Centrale di Somplago, timori anche per la fauna ittica
TRASAGHIS. I comitati contrari all'ampliamento della centrale di Somplago tengono viva l'attenzione sul progetto presentato da Edipower e nella serata di venerdì, organizzata al centro sociale di Alesso, hanno voluto approfondire ulteriormente l'impatto che l'opera avrà sulla Val del Lago e in particolare le conseguenze che questa potrebbe avere sulla fauna ittica. All'incontro, organizzato dal “Comitato per la difesa e sviluppo della Val del Lago” e dal “Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento”, erano presenti il delegato dell'Ente tutela pesca Adriano Leoni (in rappresentanza del presidente Loris Saldan) e Giuseppe Moro, biologo dell'ente regionale. Gli esperti hanno spiegato i motivi per cui è arrivato il secco “no” al progetto. Le oscillazioni dell'acqua sfavorirebbero di fatto la deposizione delle uova e lo sviluppo delle stesse specie. Proprio per queste ragioni l'Ente aveva già avanzato specifiche richieste per compensare i rischi: dal mantenimento degli habitat, allo sviluppo degli ambienti di riparo nei canneti, oltre alla riapertura del “Tai dal Lac”, un tempo uno degli emissari più importanti del lago che, in questo caso, potrebbe risultare determinante per la sopravvivenza delle specie. All'assemblea ha partecipato anche l'assessore regionale alle risorse agricole, naturali, forestali e montagna, Claudio Violino (Ln), il dottor Franceschino Barazzutti del Comitato tutela acque, il consigliere regionale Enore Picco (Ln). Quest'ultimo, dopo aver ringraziato tutto il gemonese per la solidarietà manifestata verso la Val del Lago ha annunciato nuovi incontri d'approfondimento. «Dopodiché – ha detto Picco – il compito dei comitati può ritenersi concluso. Abbiamo fatto informazione, colmando le lacune degli amministratori dei paesi coinvolti nel progetto, facendoci promotori di una raccolta firme che ha già “sapore” di una consultazione popolare. Se poi i sindaci vogliono distruggere il territorio lo facciano pure ma se ne assumano le responsabilità». Nel suo intervento l'assessore regionale Violino, cui il Comitato della Val del Lago ha chiesto di farsi portavoce dei dubbi delle popolazione presso la presidenza della Regione ha detto: «La Val del Lago appartiene innanzitutto alla gente che la abita. La popolazione locale va ascoltata e le decisioni non devono essere calate dall'alto. Non possiamo bloccare l'attività economica ma non possiamo nemmeno nascondere gli impatti che questi progetti hanno sul territorio».
Dario Venturini
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