"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

mercoledì 27 novembre 2019

Trasaghis, spostamenti in Giunta. Pareri discordi tra maggioranza ed opposizione

Polemica in Consiglio comunale a Trasaghis, opposizione all’attacco

Dopo le parole del sindaco Stefania Pisu in Consiglio comunale del 21 novembre, annunciando le dimissioni dell’assessore alla Cultura Veronica Zucca per lasciare il posto ad un consigliere nella frazione di Braulins, l’opposizione attacca e sottolinea che “a questa favola non ci crede nessuno”. 
In una propria nota, il gruppo di Nuova Trasaghis ribadisce “l’assoluta sproporzione del numero degli assessori rispetto alle reali esigenze operative della realtà comunale, dall’altro l’atteggiamento dell’attuale sindaco, sul piano istituzionale, relativamente all’escamotage che ha riguardato l’assessore Zucca, fatto uscire dalla ‘porta’ e fatto rientrare dalla ‘finestra’”. 
La minoranza continua, dicendosi “sbalordita” dopo la notizia che “la sindaca ha annunciato che la terrà come assessore esterno, perché poi la stessa Veronica non avrà nessun obbligo di voto e percepirà comunque il suo compenso”. Si chiedono quindi “come mai l’incarico della Veronica non è stato dato ad altri consiglieri di maggioranza, visto che in giunta ci sono persone con qualità e competenza per tale incarico?”
“Se avesse avuto davvero a cuore la frazione di Braulins – proseguono i consiglieri, guidati da Enrico Masiero -, rimasta esclusa come rappresentanza consigliare di maggioranza eletta, avrebbe potuto tranquillamente sopperire a tale situazione, nominando già inizialmente un assessore esterno proveniente da tale frazione e magari attingendo tra i due candidati della sua lista di espressione territoriale, risultati non eletti”. 
L’opposizione conclude: “Rileviamo che tale comportamento non aveva certamente contraddistinto le gestioni precedenti, ma trova genesi in similari atteggiamenti di amministrazioni più lontane nel tempo. Pur con motivazioni diverse, questo è un chiaro segnale di evidenti scompensi all’interno della maggioranza che vanno ad incidere sul bilancio e nei cittadini”.

Trasaghis: Posizioni del gruppo di minoranza, per il sindaco è necessario fare alcune puntualizzazioni

Riceviamo dal  Sindaco di Trasaghis Stefania Pisu  e volentieri pubblichiamo: “Ieri ho letto il comunicato del gruppo di minoranza che merita diverse puntualizzazioni perché distorce completamente la realtà, a tal punto che sorge spontaneo chiedersi se il gruppo conosca realmente il funzionamento della Giunta e del Consiglio Comunale. Una cosa è certa, per informare la popolazione bisognerebbe prima di tutto avere un minimo di preparazione.
Viene inizialmente contestato il numero di Assessori, definiti addirittura in “assoluta sproporzione”, ignorando che c’è una legge regionale che fissa dei limiti al numero di assessori in base al numero di abitanti del comune, e noi la rispettiamo.
Per quanto riguarda le dimissioni dell’Assessore Veronica Zucca, alla quale rinnoviamo i nostri complimenti per l’umiltà, la generosità e per aver dimostrato un forte senso civico, anteponendo gli interessi della squadra a quelli individuali, vorremmo puntualizzare al gruppo d’opposizione cosa significa essere assessore esterno; visto che hanno dato ampia prova di ignorare la materia. L’Assessore esterno partecipa alla giunta, ha diritto di voto e di esprimere le proprie opinioni in questa sede e pertanto continua a percepire un’indennità di carica. In merito all’”obbligo di voto”, termine improprio citato nel comunicato, sottolineiamo che la totalità degli argomenti proposti in consiglio viene preventivamente condivisa e discussa in giunta, sede ove l’Assessore avrà modo di dare il suo contributo.
L’Assessore Zucca non ha tradito i suoi 104 elettori, anzi ha dato prova di grande maturità!
L’unico dubbio che sorge, e purtroppo il nostro è fondato, è se l’opposizione conosca il suo ruolo, posto che fino ad oggi non ha portato avanti nessuna idea / iniziativa / progetto. La minoranza non è solo un “controllore”, ma dovrebbe rispettare quella promessa, evidenziata al primo consiglio, di opposizione costruttiva.
Il gruppo di minoranza può discutere, chiedere spiegazioni, fare proposte e per questo ci sono diverse sedi e modi: il Consiglio Comunale, le mozioni, interrogazioni, interpellanze. Nulla di tutto questo è mai stato fatto, a riprova di ciò l’ultimo consiglio si è svolto con un assoluto mutismo da parte dell’opposizione.
In virtù di quanto sopra evidenziato, ovvero l’assenza di un qualsiasi segnale vitale dell’opposizione, benché composta da tre rappresentanti della frazione di Braulins, rende ancor più giustificata la scelta del coinvolgimento della nuova Consigliera Raffaella De Cecco. Persona che ha dimostrato in questi mesi un forte interesse e conoscenza delle problematiche del suo paese.
Concludiamo chiedendoci se il gruppo d’opposizione sia interessato solo ad un’esposizione mediatica anche al costo di esporsi al ridicolo, oppure se abbia come noi un “assessore esterno”, evidentemente molto meno preparato del nostro”.



lunedì 25 novembre 2019

BIM, perseguire unitariamente obiettivi condivisi per porre rimedio alle sofferenze del Lago

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Franceschino Barazzutti in merito alla prossima assemblea del BIM (Bacino Imbrifero Montano): si sottolinea l'importanza del BIM soprattutto in questo momento dove si stanno delineando importanti scenari per il futuro del Lago.
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Le nuove prospettive del Consorzio del Bacino Imprifero Montano del Tagliamento     

Il prossimo 27 novembre si svolgerà a Tolmezzo l’assemblea del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano (BIM) del Tagliamento  in cui sono rappresentati i 49 Comuni interessati dalle dirivazioni idroelettriche nel vasto territorio che si estende da Tarvisio alla Val Tramontina.
     Il Consorzio BIM del Tagliamento è di tipo obbligatorio, ovvero Ente Pubblico, ai sensi della legge 959 del 1953 per riscuotere ed utilizzare a favore del progresso economico e sociale delle popolazioni i proventi  derivanti dai sovraccanoni  sulla produzione di energia idroelettrica in maniera da poter  finanziare direttamente o attraverso gli stessi Comuni interventi nel campo economico e sociale nei Comuni compresi nel Consorzio. Il sovraccanone è una prestazione patrimoniale che la citata legge impone ai concessionari idroelettrici a favore delle popolazioni dei territori a cui è stata sottratta l’acqua.  
   Recentemente nel settore idroelettrico sono intervenute alcune interessanti dinamiche che inevitabilmente finiscono per avere delle ripercussioni anche su quelle che sono state sino ad ora le funzioni del Consorzio BIM, il suo rapporto con i concessionari, il suo ruolo sul territorio di competenza.
   Infatti, la Legge Nazionale 11 febbraio 2019 n. 12, conosciuta come “ legge semplificazioni” all’articolo 11-quater  (Disposizioni in materia di grandi derivazioni idroelettriche) prevede che  “ Alla scadenza delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e nei casi di decadenza o rinuncia, le opere di cui all’articolo 25, primo comma, del testo unico di cui al regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, passano, senza compenso, in proprietà delle regioni, in stato di regolare funzionamento. In caso di esecuzione da parte del concessionario, a proprie spese e nel periodo di validità della concessione, di investimenti sui beni di cui al primo periodo, purché previsti dall’atto di concessione o comunque autorizzati dal concedente, alla riassegnazione della concessione secondo le procedure di cui ai commi seguenti, è riconosciuto al concessionario uscente, per la parte di bene non ammortizzato, un indennizzo pari al valore non ammortizzato”.
  Detto più semplicemente, gli impianti del Tagliamento con le centrali di Ampezzo e di Somplago della multiutility lombarda a2a, i cui maggiori azionisti sono i Comuni di Milano e di Brescia retti dal centrosinistra in una Regione Lombardia governata dal centrodestra, passeranno alla nostra Regione alla scadenza della concessione nel 2029.
   Contemporaneamente nei palazzi della nostra Regione (a Statuto di Autonomia Speciale!) si è finalmente capito, imparando dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano,  l’ opportunita e la necessità di costituire una propria società energetica a capitale pubblico. Tant’è vero che il 27.02.2017 uno schieramento politico trasversale in Consiglio Regionale ( consiglieri Revelant, Tondo, Riccardi, Colautti, Violino, Marsilio, Ciriani, Zilli, Piccin) ha  presentato la Proposta di Legge n. 193 “Costituzione della Società Energia Friuli Venezia Giulia”. Società che va costituita quanto prima.
      Ebbene, di fronte al  nuovo positivo scenario che si è venuto a delineare, favorevole a  porre rimedio alle sofferenze del lago di Cavazzo o Tre Comuni ed al penoso stato dei corsi d’acqua a monte ridotti da un sistema idroelettrico arcaico, rozzo, gemello di quello del Vajont, a distese ciottolose con un filo d’acqua o addirittura prive anche di quello, sono troppi i rappresentanti dei Comuni aderenti al Bim del Tagliamento a non averne capito l’importanza e l’opportunità che invece si  apre.
     Ciò si riversa sull’imminente rinnovo del Consiglio e del presidente del Bim, da un lato  dando sfogo a reciproche e nefaste contrapposizioni meramente personali, e dall’altro lato restando prigionieri di una sorta di riguardo nei confronti di a2a.       
      Quest’ultima, in relazione al mutato scenario, ha accentuato sul  territorio l’attività del proprio apparato di comunicazione, a cui potrebbe essersi aggiunta anche quella di  qualche azionista lombardo, vista la strana posizione  assunta da qualche esponente locale del PD  a sostegno di un candidato riguardoso verso a2a alla presidenza del BIM.
      Al contrario il nuovo scenario in cui è chiamato ad operare il Bim richiede che coloro che saranno chiamati a dirigerlo siano liberi da riguardi e considerino a2a una controparte con cui stabilire rapporti corretti ma fermi nella difesa degli interessi del territorio. In questo tenendo presente l’insegnamento della Provincia Autonoma di Bolzano che a seguito di una serie di operazioni con Edipower, attuate anche nella nostra regione, e con Edison in Alto Adige, ha permesso al presidente di quella Provincia Arno Kompatscher di poter affermare “L’energia torna completamente in mani altoatesine. E’ un grande passo avanti dal punto della nostra autonomia e porterà tariffe ancora più competitive a beneficio di imprese e famiglie “.
    Ebbene, i rappresentanti dei Comuni nel Consozio BIM Tagliamento abbandonino le contrapposizioni puramente personali e si pongano lo stesso obiettivo raggiunto dalla Provincia di Bolzano. Operare affinchè l’energia prodotta con le nostre acque sia completamente nelle nostre mani non è estremismo, bensì difesa della nostra autonomia (speciale!), dei nostri interessi, della nostra dignità. Agli interessi di a2a ci pensano già i suoi potenti azionisti.


Franceschino Barazzutti, già presidente del Consorzio BIM Tagliamento

giovedì 21 novembre 2019

Venerdì la presentazione del libro sulle battaglie del Gemonese ed il brillamento del ponte di Braulins nel 1917

Venerdì, 22 novembre alle ore 18.00

 nella Sala convegni dell’UTI del Gemonese, via C. Caneva n. 25, Gemona del Friuli 

avrà luogo la 
Presentazione del libro

LA BATTAGLIA DEL GEMONESE
Dalla Val Venzonassa a Sella Foredôr, da Flaipano al Ponte di Braulins
27 - 30 ottobre 1917
del dott. Marco Pascoli

Programma:

Saluto del Presidente dell’UTI del Gemonese, Claudio Sandruvi
Interverranno:
-          Aldo Daici, già Presidente dell’UTI del Gemonese
-          Luca Leonarduzzi, UTI del Gemonese
-          Marco Pascoli, autore del libro, ricercatore storico sul tema della Prima Guerra Mondiale
Seguirà dibattito.  


Il libro ricostruisce le giornate febbrili seguite alla rotta di Caporetto nel 1917 analizzando gli scontri e le azioni belliche nel Gemonese; particolare attenzione viene riservata alla ritirata dell'esercito italiano lungo il ponte di Braulins ed il successivo brillamento di alcune arcate del ponte per rallentare l'avanzata austroungarica.

martedì 19 novembre 2019

Acqua nuovamente potabile nel Comune di Trasaghis

Il Sindaco di Trasaghis ha revocato la precedente ordinanza dal momento che, dopo gli opportuni interventi di clorazione, l'acqua è ritornata potabile.
20 novembre 2019
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Post precedente


 Il sindaco di Trasaghis ha diffuso una ordinanza nella quale, constatata la non potabilità dell'acqua dell'acquedotto comunale, ha ordinato di non usare l'acqua per uso potabile, se non previa bollitura, disponendo un rapido intervento del Gestore del servizio idrico per ripristinare la potabilità.



lunedì 18 novembre 2019

Venerdì la consegna del Premio "Matteo Chef Giramondo", da Avasinis ad Udine

GALA’ PER MATTEO
– 22 NOVEMBRE 2019 – ore 20.00
UDINE (Auditorium Dacia Arena Stadio Friuli)

Un appuntamento che condenserà in una serata, sport, solidarietà e comicità: “Galà per Matteo 2019, manifestazione benefica che si terrà a Udine nell’auditorium della “Dacia Arena – Stadio Friuli” venerdì 22 novembre 2019.
La serata, nasce per ricordare il giovane chef Matteo Rodaro, scomparso nel 2013 dopo una lunga battaglia. Matteo, nella sua pur breve vita, ha saputo valorizzare nei ristoranti di mezzo mondo i sapori e i vini del Friuli Venezia Giulia. Un evento così vario rappresenta appieno la personalità aperta e senza confini di Matteo.
Inizio della manifestazione alle 20.00 con lo spettacolo che vedrà per la prima volta insieme Fedora, la donna che si è convertita all’Udinese e Catine (Caterina Tomasulo) la grande amica di Matteo.
Grande momento all’insegna dello sport con la consegna del premio “Matteo Chef Giramondo 2019” per lo sport a PIERPAOLO MARINO direttore dell’Area Tecnica dell’Udinese Calcio, apprezzato per le sue qualità umane e professionali in Italia e nel mondo.
Super ospite del Galà Miss Breòn, l’elegante e sensuale influencer che sta conquistando la rete a suon di like.

L’ingresso è a offerta libera con prenotazione del posto al numero: 348 2566441
Dopo l’impegno a favore dell’Associazione Oncologica Alto Friuli nel 2015 e dell’Ospedale di Gemona nel 2016, del Centro diurno per disabili di Gemona “C.S.R.E.” nel 2017, del CRO Centro di Riferimento Oncologico di Aviano finalizzato all’apprendimento di metodologie avanzate di radioterapia in centri d’eccellenza mondiale nel 2018, quest’anno il ricavato della manifestazione benefica sarà impiegato sempre a scopi benefici che saranno presentati nel corso della serata.


Per informazioni:
Associazione di Promozione Sociale “Matteo chef giramondo” Via Maggiore, 4 – 33010 Avasinis di Trasaghis (UD)
Cell. 3482566441 e-mail: matteochefgiramondo@gmail.com

giovedì 14 novembre 2019

Rieccoli! Il Consorzio torna a chiedere di utilizzare l'acqua in uscita dal Lago

Il Gazzettino di mercoledì 13 novembre, mentre l'Italia soffriva per piogge e mareggiate, dava notizia di una ulteriore presa di posizione del Consorzio di Bonifica della Pianura Friulana dove si ribadiva la necessità della costruzione di una condotta tra lo scarico del Lago e il sistema di distribuzione idrica per i campi del Medio Friuli, al fine di scongiurare i danni della siccità.
Del problema si dibatte da anni, in un eterno "dialogo tra sordi". Possibile che non si riesca a mettere in piedi un tavolo di confronto capace di una analisi precisa di tutte le componenti?
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Deficit idrico serve condotta tra Somplago e la rete

IL BILANCIO

(...) Per ovviare ai consumi energetici e sopperire alla carenza della risorsa idrica durante la stagione irrigua, l'ente prevede la costruzione di una condotta di collegamento tra il canale di scarico della centrale di Somplago e il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento per il recupero parziale della portata di scarico della centrale. L'opera sopperirebbe alla carenza idrica durante la stagione irrigua, compensando i cali di portata derivabile alla presa di Ospedaletto, assicurando l'irrigazione in vaste zone del comprensorio. Non solo: il progetto garantirebbe il deflusso minimo vitale. Alla siccità, riferiscono dal
consorzio, si risponde con un ulteriore efficientamento del sistema irriguo (passaggio da aspersione a goccia), la creazione di piccoli invasi collinari per l'accumulo d’acqua, la diffusione del “Consiglio irriguo”.
(da "Il Gazzettino", 13-11-19)
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Come segnala il "Comitât per Autonomie...", della nota del Consorzio si parla diffusamente su: https://friulisera.it/consorzio-di-bonifica-pianura-friulana-nel-2019-deficit-idrico-e-alti-consumi-energetici/
Vedi anche:
http://www.udinetoday.it/cronaca/irrigua-2019-stagione-deficit-.html

domenica 10 novembre 2019

Lago, una proposta contro l'attuale staticità ed il potenziale pericolo di nuovi errori

Riceviamo  e pubblichiamo una analisi dell'ing. Dino Franzil sulle problematiche del Lago e sulle possibili soluzioni. 
Come sempre, l'auspicio è che, su queste tematiche, si possa e si voglia discutere e ci si possa confrontare reciprocamente.
A&D
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PARLANDO DI   LAGO – TAGLIAMENTO – IRRIGAZIONE  -“
 Da mesi si scrive e si parla del Tagliamento, perché ha suscitato grande interesse a molti scienziati stranieri venuti a studiare la sua vita, originale ed incontaminata a valle di Peonis.              Il fatto che lo abbiano definito “ Re dei fiumi alpini” ci desta soddisfazione ed orgoglio, ma, in verità, non possiamo attribuirci del tutto il merito della sua conservazione.   Ricordiamoci che il governo del dopoguerra ha concesso alla S.A.D.E. lo sfruttamento delle acque della Carnia, ed i suoi tecnici, responsabili anche del Vajont, hanno realizzato una ragnatela di derivazioni, per scopi idro elettrici, stravolgendo e devastando il 65% dei corsi d’acqua, Tagliamento compreso che, a tratti, si è anche prosciugato!              L’antropizzazione carnica si è conclusa convogliando l’acqua prima nell’invaso del rio Ambiesta, chiuso con una diga in comune di Verzegnis e poi con la costruzione della centrale idroelettrica di Somplago sul Lago Dei Tre Comuni maggior bacino naturale del Friuli.
Non aver bypassato le acque della centrale è stato un errore devastante per la valle. Infatti, le fredde acque della Carnia, hanno sconvolto la biologia planctonica del lago, sepolto le alghe col fango trasportato e tolto l’alimentazione ai pesci, che ostacolati anche dal freddo e dal saliscendi del livello delle acque, si sono trovati nell’impossibilità di riprodursi e le numerose specie autoctone presenti da millenni sono scomparse.      Fatti che hanno ridotto a meno di cento anni la vita del lago e lo hanno trasformato in discarica per la centrale.  Invece, bisognava conservarlo come gradevole fruizione per tutti e fonte di risorsa economica con la pesca ed il turismo.                  Errori imperdonabili che si possono ripetere anche oggi se il “potere” anteporrà di nuovo il lucro privato al bene della comunità.     
  Oggi nella valle continua a regnare staticità e potenziale pericolo di nuovi errori.   Da decenni i contadini mirano a spillare l’acqua dal lago per irrigare i campi, incuranti dei problemi e delle vessazioni che la valle sopporta da sessant’anni!
Il Consorzio di Bonifica della Pianura friulana (già Consorzio Ledra Tagliamento) , che gestisce l’irrigazione del medio Friuli, ha già in mano un progetto di derivazione, impostato sull’uso del lago come polmone.                E’ una soluzione d’interesse unilaterale inaccettabile che favorisce gli agricoltori e danneggia i vallegiani.          Risulta solo un “rattoppo” per i problemi della valle, danneggia il lago e richiede accordi privati per regolare il deflusso nell’emissario.     Perciò se venisse approvata, “sic et simpliciter,” dimenticando il bypass, già accolto contestualmente alla derivazione nel piano delle acque, il Consorzio diverrebbe il terzo incomodo per la salvezza del lago e la Regione compirebbe un sopruso per averlo sacrificato a vantaggio di privati.  
       Il problema coinvolge: Lago, Centrale, Agricoltura e Regione e deve essere risolto in modo onesto ed ottimale per compensare, almeno in parte, agli errori del passato.          Per far questo non c’è bisogno di concorsi ma di ascoltare anche il “comitato popolare” che da dieci anni combatte e fa proposte risolutive ben più valide e socialmente utili.  
Nel quadro critico dei cambiamenti climatici e della diminuzione d’acqua potabile, è d’obbligo conservare una riserva come il lago e per l’aumento di richiesta energetica è opportuno recuperare energia dall’acqua di turbinaggio sprecata da ben sessant’anni.    Tutto ciò si può concretizzare con un’opera integrale intelligente comprendente: bypass, derivazione ed impianto energetico dal canale di scarico.
L’ ottimale del sistema lago si ottiene producendo corrente per il territorio, in modo continuo con una sola turbina.   Soluzione che, abbassando il livello idrico, mette in sicurezza anche la lesionata diga di Verzegnis, riduce al minimo le dimensioni ed il costo del bypass e garantisce per tutto l’anno la quantità idrica necessaria all’agricoltura.                   
Tutto questo sarebbe possibile con un improbabile accordo con il gestore della centrale, ma di certo attuabile se la centrale cadesse sotto gestione pubblica con la creazione di un’azienda elettrica regionale.                                                               Purtroppo la probabilità che queste proposte vengano prese in considerazione non è valutabile, perché di solito “il potere” ritiene buona soltanto la farina del suo sacco.  
Scansare l’operazione “salvezza del lago” pensando ai costi è errato!                       Infatti, qualsiasi spesa si faccia risulterà un fruttuoso investimento se le opere succitate verranno eseguite in modo ottimale e risolutivo, anche con il doveroso contributo di tutti coloro che si sono arricchiti con la nostra energia.                                                            Il rientro economico verrà garantito dalla produzione energetica, dalla rigenerazione del lago e dall’incremento turistico, senza ricordare il valore futuro del bacino di acqua potabile sempre più preziosa sul pianeta.    


    Tarcento  12/10/019                                          Ing. Dino Franzil                   

mercoledì 6 novembre 2019

Dal Lago all'ex caserma. L'assessore Zilli incontra gli amministratori di Cavazzo

La Regione valuta uno sviluppo turistico per il lago di Cavazzo

L’incontro con l’amministrazione comunale di Cavazzo.

Lo sviluppo anche sotto il profilo turistico attraverso la sdemanializzazione di alcune aree spondali del lago dei tre Comuni è stato uno dei temi al centro dell’incontro svoltosi tra l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, e alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale di Cavazzo Carnico (Udine).
Alla presenza del sindaco Claudio Borghi, Zilli ha innanzitutto evidenziato la forte presenza di giovani nelle fila dell’esecutivo locale, testimonianza del loro grande attaccamento alla propria comunità e all’impegno nel portare avanti le istanze del comune friulano.
“Assieme alla Giunta di Cavazzo – ha detto Zilli – abbiamo esaminato assieme alcune possibilità di sviluppo del lago che, in primis, prevedono la sdemanializzazione di alcune aree spondali sia per la manutenzione dello specchio d’acqua sia per dare vita a uno sviluppo turistico e ciclabile della zona”.
A tal proposito, Zilli ha ricordato che, anche grazie al collega di Giunta responsabile delle politiche ambientali, Fabio Scoccimarro, la Regione ha messo a disposizione le risorse con le quali realizzare uno studio di fattibilità per lo sviluppo naturalistico e turistico del lago stesso. Ogni Comune rivierasco potrà indicare un professionista per la stesura del progetto. “Raccogliendo anche le istanze di Cavazzo – ha aggiunto l’assessore – fisseremo al più presto un incontro per dare gambe a quest’idea progettuale”.
Oltre a questo tema, gli amministratori comunali hanno sottoposto all’attenzione della Regione il futuro utilizzo dell’ex caserma che ora fa parte delle disponibilità del Comune, nonché la pericolosità di alcuni tratti della SR512 del lago di Cavazzo. Su quest’ultimo aspetto, Zilli ha già interessato il presidente di Fvg Strade affinchè si possa dare risposta alle esigenze espresse dalla comunità locale.


sabato 2 novembre 2019

Fabio Picco torna ad allenare la Val del Lago

Fabio Picco ritrova la Val del Lago


di RENATO DAMIANI
Dopo aver vinto lo scudetto 2017 sulla panchina de Cavazzo ed essersi preso poi una pausa, torna nel CarnicoFabio Picco quale nuovo allenatore della Val del Lago, già diretta dal 2012 al 2015.
La società di Alesso non ha quindi riconfermato Stefano Biasizzo, “che ringraziamo per la professionalità dimostrata e per quanto fatto nella passata stagione e nella parte finale del Carnico 2018”, dice il direttore sportivo Luciano Cucchiaro.
Sul fronte giocatori al momento c’è tutta l’intenzione di confermare in blocco la squadra che ben si è comportata nel rush finale della Seconda categoria, portando a casa 15 punti-salvezza nelle ultime 7 partite grazie a 4 vittorie e 3 pareggi.