"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

giovedì 31 dicembre 2015

Appunti di fine anno per auguri alessani

Ancora un fine anno denso di appuntamenti...

Ieri sera c'è stata la presentazione del "Lunari di Dalés": una sala piena per ripercorrere, attraverso le immagini, le vicende dei "dalessàns sot da tenda".


Svariate le proposte, in paese e fuori,  tra divertimento e gastronomia.

"Intant ch'a si cuei...", provate a rileggere la pagina degli auguri dello scorso fine anno  (http://cjalcor.blogspot.it/2014_12_01_archive.html) : si ragionava di Lago, si diceva che si era vicini a un punto di svolta verso la rinaturalizzazione ... premesse mantenute? Non del tutto. Ma si può dire che si è andati avanti in quella direzione e gli ultimi passi (petizione online, campagna di ricerca scientifica, approvazione unanime di un OdG in Regione...) non fanno che confermare questa impressione positiva.

Intanto il paese si prepara a rivivere il tradizionale, amato appuntamento con la festa dei coscritti. L'edizione di quest'anno rimarrà probabilmente nella microstoria di paese: quella che è nata come festa maschile per eccellenza, quest'anno sarà interamente delegata, per l'entrante 1996, a sei gagliarde coscritte. Compito arduo! Cerchiamo di accoglierle con un applauso ancora più forte.

Con i più sinceri auguri di buina fin e bon prinsìpi da "Alesso & Dintorni"


martedì 29 dicembre 2015

Val del Lago, fine anno coi Lunaris - 3 - Alesso

Dopo il Lunari di Bordan e quello dedicato al Puint di Braulins, nella ormai canonica data del 30 dicembre viene presentato anche il Lunari più "anziano", quello di Alesso.

Il Lunari 2016 è dedicato alla gente di Alesso 


sotto le tende

Sarà presentata mercoledì 30  dicembre, alle 20.30, nel Centro Servizi di Alesso, la  nuova edizione del "Lunari di Dalés", il tradizionale calendario  dedicato ogni anno alla documentazione su aspetti caratteristici della storia e delle tradizioni di Alesso. L’edizione  2016 si intitola  “Sot da tenda ” ed è in primo luogo dedicata ai mesi che, quarant'anni fa,  la gente di Alesso, come quella di tutta l'area terremotata, ha passato nel ricovero provvisorio sotto le tende. Vengono così ricordate le tre tendopoli (il campo A, il campo B e quella di Oncedis) e l'organizzazione messa in piedi, con le strutture di distribuzione di cibi e vestiario, la scuola, le assemblee, le funzioni religiose. 
Particolare attenzione viene riservata alla esperienze che vivevano i bambini sotto le tende e ai matrimoni ed ai battesimi che in mezzo alle tende trovarono una nuova cornice. Il materiale offerto dal Lunari è anche una occasione per rinnovare il ringraziamento a quanti (militari e volontari) diedero il loro aiuto ai terremotati nell'estate del 1976. 
Il Lunari  si occupa però, con la sua documentazione fotografica, anche di "altre  tende": da quelle dei campeggiatori a quelle del servizio militare, per citare anche quelle adoperate in "altri" terremoti (presenti alcune rare foto del terremoto del 1928 per arrivare a quelle attuali della Protezione Civile impegnata spesso in interventi di soccorso a popolazioni colpite da calamita).
Il Lunari è stato redatto da un gruppo redazionale ormai affiatato, che ha già curato, negli anni scorsi, l’edizione di una ventina di numeri: Zuan Cucchiaro, Luigi Stefanutti, Pieri Stefanutti, Decio Tomat, Elena Vidoni e don Giulio Ziraldo. Rilevante è, come sempre, la partecipazione della popolazione, chiamata - anche tramite facebook - a collaborare nella raccolta di fotografie (una sessantina quelle pubblicate sul Lunari) e informazioni. 
Edito dalla Parrocchia di Alesso col contributo del Comune di Trasaghis e la collaborazione del Centro di Documentazione sul Territorio, il Lunari, stampato dalla Graphis di Fagagna, sarà, dopo la presentazione,  in distribuzione nei principali esercizi pubblici del paese.

(dal Blog del Centro di Documentazione: http://blog.libero.it/centrodocalesso/view.php?nocache=1451339842 )

lunedì 28 dicembre 2015

Lago, un palcoscenico ideale

Oltre 700 persone hanno partecipato ieri alla camminata  "Giro del Lago 3c winter" organizzato da e20sportrun col patrocinio di turismofvg e del Comune di Trasaghis:

Dove
Trasaghis, ritrovo presso la Riva Est Lago dei 3 Comuni
Quando
domenica 27/dicembre/2015 
Partenza
dalle 9.30 alle 11.00
Informazioni
Giro podistico ludico motorio non competitivo a passo libero aperto a tutti lungo un percorso di 9 km.

Pieno - si potrebbe dire straordinario -  successo dunque per una manifestazione non pubblicizzata sulla stampa nè tramite manifesti: qualche volantino, un po' di Internet e - presumibilmente - tanto passaparola tra gli "aficionados" di manifestazioni del genere.

E il Lago, ancora una volta, è risultato un palcoscenico ideale per manifestazioni di questo tipo, soprattutto per quanti si sono presi i giusti tempi per guardarsi anche in giro.





Chi c'era, chi vi ha partecipato, può - se vuole - mandare al Blog impressioni  e commenti sulla manifestazione e, soprattutto, sul percorso ed il suo "contorno".

domenica 27 dicembre 2015

Lago, la Giunta Regionale approva un Ordine del Giorno per la valorizzazione (2)

Dell'Ordine del Giorno per il Lago approvato anche dalla Giunta Regionale, il cui testo è già stato pubblicato sul Blog, ha parlato anche il Messaggero Veneto:

La Regione sosterrà il rilancio del lago

Messaggero Veneto, 24 dicembre 2015

Le nebbie sul futuro del Lago presto si diraderanno? (foto Angelo Stefanutti)
TRASAGHIS. C’è l'appoggio della Regione per la rinaturalizzazione e i progetti di sviluppo turistico del lago dei Tre Comuni. Il consiglio regionale ha infatti accolto un ordine del giorno presentato dal consigliere Roberto Revelant (Ar) e sottoscritto dai rappresentanti di ognuno dei diversi gruppi consiliari, con il quale è stata impegnata la giunta regionale a valutare la realizzazione di uno studio oppure di un concorso di idee a respiro internazionale, finalizzato alla rinaturalizzazione e valorizzazione ambientale e turistica del lago dei Tre Comuni per favorire l’indotto economico, turistico e ambientale dell’intero comprensorio.
L’obiettivo è dunque quello di avviare il prima possibile un concorso di idee, promosso e sostenuto sia dai tre Comuni della Val del lago sia dalla Comunità montana ma anche dalla Regione, affinché si produca uno studio su come intervenire per lo sviluppo del lago: «Le questioni da valutare - spiega Revelant - sono sostanzialmente tre: da un lato la necessità di risolvere il problema dei fanghi che si depositano sul fondale del lago per effetto dello scarico della centrale a Somplago; dall’altro la necessità del mondo agricolo di ricevere le acque attraverso un canale che prenda l’acqua dallo scarico di Trasaghis; infine, vi è anche la predisposizione di un progetto condiviso per lo sviluppo turistico del lago». (p.c.)

sabato 26 dicembre 2015

Time flies ... sulla Val del Lago


Dal mattino di Natale è visibile su YouTube e sulla pagina Facebook di TurismoFVG (Friuli Venezia Giulia Turismo) il nuovo video realizzato per l’Agenzia da Fabio Pappalettera con l’ausilio di un drone.

La terza parte del filmato, dal titolo “Time flies in Friuli Venezia Giulia”,  ha una durata di poco più di 4 minuti e regala immagini, girate attraverso un drone con telecamera innestata, che spaziano dai dolci rilievi costellati di vigneti fino alle montagne più alte della regione, dove si possono praticare sport all’aria aperta, passando per la quiete della laguna di Grado e Marano e per i quattro capoluoghi regionali. Non mancano altri scorci del Friuli Venezia Giulia ripresi da un punto di vista decisamente insolito che susciteranno certamente la curiosità degli utenti. 
Il minuto finale del filmato contiene il dettaglio delle singole località apparse nel girato, in modo da dare la possibilità agli spettatori di conoscere l’esatta posizione dei luoghi ripresi e poterli visitare.
Nello splendido filmato, sono almeno due gli angoli di Val del Lago ripresi: la passerella sul canale emissario del Lago di Cavazzo / Tre Comuni  (al minuto 2.04)  e la fortezza di Monte Festa (al minuto 3.01).
Potete vedere il filmato anche da qui:


Che ve ne pare?
                                             

venerdì 25 dicembre 2015

"Caro Babbo Natale...", la letterina del 2015 da Alesso ... e dintorni

Caro Babbo Natale, anche quest'anno ti arriva una letterina da A&D.
Dicono che la crisi  stia esaurendosi, che la ripresa sia imminente…. Speriamolo davvero. Ti saranno arrivate, in questi giorni, tante richieste di regali. Non sbottare, ti prego, di fronte a una ulteriore richiesta: qui non ti si chiede nulla di personale: i regali auspicati hanno un valore collettivo, in un territorio che va dal puint di Davons al puint di Braulins (a proposito: auguri anche questi due ponti, che hanno fatto da poco il compleanno del secolo!).
Cosa sarebbe bello  trovare, nel tuo sacco dei doni? Tante cose. Per esempio:
- disponibilità e spazi per le occasioni di confronto, come nelle antiche assemblee di paese ai piedi del vecchio tiglio;
- un lavoro sicuro e gratificante capace di garantire sicurezza e serenità in tutto il territorio;
- il concretizzarsi di tanti segnali positivi (la raccolta di firme della petizione, l'avvio di una campagna di studi scientifici, un Ordine del Giorno sottoscritto da esponenti di tanti partiti diversi…) verso l'assunzione di impegni definiti per la salvaguardia e la valorizzazione del Lago…
- la consapevolezza che le pur necessarie riforme (nella riorganizzazione amministrativa, nella sanità..) vadano fatte non con puro spirito ragionieristico e manageriale ma tenendo conto in primis del rispetto della persona umana e poi di quegli indici immateriali ma estremamente significativi che sono frutto della storia e della cultura di un popolo.

Grazie dell'attenzione, caro Babbo Natale.
In fiduciosa attesa
Tuo A&D




giovedì 24 dicembre 2015

Bordano, tutto da rifare per la gestione della casa delle Farfalle

Casa delle Farfalle di Bordano, gara da rifare


Ancora un colpo di scena nella querelle giudiziaria della Casa delle Farfalle di Bordano, la struttura fiore all’occhiello del Friuli Venezia Giulia. Secondo quanto riporta oggi il Messaggero Veneto, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Cooperativa Pavees, gli storici gestori del centro fino al 2014, ribaltando il giudizio di primo grado emesso dal Tar FVG.
Stavolta i giudici hanno riconosciuto degli errori di attribuzione del punteggio da parte della commissione di gara, i quali avrebbero poi permesso ad una delle altre cooperative partecipanti, gli attuali gestori di Farfalle nella Testa, di piazzarsi al primo posto.
Il Consiglio di Stato quindi ha decretato che gli atti vanno annullati e la gara dovrà essere rifatta.
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ADDENDA
Ecco, dal sito del MV, il testo dell'articolo:

Casa delle farfalle, tutto da rifare

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di Pavees sulla gestione: il Comune deve avviare un’altra gara
BORDANO. Gara da rifare per la gestione della Casa delle farfalle. È l’esito del ricorso presentato dalla cooperativa Pavees al Consiglio di Stato, la cui ha sentenza le ha dato ragione.
A determinare l’accoglimento del ricorso di Pavees è stato in particolare il comportamento della commissione di gara, che in un primo momento aveva assegnato un punteggio di 5 a Pavees per quanto riguardava l’aspetto del capitolato in cui si richiedeva quali erano le proposte dei partecipanti per migliorare la fruibilità della struttura.
Se questo era l’esito di una prima valutazione, in un secondo momento, quando in particolare uno dei tre partecipanti alla gara era stato eliminato, la commissionare aveva cambiato idea assegnando a Pavees un punteggio di 4,65.
Decimi di punteggio in meno dunque, ma sufficienti a decretare l’assegnazione della gestione a Farfalle nella Testa, che ce l’aveva fatta con 88,6658 punti contro gli 88,1673 ottenuti da Pavees. Ma per il Consiglio di Stato la commissione non poteva cambiare idea.
Non si è dunque chiusa la querelle che vede come protagonisti la citata cooperativa, (si è occupata della struttura nei primi 10 di attività), l’attuale gestore Farfalle nella Testa e il Comune di Bordano, che aveva avviato la gara di affidamento.
È proprio l’esito di quest’ultima a essere messo in discussione dal Consiglio di Stato, che ha valutato illegittimo il provvedimento: «L’appello principale di Pavees deve essere di conseguenza accolto e, per l’effetto, in riforma della sentenza impugnata, devono essere annullati gli atti impugnati e la gara deve essere rifatta». Così recita la sentenza.
Di conseguenza, ora l’amministrazione comunale sarà tenuta a rifare la gara: «Purtroppo - dice Lorenzo Presot, il legale che ha rappresentato Pavees di fronte al Consiglio di Stato - ci è voluto un anno e mezzo per giungere alla sentenza, ma questi sono i tempi. Ci resta tuttavia la soddisfazione di aver avuto ragione quando avevamo sollecitato il Comune sulle irregolarità della gara, prima rivolgendoci al Tar regionale e successivamente al Consiglio di Stato».
Ora, l’attuale gestione è giudicata illegittima e il Comune dovrà provvedere a rifare la gara. Certamente, al di là di chi sarà il futuro gestore, l’augurio è che tutto possa svolgersi prima dell’inizio della prossima stagione, per non perdere ancora un anno, come è purtroppo già accaduto.

Il futuro dell'Ospedale di Gemona e la nuova, disomogenea AAS3

La risposta dei Comitati in difesa dell'Ospedale di Gemona, dopo il parere favorevole  al Pal 2016, da parte della Conferenza dei Sindaci della AAS 3, non si è fatta attendere.
Il documento diffuso dai Comitati critica in primo luogo la configurazione assunta dalla Azienda 3  con la riforma sanitaria: essa  "ha messo in luce l’impossibilità di unificare territori disomogenei che vanno dalla pianura alla montagna. Una espressione geografica che va da Forni Avoltri e Tarvisio fino a Varmo, con 3000 kmq di superficie, 68 Comuni e 172.000 abitanti, non poteva che produrre divisioni profonde fra i territori, che sono chiaramente emerse in sede di voto con la vittoria risicata dei 22 voti a favore, soprattutto carnici, 9 contrari e 6 astenuti. Per il Gemonese, al momento del voto in sala mancavano i Sindaci di Artegna, Trasaghis e Venzone. Bordano,Gemona e Montenars hanno espresso voto contrario". 
Viene poi prospettato  il futuro dell'Ospedale San Michele: "In particolare sarà l’Ospedale di Gemona a pagare il prezzo più alto, dato che viene prevista la chiusura del Pronto Soccorso e Area di Emergenza entro il 31 Marzo e la sua trasformazione in Punto di Primo Intervento e l’ulteriore perdita di una ambulanza con infermiere a bordo. In pratica solo un punto di transito, probabilmente verso Udine.   Mentre  quella della Medicina è prevista per il 30 Giugno 2016 e infine il completamento della nuova rete dell’emergenza sarà operativa alla fine di Ottobre. Molte ombre anche per quanto riguarda il Day Surgery, dato che  i numeri reali di Gemona sono molto lontani dalle promesse. Non una parola per sapere se abbiamo perso l’accreditamento della Joint Commission International del 2012, costato centinaia di migliaia di Euro. (...) . Per quanto riguarda il P.S, abbiamo apprezzato la posizione del Presidente Borghi, che ha sottolineato come questa chiusura dovrebbe essere fatta solo a rete emergenziale operativa. Un grosso punto di domanda riveste anche il personale che non potrà superare quello in servizio nel 2012 e le poche unità che verranno assunte verranno spalmate su tutto il territorio aziendale. Un territorio, quello del Gemonese, il più sismico della Regione, che per i quarant’anni dal terremoto, si vedrà privato di strutture sanitarie fondamentali per la Comunità e che oltre al danno nel PAL trova scritto che serviranno ben 3.800.000 Euro per l’adeguamento antisismico del San Michele! All’unico Ospedale della Regione già antisismico di primo grado, che può resistere a un nono grado Mercalli! Ancora una volta viene ribadito che questa cosiddetta riforma è squisitamente politica con profonde motivazioni ideologiche, che ha premiato i territori amici e penalizzato gli altri".
Il documento si chiude con l'annuncio di prossime iniziative: "Ma la ormai ventennale lotta a difesa del legittimo diritto alla salute del Gemonese non si ferma e in cantiere abbiamo altre iniziative, la prima il 6 Gennaio per il Tallero e in particolare quella che porterà con il ns. contributo alla raccolta delle firme necessarie  per il  referendum abrogativo di questa pessima Legge., fra l’altro contestata anche in altre parti della Regione".

mercoledì 23 dicembre 2015

Somplago caput mundi. Elettrodotto? Solo se interrato

L’elettrodotto Wurmlach-Somplago? No, al massimo solo interrato


La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente ed Energia Sara Vito, ha approvato il Piano energetico regionale (Per), che sarà ora pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione e sul sito internet istituzionale.
“Si conclude il percorso – ha commentato l’assessore – di uno strumento che fornisce al sistema Friuli Venezia Giulia una strategia energetica assolutamente innovativa e in linea con i grandi obiettivi internazionali. Il Per mira a valorizzare le eccellenze esistenti, a investire su innovazione e ricerca, ad attuare una politica fondata sulla combinazione di risparmio, efficienza e utilizzo delle fonti rinnovabili, diminuendone i costi di utilizzo”. (...)
Contrarietà viene espressa anche alla costruzione dell’elettrodotto Udine Ovest – Okroglo (Slovenia), che andrebbe ad attraversare le valli del Natisone, così come si ribadisce il parere negativo della Regione alla costruzione dell’elettrodotto aereo Somplago – Wurmlach (Austria), confermando invece la disponibilità ad un eventuale progetto interrato transfrontaliero.
(Da RSN news. Per leggere tutto l'articolo: http://news.rsn.it/43247-2/)

martedì 22 dicembre 2015

Lago, la Giunta Regionale approva un Ordine del Giorno per la valorizzazione

Da tempo il Blog sottolinea come in questi mesi si stia giocando una partita importante per decidere il futuro del Lago. I Comitati, spesso in passato critici e preoccupati, esprimono sicurezza, dicono che è già avviata una seria inversione di tendenza e che siamo già nell'anno I della rinaturalizzazione del Lago.
Un ulteriore segnale positivo viene forse da quanto comunicato dal consigliere regionale Roberto Revelant che, richiamandosi a precedenti interventi sul Blog, segnala che la Giunta regionale ha approvato un Ordine del Giorno presentato dallo stesso Revelant con altri consiglieri di diverse forze politiche tendente a ottenere un impegno preciso per la raccolta di qualificati pareri atti a definire le strategie di salvaguardia del Lago: "In riferimento agli impegni precedentemente assunti e tra l'altro anche esplicitati nel vostro blog, trasmetto l'Ordine del Giorno che mi vede primo firmatario e che è stato accolto dalla giunta in merito alla progettualità/concorso di idee internazionale sul lago dei Tre Comuni.-
Resto a disposizione per ogni eventuale ulteriore integrazione e/o delucidazione.-
Colgo l'occasione per porgere a Voi ed alle Vostre famiglie i miei migliori auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo.-Cordiali Saluti"

L'Ordine del Giorno (il n. 66 collegato ai disegni di legge n. 124 <<Legge collegata alla manovra di bilancio 2016-2018>>, n. 125 <<Legge di stabilità 2016>> e n. 126 <<Bilancio di previsione per gli anni 2016-2018 e per l’anno 2016.>>) recita testualmente:

Oggetto: “Si dia corso alla valorizzazione del Lago dei Tre comuni”.

Premesso che il lago di Cavazzo Carnico denominato anche “Lago dei Tre comuni” le cui acque lacustri bagnano i Comuni di Cavazzo, Trasaghis e Bordano, costituisce il più ampio bacino del FVG e che il bacino naturale rischia un rapido interramento a causa dell’afflusso di fanghi provenienti dalle condotte della centrale di Somplago che a sua volta riceve le acque di buona parte dei fiumi della Carnia.
Considerato che la famosa Centrale idroelettrica situata sulla sponda nord-ovest del Lago in parola, in località Somplago, nel Comune di Cavazzo Carnico utilizza la portata scaricata dalla centrale di Ampezzo e parte delle acque del Medio Tagliamento e suoi affluenti da quota 480 mslm con un salto di 280 m, restituendola infine al Tagliamento.
Appurato che esisteva la previsione di un'opera che il Consorzio Ledra Tagliamento intendeva realizzare per creare un collegamento dello scarico Sade del lago di Cavazzo nel torrente Leale e il canale Ledra Tagliamento tra Trasaghis e Gemona, al fine di garantire l'approvvigionamento dal bacino del lago per aumentare la superficie irrigabile della nostra regione garantendo anche contestualmente il deflusso minimo vitale nel fiume Tagliamento.
Ricordato che nel processo di approvazione del Piano Regionale di Tutela della acque la Giunta si è impegnata a valutare interventi di rinaturalizzazione del Lago dei Tre Comuni.
Riscontrato che ricercatori dell'Istituto di scienze marine (Ismar) di Bologna, del Comitato nazionale delle ricerche (Cnr) e dell'Osservatorio geofisico sperimentale (Ogs) di Trieste d' intesa con i Comuni di Bordano, Cavazzo Camico, Trasaghis, il Comitato per la difesa e valorizzazione del lago ed il Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento, hanno recentemente eseguito con strumenti di ultima generazione una serie di rilievi geofisici del lago per definire una mappa morfobatrimetrica di dettaglio del fondo e una mappa della spessore e della distribuzione dei sedimenti, a cui seguiranno ulteriori studi.
Valutata l'esperienza già vissuta nella vicina Austria, dove si sono sviluppati progetti, anche attraverso la cooperazione transfrontaliera, per la messa in sicurezza di corsi d'acqua e la valorizzazione ambientale finalizzata a uno sviluppo turistico, che hanno avuto ricadute economiche importanti grazie all'aumento esponenziale di presenze turistiche legate, per esempio, al mondo della pesca.
Rilevato che le attrattive del Lago vengono sempre maggiormente apprezzate dai visitatori la cui presenza è in continuo aumento grazie anche al percorso intrapreso dai comuni rivieraschi nel contesto del progetto “Gemona Città dello sport e del benestare”;

tutto ciò premesso
IMPEGNA LA GIUNTA
A valutare la realizzazione di uno studio / concorso di idee a respiro internazionale finalizzato alla rinaturalizzazione e valorizzazione ambientale e turistica del lago dei Tre Comuni per favorire l’indotto economico e turistico e ambientale dell’intero comprensorio.

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Un segnale positivo, anche  e soprattutto per il fatto che il documento è stato sottoscritto da diversi consiglieri (REVELANT – BIANCHI – SERGO – AGNOLA – BOEM – TRAVANUT – MARSILIO – RICCARDI – COLAUTTI – ZILLI - ZECCHINON) provenienti da un ampio schieramento ed è stato approvato dalla Giunta. Dut ben? In attesa di conoscere gli studi e le proposte degli esperti internazionali (che necessariamente avranno bisogno di tempi specifici per analizzare il problema prima di formulare ipotesi) non sarebbe male poter disporre preventivamente di proposte elaborate da quanti da anni seguono il problema e ne conoscono la sostanza.
Comunque, segnali positivi si leggono riflessi dal cielo nell'acqua del Lago. Sperìn in ben. (A&D)  

lunedì 21 dicembre 2015

Bordano, presto la "cjase des pavees"?

Il friulano entra alla Casa delle farfalle

La Casa delle farfalle anche "par furlan". La direzione della struttura museale, insieme all'amministrazione comunale, ha di fatto sottoscritto un protocollo d'intesa con l'Agenzia regionale per la lingua friulana. Da parte sua il Comune metterà a disposizione il suo stesso sportello linguistico oltre che i suoi canali di promozione per l'utilizzo della lingua friulana. «È una collaborazione - ha detto Stefano Dal Secco, presidente della coop Farfalle nella testa, che gestisce la struttura museale - che ci permetterà di promuovere i nostri materiali anche in lingua minoritaria». (p.c.)

(Messaggero Veneto, 20 dicembre 2015)


Chi conosce i termini della convenzione può forse intervenire sul Blog per spiegarne i dettagli, integrando quindi quanto pubblicato dalla stampa. Grazie.

domenica 20 dicembre 2015

Braulins, cent'anni di ponte (III)

Come è noto, il calendario 2016 di Pense e Maravee, realizzato in collaborazione con l'Ecomuseo della Val del Lago, è dedicato al puint di Braulins. Il calendario (e l'inserto della rivista sul medesimo tema ) tentano di rappresentare ' un viaggio raccontato attraverso le immagini e le testimonianze, che ripercorrono le vicissitudini del ponte e degli abitanti sulle due rive, durante i secoli. Dopo la presentazione di Gemona, il Lunari ha "varcato il ponte": a Trasaghis  giovedì serapresso il Municipio, dopo il saluto del sindaco Augusto Picco e del rappresentante dell'Associazione "Noi di Braulins" Enrico Masiero, sono intervenuti  Pieri Stefanutti (responsabile del Centro di Documentazione) a sintetizzare le vicende storiche della costruzione del ponte e delle diverse peripezie del manufatto, in guerra e durante le piene del tagliamento ed Enos Costantini (coordinatore editoriale di Tiere Furlane) a ricostruire, partendo dai "luvins" ricordati nella celebre canzone, le condizioni di vita delle popolazioni nei secoli passati, soffermandosi poi sul complesso legame tra "di cà" e "di là da l'aghe" e sul multiforme rapporto con Glemone


L'intervento di Enos Costantini

A seguire,  è stato proiettato il video  sul ponte realizzato da Bruno Pisani e Giovanni Tuti,  e presentato il canto "Sul puint di Barulins" con le musiche dei Cuinon? nella versione tradizionale ed in un arrangiamento moderno  


"E cuant tornaiso?". Cantano e suonano i "Cuinon?"

Il lunari dedicato al ponte di Braulins, realizzato da Pense e Maravee con la collaborazione dell’Ecomuseo Val del Lago, e il contributo della Regione Friuli Venezia GiuliaComunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, i comuni di TrasaghisBordano, e Cavazzo Carnico, viene distribuito  in allegato al numero 100 del giornale.


Parte del pubblico intervenuto

Chi c'era, chi ha letto il calendario e la rivista, chi ha ascoltato la canzone ... può lasciare qui commenti ed impressioni.

venerdì 18 dicembre 2015

Tagliamento in secca, Lago sotto osservazione?

Una foto del Tagliamento in secca presa dal ponte di Braulins campeggia oggi in prima pagina sul Messaggero Veneto. All'interno, note preoccupate sulla situazione caratterizzata dalla siccità, con le preoccupazioni per le conseguenze sull'approvvigionamento idrico:

Tagliamento in secca (foto Petrussi)
Regione piovosa, il Friuli. Il “catino” d’Italia a detta di molti. Ma non certo in questi ultimi due mesi. Non a novembre soprattutto, dove tutti hanno lasciato l’ombrello a casa. Perché così poche precipitazioni non si registravano in Regione dal 1988. Secondo i dati forniti dall’Osmer (Osservatorio meteorologico regionale) non si sono superati i 25 millimetri di pioggia.
E se ancora non si grida all’allarme siccità non si nasconde la preoccupazione in vista dei mesi primaverili ed estivi quando arriverà il momento di irrigare terreni e colture. Chi spera in un Natale innevato rimarrà deluso. E in montagna gli operatori danno il via alla stagione dello sci proprio in questo fine settimana incrociando le dita e affidandosi ai cannoni sparaneve per rendere praticabili le piste. (...) 
Autunno all’asciutto soprattutto nella zona montana dove, nei mesi di settembre, ottobre e novembre, le precipitazioni sono diminuite del 40 per cento rispetto alla media. Di conseguenza la portata del Tagliamento e del Torre si è ridotta in quantità significativa.
Nel solo novembre in montagna e in pianura è piovuto tra il 5 e il 10% in meno della media, a Udine addirittura il 30 per cento in meno. Le falde freatiche si sono abbassate di due metri e il trend negativo non cessa. «Per ora non ci sono esigenze di irrigazione – conferma l’ingegnere Massimo Canali direttore del Consorzio Ledra Tagliamento – , ma la preoccupazione si avrà nei mesi primaverili. Del resto nell’area compresa tra Gemona e Lignano questo mese di novembre è stato il più secco in assoluto dal 1981».
E proprio per far fronte a questi eventi «estremi» è necessario che la Regione e lo Stato provvedano a degli stanziamenti per la salvaguardia delle risorse idriche. «Il nostro mestiere – spiega – è portare l’acqua quando non c’è e toglierla quando è in eccesso. Per fare ciò sono necessari strumenti e investimenti in questi settori. Tra questi molto importanti sono l’ammodernamento dei sistemi di irrigazione nel Medio Friuli e nei territori a Nord e Sud della Napoleonica e la manutenzione del reticolo idrografico da Gemona a Lignano».

Statisticamente, quasi a ogni allarme-siccità ha fatto seguito il riemergere della proposta di utilizzare le acque del Lago per assicurare una conveniente riserva d'acqua da destinare all'irrigazione.
Un tema dunque sotto-traccia, che si lega al dibattito in corso sulla possibile rinaturalizzazione del Lago e a proposito del quale serve, ora più che mai, una programmazione accurata e onnicomprensiva. (A&D)