"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

lunedì 31 dicembre 2012

Coscrits. Da Alesso mandano a dire....

Grandi discussioni dopo l'articolo del MV di ieri sui coscritti di Avasinis.
Oggi lo stesso giornale e lo stesso giornalista pubblicano alcune precisazioni arrivate da Alesso a ribadire, se non la primogenitura, l'importanza della festa di Alesso.


1-1 e palla al centro? No, meglio considerare chiusa la partita ... e dare il via alla festa. Magari, come detto ieri, ognun cu la so cjanta.

domenica 30 dicembre 2012

Insomma, dove stanno i coscritti superstar?

E' da tempo che non si vedeva Alesso in subbuglio  come oggi. In piazza, nei bar, per strada non si parlava d'altro, se non  dei coscritti "espropriati".
Il fatto: un articolo sul Messaggero d'oggi, parlando delle feste della coscrizione nel Comune di Trasaghis,  descriveva con abbondanza quella  in atto ad Avasinis,  dedicando poche righe ad Alesso, che produce "un suo carro" e "una tradizionale festa di capodanno che vi viene realizzata".
Josusmari!!  Giovani e meno giovani, coscritti forever, si sono scatenati, in piazza e sul web, a difendere le caratteristiche della festa dalessana. Arriveranno, con ogni probabilità, anche prese di posizione "ufficiali"; nel frattempo, uno dei messaggi apparsi su facebook, che rispecchia il clima generale:

Caro Babbo Natale, ti scrivo un po' in ritardo ma spero che mi risponderai lo stesso...
Ho avuto la fortuna di nascere in uno splendido paese, con della splendida gente, splendide montagne e in un'annata piena di grandi persone e soprattutto grandi amici...si sono solo un mezzosangue Dalessano ma ne vado fiero...Circa 6/7 anni fa vedevo la coscrizione senza capirla...poi l'ho vissuta e ho capito tutto il suo mondo e il suo fascino; lo stare insieme, il fare festa con chi ci è passato prima di te, il rischiarsi di ammazzare appendendo bandiere e rubando verza la notte...e poi la magica sera in cui l'incrocio dei pali sancisce il passaggio di un nuovo anno e ti fa diventare "custode" del paese...Alesso....quando la piazza, a fine dicembre, si comincia a riempire di bandiere nel cuore del dalessano spunta il sorriso...
Ora caro Babbo Natale, ti prego porta serenità nei cuori invidiosi di un paesino vicino, portali in piazza ad Alesso per fargli capire cos'è la vera coscrizione e, ti prego, ricordagli che i mirtilli si possono comprare in Trentino, ma anni e anni di tradizione e cultura locale non si possono comprare, si possono solo vivere.
Grazie, ti voglio bene Babbo Natale Coscritto...
(Mattia)

Questo Blog, da sempre, fa della necessità del  confronto   la propria bandiera. Confronto non è però né prevaricazione né omologazione, bensì difesa della specificità.
Bene fanno i vasinàs a proporre la loro festa, col loro caratteristico cappello fiorito; bene fanno i coscrits dalèssans a tenere salda la "loro" festa, tra verzòts e viscjarui...
Poi ci si può incontrare, ci si deve incontrare.... ma ognun cu la so cjanta.  (A&D)

1° gennaio 2005: incontro tra i coscritti di Alesso e Avasinis (foto MBT)

Quel che si muove a ... Dalès. Domenica la presentazione del "Lunari pal 2013" (2)

Della presentazione del "Lunari di Dalès" ha dato notizia Piero Cargnelutti sul Messaggero veneto del 29 novembre. Tale articolo è stato ripreso dal sito "Tempo Reale FVG"  che ha rilanciato la notizia  tra quelle "in evidenza oggi":


(da: http://www.temporealefvg.it/il-lunari-di-dales-per-riscoprire-il-passato-del-paese/ )

Parapendio, deltaplano, vela, triathlon: appuntamenti ormai fissi attorno al Lago anche nel 2013


E' stato presentato a Gemona il programma 2013 del progetto "Gemona città dello sport e del ben stare" al quale aderiscono numerosi Comuni tra i quali quelli della Valle del Lago; il piano  si caratterizza, oltre alla conferma del testimonial Pistorius,  anche per la realizzazione di un nuovo sito.

Pistorius resta testimonial per altri cinque anni

da: Messaggero Veneto, 28 dicembre 2012

GEMONA Pistorius testimonial gemonese fino al 2017, presentazione degli eventi sportivi 2013, nonché lancio del nuovo sito Internet: continua con convinzione ed entusiasmo il progetto “Gemona - Città dello sport e del benstare”. Sulla scia della crescita sperimentata grazie alla sinergia di varie amministrazioni e associazioni, rilancio quindi del progetto su tutta la linea, con l’intenzione di estendere le iniziative all’intero comprensorio e formalizzare sempre di più le collaborazioni in ambito sportivo per rafforzare il nuovo modello di sviluppo turistico avviato. Il sindaco Paolo Urbani apre così l’incontro di presentazione svoltosi ieri sera a palazzo Boton. Ringraziamenti ai Comuni che hanno partecipato alle iniziative e alla Regione, in particolare all’assessore Elio De Anna, senza comunque dimenticare le innumerevoli associazioni sportive coinvolte e gli sponsor che finora hanno reso possibile «il sogno gemonese», con il loro rinnovato sostegno. (…) Gemona continuerà, si diceva, a essere rappresentata nel mondo dagli atleti sudafricani capeggiati dal campione Pistorius: nel periodo estivo, infatti, la squadra si allenerà sulle piste locali. A tal fine, indicativamente, l’amministrazione civica prevede un esborso di circa 15 mila euro annui che include il vitto e l’alloggio degli sportivi. Grazie al nuovo sito Internet di riferimento (www.sportebenstare.it, finanziato dalla Cassa di risparmio Fvg e presto anche in inglese), tutte le iniziative rientranti in “Gemona città dello sport e benstare” potranno essere accessibili a tutti con sezioni dedicate alle singole discipline. Innumerevoli le iniziative previste per il 2013. Riconfermata la competizione internazionale di arrampicata Find your way, che nel 2013 sarà rivolta anche ai bambini; sono previste inoltre gare ciclistiche di vario livello, una tappa interregionale di parapendio e deltaplano, nonché una tappa di coppa del mondo di volo acrobatico, per concludere con il triathlon sul lago. 
                                                                                 Giusy Gubiani

Per leggere tutto l'articolo:

http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2012/12/28/NZ_32_01.html 

Anche il sito "Alto Friuli" si è occupato dell'argomento:

http://altofriuli.com/dai-comuni/gemona--nuovo-sito-e-nuovo-slancio-per-il-progetto--sport-e-benstare-.htm 

Ecco, intanto, dal nuovo sito www.sportebenstare.it,  le schede riassuntive relative agli sport praticabili nella Valle del Lago:





sabato 29 dicembre 2012

Il Direttore della Casa delle Farfalle di Bordano interviene nel dibattito (2)


Il Direttore scientifico della casa delle Farfalle di Bordano, riprendendo e sviluppando i concetti espressi su questo Blog ancora il 20 dicembre (http://cjalcor.blogspot.it/2012/12/il-direttore-della-casa-delle-farfalle.html ) ha diffuso una "Lettera aperta" nella quale ribadisce l'attività della struttura e le motivazioni che stanno alla base della concessione del contributo regionale.

Il testo integrale della lettera può essere letto sul sito Alto Friuli:
http://altofriuli.com/discussioni/bordano--il-direttore-barbieri--difende-le--sue--farfalle.htm
E' stato pubblicato anche da "Il Quotidiano del FVG": http://www.ilquotidianofvg.it/?p=5040#more-5040 


Il Messaggero Veneto ha ripreso ampiamente e approfonditamente i contenuti della "Lettera aperta" citando anche il contributo alla discussione offerto dal Blog "Alesso e Dintorni":

Casa delle farfalle, in arrivo 140 mila euro

BORDANO Dopo dieci anni di attività e circa mezzo milione di visitatori portati sul territorio, la direzione della Casa delle farfalle non si sente proprio un ente mantenuto con i contributi pubblici. Le recenti discussioni tra le parti politiche in consiglio regionale sul trasferimento alla struttura museale di 140 mila euro di contributi, che hanno preso piede anche sul locale blog “Alesso e dintorni”, hanno fatto intervenire lo stesso direttore scientifico della Casa delle farfalle Francesco Barbieri: «Certamente - spiega - se davvero ci verranno confermati, tali trasferimenti non serviranno per incrementare lo stipendio di nessuno, ma semplicemente per fare quegli investimenti necessari ad una struttura di quel tipo per le necessarie manutenzioni ed anche per proporre delle cose nuove al nostro pubblico. Dal canto nostro, noi abbiamo pensato anche ad un piano B, che comprende tagli al personale, qualora non ci fosse garantito il contributo regionale». Barbieri ci tiene ad evidenziare che la Casa delle farfalle, in questi dieci anni è sempre riuscita a mantenersi con i suoi visitatori, che pur essendo in calo come per molte realtà culturali in questi periodi di crisi, hanno anche raggiunto punte di 45 mila, senza contare i numerosi laboratori e progetti che hanno visto coinvolte numerose direzioni didattiche nel corso degli anni: per il resto, tutti i possibili contributi ricevuti, piccoli o grandi, sono sempre stati investiti sulla struttura e sul suo miglioramento. E così sarà anche stavolta, per la cifra che si rivelerebbe la più grossa trasferita finora: «Ribadisco - spiega Barbieri - che ancora non abbiamo ricevuto alcuna conferma ufficiale e dunque non possiamo sbilanciarci per quanto riguarda il trasferimento regionale, ma tanti sono gli investimenti che il museo potrebbe necessitare, se pensiamo che si tratta di una struttura realizzata con materiali di un certo valore. Fino a oggi questa attività è riuscita a mantenere l’elevato standard grazie ai sacrifici di molte persone che hanno offerto parte del loro aiuto senza pretendere di essere pagate perché credono nel valore di ciò che è stato fatto. Basti pensare al personale laureato e specializzato che da anni presta servizio presso la Casa per uno stipendio da operaio, o anche meno, senza chiedere di più per amore sì delle farfalle, ma prima di tutto perché consapevoli di contribuire a costruire e mantenere qualcosa di speciale, che merita di esistere anche se i visitatori non possono permettersi di pagare più degli 8 euro del biglietto». 
Piero Cargnelutti

venerdì 28 dicembre 2012

Quel che si muove a ... Dalès. Domenica la presentazione del "Lunari pal 2013"


Il Lunari per il 2013 si sofferma sui divertimenti 
dei giovani  di Alesso 
durante le diverse stagioni 


Tradizionale appuntamento, domenica 30  dicembre, alle 20.30, nel Centro Servizi di Alesso, con la presentazione del "Lunari di Dalès", il calendario che ogni anno viene dedicato alla documentazione su aspetti caratteristici della storia e delle tradizioni di Alesso. L’edizione  2013 si intitola  “Tal frêt e cul cjalt ” e vuole presentare una ricostruzione di quali  sono stati in paese, da inizio Novecento ad oggi, i luoghi di divertimento utilizzati, nelle diverse stagioni, dai giovani: dalle esperienze sul ghiaccio quando il lago gelava, alla costruzione di sci artigianali con cui lanciarsi nelle discese di "Deur Cuel" o del "Prat da Cìlia", per poi arrivare, nella stagione estiva, ai bagni nel lago e nel torrente Palar.
Il Lunari è stato redatto da un gruppo redazionale ormai affiatato, che ha già curato, negli anni scorsi, l’edizione di 19 numeri: Zuan Cucchiaro, Luigi Stefanutti, Pieri Stefanutti, Decio Tomat, Elena Vidoni e don Giulio Ziraldo. Rilevante è, come sempre, la partecipazione della popolazione, chiamata a collaborare nella raccolta di fotografie (una sessantina quelle pubblicate sul Lunari) e informazioni.
Edito dalla Parrocchia col contributo del Comune di Trasaghis e la collaborazione del Centro di Documentazione sul Territorio, il Lunari, stampato dalla Graphis di Fagagna, sarà, dopo la presentazione,  in distribuzione nei principali esercizi pubblici del paese.


Una delle foto del Lunari: sciatori in Prada (anni '50)



Il Punto: per i Comitati è ora di voltare pagina


E' uscito Il PUNTO, la pubblicazione informativa dei Comitati datata   dicembre 2012. Il numero, graficamente piuttosto curato, esce dopo la presentazione di "Lago Energia Ambiente", la "proposta alternativa" redatta dall'ing. Franzil e a questa si richiama in parecchie pagine, illustrandone i contenuti e le prospettive.  Altri approfondimenti sono dedicati alla situazione societaria delle multiutility che gestiscono l'energia,  alle ipotesi di realizzazione di centraline sui torrenti della Val del Lago, alla richiesta di utilizzare le acque in uscita dal Lago per l'irrigazione.
La "filosofia" che sta alla base del  discorso  è dunque  il fermo invito a far propria e condividere la "proposta alternativa" capace, secondo i Comitati,  di  consentire di "voltare pagina", passando dalla logica delle compensazioni a quella dell'affermazione dei diritti, attraverso gli interventi per la rinaturalizzazione del lago, "puartant fur il scaric da central".
Tali concetti sono espressi in primo luogo nell'editoriale di copertina, che qui si riporta:

Voltare pagina

E' ora passata di voltar pagina nella Val del Lago. E' ora di smettere di parlare di "compensazioni" per parlare invece di "diritti". La "compensazione" presuppone un danno. La nostra valle di danni ne ha subiti già troppi per interessi altrui per subire l'ulteriore danno del progetto Edipower che decreterebbe la morte del lago. Se non ci fosse danno o se ci fosse addirittura un miglioramento del lago – come impudentemente sostengono Edipower e i nostri Sindaci - non ci sarebbe motivo di compensare un danno che non c'è. La "compensazione" è sempre minore del danno arrecato. Il valore – se si può usare questa parola - del nostro lago è infinito, mentre quello della "compensazione" è limitato.
La "compensazione" è limitata, mentre il danno è permanente.
La "compensazione" ha un po' il sapore della carità.
La "compensazione" cela un sottofondo di prepotenza in chi la concede e di sottomissione in chi la riceve, mancando di dignità. La "compensazione" è una cosa miserevole rispetto allo scenario della trasformazione del lago in palude entro 110 anni a causa dell'apporto di fango della centrale, come risulta dalla perizia sia dell'ing. Garzon che dallo studio dell'ing. Franzil. I "diritti" sorgono da fatti e circostanze. Tali fatti e circostanze sono per la Val del Lago le rovinose maxí opere subite, che si chiamano: centrale di Somplago, oleodotto e annessa stazione di pompaggio, l'autostrada.
I "diritti" vanno esercitati. Nel caso della Val del Lago esercitarli significa:
dire agli azionisti lombardi, piemontesi, liguri, emiliani, trentini e sudtirolesi di fare il pompaggio nei loro laghi, non nel nostro; chiedere non "compensazioni", ma la rinaturalizzazione del lago convogliando con una condotta lo scarico della centrale direttamente allo scarico nel Leale, evitando così che le acque fredde e fangose finiscano nel lago. Il recente studio dell'ing. Franzil contiene preziose indicazioni in merito. Chi in tutti questi anni ha solo guadagnato con la centrale, l'oleodotto, l'autostrada paghi! Che è ora.
La Regione, che ha permesso e tollera tutte queste malefatte nella Valle del Lago, verso la quale è debitrice, faccia almeno una cosa giusta, dicesi una. Faccia lei ciò che non fanno i Sindaci ammaliati dalle "compensazioni" e prigionieri di Edipower: adempia al suo dovere istituzionale di tutelare il più grande lago del suo territorio, rinaturalizzandolo, prendendo esempio dalla vicina Austria, dove i laghi sono un aspetto preminente dell'industria turistica.
Già, la pagina nuova la devono scrivere anche gli abitanti della nostra valle. Per farlo la prima cosa da fare è uscire dall'indifferenza e trovare la volontà di farlo: essere cittadini e non sudditi!

giovedì 27 dicembre 2012

Quel che si muove a ... Bordan. Nuovo numero del Notiziario comunale


A ridosso delle festività è uscito il nuovo numero de "Bordano & Interneppo oggi", il periodico informativo del Comune di Bordano.
L'editoriale del sindaco Gianluigi Colomba è dedicato ai "Lavori in corso" in ambito comunale. Particolare spazio viene dedicato poi all'apertura della Biblioteca comunale , all'attività della Pro Loco, dell'Afds e della Casa delle farfalle, alla cronaca di manifestazioni tenutesi dall'estate all'autunno.
Alcune pagine sono dedicate alle tradizioni e ai ricordi del periodo natalizio (con interventi di Adelia Rossi, Luciana Picco ed Emi Picco) mentre le pagine di storia riguardano le vicende della realizzazione della strada Pontebbana (la "Tresemane"), a cura di Velia Stefanutti.
Il numero ospita anche le tradizionali sezioni dedicate alla cronaca delle sedute del Consiglio comunale, alla cucina, ai laureati, all'anagrafe.


mercoledì 26 dicembre 2012

Centraline sul Leale. Progetti correlati, tra due Ditte distinte?


Dopo il parere favorevole di massima espresso dall'Amministrazione comunale di Trasaghis, è all'esame degli uffici regionali la domanda di realizzazione di una centralina idroelettrica sul Leale presentata dalla Ditta Renowa di Brugnera: è  prevista una portata  media di concessione di 348 lt/sec., per la potenza nominale di concessione di 1.419 KW. La presa è prevista presso gli stavoli di Prà di Stêpa, a una quota di 607,6 metri s.l.m., con la successiva restituzione delle acque a valle, fuori dell'abitato di Avasinis, a quota 181,80 metri s.l.m.

La Renowa, che ha presentato domanda per la realizzazione della centralina sul Leale,  è  intanto finita sotto inchiesta dell'autorità giudiziaria per vicende legate alla realizzazione di una centralina nel pordenonese:

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/09/19/news/corruzione-in-regione-un-beneficio-colossale-1.5724647 

L'udienza preliminare del dibattimento si terrà a Pordenone il prossimo  29 gennaio :

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/11/02/news/tangente-mascherata-udienza-preliminare-fissata-1.5964675 

Intanto un'altra società, la Aqualux, ha presentato il 27 febbraio 2010 domanda per la costruzione di due centraline ("Tai 1" e "Tai 2"), lungo il corso del Leale, prima della confluenza col Tagliamento. In seguito, il 10 settembre 2010, sono state presentate domande di analogo tenore da parte del Cosint e di "Derivazioni srl".  Anche se non pare essere espressamente citato, tra le proposte di Renowa (per l'alto corso del Leale) e quelle di Aqualux (per il tratto finale del Leale) c'è una stretta correlazione.
Per entrambi i progetti, Renowa ed Aqualux,  lo staff progettuale è infatti il medesimo.  Di più: la società Renowa e l'Aqualux hanno sede al medesimo indirizzo.

Tutto legale, nessuna irregolarità, tutto nel rispetto della normativa, presumibilmente.  Sicuramente   gli amministratori comunali ed i responsabili degli uffici regionali chiamati a decidere sulle concessioni valuteranno comunque attentamente tutte le componenti ….

martedì 25 dicembre 2012

Letterina a Babbo Natale da Alesso ... e dintorni


Caro Babbo Natale, anche quest'anno, nonostante la crisi e la spending review, provo a spedirti questa lettera dalla Val del Lago.
Anche il tuo mestiere sarà ogni giorno più difficile, lo so, ma se non ci rimane nemmeno la possibilità di sognare, cosa resta?
Cercherò di ridurre la lista dei desideri, pensare a regali di poco valore così tu possa, chissà,  riuscire ad accontentare, col medesimo budget, anche altre persone.
Di cosa ci sarebbe bisogno, oggi, in Val del Lago?
- un pallottoliere (per contare le richieste di centraline)
- un colino (per rivedere l'acqua del lago trasparente, depurata dalle sospensioni fangose)
- qualche manciata di smiles, faccine sorridenti da attaccare in fronte a amministratori comunali, esponenti dei comitati, bloggers, plaçarui…  (perché ognuno possa confrontarsi con l'altro, senza inimicizie preconcette, per trovare occasioni di incontro) ….

In fiduciosa attesa
Tuo A&D


E, naturalmente, un grandissimo augurio a tutti i lettori del Blog che, se vogliono, possono anche loro mandare qui una letterina di quel che desiderano, o s'aspettano, per la Val del Lago.

lunedì 24 dicembre 2012

Le farfalle di Bordano fanno litigare a Trieste i Consiglieri regionali (5)

L'eco delle discussioni e delle polemiche seguite alla concessione del contributo alla Casa delle Farfalle di Bordano emerge anche nell'articolo domenicale del vicedirettore del Messaggero Veneto, Giuseppe Ragogna, che cita il caso di Bordano all'interno di una serie elargizioni assegnate in un clima da "rompete le righe" con toni da "assalto alla diligenza".
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La sagra elettorale della finanziaria


(...) l’operazione della Finanziaria è stata gestita in un clima da “rompete le righe”. L’otre si è rotto e sono usciti fiumi di denaro per l'ultima sagra elettorale. Così si è assistito al consueto assalto alla diligenza. Il denaro dei contribuenti è stato distribuito a pioggia per accontentare chiese, associazioni, bande paesane. Chi sponsorizzava il Tennis club si alternava con chi favoriva la Società ginnastica. C’era spazio sia per gli alpini che per i bersaglieri, con una spruzzatina di soldi per i partigiani. In questo bailamme, non stonano neppure gli stanziamenti di migliaia di euro alle farfalle di Bordano e al consorzio apicoltori. Si è trattato di un lungo elenco di elargizioni e di mance, che ha garantito soluzioni bipartisan nel rispetto dell’equilibrio territoriale, com'è successo per l'Ater unica, ma bicefala: la presidenza a Udine e la direzione a Trieste.
Troppi contributi sono stati concessi senza alcuna strategia, quando gli stanziamenti della Finanziaria dovrebbero invece interessare i vari settori, per poi redistribuire i pani e i pesci con criteri oggettivi, in modo da non creare imbarazzanti discriminazioni tra singoli beneficiari. È dura assistere a fuochi d’artificio degni di una festa d'altri tempi, quando quotidianamente dagli stessi ambienti regionali escono informazioni di tagli a sanità, aziende, scuole e cultura. (...)
da: Messaggero Veneto, 23 dicembre 2012

domenica 23 dicembre 2012

Le farfalle di Bordano e l'ira dei sindaci della montagna

C'era da aspettarselo: dopo i litigi in Consiglio regionale seguiti alla concessione di un contributo di 140 mila euro alla Casa delle Farfalle di Bordano ora l'intera politica di concessione dei contributi (e quello alla Casa delle Farfalle in primis) scatena la rabbia di alcuni sindaci dell'area montana che avrebbero preferito una distribuzione più razionale dei fondi.




Sindaci furiosi: dalla Regione aiuti soltanto per gli “amici”


PULFERO. «Piovono soldi, sugli amici degli amici. Finanziamenti per… farfalle, api, giochi per bambini: noi sindaci dei Comuni di montagna, intanto, non abbiamo neanche le risorse per tappare le buche sull’asfalto». Recriminano – e pesantemente – i primi cittadini di Pulfero, Piergiorgio Domenis, e di Rigolato, Fabio D’Andrea, spalleggiati esplicitamente (pur a distanza) dai colleghi di Torviscosa e di Montereale Valcellina e idealmente «dalla stragrande maggioranza degli amministratori delle aree montane»: incolpano la giunta Tondo di «favoritismi mai visti», di un meccanismo di finanziamento «imbarazzante, puramente clientelare». Il j’accuse ieri, a Pulfero, su input del più furioso dei sindaci in “fronda”, Domenis appunto, che nei cinque anni del mandato Tondo ha assistito a un inesorabile dimagrimento del bilancio municipale. «In totale, in un quinquennio – attacca –, abbiamo ricevuto appena 415 mila euro. Tante risorse già stanziate sono state revocate, o rimodulate (ovviamente per difetto), e talvolta ci siamo trovati di fronte a contributi che rappresentano una presa in giro. Con la recente delibera di spartizione dei sette milioni di euro destinati ai Comuni di montagna si è toccato il fondo: faremo ricorso al Tar». Segue a ruota D’Andrea: «Abbiamo ricevuto pressioni, alla vigilia di questa conferenza stampa. Non si voleva la facessimo. Ma non ci stiamo: non vogliamo essere complici del malaffare. E non possiamo avallare un sistema che tarocca perfino i riparti a graduatoria».(l.a.)
(Messaggero Veneto 22 dicembre 2012)


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P.S. Le pavees di Bordano non hanno  evidentemente colpa e si trovano, loro malgrado, "oggetto del contendere". Questo Blog ha cercato (e continuerà) a raccogliere opinioni e pareri, nell'ottica del confronto cui cerca costantemente di ispirarsi. Un'unica, piccola annotazione: ma il sindaco di Rigolato non era "amico" dell'ex sindaco di Bordano, avendone condiviso battaglie politiche e amministrative? Dovrebbe conoscere quindi la realtà e l'esperienza di Bordano, avere elementi per attribuirne  validità sul piano scientifico, turistico, ambientale, culturale... (A&D)

sabato 22 dicembre 2012

Centraline tra Lago, Leale e Tagliamento: per Legambiente "spuntano come funghi"

Renowa, Alpe, Cosint, Elpo, Aqualux, Derivazioni srl....  sono i nomi di Ditte o Gruppi che hanno presentato domanda per la costruzione di centraline sul Leale, sul canale Sade, sul tratto finale del Leale verso la confluenza col Tagliamento (e probabilmente c'è ancora qualche pratica aperta sfuggita al conteggio, senza contare i paralleli "filoni" legati alla richiesta di utilizzo delle acque in uscita dal Lago da parte dei Consorzi irrigui). Da tempo questo Blog  (vox clamantis in deserto?) cerca di richiamare l'attenzione su una simile, abnorme concentrazione di richieste (e di interessi) auspicando l'apertura di una discussione e di un esame  oggettivo delle problematiche connesse.
Secondo  Luca Cadez, Responsabile del Territorio per Legambiente FVG,  che ha risposto alla richiesta del Blog di sapere se l'Associazione ambientalista ha espresso una valutazione su queste tematiche, "Legambiente farà il possibile per valutare la compatibilità ambientale del progetto; essendo che spuntano come funghi, diventa difficile seguire tutte le vertenze".
Proliferazione abnorme di richieste, dunque, che non potranno essere tutte accolte. Si tratta quindi, auspicabilmente, di riuscire "a capì un dret": c'è un progetto condiviso, alle spalle, per un utilizzo razionale delle risorse ambientali del territorio?  


venerdì 21 dicembre 2012

Quel che si muove a ... Dalès. Sabato il Concerto di Natale

Sabato 22, dalle 20.30, in chiesa, tradizionale appuntamento con il "Concerto di Natale" proposto dal Gruppo Corale di Alesso.
Accanto al Gruppo di casa, si esibirà l'altra formazione diretta dal maestro Sergio Vuerich, il coro "Li Muris" di Venzone.
Alcuni brani saranno accompagnati da Giona Job all'organo, da Giuliano Banelli alla fisarmonica e da Giampaolo Stefanutti alla chitarra.
Al termine, lo scambio di auguri ed un momento conviviale.


giovedì 20 dicembre 2012

Il Direttore della Casa delle Farfalle di Bordano interviene nel dibattito


Il Direttore della casa delle farfalle: "forniamo un  servizio culturale e turistico che non può essere ignorato". 

Nell'ultima settimana, parecchi articoli del Blog sono stati dedicati a seguire la discussione, anche accesa, seguita alla concessione del sostanzioso contributo  alla Casa delle farfalle di Bordano da parte del Consiglio regionale. Il Blog ha ospitato pareri anche discordanti, e il dubbio posto da un anonimo lettore: "se, come si dice, la struttura richiama migliaia e migliaia di visitatori ogni anno, e visto che si paga l'ingresso per entrarci, come mai non sta in piedi da sola? ".
Il Blogger, dopo aver posto il problema dell': "Insomma, ci può essere sviluppo senza sovvenzioni?"  ha suggerito che  "Bisogna stare attenti a non partire col piede sbagliato, tipo "si è con Antonaz e quindi contro Picco" (e viceversa). E' meglio chiedersi: "La Casa serve alla Valle del Lago?" "E' giusto continuare a sostenerla?". Per A&D le risposte sono affermative. Detto questo, però, vanno fatti quattro conti, per garantire un giusto mix fra sovvenzioni esterne ed entrate proprie".
Alle diverse problematiche prova a rispondere il Direttore scientifico della Casa delle Farfalle, in un commento inviato al Blog che merita  uno spazio ed un'attenzione particolari. E', se vogliamo, anche un riconoscimento al ruolo di "tavolo di confronto" assunto dal Blog.
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Intervengo per rispondere alla domanda: come mai la Casa delle Farfalle non si mantiene da sola? Vorrei rispondere che fino a oggi questa attività è riuscita a mantenere l’elevato standard grazie ai sacrifici di molte persone che hanno offerto il loro aiuto senza pretendere di essere pagate perché credono nel valore di ciò che è stato fatto e che educare le persone non sia solo gratificante, ma sia giusto. Sono molti gli sforzi che sono richiesti per mantenere tale standard, e vanno oltre le risorse che derivano dai soli biglietti. Basti pensare al personale laureato e specializzato che da anni presta servizio preso la Casa per uno stipendio da operaio, o anche meno, senza pretendere di più per amore sì delle farfalle, ma prima di tutto perché consapevoli di contribuire a costruire e mantenere qualcosa di speciale, che merita di esistere anche se i visitatori non possono permettersi di pagare più degli 8 euro del biglietto. Come facente parte dell’attuale gestione della struttura, mi addolora leggere l’indignazione di qualcuno secondo cui la nostra attività non meriti di essere aiutata e banalizzare tutti gli sforzi di tutti i nostri collaboratori che, ricordiamo, hanno contribuito a valorizzare il territorio e fornire un servizio culturale e turistico che non comprendo come possa essere ignorato. 
Chi mi conosce sa che non entro volentieri in polemiche (come quella in oggetto), tuttavia non posso non manifestare sdegno per chiunque strumentalizzi il nostro lavoro per alimentare guerre che nulla hanno a che fare con la nostra attività che, ribadisco, in buona parte rappresenta un servizio di cultura per i visitatori, siano esse scuole o turisti. Non dico che iniziative artistiche come il teatro non debbano godere dell’appoggio dello stato, ma di certo non penso che il valore culturale di ciò che facciamo sia da meno. Non credo proprio che milioni stanziati per la lirica siano soldi meglio spesi di quelli che qualcuno adesso ci vuole dare per continuare a educare, far conoscere la scienza e valorizzare il nostro territorio. Certo 140 mila euro sono tanti, ma sono tanti per me, non per una struttura di 2000 metri quadri che richiede sforzi energetici proibitivi e l’attività di persone che non si potrebbe certo permettere. Ogni qual volta sono arrivati aiuti (contributi), sono stati utilizzati per migliorare la struttura e incrementare l’offerta per il pubblico, non per aumentare gli stipendi. Se qualcuno si domanda se ci può essere sviluppo senza sovvenzioni rispondo che per lo sviluppo culturale non è così, almeno oggi. Da sempre siamo chiamati a dare parte delle nostre tasse per mantenere musei, opere d’arte, chiese (su questo trattengo un commento), partiti, giornali, editori e persino aziende che altrimenti fallirebbero per l’incompetenza dei dirigenti. Adesso c’è la crisi, rischiamo tanto come tutti, solo che per le “farfalle” non c’è cassa integrazione, solo polemiche perché qualcuno potrebbe salvarle. E non parlo del mio lavoro, ma di un museo vivente che ha più successo di molti musei nazionali che nessuno si sogna di mettere in discussione. 
Ciò che sto scrivendo è personale e riguarda i miei sentimenti, non necessariamente quelli delle altre persone che operano nella Casa delle Farfalle, che comunque credo condividano.
Io non me ne intendo di politica (mea culpa). In molti mi hanno spiegato che la polemica che nasce dalla questione dei finanziamenti “alle farfalle” ha solo fini politici. Se l’idea è di Caio, allora Tizio dice che è una vergogna, a prescindere dal valore dell’idea. Voi direte: “buongiorno! Non lo sapevi?”. Beh… no! Sono molto ignorante in materia. Nel nostro staff abbiamo ottimi biologi, educatori, tecnici del settore, ma non possiamo permetterci un avvocato (o chi per esso) che si occupi di queste cose. 
Abbiamo altre cose da fare, cose importanti e vi prego, mentre siamo occupati a farle, non tirateci le pietre, non lo meritiamo.
Francesco Barbieri

Bordano: quelle atmosfere degli anni '70 nel Lunari

Anche quest'anno  esce il tradizionale "Lunari di Bordan":  le foto che accompagnano i mesi sono legate dal tema degli anni Settanta. 
Si tratta di un periodo complesso, che ha come spartiacque la data del 6 maggio 1976.
Rispetto al "pre-terremoto", nel Lunari trovano spazio il ricordo della piazza, luogo di mercati e cerimonie, quello degli anni dell'<austerity>, l'esperienza delle gare di autocross, i momenti di aggregazione in spazi come "l'ostarie di Germana" o "Le sorgenti".
Dopo il 6 maggio del '76, lo sguardo del Lunari si posa sulla vita in tendopoli e poi nelle baraccopoli, ricordando significative  esperienze quali la nascita di "Radio Alto Friuli", per poi seguire l'evoluzione di "percorsi di rinascita", dai campanili alla chiesetta di San Simeone.
Il Lunari è stato messo assieme da Ivana Bellina, Roberto Guerra, Flavio Piazza, Eraldo Picco, Linda Picco, Luciana Picco e Silvia Picco, raccogliendo fotografie e informazioni da numerose persone ed associazioni.
Il Lunari, realizzato grazie ai fondi raccolti nella "Fieste di Sant'Antoni 2012" è in distribuzione  da metà dicembre presso tutte le attività commerciali del comune di Bordano. I contributi che saranno raccolti "a laran ducj a glorie di Diu".

mercoledì 19 dicembre 2012

L'A.P.S. grida "Vergogna!"


Non sarà attualissimo, ma può essere interessante diffondere un volantino affisso dai Pescatori Sportivi di Alesso sul piazzale della chiesa, accanto alla roggia, teso a denunciare il comportamento incivile di qualche pescatore di frodo nei confronti "das trutas da roja".
Chi lo sa …. un "Vergogna" condiviso via web  forse può arrivare  rafforzato nell'animo dell'autore  dell'incivile gesto…. (A&D)


martedì 18 dicembre 2012

Le farfalle di Bordano fanno litigare a Trieste i Consiglieri regionali (4)

Può essere interessante, nelle discussioni di questi giorni seguite alla concessione del contributo regionale alla casa delle Farfalle, leggere  quanto riportato dal quotidiano triestino Il Piccolo":

(Il Piccolo, 15 dicembre 2012 —   pagina 18)


Il consigliere regionale del Pd, Franco Brussa, da parte sua, ha commentato: «Qualcosa siamo riusciti ad ottenere. Tuttavia le risorse messe a disposizione restano ridotte. Ciò che è più evidente, è la notevole sproporzione delle assegnazioni rispetto ai Parchi naturali. La Riserva naturale della Foce dell’Isonzo - ha aggiunto - data la sua vastità e peculiarità, merita una valorizzazione adeguata. Di mezzo c’è anche la gestione affidata alle cooperative sociali, che rischia di venire meno, comportando risvolti occupazionali e quindi un danno sul piano sociale». Il consigliere Brussa ha continuato: «Ritengo, inoltre, vergognoso che, dopo averci risposto in Consiglio che non c’erano soldi per ampliare il budget a favore delle Riserve naturali, nell’ambito dell’esame dell’articolo successivo della Finanziaria, attraverso un emendamento proposto dalla Lega Nord, sono stati assegnati 140mila euro per la Casa delle farfalle di Bordano». Brussa pone quindi la questione in termini di criteri ai fini delle assegnazioni dei finanziamenti: «Questo approccio fazioso e ottuso da parte della maggioranza, che non guarda alla qualità delle scelte da operare sul territorio, grida vendetta». 
(Il Piccolo, 16 dicembre 2012 —   pagina 63)


lunedì 17 dicembre 2012

Le farfalle di Bordano fanno litigare a Trieste i Consiglieri regionali (3)


Ancora dichiarazioni e commenti dopo la concessione, da parte del Consiglio regionale, di un rilevante contributo alla "Casa delle farfalle" di Bordano.

Il "Messaggero Veneto" riporta le dichiarazioni "di fuoco" dei consiglieri Antonaz e Moretton:

«In tempi di crisi – è il commento di Roberto Antonaz di Rifondazione comunista – è il caso di mettere soldi per la casa delle farfalle? O per gli oratori e le panche delle chiese? Questo non significa essere anticlericali, ma valutare che per un anno si poteva pensare ad altre priorità». Antonaz sottolinea i mancati finanziamenti per volontariato, cooperazione, cultura, diritto allo studio, scuole statali. «Ma c’è un milione e mezzo per l’ascensore al Castello di Gorizia, un pallino del sindaco Romoli, ma un’opera che i goriziani non vogliono. C’è un milione per il polo intermodale di Ronchi, ma ne abbiamo persi sei dall’Europa. La finanziaria è di lacrime e sangue soltanto per qualcuno», conclude.
Anche dal democratico Gianfranco Moretton arriva «l’invito alla giunta e alla maggioranza a utilizzare meglio le risorse, con il buon senso del padre di famiglia. Ma il mio appello anche in Consiglio è andato a farsi benedire. Il massimo sfregio sono i 140 mila euro per la Casa delle farfalle di Bordano, voluti dal leghista Picco. È uno schiaffo – continua Moretton – a urgenze come il lavoro, l’agricoltura, il welfare. Mi auguro intervenga Tondo per porre fine a questo andazzo, ma per farlo dovrebbe essere presente in Aula, avvenimento sempre più raro», conclude Moretton.

(Regione, la grande abbuffata, dal Messaggero Veneto del 16 dicembre 2012)

E Gianfranco Leonarduzzi, dal suo Blog, ipotizza accordi spartitori:

Tondo vuole fare in fretta e ieri ha diramato un comunicato esplicativo per far intendere quali sono le sue intenzioni per il prossimo anno.  Tutte le forze moderate, comprese le schegge autonomiste che necessitano di una casa comune, saranno le benvenute. Per  questo motivo, i dettagli della finanziaria sono più espliciti di mille parole. Ecco perchè la coalizione pro Tondo non subirà grandi rivoluzioni: L'UDC viene accontentata con la richiesta del consigliere Salvador che impegna la giunta a finanziare i parchi regionali, in particolare quello delle dolomiti friulane, oltre 800mila euri per la valle di Barcis e Cimolais. La lega strappa, per la casa delle farfalle di Enore Picco da Bordano, 140mila euri. Cacitti consolida l'elettorato della val Degano, Tagliamento, But e Ferro con 500mila euri al COSINT di Somma; il tarvisiano si agita e, malgrado Baritussio sia "distaccato" con la DESTRA, sul tavolo del Parco delle prealpi carniche viene servito un piatto da 675mila euri. Restano ancora un paio di giorni, lunedì e martedì per perfezionare gli equilibri, che non sono solo quelli legati alla coalizione, ma anche ai loro componenti.

(da http://leonarduzzi.blogspot.it/ )
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Sull'argomento, un socio della "Casa delle farfalle"  così commenta le contestazioni al contributo emerse in Consiglio regionale:


A proposito di scandalo farfalle
Lettera aperta a chi si scandalizza
Egregio Moretton, egregio Antonaz:
Apprendo dalla stampa della vostra indignazione, del vostro stupore, del vostro grido da personaggi austeri, ma per cortesia sapreste dare ai cittadini che lavorano, si arrabattano e spesso fanno volontariato, una comprensibile e coerente spiegazione del perché così tanto scandalo?
Intervenire a sostegno di una attività, nata 10 anni fa, che ha contribuito a muovere ben oltre mezzo milione di visitatori, che ha realizzato una decina di mostre tematiche (a carattere scientifico divulgativo e didattico), che ha ospitato oltre 15 mila gruppi scolastici (proponendo percorsi e laboratori scientifici), che ha organizzato decine di eventi a contenuto scientifico e divulgativo, che ha predisposto e offerto pacchetti didattici o semplicemente turistici, in Austria, Slovenia e Germania, che ha realizzato pubblicazioni scientifiche, che ha ricevuto attestati di stima da parte di organizzazioni internazionali e che si avvale, per realizzare ciò, della collaborazione di numerosi giovani, offrendo loro una opportunità di reddito e di sviluppare di esperienza imprenditoriale (non però di mero stipendificio).
Perché vi scandalizza programmare PRIMA (in via preventiva e non curativa) interventi per rilanciare, incrementare, diversificare, migliorare l’intera offerta della struttura e in tal modo consentirle di restare operativamente e economicamente attiva, ed efficiente e al contempo continuare quindi ad attrarre visitatori e generare ricaduta economica sull’intera area? Egregi Consiglieri, forse vi sfugge che si sta provando a dare supporto, effettuando investimenti per crescere e non elargendo prebende, supporto ad investire con l’efficacia e l’efficienza che il gestore (con numerosi sforzi) ha finora dimostrato di saper fare bene, investire in un bene PUBBLICO di cui la collettività se ne avvale (o sono beni collettivi solo le spiagge, le piste, i teatri, i set cinematografici, le varie feste, i concerti, le luminarie, le associazioni di diversa natura, credo e fede, ecc “purché amiche”?).
Forse vi sfugge che questo “modo” in molti Stati EVOLUTI è un metodo definito vincente (il museo è pubblico, il privato lo gestisce accollandosi tutti i costi di gestione e, fino dove arriva, d’investimento e lo Stato o la Contea partecipano finanziariamente ai piani di crescita e sviluppo).
Perché non consentire a una struttura “eco museale” (riconosciuta e autorizzata come tale anche dal Ministero dell’Ambiente) di incrementare l’offerta, di individuare e applicare tecnologie per il risparmio energetico (e quindi dei costi di gestione), di riproporsi con nuove offerte (mostre percorsi tematici, laboratori ecc ecc), di raggiungere altri mercati, perché questo Vi scandalizza tanto?
Forse le cose su cui indignarsi e scandalizzarsi potrebbero essere davvero tante altre ?
Preferireste forse intervenire quanto il gestore abbandona l’impresa? (costa al cittadino molto di più ma restituisce più consenso)? O prendete semplicemente a buon gioco il termine farfalla, l’effimero, l’evanescente, il quasi nulla (populismo e giornalismo di basso livello)
Non so quanto Moretton e Antonaz sappiano bene di cosa stanno parlando, ma so che questa è la politica dell’Italia di oggi, mi piacerebbe davvero che in un Italia di domani, chi ci amministra conosca almeno un po’ di cosa sta parlando e sia quantomeno coerente (e si che gli Egregi siedono da lustri sugli scranni a Trieste e di “cose” ne hanno viste e fatte tante).
G.P.


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Da parte nostra, come abbiamo già cercato di motivare su facebook, nessuno mette in discussione l'operato e la buona volontà della casa delle Farfalle e il fatto che l'iniziativa vada sostenuta. Le perplessità (non tanto in Val del Lago, sinora, ma nei commenti che da varie parti arrivano o si sentono sui lavori del Consiglio) nascono dalle modalità di concessione del contributo e dalla sua entità, ritenuta sproporzionata. Insomma … Bordano meritava un accordo "bipartisan" e non certo di essere occasione di scontro. Ma su questo è auspicabile sentire l'opinione dei lettori. (A&D)

domenica 16 dicembre 2012

Il Cosint e le centraline, da Resia al Lago di Cavazzo al Leale

Il Cosint (Consorzio Sviluppo Industriale Tolmezzo) pubblica sul proprio sito:


Energia locale

Non c’è futuro senza energia. Lo sviluppo industriale (e non solo!) passa sempre più attraverso la disponibilità di fonti di energia certe e a costi sostenibili. Per questo il Cosint ha tra le sue priorità la ricerca di nuove soluzioni a beneficio delle imprese che fanno parte del Consorzio.

Una ricerca che, in primo luogo, punta a sfruttare le potenzialità già insite nel territorio, come ad esempio l’investimento nel recupero della centrale idroelettrica di Resia. (...)
L’energia prodotta è destinata ad alimentare l’attività industriale locale e a favorirne l’espansione, ma anche ad essere immessa nel mercato nazionale, recuperando le risorse investite nella realizzazione degli impianti.


La progettata centralina sul Resia sta però incontrando diverse opposizioni:


Resia, una nuova centralina minaccia la valle


 (...) il Co.S.In.T. è tornato di nuovo alla carica e propone adesso un’altra centralina, qualche chilometro più a monte, nei pressi dell’abitato di Coritis, ai piedi del Canin.

Il progetto e lo studio ambientale sono giunti, infatti, all’esame della Commissione regionale di V.I.A.. Secondo Legambiente, che ha inviato le proprie “osservazioni” alla Regione, autorizzare quest’opera significherebbe degradare un tratto di oltre un chilometro di estensione che, a detta degli stessi proponenti, si deve considerare di elevato valore naturale. In questo modo verrebbe anche interrotta una integrità naturale e paesaggistica del fiume, con conseguenze negative non solo a livello comunale, ma per l’intero Parco Naturale delle Prealpi Giulie, di cui Resia fa parte. Un’ulteriore preoccupazione è che l’eventuale realizzazione di questa centralina aprirebbe inevitabilmente la strada ad altri interventi analoghi, per i quali risulta siano state avanzate già varie richieste e ai quali sarebbe più difficile opporre un diniego.

Il rischio di vedere ripetersi, anche solo in parte, quanto purtroppo avvenuto nella vicina Val Raccolana sarebbe pertanto concreto. La logica che va respinta è quella di monetizzare un danno arrecato al territorio e ad un ambiente che tutti ci invidiano, con la prospettiva di vendere i chilowatt prodotti, senza nemmeno agevolare le utenze locali e produrre benefici sul piano occupazionale nella valle.




Come è facilmente intuibile, è stato citato questo caso per la stretta attualità della contemporanea presentazione di una richiesta da parte del Cosint per la realizzazione di tre centraline (stranamente indicate col nome di Alesso0, Alesso1, Alesso2) tra l'uscita del canale di scarico del Lago ("canale Sade") e la confluenza nel Tagliamento.

Dalla Relazione Tecnica:



ALESSO 0. Lo scarico delle acque avviene nel torrente Leale mediante un manufatto a rampa cementata e massi avente  lo scopo di dissipare l’energia dovuta alla differenza di quota tra il canale ed il fondo del torrente. Il progetto  in oggetto pertanto si propone la sfruttamento al fine della produzione di energia elettrica dell’esistente salto  idraulico e della conseguente energia che attualmente viene ad essere dispersa. L’opera proposta consente quindi   di  sfruttare  una   risorsa  esistente  non   adeguatamente      utilizzata,  integrandosi  nel  contempo  nell’ambiente e, mediante una serie di opere tra le quali una rampa di risalita per l’ittiofauna, di apportare un  miglioramento delle caratteristiche ambientali del sito. 


ALESSO 1 e 2
UBICAZIONE   DEL   PROGETTO:   Il   progetto   prevede   lo   sfruttamento   delle   acque   del   torrente  Leale nel territorio comunale di Trasaghis (UD), nell’alta Pianura Friulana, ai piedi dei primi rilievi  prealpini Carnici orientali, in due siti distanti tra loro circa 750 m e posti a valle dello scarico delle  acque della centrale di Somplago, provenienti dal lago di Cavazzo (vedi tavole progettuali). 

TIPOLOGIA DEL PROGETTO: Il progetto prevede la costruzione di due centraline indipendenti 
poste in serie, a quota 182,30 e 179,90 m s.l.m. I gruppi di produzione saranno composti da una 
traversa di sbarramento, realizzata mediante ventola in acciaio movimentata da tubolare gonfiabile  (diga flessibile); da un’opera di presa e centrale di produzione in unica soluzione costituita da viti  idrauliche   in   parallelo.   Verranno   sfruttati   due   degli   undici   salti   di   fondo   artificiali   attualmente esistenti, derivando rispettivamente una portata media di 14.59 m /s su un salto di 2.6 m (impianto 1, a monte), e 14.06 m /s su un salto di 3.4 m (impianto 2, a valle). La restituzione delle portate derivate     avverrà    immediatamente        a  valle  dei   salti  stessi,  pertanto    non   sarà   mai   interrotta   la continuità idraulica del torrente.  (...)


Si tratta di capire se  e come il progetto (i progetti, anzi, perché ormai si rischia di perdere il conto) è stato valutato e come. In Regione ma anche (e soprattutto) a Trasaghis.

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P.S.  Due modesti ulteriori spunti di riflessione, auspicando giungano contributi costruttivi:
I.  Legambiente, attenta alle problematiche del torrente Resia, attenta alle problematiche  legate al progetto Renowa sull'alto corso del Leale, ha espresso un parere  su questo proliferare di richieste di centraline tra il Canale Sade ed il Tagliamento?
II. I Comitati (qualora venisse accolta la "proposta alternativa") hanno  definito "accoglibile"   il progetto di centraline presentato dal Cosint. E' una valutazione positiva che vale per tutti i progetti presentati? Se no, quali motivazioni farebbero preferire il progetto Cosint ad altri?

sabato 15 dicembre 2012

Le farfalle di Bordano fanno litigare a Trieste i Consiglieri regionali (2)

Nuovi dettagli sulla turbolenta seduta del Consiglio regionale di venerdì pomeriggio,  dove "oggetto del contendere" è stato il finanziamento alla "Casa delle farfalle" di Bordano, si hanno dal Messaggero Veneto:


Soldi per farfalle e api: e in Consiglio si scatena la bagarre

di Beniamino Pagliaro
TRIESTE. Api, farfalle e parrocchie conquistano l’attenzione del Consiglio regionale. Dopo due giorni e mezzo di dibattito inascoltato l’aula ha cominciato ieri a esaminare l’articolato della finanziaria 2013. Sono stati approvati gli articoli su ambiente e attività economiche e in serata i consiglieri hanno avviato l’esame del capitolo sulle infrastrutture.
Ma tra un emendamento e l’altro sono spuntate, puntualmente, le poste puntuali per parrocchie e campanili. Fino al tardo pomeriggio i lavori sono andati lisci, senza particolari scontri.
Sono le farfalle, in primis, a fare litigare maggioranza e opposizione in Consiglio. Quando la maggioranza ha approvato un finanziamento della giunta regionale da 140 mila euro per la Casa delle farfalle di Bordano (Udine), il consigliere di Rifondazione comunista, Roberto Antonaz, si è rivolto ai banchi della Lega Nord, ispiratori dell’emendamento, accusando i consiglieri del Carroccio a forza di «Lega ladra».
Al termine del voto, il capogruppo della Lega, Danilo Narduzzi, ha chiesto alla presidenza che non si ripetano casi del genere. «Altrimenti – ha detto, riferendosi ad Antonaz – mi vedo costretto ad alzarmi e a tirarti due pappine in faccia anche adesso».
Appena approvato l’emendamento sulle farfalle è toccato alle api, con un finanziamento da 25 mila euro per gli apicoltori del Carso triestino richiesto dal Pd. «Le farfalle non vanno bene – hanno ironizzato dai banchi del Pdl – mentre le api sì?». (...)
(Messaggero Veneto, 15 dicembre 2012 )
Per leggere tutto l'articolo:

Incontri e proposte dell'Istituto di Trasaghis

Sul Messaggero Veneto di ieri è apparso, in cronaca di Osoppo, un articolo riferito ad appuntamenti delle scuole del Comprensivo. Non c'era una parola però che permettesse di capire trattarsi dell'Istituto di Trasaghis nè che si facesse riferimento anche ad iniziative promosse dalla Biblioteca comunale di Trasaghis. Una svista o tagli dovuti alla cronica carenza di spazi per le cronache locali? Chissà.  Proviamo quindi a rileggere l'articolo con alcune piccole ma  doverose aggiunte.


Tutti gli incontri coi genitori nelle scuole del comprensivo

OSOPPO La direzione dell'istituto scolastico comprensivo di Trasaghis fa sapere che nei prossimi giorni sono in programma gli incontri con i genitori per presentare l'offerta formativa di tutte le scuole che vi fanno parte. In particolare, sono in programma un incontro lunedì 17 per la scuola di Osoppo, e giovedì 20 per la scuola di Venzone. Entrambe le presentazioni sono fissate alle 16.30. Nei plessi di Osoppo e Venzone i genitori riceveranno informazioni anche sulle sezioni primavera, già attivate a partire da quest’anno scolastico. I bambini interessati all’iscrizione sono quelli nati dal 1°gennaio 2010 al 30 aprile 2011, mentre quelli che possono iscriversi alla “sezione Primavera” di Osoppo e di Venzone sono quelli nati dal 1°maggio al 31 dicembre 2011. Nelle strutture scolastiche sono di recente iniziati anche gli incontri per sensibilizzare i più piccoli alla lettura in collaborazione con il Comune di Trasaghis e il sistema interbibliotecario del gemonese. Gli orari di apertura della Biblioteca comunale di Trasaghis, nella sede di Braulins, sono i seguenti: martedì 17.30-19.30; sabato 15-19. (p.c.)


venerdì 14 dicembre 2012

Le farfalle di Bordano fanno litigare a Trieste i Consiglieri regionali


Rissa e minacce in consiglio regionale
per i fondi alle "farfalle di Bordano"

Degenera l'esame della finanziaria 2013 quando passano
i 140mila euro per la struttura friulana. La lite fra Rc e Lega



TRIESTE - Le farfalle fanno litigare maggioranza e opposizione nel Consiglio 
regionale del Friuli Venezia Giulia, con insulti («ladri») e minacce («ti dò due pappine»). 
È successo questa sera a Trieste, dove l'aula è impegnata nell'esame della legge 
finanziaria 2013.

Quando la maggioranza ha approvato un finanziamento della giunta regionale 
da 140mila euro per la Casa delle farfalle di Bordano (Udine), il consigliere di 
Rifondazione comunista, Roberto Antonaz, si è rivolto ai banchi della Lega Nord, 
ispiratori dell'emendamento, accusando i consiglieri del Carroccio a forza di 
«Lega ladra».

Al termine del voto, il capogruppo della Lega, Danilo Narduzzi, ha chiesto alla 
presidenza che non si ripetano casi del genere. «Altrimenti – ha detto, riferendosi 
ad Antonaz - mi vedo costretto ad alzarmi e a tirarti due pappine in faccia 
anche adesso».
Venerdì 14 Dicembre 2012 
dal sito web de "Il Gazzettino"
http://www.gazzettino.it/regioni/friulivg/rissa_e_minacce_in_consiglio_regionale_per_la_legge_sui_fondi_per_le_farfalle/notizie/238230.shtml



Ancora centraline: prevista una sul Faeit a Cavazzo

Questo Blog si è soffermato più volte sulle tante (troppe?) domande presentate per la realizzazione di centraline sul Leale e sull'uscita dello scarico del Lago prima della confluenza nel Tagliamento. Si attende ancora, a onor del vero, una seria discussione sull'argomento giacchè se teoricamente  qualcuna di esse può essere realizzata nel pieno rispetto dell'ambiente è perlomeno improbabile che tutte possano coesistere.
Si è appreso  da poco dell'intenzione dell'Amministrazione comunale di Cavazzo di far realizzare una nuova centraline per la produzione di energia idroelettrica sul torrente Faeit. Se ne è parlato in occasione della recente "giornata della trasparenza"; ne danno notizia il sito del Comune e della conca tolmezzina:


Giornata della trasparenza a Cavazzo incentrata su energia e fonti rinnovabili


Venerdì 30 novembre, presso il Municipio di Cavazzo Carnico si è svolta la seconda giornata della trasparenza nell'ambito delle
 iniziative previste dal "Programma triennale per la trasparenza e l'integrità" dei Comuni dell'Associazione Intercomunale Conca Tolmezzina. 

Realizzazione di una centralina idroelettrica sul torrente Faeit

Nel corso dell'incontro pubblico, dopo la introduzione del Sindaco, l'ing. FACHIN Attilio ha illustrato dettagliatamente lo studio di fattibilità relativo alla realizzazione di una centralina idroelettrica sul torrente Faeit. Esaminati gli aspetti morfologici, il contesto territoriale, la compatibilità urbanistica ed i vincoli presenti nella zona, si è passati alla descrizione tecnica dell'opera ed alla disamina degli impatti ambientali. La produzione di energia elettrica stimata sarà pari a 565.000 kWh annui per una  potenza nominale di concessione pari a 90,40 kW. Lo studio di fattibilità dell'impianto prevede che l'opera di presa sia localizzata in località Puint di Daudaz e che la condotta forzata venga interrata per circa 1600 metri lungo l'esistente strada comunale, per giungere alla centrale che verrebbe realizzata a valle in prossimità della località Sciera, ove verrà effettuato il rilascio dell'acqua captata. Al fine di salvaguardare al massimo l'ambiente circostante è stato stabilito di effettuare il rilascio del "minimo vitale", ovvero della quantità di acqua che non verrà prelevata e che continuerà a scorrere nell'alveo, in misura  due  volte e mezza maggiore rispetto ai limiti imposti dalla normativa, in modo da consentire la presenza significativa di acqua anche nel tratto del torrente interessato dal prelievo. Sono stati dettagliati i costi presunti per la realizzazione dell'opera, pari a 790.000 euro e la sostenibilità finanziaria della stessa. Le entrate derivanti dalla vendita annua della produzione di energia elettrica sono state stimate in 124.000 euro circa, mentre i costi annui di esercizio dovrebbero aggirarsi attorno ai 5.200 euro.
Il sindaco Dario Iuri ha sottolineato che con la realizzazione dell'intervento non solo ci si propone di conseguire una significativa entrata a favore della amministrazione comunale, fattore strategico in una fase in cui sono sempre più scarse le risorse trasferite da Regione ed altri enti sovracomunali, ma si vuole anche far sì che la opportunità di realizzazione di impianti idroelettrici (e di poter conseguentemente beneficiare dei relativi introiti) non sia lasciata in mano alla iniziativa privata, ma venga riservata all'ente pubblico, che potrà garantire al meglio la conservazione dell'ambiente.   

Altri interventi per l'utilizzo di fonti rinnovabili

L'ing. Valentino Pillinini, responsabile dell'Ufficio comune per i Servizi Tecnici e delle Opere Pubbliche dell'Associazione Conca Tolmezzina, ha fatto quindi  il punto su quanto il Comune di Cavazzo ha attuato per favorire il risparmio energetico e la produzione di energia attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili quali gli impianti fotovoltaici presso il Municipio, a servizio anche della scuola primaria, la realizzazione di tratti di illuminazione pubblica con installazione di corpi illuminanti a LED, gli interventi in progetto per l'isolamento termico di edifici pubblici, evidenziando i dati sui risparmi e sulle maggiori entrate conseguite.

I cittadini che hanno partecipato alla serata hanno potuto, a conclusione della serata, rivolgersi ai responsabili degli uffici, segnalando la necessità di interventi e ponendo vari quesiti.


(da http://www.comune.cavazzocarnico.ud.it/altofriuli/cavazzo/home.nsf/NoFrames/4AD2778C88DDC4B7C1257ACA003E3E64?OpenDocument )