale realizzato con strumenti multimediali e modalità di restituzione dei dati in forma di mappe concettuali e/o analisi semantiche centrate sulle esigenze dell’utente.
Questa attività è stata presentata mercoledì 7 febbraio, nella sala Kugj della sede regionale di Udine. Presenti all’incontro, oltre agli organizzatori dell’ERPAC, i rappresentanti dei 7 ecomusei regionali che hanno introdotto i loro video, i rappresentanti della società BIA Srl (Beni Immateriali e Archivistici – gestore del Geoportale), rappresentanti di PromoturismoFVG, l’associazione museo del caffè di Trieste e giornalisti e videoreporter.
Un resoconto più dettagliato dell’incontro al seguente indirizzo:
o leggendo i seguenti articoli apparsi sui quotidiani locali:
                                   
Per vedere i video:

lunedì 19 febbraio 2018

Un dono ai bambini malati, nel ricordo di Pier (II)

La pagina del Messaggero Veneto di sabato dedicato alle iniziative di beneficenza avviate da Cinzia Braulinese a ricordo del figlio Pier è stato ripreso anche dal sito toscano "Tusciaweb" che sottolinea la richiesta di una "liberatoria" da parte del cantante Marco Mengoni per utilizzare una sua canzone in un video dedicato a Pier.
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Mamma chiede brano a Mengoni per il figlio morto per un tumore 


Ronciglione – (g.f.) – Guerriero, il brano di Marco Mengoni per ricordare il figlio morto a sette anni, portato via da un tumore.
Da una tragedia immensa, avvenuta a 15 mesi dalla perdita del marito in un incidente con la moto, la mamma ha trovato il modo di reagire.
Portando un sorriso a tanti piccolo colpiti dallo stesso male e costretti a cure, spesso dolorose.
Cinzia Braulinese, di Trasaghis, paese in provincia di Udine, ogni anno, nel giorno del compleanno del figlio, organizza iniziative per raccogliere fondi e giocattoli da donare alle strutture che ospitano piccoli malati. Quella appena conclusa è la terza.
Tutto nasce dalla sua esperienza. Nell’ospedale in cui si sottoponeva a chemioterapia, il figlio Pier ogni giorno metteva una croce su un foglio e a fine settimana, nell’ultimo riquadro era disegnato un pacco regalo. Significava che quel giorno avrebbe ricevuto un giocattolo in dono. Un modo per rendere meno duro quel percorso di cura.
Ricordandolo, la donna ha deciso di darsi da fare, mettendo in piedi iniziative per raccogliere fondi e fare in modo che tanti altri bambini avessero giochi e regalare momenti di gioia. Nell’ultima iniziativa, sono stati raccolti quasi mille giocattoli e oltre 1700 euro da donare a strutture sanitarie.
La donna ha pure aperto una pagina su diversi social network: “Pier Pura Energia d’Amore”. Per far conoscere le attività già svolte e promuovere le future, ha realizzato un video, come riporta il Messaggero Veneto.
Di sottofondo ha inserito la canzone di Marco Mengoni,Guerriero, che lei e suo figlio ascoltavano spesso.
“Ho realizzato un filmato che abbiamo caricato sulla pagina Facebook – racconta la donna al quotidiano – e avevamo utilizzato proprio quel brano come colonna sonora, ma ogni volta che pubblichiamo il video sul social, la musica viene bloccata”. Questione di diritti d’autore.
Da qui il desiderio della donna: “Mi piacerebbe chiedere al cantante il permesso di utilizzarla”.
La mamma adesso spera che la richiesta possa arrivare all’artista di Ronciglione.
(da: http://www.tusciaweb.eu/2018/02/mamma-chiede-brano-di-marco-mengoni-per-ricordare-il-figlio-di-7-anni/)

domenica 18 febbraio 2018

Un dono ai bambini malati, nel ricordo di Pier

Il "Messaggero Veneto" di ieri ha dedicato una intera pagina alle iniziative poste in atto dal gruppo "Pier pura energia d'amore" a favore dei bambini degenti presso il Cro di Aviano ed altri ospedali della regione.

Mamma onora il figlio morto a otto anni raccogliendo giocattoli per i più piccoli

Trasaghis: l’iniziativa ha portato centinaia di regali negli ospedali. Tv, pc e tablet consegnati a Tolmezzo, San Daniele e Aviano

sabato 17 febbraio 2018

E vai col Carnico ... dal 28 aprile

Dopo aver presentato le squadre valdelaghine che prenderanno parte al Campionato Carnico, ecco infine i dettagli sulle date previste per lo svolgimento delle gare:

CAMPIONATO
Inizio.
 Sabato 28 aprile.
Anticipi. Tutte le categorie giocheranno sabato 4 agosto.
Turni infrasettimanali. Mercoledì 13 giugno e mercoledì 12 settembre.
Termine Campionato. Domenica 7 Ottobre
Ferragosto. Abolita la sosta.
Eventuali spareggi sabato 13 e domenica 14 ottobre.
COPPA CARNIA
Eliminatorie.
 Domenica 22 e mercoledì 25 aprile, martedì 1 maggio.
Ottavi di finale a sorteggio integrale. Mercoledì 23 maggio.
Quarti di finale (prestabiliti) . Mercoledì 27 giugno.
Semifinali (prestabilite). Andata, mercoledì 11 e giovedì 12 luglio.
ritorno, mercoledì 18 e giovedì 19 luglio.
Finalissima. Mercoledì 8 agosto, alle 20.30 a Cavazzo.
La composizione dei gironi verrà effettuata attraverso la creazione di quattro urne. Nella prima urna saranno inserite le prime 10 classificate della Prima categoria della passata stagione; nella seconda urna le rimanenti 4 classificate della Prima categoria della passata stagione, più le 3 promosse dalla Seconda alla Prima e le 3 promosse dalla Terza alla Seconda categoria. Nelle rimanenti terza e quarta urna saranno inserite le formazioni a scalare di categoria in funzione delle iscrizioni.
SUPER COPPA.Sabato 20 o domenica 21 ottobre.
Durante la serata di presentazione del campionato, sono state premiate le vincenti la Coppa Disciplina delle rispettive categorie.
Prima categoria:    Cavazzo con 8,25 penalità.
Seconda categoria. Edera con 6,45 penalità.
Terza categoria.      Sappada con 7,05 penalità.
Premio Cultura e Valori. Edera.
(da: https://www.carnico.it/blog/2018/02/10/carnico-2018-si-comincia-sabato-28-aprile/#more-18317)


giovedì 15 febbraio 2018

Squadre del Carnico: la Viola

VIOLA

Paese: Cavazzo
Società: ASD VIOLA
Sede sociale:
Colori sociali: Bianco
Campo di gioco:
Comunale Via Burieit


Dirigenti e consiglieri

Presidente: SQUECCO Giordano
Vice presidente: LESTUZZI Cristian
Segretario: MACUGLIA Micaela
Consiglieri:
MAZZOLINI Marco, VALENT Giordano, MORELLO Cristian, MONAI Onesto, MACUGLIA Fabio, PUPPINI Marta, BRUNETTI Fabrizio

Campionato Carnico, III Categoria

Da: https://www.carnico.it/squadre/societa/viola/identificatore/51

Vedi anche, per la rosa dei giocatori:  https://www.carnico.it/squadre/rosa/viola/identificatore/51

mercoledì 14 febbraio 2018

Squadre del Carnico: il Bordano

BORDANO

Paese: BORDANO
Società: A.S. BORDANO
Sede sociale:
Via Campo Sportivo

33010 BORDANO (UD)
Colori sociali: ROSSO
Campo di gioco:
Comunale "P. Picco"
Via Campo Sportivo
Bordano (UD)

Dirigenti e consiglieri

Presidente: NICCOLINI Enzo
Vice presidente: PICCO Bruno
Segretario: BRESSAN Alessandra
Consiglieri:
Forgiarini Andrea (D.S.), BRESSAN Glenda, Di BERNARDO Sereno, FIOR Daniela, FRANCESCHETTO Heros, LEPORE Dania, PICCO Debora, PICCO Marvis

Campionato Carnico, III Categoria

Vedi anche, per la rosa dei giocatori: https://www.carnico.it/squadre/rosa/bordano/identificatore/15

martedì 13 febbraio 2018

Venerdì le memorie di guerra di Ernesto Barazzutti, da Mena alla Libia al fronte Carnico

Venerdì a Tolmezzo, alle 18, presso la Biblioteca comunale, il prof. Enrico Folisi presenterà il libro delle "Memorie di guerra" di Ernesto Barazzutti, curato dal nipote Gianni Bressan.
Ernesto Barazzutti, classe 1892, di Mena, venne mandato nel 1913-14 a combattere nella guerra di Libia, in Tripolitania ed in Cirenaica; rientrato in Italia fece due anni di guerra sul fronte carnico, soprattutto nella zona del passo di monte Croce.
Di entrambe le esperienze egli tenne un diario personale: fu - come scrive nella prefazione lo storico Enrico Folisi - "un giovane soldato di leva che comprese l'importanza di scrivere su un quaderno momenti significativi del suo vissuto, che volle scrivere, annotare anche se frammentariamente perché riconosceva a se stesso un ruolo all'interno dei grandi eventi che aveva vissuto e che stava vivendo, all'interno di un ingranaggio che spesso considerava i soldati pedine senza importanza".
Tornato alla vita civile, Ernesto Barazzutti parlò assai poco delle dure esperienze vissute al fronte. Fu solo diversi anni dopo la sua morte che il nipote Gianni Bressan trovò, tra vecchie carte familiari dimenticate, anche i due diari e decise di pubblicarli pressoché integralmente dopo aver fatto delle ricerche integrative per documentare il contesto storico ed  identificare e localizzare  i toponimi indicati nel testo.
Gianni Bressan commenta così l'esperienza di vita del nonno: "I lunghi anni di guerra dal 1913 al 1918 avevano ghermito un giovane poco più che ventenne e restituito un uomo distrutto nella salute e nel morale. Non ho inteso che rare parole sulla sua esperienza di soldato. D'altra parte, ho maturato la consapevolezza che ci sono poche parole da dire per chi la guerra l'ha vissuta in prima persona. Alla fine, penso prevalga solo il ricordo della sofferenza passata".
Sono pagine anche dure, quelle riportate nel diario. Ma accanto alle sofferenze fisiche, si può immaginare lo strazio psicologico di quando, rientrato dalla Libia e in procinto di raggiungere il fronte carnico, si trovò ad annotare: "passammo per Tolmezzo, a qualche chilometro distante dal mio paese. Allora ricordai la mia famiglia, pensando qual sorte toccava ai miei vecchi genitori, ma per questo non mancai al mio giuramento e seguii la mia Compagnia".
(P.St.)



lunedì 12 febbraio 2018

La bianca signora sul Lago - 12 - Generazioni a confronto

La "bianca signora" è tornata ad accarezzare il Lago.
E' il caso allora di riprendere la serie di racconti scritti dai lettori del Blog che tanto interesse aveva suscitato l'anno scorso: intal casselìn era rimasto questo racconto di Emi Picco che immagina sia "la bianca signora" a interrogarsi sul rapporto con le giovani generazioni.
E voi, avete ancora nel cassetto, o in testa, altri racconti ispirati alla "bianca signora sul Lago"? Mandateli al Blog!
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LA BIANCA  SIGNORA  DEL LAGO E I GIOVANI

“Ero stanca,. e forse un po’ giù, mi sentivo vecchia, così ho deciso di seguire la massima che dice ‘per restare giovani bisogna vivere con i giovani’ e pertanto ho deciso di farmi un giro  tra i giovani della zona attorno al Lago.
Così dopo aver chiesto consigli e qualche  vestito all'amica Contessa di Saslatina,  mi sono ’calata’ in una sagra della zona, che solitamente iniziano a Somplago.. la famosa sagra del ‘taj cu la cuzzina’... ma non ero in quella !..
Dunque, appena arrivata, mi sentivo spaesata a vedere tutta quella gente  intenta  a divertirsi  e la gioventù  intenta a bere, ma nessuno s’era accorto di me, finché un giovane mi ha detto:
-          “Ehi nonna ..  Da che mondo  arrivi  vestita così?”
-          ” Perché ..cos’hanno  i miei vestiti ?  Sono sporchi?”
-          “No, ma sono  alla vecchia … Tu non devi essere della zona! Comunque  ti bevi una birra  in compagnia ?”
-          “Certo, beviamoci una birra in compagnia,”.
Arrivati  vicino al ‘chiosco ‘ questo  baldo giovane mi ha fatto conoscere tutti i suoi amici di brigata che, dopo avermi salutato, hanno continuato imperterriti  a giocare su delle specie di lavagne di legno, io non ho capito  il loro utilizzo ,mentre in sottofondo si sentiva una musica infernale, che a me dava fastidio. Io   amavo i walzer e le polche che ballavo con il  principe di Klen…
Mi sono fermata   veramente  poco  a parlare con questa  gioventù, perché  loro invece  di parlare con me  continuavano a giocare con quelle piccole lavagne… così  ho capito che quel mondo non era adatto a me, era una roba estranea al mio modo di vivere. Io vivo lassù.., nel completo  silenzio, contemplando la natura, ogni tanto arriva la mia amica contessa di Saslatina  e ci facciamo grandi risate… Qua invece  baccano, ognuno per conto suo e lavagnette... No ! Meglio invecchiare   così.
Quasi mi dimenticavo: stasera ho una  cena in compagnia della Contessa e di altri amici  in cima al Sernio 

(Confessione e riflessione della Bianca Signora del Lago, scritta da Emi Picco; la foto a corredo è di Annamaria Gisolfi)

Squadre del Carnico: la Val del Lago

VAL DEL LAGO

Paese: ALESSO
Società: A.C. VAL DEL LAGO
Sede sociale:
33010 ALESSO DI TRASAGHIS (UD) Via Lago 10
Colori sociali: BIANCO AZZURRO
Campo di gioco:
Comunale Via Interneppo
Alesso di Trasaghis (Ud)


Dirigenti e consiglieri

Presidente: FIOR Dario
Vice presidente: FRANZIL Anthony
Segretario: CUCCHIARO Christian
Consiglieri:
CUCCHIARO Luciano (D. S.), CUCCHIARO Claudio, LONDERO Patrizia, STEFANUTTI Ivan, STEFANUTTI Giocondo, ROSSI Giacinto, TOMAT Roberto, TURISINI Fabio, ZILLI Pierino, ZULIANI Gino


(Campionato Carnico, I Categoria)

domenica 11 febbraio 2018

Somplago, dubbi sulla efficacia del muro di protezione (II)

In merito alle discussioni sorte dopo la pubblicazione, lunedì 5, dell'articolo 

Somplago, dubbi sulla efficacia del muro di protezione

 Franceschino Barazzutti ha inviato al Blog una lettera dove, oltre a considerazioni di carattere generale,  stigmatizza le affermazioni di un lettore intervenuto presentandosi  solo attraverso uno pseudonimo, invitandolo a identificarsi compiutamente. Il documento viene pubblicato pressochè integralmente (esclusi solo alcuni incisi rivolti al Blogger che non rivestono interesse generale).
A&D
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Ho seguito su “Alesso e Dintorni” quanto riportato da Remo Brunetti relativo allo studio del prof. Vaia sulla rupe di San Candido a Somplago e gli interventi successivi, compresi quelli di un tal Baraciut, versione in friulano del mio cognome Barazzutti. L’anonimo  si è dato quel cognome Baraciut ben sapendo che richiama istintivamente quello di Barazzutti Franceschino per il mio impegno sui temi dell’acqua e della Valle.  E’ una provocazione che rivela solo la meschinità dell’autore che non ha il coraggio di mostrare la faccia firmandosi con nome e cognome (e carica?).  Quelle espresse da Baraciut non sono proprio le posizioni di Barazzutti Franceschino!     
    Correttezza e trasparenza richiedono che si risalga all’identità di questo signore (...). 
Nel merito.  Nel ricercare documentazione a sostegno della mia contrarietà alla costruzione di una centralina idroelettrica nella località, ad alta pericolosità, di San Candido mi sono rivolto agli amici del Comitato di Alesso più abili di me nella ricerca internet, i quali a loro volta hanno reperito  – oltre ad altra documentazione su San Candido -  le pubblicazione del 1999 dell’editrice Gortania degli studi di S. Tambosco e F. Vaia su “ La massa rocciosa della rupe di Cesclans” e “L’acquifero della rupe di Cesclans”. Studi che a mia volta ho ricevuto dagli amici del Comitato di Alesso. Studi di cui non ero a conoscenza, avendo lasciato la carica di sindaco nel 1995 e poi lavorato in Russia. Grazie di questa documentazione che amplia le conoscenze sulla nostra valle: la conoscenza è un bene per tutti.
    Leggendo tali studi mi sono chiesto se di essi hanno tenuto conto o no coloro che hanno elaborato l’ ”Adeguamento al P.A.I. –Relazione Geologico-Tecnica ed Idraulica” e la variante n. 35 al P.R.G.C. di Cavazzo Carnico per la parte relativa all’area di San Candido.
       Baraciut scrive “ La popolazione di Somplago ha dormito tranquillamente per oltre quarantanni e continuera'a farlo ... questa lettera e' solo fumo negli occhi . Una storiella per far credere all'opinione pubblica che ci sono dei rischi imminenti per la popolazione . Vergognaisci !!”. 
Anch’io credo che la popolazione di Somplago possa continuare a dormire tranquillamente. Al contrario non potranno dormire tranquillamente e dovranno vergognarsi quegli amministratori pubblici e tecnici  comunali che insistono nel voler costruire una centralina idroelettrica sbagliata nel posto sbagliato. Sbagliata e sbagliato dal punto di vista dell’accertata alta pericolosità del sito  e del pregio ambientale: un capriccio?
     Cordiali Saluti.
     Mi firmo: Franceschino Barazzutti, nato a Mena, già sindaco di Cavazzo

     Con preghiera di pubblicazione.  

sabato 10 febbraio 2018

Squadre del Carnico: il Cavazzo

CAVAZZO

Paese: CAVAZZO CARNICO
Società: A.S. CAVAZZO
Sede sociale:
Sede Municipale 5 33020 CAVAZZO CARNICO (UD)
Colori sociali: VIOLA BIANCO
Campo di gioco:

Comunale Via Burieit
Cavazzo Carnico (Ud)


Dirigenti e consiglieri

Presidente: Dario ZEARO
Vice presidente: Antonio SFERRAGATTA
Segretario: Antonella STROILI
Consiglieri:
Ricci Nicola (DS), Lestuzzi Lucio, Macuglia Alberto, Macuglia Igor, Colomba Leonardo, Mainardis Andrea, Brunetti Vito, Brunetti Aldo, Vidoni Elio, Iob Denis, Agostinis Laura, Squecco Evelina, Bersan Renato, Da Rin Bianco Giuseppe, Di Biase Paolo, Collevecchio Federica.