"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

martedì 28 gennaio 2020

Ancora una ferma richiesta per la salvaguardia del Leale

Si è svolto un sopralluogo di associazioni ambientaliste sul torrente Leale. Erano presenti Sandro Cargnelutti e altri rappresentanti di Lega Ambiente,  Claudio Polano e altri rappresentanti del comitato " Forra del torrente Leale " e l'assessore Zucca per l'amministrazione comunale di Trasaghis. 
Carmine Fiorenza, a nome degli intervenuti,  ha ribadito: "Il torrente Leale, un corso d'acqua prealpino unico, ricchissimo di biodiversità, ospita specie floro -  faunistiche rare e delicate. Assolutamente da proteggere dalla realizzazione di centraline elettriche, da altre infrastrutture o attività che ne compromettano il prezioso e vulnerabile ecosistema. L'unica strada da percorrere risulta essere l'istituzione di un Biotopo FVG".




domenica 26 gennaio 2020

Presto a Bordano la possibilità di ricaricare le auto elettriche

Punto di ricarica per auto elettriche Bordano: apripista in Val del lago 
Macchine elettriche? Il Comune di Bordano si attrezza. Nella piccola comunità della Val del lago che ospita la nota “Casa delle farfalle” , l’amministrazione comunale guarda al futuro in un’ottica di sostenibilità ed è uno dei primi enti locali della zona che nei prossimi mesi attiverà un punto di ricarica per le auto elettriche. Di fatto, il Comune ha da poco firmato un protocollo con la ditta Be Charge srl di Milano, con il quale quest’ultima si attiverà presto per realizzare la piccola stazione per il ricarico delle auto elettriche: «È un servizio – spiega il sindaco Ivana Bellina – che è sia per i nostri cittadini che per le persone che ci visitano. È vero che attualmente a Bordano è presente una sola auto elettrica, ma riteniamo sia giusto guardare al futuro».

Il punto di ricarica sarà gestito dalla ditta che lo realizzerà e non avrà costi per il Comune, e sarà realizzata poca distanza dalla casa delle farfalle. Si prevede che il nuovo servizio sarà attivo già per la prossima stagione estiva, in tempo per tutte le iniziative che attendono la val del lago in quel periodo: «Anche se la nostra – spiega il sindaco Bellina – è una piccola comunità, ogni anno sono oltre 40 mila i visitatori della casa delle farfalle, ma noi pensiamo anche alle tante attività sportive come per esempio il volo libero e senza dimenticare l’indotto del lago dei tre Comuni. Inoltre, pensiamo anche ai visitatori dei paesi vicini come Venzone: gli utilizzatori di auto elettriche che percorrono la statale Pontebbana potranno fare riferimento anche a noi e avere così un motivo in più per visitarci».

P.C.
(Messaggero Veneto, 24 gennaio 2020)


lunedì 20 gennaio 2020

Sabato a Trasaghis "teatri par furlan" col grazie a chi è andato da poco in pensione

L'Amministrazione comunale di Trasaghis propone per sabato 25 gennaio, alle 20, nella sala consiliare, lo spettacolo teatrale "Dino e Danilo - Dal Tiliment al Nilo", trasposizione in friulano di una commedia di Neil Simon, a cura della compagnia "Teatro Maravee" di Osoppo.
Nella commedia, molto divertente, Andy e Norman in friulano sono diventati Dino e Danilo, che, sempre al verde,  convivono in un mini appartamento dove lavorano. Dino è un agente dello spettacolo, Danilo è un scrittore commediografo.
A complicare l’esistenza dei due è l’arrivo di Tania, la “ragazza della porta accanto” estremamente dotata dal collo in giù. Per Danilo è amore a prima vista e…….


Nell'occasione si avrà la consegna di una targa in riconoscimento all'attività del dottor Maurizio Goi e di due dipendenti comunali, tutti appena andati in pensione.

Dino, Tania e Danilo... 


sabato 11 gennaio 2020

Domenica su Rai3 FVG il docufilm sulla "Operazione Atlantide" nel Lago

Nelle estati 1969 e 1970, nel Lago di Cavazzo, in Friuli, un gruppo di acquanauti - tra cui una donna - visse per un mese in 4 contenitori sommersi. Fu uno dei primi esperimenti al mondo di "cittadella subacquea", realizzato in collaborazione con le Forze Armate italiane. Lo scopo del "Programma Atlantide" era verificare le reazioni fisiche e psicologiche a una lunga permanenza sott'acqua "in saturazione".
    Su quell'esperienza il giornalista e subacqueo Pietro Spirito ha realizzato un docufilm che andrà in onda domenica 12 gennaio (h.10.05), su RAI 3 FVG (in replica il 15 gennaio h.21.20, Terza Rete bis ch103 digitale terrestre). "Operazione Atlantide" per la regia di Diego Cenetiempo prodotto da A_Lab ricostruisce la storia di quell'esperimento, nel quale ci fu anche il coinvolgimento del servizi segreti. Con "Operazione Atlantide" 50 anni dopo il gruppo di ex acquanauti si è ritrovato sulle sponde del lago per rievocare, anche attraverso documenti e filmati inediti dell'epoca, episodi e aneddoti.

(Comunicato ANSA).


lunedì 6 gennaio 2020

Come si dice maniscalco "par furlan"? Chiedetelo ad Andrea di Avasinis

Andrea, il maniscalco campione d’Italia che forgia i ferri per tutto il mondo

Il trentenne di Avasinis ha trasformato la passione in un mestiere. Studia i materiali e insegna i segreti della professione ai giovani 

TRASAGHIS. Ha sempre avuto il pallino del ferro. Lo maneggiava con disinvoltura fin da bambino tagliando e saldando ci ricavava qualsiasi cosa. Si è persino costruito un go-kart. Suo padre invece aveva il pallino dei cavalli. Dall’unione di questi due mondi è nata la sua professione. Andrea Ridolfo, 30 anni, di Avasinis (Trasaghis), oggi è un affermato maniscalco a Casasola di Majano.
È anche pluricampione italiano di mascalcia. Ha da poco vinto una gara di mascalcia in Irlanda. «La prima volta per un italiano». E pure realizza – e vende – gli attrezzi per quest’arte. «Tutto è nato per caso», racconta. Dopo gli studi da meccanico a Gemona, specializzandosi in lavorazioni al tornio, per qualche tempo ha lavorato in fabbrica.
«Al tempo non avevo alcun interesse per il mondo dei cavalli», ammette. Nonostante papà Giovanni, allevatore di bovini, ne avesse da sempre un paio in azienda. «Li ferrava da solo. L’aveva imparato da autodidatta». Capitava che lui e i suoi due fratelli maggiori se ne prendessero cura.
Per Andrea la svolta arriva a Verona. In visita col padre a Fieracavalli gli capita di assistere a una gara di mascalcia organizzata dalla Scuola militare che promuove corsi per civili. Rimane incantato. «In poco tempo, da una semplice barra i concorrenti ricavavano un ferro di cavallo».
L’interesse non sfugge agli occhi di papà. «È stato lui a suggerirmi: “Perché non provare?”». È settembre del 2010 quando Andrea fa le valigie per Grosseto. Ci ha provato. E ha passato la dura selezione per l’ammissione alla scuola del Centro militare veterinario.
«Sono partito da zero. Nemmeno sapevo usare l’incudine o tenere una pinza in mano. E non avevo mai toccato la zampa a un cavallo», racconta sorridendo. Prima del «test», tante ore di allenamento sotto la super visione di papà. «Mi sono presentato all’esame piuttosto impaurito. Tutti gli altri aspiranti studenti già lavoravano da tempo nel settore».
Nonostante l’inesperienza, con un ottimo punteggio, Andrea ottiene il lasciapassare per il corso. E si butta a capofitto nello studio. Non si risparmia. E intuisce che il mondo in cui ha cominciato a muovere i primi passi è quello in cui vuol camminare da lì in avanti.

Durante una dimostrazione – una sorta di gita a cui partecipa con la scuola –, si incanta nuovamente: ha di fronte il «guru» della mascalcia italiana, Massimiliano Felicani. «Non ho finito di visitare l’esposizione. Sono rimasto lì per ore a guardare come si muovevano quelle mani». E quel ragazzo inchiodato di fronte all’incudine non è certo passato inosservato.
«Mi ha proposto di accompagnarlo in Francia, per assistere a una competizione». È un attimo che Andrea comprende che l’adrenalina della gara è ciò che fa per lui. Terminati gli studi in Toscana – con un alto punteggio, tanto da meritarsi i complimenti dei più alti graduati della caserma –, non rientra in Friuli. Per sette mesi va a bottega da Felicani a Modena. Che lo convince a gareggiare.
Appena può si allena col padre. Il metodo italiano prevede un aiutante in gara. Prova e riprova – un occhio al cronometro – a dare la forma perfetta ai ferri. Da quel momento è un susseguirsi di successi che lo portano, in breve, a classificarsi tra i migliori maniscalchi d’Italia.
Centra subito l’ingresso in nazionale. E con la squadra che rappresenta l’Italia ottiene il terzo posto alla gara internazionale della Fiera di Verona. Laddove tutto ha avuto inizio. Nell’ambiente comincia a circolare la voce. E tutti parlano del giovane friulano che non appena terminata la scuola è già uno che sa dire la sua tra forgia e cavalli. Mantenendo l’umiltà di sempre, non si ferma certo a cullarsi sugli allori. E tra una gara e l’altra pensa a come migliorarsi.
«In questo lavoro c’è così tanto da imparare». Per affinare la tecnica va in Inghilterra, che è poi la terra d’origine di mamma Donatella. «E meno male che a noi figli ha sempre parlato in inglese, così da subito non ho avuto problemi con la lingua».
L’arte d’Oltremanica è la più quotata. E Andrea sceglie di perfezionarsi niente meno che dal maniscalco tre volte campione del mondo. Con i suggerimenti di Darren Bazin apprende il «metodo inglese» – in questo caso la battitura del ferro è individuale –, e da quel momento inizia un percorso di competizioni all'estero per le quali si crea da solo gli attrezzi. «In realtà li realizzavo fin dal periodo della scuola a Grosseto, dove ho cominciato a venderli ai compagni di studi».

Una manualità e una precisione che non passano certo inosservate. Ed è un attimo che dei suoi prodotti si accorge quel mondo in cui lui ha da poco messo piede. E cominciano ad arrivare le prime commesse. Nel 2014 Andrea apre l’attività artigianale.
Prima nel cortile di casa, ad Avasinis. «In una stanza 4 metri per 4». Da aprile 2018 si trasferisce a Casasola di Majano, dove acquista un capannone che da solo sta rimettendo a posto. Nel frattempo continua ad allenarsi – «Da subito mi hanno fatto competere tra i professionisti, saltando le categorie principianti e intermedi» –, laureandosi più volte campione d’Italia. E si afferma pure sul mercato internazionale.
Dagli Stati Uniti all’Australia – attraverso un grossista inglese – circolano gli attrezzi con impresso il suo nome. Quelli che forgia da mattina a sera in bottega. Tutto rigorosamente a mano. Il segreto di tanto successo è l’indiscussa qualità. Dei materiali e della manifattura.
«Li realizzo come fossero per me». A centinaia. Spesso per confezionarli e imballarli arriva in aiuto la fidanzata Chiara, con la quale da poco ha messo su casa a Braulins. Trova anche il tempo di insegnare Andrea. Lo hanno chiamato a Lodi come docente nell’unica scuola italiana di mascalcia.
«Mi piace trasmettere quello che so e sono contento se uno riesce a fare meglio di me. Vuol dire che mi sono spiegato bene», sorride. Ha pure allestito un furgone a mo’ di officina mobile, perché lui in fondo è un maniscalco.
La sua specialità è la ferratura a caldo. Si muove in tutto il Friuli. «Il ferro lo lavoro sul posto facendo le necessarie correzioni prima di applicarlo al cavallo». Un modo di operare che richiede una profonda conoscenza dell’anatomia dello zoccolo dell’animale. Ha studiato e continua a studiare Andrea, frequentando corsi e stage, perché il lavoro ben fatto è sempre l’obiettivo.

Quando mi racconta la sua storia è già sera. La porta della bottega quella mattina l’ha aperta alle 4.30. Da allora ha ininterrottamente forgiato decine di ferri che stanno per diventare martelletti da incisione. Nonostante l’ora di tornare a casa non se ne parla.
«La merce – dice – deve partire per l’Inghilterra domani mattina». E così, se serve, si lavora a oltranza. Ma dal suo sguardo si intuisce che in fondo, nonostante i sacrifici, quella strada che papà Giovanni gli ha fatto conoscere è quella giusta per lui. Quella che lo rende felice. —
Monika Pascolo
(Messaggero Veneto, 4 gennaio 2020)



Vedi anche, su youtube, un'intervista ad Andrea:



venerdì 3 gennaio 2020

1700 euro per la Primaria di Alesso grazie a "Genitori Attivi" e "Team Sky Friûl"

Il gruppo "Genitori attivi" (di cui fanno parte Vichi Imre, Milena Marcon, Karin Cucchiaro, Elisabetta De Biasio, Sara Visentini, Vichi Feregotto, Orietta De Prato, Debora Zilli, Tatiana Braulinese, Barbara Ridolfi e altri) segnala il successo delle ultime iniziative che hanno portato a raccogliere fondi per le attività della Scuola Primaria di Alesso: 

Il Gruppo Genitori ATTIVI è orgoglioso di comunicare l’eccezionale risultato ottenuto in occasione del Brulè Fest dello scorso 29 dicembre 2019.
Sono stati  ricavati 1.100 Euro da donare alla Scuola Elementare di Alesso, a cui si è aggiunta la generosa donazione di 600 Euro dell’Associazione Team Sky Friûl, parte del ricavato della loro manifestazione, svoltasi durate la mattinata del 29 dicembre, portando così a 1.700 Euro la somma totale da devolvere.
Tale risultato è stato possibile grazie alla collaborazione di tante persone, che  vengono pubblicamente  ringraziati:
• L’Associazione Team Sky Friûl per l’importante contributo;
• Le mamme di Avasinis per la loro generosa offerta raccolta in occasione della festa di S.Nicolò;
• L’Amministrazione Comunale di Trasaghis per la concessione gratuita degli spazi comunali;
• Le squadre partecipanti: Alpini di Alesso, Grop Trasagan, Amici di Avasinis, Noi di Braulìns, Chei di Peonis, Bar Sport da Luana, Affittacamere Cuarnan di Barbara Bianchi, Luciano Cecchini e il Lucky Team, Igor Cucchiaro e i Papois, per la disponibilità e l’entusiasmo nel sostenere l’evento;
• I commercianti: Ivano Picco con Fabio e Annalisa del Maxy Family di Alesso, Andrea del Panificio Picco di Alesso, Colombino e Polano Store di Muris di Ragogna, Andrea Erjavec della Dersut Caffè per le loro offerte e l’infinita disponibilità;
• La Protezione Civile di Alesso per l’utilizzo dell’energia elettrica;
• Il Grop Trasagan per i tendoni;
• Federico Toniutti, Luciano Cecchini, Tiziano Picco, Bruno De Cecco, David De Cecco, Giovanni Bianchi insieme agli Alpini di Alesso per il montaggio dei tendoni e l’allestimento esterno;
• Egisto Pazzaglia per il trasporto dei tendoni;
• La Parrocchia di Alesso per tavoli, panchine e proiettore;
• Federico Toniutti per l’offerta dei manifesti e del materiale stampato e per il suo prezioso aiuto, nonché per il costante sostegno dimostrato;
• Le mamme e le nonne dei bambini della Scuola Elementare per le deliziose torte offerte;
• Le bambine che hanno organizzato la vendita dei braccialetti da loro creati;
• Elena Vidoni, Debora Picco, Martina Cucchiaro, Marta Imre per il loro prezioso aiuto durante l’evento;
• Infine tutti coloro che hanno partecipato all’evento e reso possibile questo importante risultato.
(da comunicato "Genitori Attivi")


I fondi raccolti sono stati simbolicamente consegnati giovedì 2 gennaio dai rappresentanti dei "Genitori attivi" e dell'associazione "Team Sky Friûl" al Sindaco di Trasaghis e ai rappresentanti della Scuola; verranno in breve  destinati all'acquisto di materiali per il potenziamento dell'attività didattica della Scuola Primaria di Alesso. 

mercoledì 1 gennaio 2020

Alesso, incrocio di bandiere per un anno di unione e collaborazione

Si è rinnovata ad Alesso la tradizionale festa dei coscritti: gli uscenti del 1999, gli entranti del 2000, la verza del 2001 e la viscja del 2002  si sono ritrovati a ripercorrere rituali consolidati ma sempre emozionanti.
Dall'incrocio delle bandiere, simbolo di passaggio delle consegne ma anche di unione e collaborazione, traiamo gli auspici per costruire un anno basato su questi principi anche nella realtà paesana e di Valle.

Bon 2020!

A&D
L'incrocio delle bandiere tra 1999 e 2000


1999 e 2000 sulla gradinata della chiesa
  


I coscritti del 2000 con don Giordano e prè Gjulio