"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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giovedì 25 febbraio 2010

Dibattito sul Lago: aspettando il parere della Regione


Il sindaco sollecita la Regione sulla centrale

Messaggero Veneto — 23 febbraio 2010

«La Regione prenda il coraggio a due mani e decida sul da farsi». Così il sindaco di Trasaghis Augusto Picco sull'ampliamento della centrale di Somplago. «Recentemente – ha aggiunto il primo cittadino – sono stati invitati ad Alesso due assessori regionali di competenza, e a breve, come annunciato durante l'assemblea di venerdì scorso tenutasi nel centro sociale di Alesso, c'è l'intenzione da parte dei Comitati di invitare anche il presidente Tondo. Ben vengano questi confronti o serate di approfondimento con la popolazione, ma la sensazione e che, i massimi esponenti regionali non si espongano mai in maniera chiara e netta. Sono favorevoli o contrari alla realizzazione dell'impianto? Perché nessuno dice qual è la posizione della Regione in merito al progetto presentato da Edipower?». Per ora di ufficiale c'è solo che la giunta regionale aveva deliberato di non poter esprimere nell'ambito della procedura di Via (Valutazione Impatto Ambientale) un parere di compatibilità ambientale, questo perché nella documentazione progettuale presentata da Edipower non risulta chiaramente evidenziata l'assenza di pericoli, anche solo potenziali, per lo stesso ambiente. La Regione ha evidenziato alcune carenze progettuali che sono state prontamente segnalate al ministero dell'ambiente. «La Regione dopo questa presa di posizione come si sta muovendo – si chiede Picco –, ha contattato dei tecnici o come intende agire nell'imminente futuro?». Dario Venturini



Ampliamento della centrale: il Comitato attacca i sindaci che sono favorevoli

Messaggero Veneto — 24 febbraio 2010

TRASAGHIS. Ampliamento della centrale di Somplago: interviene il Comitato che “punzecchia” il primo cittadino. «Siamo lieti di registrare il favore espresso dal sindaco di Trasaghis sulle assemblee pubbliche da noi proposte in merito alle quali, egli, non ha partecipato scoraggiando anche la presenza dei suoi concittadini - spiega il Comitato - . Non sarà che gli stessi sentimenti favorevoli alle iniziative del comitato li provi anche l’ex sindaco Del Negro, convinto assertore e primo sottoscrittore della bontà dell’intervento Edipower? Peccato che questo apprezzamento ai nostri pubblici dibattiti, se sincero e non strumentale, arrivi fuori tempo, cioè non contempli, tuttora, alcun ripensamento al parere positivo di competenza già da loro dato senza tante fastidiose pubblicità. Notiamo inoltre un maldestro tentativo di scaricare il proprio barile di responsabilità alla Regione, competente ad esprimere un parere sul progetto dopo aver sentiti i Comuni. Meno male che la Regione non ha seguito i metodi più che sbrigativi dei sindaci locali, altrimenti le ruspe sarebbero già al lavoro, con grande soddisfazione di Edipower e dei primi cittadini».


lunedì 22 febbraio 2010

Dibattito sul Lago: resoconto dell'assemblea del 19 febbraio


Centrale di Somplago, timori anche per la fauna ittica

TRASAGHIS. I comitati contrari all'ampliamento della centrale di Somplago tengono viva l'attenzione sul progetto presentato da Edipower e nella serata di venerdì, organizzata al centro sociale di Alesso, hanno voluto approfondire ulteriormente l'impatto che l'opera avrà sulla Val del Lago e in particolare le conseguenze che questa potrebbe avere sulla fauna ittica. All'incontro, organizzato dal “Comitato per la difesa e sviluppo della Val del Lago” e dal “Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento”, erano presenti il delegato dell'Ente tutela pesca Adriano Leoni (in rappresentanza del presidente Loris Saldan) e Giuseppe Moro, biologo dell'ente regionale. Gli esperti hanno spiegato i motivi per cui è arrivato il secco “no” al progetto. Le oscillazioni dell'acqua sfavorirebbero di fatto la deposizione delle uova e lo sviluppo delle stesse specie. Proprio per queste ragioni l'Ente aveva già avanzato specifiche richieste per compensare i rischi: dal mantenimento degli habitat, allo sviluppo degli ambienti di riparo nei canneti, oltre alla riapertura del “Tai dal Lac”, un tempo uno degli emissari più importanti del lago che, in questo caso, potrebbe risultare determinante per la sopravvivenza delle specie. All'assemblea ha partecipato anche l'assessore regionale alle risorse agricole, naturali, forestali e montagna, Claudio Violino (Ln), il dottor Franceschino Barazzutti del Comitato tutela acque, il consigliere regionale Enore Picco (Ln). Quest'ultimo, dopo aver ringraziato tutto il gemonese per la solidarietà manifestata verso la Val del Lago ha annunciato nuovi incontri d'approfondimento. «Dopodiché – ha detto Picco – il compito dei comitati può ritenersi concluso. Abbiamo fatto informazione, colmando le lacune degli amministratori dei paesi coinvolti nel progetto, facendoci promotori di una raccolta firme che ha già “sapore” di una consultazione popolare. Se poi i sindaci vogliono distruggere il territorio lo facciano pure ma se ne assumano le responsabilità». Nel suo intervento l'assessore regionale Violino, cui il Comitato della Val del Lago ha chiesto di farsi portavoce dei dubbi delle popolazione presso la presidenza della Regione ha detto: «La Val del Lago appartiene innanzitutto alla gente che la abita. La popolazione locale va ascoltata e le decisioni non devono essere calate dall'alto. Non possiamo bloccare l'attività economica ma non possiamo nemmeno nascondere gli impatti che questi progetti hanno sul territorio».
Dario Venturini

venerdì 19 febbraio 2010

Dibattito sul Lago: una nuova assemblea

Trasaghis, ampliamento centrale: confronto Ente tutela pesca-Lega

TRASAGHIS. Nuova assemblea pubblica ad Alesso. All’ordine del giorno, ancora una volta, l’ampliamento della centrale di Somplago. L’incontro fissato per venerdì 19 febbraio avrà inizio alle 19.45 e sarà utile per approfondire l’impatto dell’opera sul bacino naturale più grande della nostra regione e sull’intera Val del Lago. Al tavolo dei relatori si siederanno, Loris Saldan e Giuseppe Moro, rispettivamente presidente e biologo dell’Ente Tutela Pesca, che aveva già espresso parere contrario al progetto presentato da Edipower. Interverranno inoltre: Claudio Violino della Lega Nord, assessore regionale all’agricoltura, il consigliere regionale del Carroccio Enore Picco (consigliere regionale Lega Nord che più volte ha manifestato la contrarietà al progetto) e Franceschino Barazzutti del Comitato tutela acque. Alla serata parteciperanno anche gli iscritti al “Comitato per la difesa e sviluppo della Val del Lago” di Alesso e il “Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento”. Non è escluso che durante la serata i cittadini chiederanno ai sindaci dei Comuni interessati dal progetto di indire un referendum, come termometro ideale delle volontà dei cittadini anche in virtù delle oltre 8 mila firme raccolte nei mesi scorsi, contrarie al progetto, e consegnate in Regione. Dario Venturini

domenica 7 febbraio 2010

Dibattito sul Lago: posizioni contrapposte

Centrale di Somplago, ancora polemiche tra amministratori ed ex

TRASAGHIS. Si riaccendono le polemiche tra ex e attuali amministratori sul progetto di ampliamento della centrale di Somplago presentato da Edipower. Nei giorni scorsi in una lettera inviata al nostro giornale, Dino Rabassi, ex amministratore di Trasaghis, è intervenuto in risposta alle recenti dichiarazioni di Augusto Picco (sindaco attuale) e Gianluigi Colomba (sindaco di Bordano), i quali avevano espresso perplessità in merito all'ipotesi di una consultazione popolare nei Paesi interessati dal progetto come termometro definitivo sulla volontà o meno da parte della popolazione locale di accettare l'opera. «I referendum – aveva detto il primo cittadino di Trasaghis – si fanno su temi vincolanti ma in questo caso il parere dei Comuni interessati non è affatto vincolante, anzi, il Ministero sin dall'inizio chiedeva ai Comuni solamente un apporto collaborativo e perciò nemmeno un parere vero e proprio». Dall'altra parte l'ex sindaco, nella lettera pubblicata nella posta dei lettori, ricordava come lo statuto del Comune, all’articolo 69 comma 1, citi: «Sono previsti referendum consultivi in tutte le materie di esclusiva competenza comunale, al fine di sollecitare manifestazioni di volontà che devono trovare sintesi nell’azione amministrativa». «Pur avendo fatto poco per Trasaghis in qualità di sindaco – ha aggiunto Rabassi – come ebbe a sostenere Augusto Picco, tra le poche cose da me attuate, guarda il caso, vi sono anche la proposta e l’approvazione dello Statuto comunale tuttora vigente per cui, conoscendone i contenuti, vorrei ricordagli che l’indizione del referendum è prevista per tutte le attività amministrative, fatte salve solo quelle in materia di tributi locali e tariffarie». Non si è fatta attendere l'immediata replica del sindaco, Augusto Picco. «Come dice lo stesso Rabassi – ha sottolineato Picco – che di fatto dimostra di conoscere molto bene lo statuto comunale, sono previsti referendum consultivi in tutte le materie di esclusiva competenza comunale. In questo caso però la competenza è ministeriale e, ai Comuni, veniva chiesto come detto più volte, solamente un apporto collaborativo». « Se poi i cittadini vogliono attivarsi per un referendum rispetteremo la loro volontà anche se, come detto, non ci sembra necessario ricorrere alla consultazione popolare, anche in virtù delle firme raccolte dal Comitato per lo sviluppo e difesa della Val Del Lago consegnate alla Regione cui spetta il compito fare analisi più approfondite in materia».
Dario Venturini

martedì 2 febbraio 2010

Dibattito sul Lago: l'opinione di D. Rabassi su un possibile referendum

Il referendum è possibile, "Messaggero Veneto", 01 febbraio 2010

Nulla ormai ci sorprende sulla questione del Lago di Cavazzo o dei 3 Comuni! Dopo i silenzi sul potenziamento della centrale di Somplago, le mancate valutazioni sulla tutela ambientale e i pareri favorevoli espressi dai locali amministratori e basati soltanto sul progetto Edipower ora, di punto in bianco, i sindaci rifiutano ai cittadini anche la possibilità di ricorrere allo strumento referendario. Dopo tutte le riunioni, silenzi, presunti esperti, viaggi a Edolo eccetera, i sindaci di Bordano e Trasaghis se ne escono con un articolo ove testualmente affermano due cose. Ai Comuni è stato chiesto solo un apporto collaborativo e non vincolante, per cui il tema non è materia referendaria e, comunque, il tempo per fare ciò sarebbe scaduto nel luglio scorso. Poi, forse nel tentativo di scaricare il proprio barile di responsabilità, demandano alla Regione il compito di fare un’analisi più approfondita del progetto non disponendo di idonei mezzi tecnici. Al sindaco di Bordano, che non ha espresso nemmeno un parere ai sensi della legge regionale 43/1990, risponderanno i suoi cittadini, mentre a quello di Trasaghis accodatosi al parere favorevole espresso dal suo predecessore nel 2008, rammento invece che l’articolo 69 comma 1 dello Statuto cita: «Sono previsti referendum consultivi in tutte le materie di esclusiva competenza comunale, al fine di sollecitare manifestazioni di volontà che devono trovare sintesi nell’azione amministrativa»; poi al comma 3: «Possono essere indetti solo dopo che siano state esperite senza successo o le istanze o le petizioni o le proposte, secondo le modalità negli articoli precedenti». Pur avendo fatto poco per Trasaghis in qualità di sindaco, come ebbe a sostenere Augusto Picco, tra le poche cose da me attuate, guarda il caso, vi sono anche la proposta e l’approvazione dello Statuto comunale tuttora vigente per cui, conoscendone i contenuti, vorrei ricordagli che l’indizione del referendum è prevista per tutte le attività amministrative, fatte salve solo quelle in materia di tributi locali e tariffarie, come cita il comma 2 dell’articolo 69. Stendo un velo pietoso sull’articolo 6 dello Statuto che, sul patrimonio naturale, storico e artistico, imporrebbe alle Amministrazioni la loro difesa e conservazione per il godimento da parte della comunità È quindi oltremodo scorretto dire ai cittadini che lo strumento referendario è precluso sul tema di che trattasi, anche trattandosi di un parere non vincolante, ma pur previsto dalla legge. Sappiamo bene quello che era chiesto ai Comuni, ma non vedo cosa ci sia di più importante, moralmente e politicamente vincolante per un amministratore che saper ascoltare il parere dei suoi cittadini prima di esprimere, “motu proprio” e a qualsiasi livello, un parere su lavori che incideranno non poco sul futuro dell’intera comunità. In una delle riunioni del Comitato per la difesa del lago in Alesso, ebbi ad affermare che in Trasaghis la democrazia era stata violentata dal silenzio degli amministratori. Alla luce delle ultime esternazioni sindacali posso affermare che la democrazia, dal greco démos cràtos: “potere o governo del popolo”, continua a essere lesa e ormai, il termine, possa tranquillamente declinarsi in politburo cràtos: “potere dell’ufficio politico”! Di antica e sovietica memoria.
Dino Rabassi già sindaco Trasaghis