"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 17 dicembre 2012

Le farfalle di Bordano fanno litigare a Trieste i Consiglieri regionali (3)


Ancora dichiarazioni e commenti dopo la concessione, da parte del Consiglio regionale, di un rilevante contributo alla "Casa delle farfalle" di Bordano.

Il "Messaggero Veneto" riporta le dichiarazioni "di fuoco" dei consiglieri Antonaz e Moretton:

«In tempi di crisi – è il commento di Roberto Antonaz di Rifondazione comunista – è il caso di mettere soldi per la casa delle farfalle? O per gli oratori e le panche delle chiese? Questo non significa essere anticlericali, ma valutare che per un anno si poteva pensare ad altre priorità». Antonaz sottolinea i mancati finanziamenti per volontariato, cooperazione, cultura, diritto allo studio, scuole statali. «Ma c’è un milione e mezzo per l’ascensore al Castello di Gorizia, un pallino del sindaco Romoli, ma un’opera che i goriziani non vogliono. C’è un milione per il polo intermodale di Ronchi, ma ne abbiamo persi sei dall’Europa. La finanziaria è di lacrime e sangue soltanto per qualcuno», conclude.
Anche dal democratico Gianfranco Moretton arriva «l’invito alla giunta e alla maggioranza a utilizzare meglio le risorse, con il buon senso del padre di famiglia. Ma il mio appello anche in Consiglio è andato a farsi benedire. Il massimo sfregio sono i 140 mila euro per la Casa delle farfalle di Bordano, voluti dal leghista Picco. È uno schiaffo – continua Moretton – a urgenze come il lavoro, l’agricoltura, il welfare. Mi auguro intervenga Tondo per porre fine a questo andazzo, ma per farlo dovrebbe essere presente in Aula, avvenimento sempre più raro», conclude Moretton.

(Regione, la grande abbuffata, dal Messaggero Veneto del 16 dicembre 2012)

E Gianfranco Leonarduzzi, dal suo Blog, ipotizza accordi spartitori:

Tondo vuole fare in fretta e ieri ha diramato un comunicato esplicativo per far intendere quali sono le sue intenzioni per il prossimo anno.  Tutte le forze moderate, comprese le schegge autonomiste che necessitano di una casa comune, saranno le benvenute. Per  questo motivo, i dettagli della finanziaria sono più espliciti di mille parole. Ecco perchè la coalizione pro Tondo non subirà grandi rivoluzioni: L'UDC viene accontentata con la richiesta del consigliere Salvador che impegna la giunta a finanziare i parchi regionali, in particolare quello delle dolomiti friulane, oltre 800mila euri per la valle di Barcis e Cimolais. La lega strappa, per la casa delle farfalle di Enore Picco da Bordano, 140mila euri. Cacitti consolida l'elettorato della val Degano, Tagliamento, But e Ferro con 500mila euri al COSINT di Somma; il tarvisiano si agita e, malgrado Baritussio sia "distaccato" con la DESTRA, sul tavolo del Parco delle prealpi carniche viene servito un piatto da 675mila euri. Restano ancora un paio di giorni, lunedì e martedì per perfezionare gli equilibri, che non sono solo quelli legati alla coalizione, ma anche ai loro componenti.

(da http://leonarduzzi.blogspot.it/ )
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Sull'argomento, un socio della "Casa delle farfalle"  così commenta le contestazioni al contributo emerse in Consiglio regionale:


A proposito di scandalo farfalle
Lettera aperta a chi si scandalizza
Egregio Moretton, egregio Antonaz:
Apprendo dalla stampa della vostra indignazione, del vostro stupore, del vostro grido da personaggi austeri, ma per cortesia sapreste dare ai cittadini che lavorano, si arrabattano e spesso fanno volontariato, una comprensibile e coerente spiegazione del perché così tanto scandalo?
Intervenire a sostegno di una attività, nata 10 anni fa, che ha contribuito a muovere ben oltre mezzo milione di visitatori, che ha realizzato una decina di mostre tematiche (a carattere scientifico divulgativo e didattico), che ha ospitato oltre 15 mila gruppi scolastici (proponendo percorsi e laboratori scientifici), che ha organizzato decine di eventi a contenuto scientifico e divulgativo, che ha predisposto e offerto pacchetti didattici o semplicemente turistici, in Austria, Slovenia e Germania, che ha realizzato pubblicazioni scientifiche, che ha ricevuto attestati di stima da parte di organizzazioni internazionali e che si avvale, per realizzare ciò, della collaborazione di numerosi giovani, offrendo loro una opportunità di reddito e di sviluppare di esperienza imprenditoriale (non però di mero stipendificio).
Perché vi scandalizza programmare PRIMA (in via preventiva e non curativa) interventi per rilanciare, incrementare, diversificare, migliorare l’intera offerta della struttura e in tal modo consentirle di restare operativamente e economicamente attiva, ed efficiente e al contempo continuare quindi ad attrarre visitatori e generare ricaduta economica sull’intera area? Egregi Consiglieri, forse vi sfugge che si sta provando a dare supporto, effettuando investimenti per crescere e non elargendo prebende, supporto ad investire con l’efficacia e l’efficienza che il gestore (con numerosi sforzi) ha finora dimostrato di saper fare bene, investire in un bene PUBBLICO di cui la collettività se ne avvale (o sono beni collettivi solo le spiagge, le piste, i teatri, i set cinematografici, le varie feste, i concerti, le luminarie, le associazioni di diversa natura, credo e fede, ecc “purché amiche”?).
Forse vi sfugge che questo “modo” in molti Stati EVOLUTI è un metodo definito vincente (il museo è pubblico, il privato lo gestisce accollandosi tutti i costi di gestione e, fino dove arriva, d’investimento e lo Stato o la Contea partecipano finanziariamente ai piani di crescita e sviluppo).
Perché non consentire a una struttura “eco museale” (riconosciuta e autorizzata come tale anche dal Ministero dell’Ambiente) di incrementare l’offerta, di individuare e applicare tecnologie per il risparmio energetico (e quindi dei costi di gestione), di riproporsi con nuove offerte (mostre percorsi tematici, laboratori ecc ecc), di raggiungere altri mercati, perché questo Vi scandalizza tanto?
Forse le cose su cui indignarsi e scandalizzarsi potrebbero essere davvero tante altre ?
Preferireste forse intervenire quanto il gestore abbandona l’impresa? (costa al cittadino molto di più ma restituisce più consenso)? O prendete semplicemente a buon gioco il termine farfalla, l’effimero, l’evanescente, il quasi nulla (populismo e giornalismo di basso livello)
Non so quanto Moretton e Antonaz sappiano bene di cosa stanno parlando, ma so che questa è la politica dell’Italia di oggi, mi piacerebbe davvero che in un Italia di domani, chi ci amministra conosca almeno un po’ di cosa sta parlando e sia quantomeno coerente (e si che gli Egregi siedono da lustri sugli scranni a Trieste e di “cose” ne hanno viste e fatte tante).
G.P.


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Da parte nostra, come abbiamo già cercato di motivare su facebook, nessuno mette in discussione l'operato e la buona volontà della casa delle Farfalle e il fatto che l'iniziativa vada sostenuta. Le perplessità (non tanto in Val del Lago, sinora, ma nei commenti che da varie parti arrivano o si sentono sui lavori del Consiglio) nascono dalle modalità di concessione del contributo e dalla sua entità, ritenuta sproporzionata. Insomma … Bordano meritava un accordo "bipartisan" e non certo di essere occasione di scontro. Ma su questo è auspicabile sentire l'opinione dei lettori. (A&D)

9 commenti:

  1. Peccato che questi due personaggi politici che si sono strappate le vesti per 140 mila euro date a Bordano e alle sue farfalle, non abbiano - così mi risulta - minimamente gridato allo scandalo davanti a ben 5 MILIONI DI EURO (1 milione a titolo di rata non rimborsata alla regione - cioè a noi ! - e 4 milioni a garanzia fidejussoria di un mutuo contratto da poco) REGALATI al super-indebitato teatro lirico Verdi di Trieste: teatro che ha un buco di ben 23 MILIONI DI EURO! E si strappano le vesti per 140 mila euro?

    Buona lettura!

    http://www.liberoquotidiano.it/news/spettacolo/1138285/Lirica--Regione-Fvg-accorda-garanzia-fidejussoria-al-teatro-Verdi.html

    E non cercate la notizia sul Messaggero Veneto, perchè non c'è!



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  2. Forse che questi 2 signori non finanziano cose "loro"? Queste cose non escono mai dall'aula del consiglio. Uno finanzia la bocciofila del suo paese, l'altro con 90000 euro gli studi gramsciani, che Gramsci è sicuramente attinente al Friuli. Quando era assessore alla cultura ha dato milioni ai circoli ARCI. Poi sono arrivate le elezioni, e il popolo che queste cose le sapeva gli ha dato 3 voti forse.....meno voti di una circoscrizione o di una proloco . Poi magari vinceranno le prossime elezioni e allora via le farfalle e si finanzia la rivista di studi marxisti.

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  3. Bè, di certo Antonaz quando finanziava Radio Palestina non ha dato grande esempio.
    Però, quello che non capisco, e scusatemi non voglio attaccare nessuno ma è un semplice dubbio, se come si dice la struttura richiama migliaia e migliaia di visitatori ogni anno, e visto che si paga l'ingresso per entrarci, come mai non sta in piedi da sola?

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    1. Bella domanda, Anonimo. Assomiglia al tema posto su facebook: "Insomma, ci può essere sviluppo senza sovvenzioni?". Bisogna stare attenti a non partire col piede sbagliato, tipo "si è con Antonaz e quindi contro Picco" (e viceversa). E' meglio chiedersi: "La Casa serve alla Valle del Lago?" "E' giusto continuare a sostenerla?". Per A&D le risposte sono affermative. Detto questo, però, vanno fatti quattro conti, per garantire un giusto mix fra sovvenzioni esterne ed entrate proprie.

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  4. Salve, per rispondere alla domanda: come mai la Casa delle Farfalle non si mantiene da sola, vorrei rispondere che fino a oggi questa attività è riuscita a mantenere l’elevato standard grazie ai sacrifici di molte persone che hanno offerto il loro aiuto senza pretendere di essere pagate perché credono nel valore di ciò che è stato fatto e che educare le persone non sia solo gratificante, ma sia giusto. Sono molti gli sforzi che sono richiesti per mantenere tale standard, e vanno oltre le risorse che derivano dai soli biglietti. Basti pensare al personale laureato e specializzato che da anni presta servizio preso la Casa per uno stipendio da operaio, o anche meno, senza pretendere di più per amore sì delle farfalle, ma prima di tutto perché consapevoli di contribuire a costruire e mantenere qualcosa di speciale, che merita di esistere anche se i visitatori non possono permettersi di pagare più degli 8 euro del biglietto. Come facente parte dell’attuale gestione della struttura, mi addolora leggere l’indignazione di qualcuno secondo cui la nostra attività non meriti di essere aiutata e banalizzare tutti gli sforzi di tutti i nostri collaboratori che, ricordiamo, hanno contribuito a valorizzare il territorio e fornire un servizio culturale e turistico che non comprendo come possa essere ignorato.
    Chi mi conosce sa che non entro volentieri in polemiche (come quella in oggetto), tuttavia non posso non manifestare sdegno per chiunque strumentalizzi il nostro lavoro per alimentare guerre che nulla hanno a che fare con la nostra attività che, ribadisco, in buona parte rappresenta un servizio di cultura per i visitatori, siano esse scuole o turisti. Non dico che iniziative artistiche come il teatro non debbano godere dell’appoggio dello stato, ma di certo non penso che il valore culturale di ciò che facciamo sia da meno. Non credo proprio che milioni stanziati per la lirica siano soldi meglio spesi di quelli che qualcuno adesso ci vuole dare per continuare a educare, far conoscere la scienza e valorizzare il nostro territorio. Certo 140 mila euro sono tanti, ma sono tanti per me, non per una struttura di 2000 metri quadri che richiede sforzi energetici proibitivi e l’attività di persone che non si potrebbe certo permettere. Ogni qual volta sono arrivati aiuti (contributi), sono stati utilizzati per migliorare la struttura e incrementare l’offerta per il pubblico, non per aumentare gli stipendi. Se qualcuno si domanda se ci può essere sviluppo senza sovvenzioni rispondo che per lo sviluppo culturale non è così, almeno oggi. Da sempre siamo chiamati a dare parte delle nostre tasse per mantenere musei, opere d’arte, chiese (su questo trattengo un commento), partiti, giornali, editori e persino aziende che altrimenti fallirebbero per l’incompetenza dei dirigenti. Adesso c’è la crisi, rischiamo tanto come tutti, solo che per le “farfalle” non c’è cassa integrazione, solo polemiche perché qualcuno potrebbe salvarle. E non parlo del mio lavoro, ma di un museo vivente che ha più successo di molti musei nazionali che nessuno si sogna di mettere in discussione.
    Ciò che sto scrivendo è personale e riguarda i miei sentimenti, non necessariamente quelli delle altre persone che operano nella Casa delle Farfalle, che comunque credo condividano.
    Io non me ne intendo di politica (mea culpa). In molti mi hanno spiegato che la polemica che nasce dalla questione dei finanziamenti “alle farfalle” ha solo fini politici. Se l’idea è di Caio, allora Tizio dice che è una vergogna, a prescindere dal valore dell’idea. Voi direte: “buongiorno! Non lo sapevi?”. Beh… no! Sono molto ignorante in materia. Nel nostro staff abbiamo ottimi biologi, educatori, tecnici del settore, ma non possiamo permetterci un avvocato (o chi per esso) che si occupi di queste cose.
    Abbiamo altre cose da fare, cose importanti e vi prego, mentre siamo occupati a farle, non tirateci le pietre, non lo meritiamo.
    Francesco Barbieri

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  5. caro Anonimo ti sei chiesto anche perché nonostante si paghi, e profumatamente i tais e quanto altro a Friuli doc, là Regione ogni anno finanzia con migliaia di euro là manifestazione? e così le mostre i concerti e là realizzazione di film in Friuli? là casa delle farfalle è forse figlia di un dio minore? a quante persone garantisce un occupazione e una retribuzione? ve lo siete mai chiesto? e i ustirs, anche se non lo ammettono, non hanno forse un ritorno dal passaggio di 50/60 mila persone all' anno? o è importante solo là bavisela in Fvg ?

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    1. Già, ma 50 - 60 mila persone venivano, gli anni scorsi, a bere un tai dopo avere visitato "il paese dei murales delle farfalle". Ora, se i murales vengono lasciati sbiadire, quell'attrattiva andrà inesorabilmente scemando e la "Casa delle Farfalle", che di questa situazione è figlia, dovrà necessariamente usufruire sempre di più di sovvenzioni pubbliche per sopravvivere. Ecco allora la necessità di "fare sistema", per non disperdere il senso (e la fortuna) di quell'idea geniale che è stata "i murales das pavees".

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  6. se a nessuno interessa recuperarli ma, anzi preferiscono che il passato venga cancellato, i murales e la casa delle farfalle passeranno nell'oblio come è stato per il concorso delle fiabe, la festa delle farfalle ecc. Così finalmente non ci saranno più orde di turisti a disturbare la beata quiete che tanto piace ai bordanesi. in compenso ci sarà un loculo a testa garantito!

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  7. Perchè si tiri in ballo Friuli.doc confesso che non lo capisco, soprattutto perchè è una manifestazione che in tre giorni richiama quasi un milione di persone ed è anche pesantemente penalizzata, sotto il profilo dei finanziamenti regionali. E la penalizzazione finanziaria è dettata esclusivamente da "guerre politiche" (Tondo contro Honsell).

    Ricordo, per chi non lo sa, che con la finanziaria regionale appena approvata, sono stati concessi ad un progetto che neppure esiste sulla carta - PARCO DEL MARE di Trieste - ben due milioni di euro: un autentico spreco di denaro pubblico dal momento che non esiste ancor nessun progetto. Ma è un'IDEA fortemente sponsorizzata dal Presidente delle Camera di Commercio di Trieste e siamo sotto elezioni.....

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