"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 3 dicembre 2012

Amministratori che reinterpretano il Medio Evo (6)

Del calendario "Ironie medievali" si è discusso anche nel corso dell'ultima seduta del Consiglio comunale di Trasaghis, quando il Sindaco ha riferito che si tratta di "un avvenimento positivo e con lo scopo sociale di tali amministratori di  aiutare alcune famiglie che versano in disagiate condizioni economiche tramite i contributi che verranno versati per il calendario".

Intanto, sul Messaggero Veneto di ieri, è apparsa una lettera del sig. Nevio Candolini che valuta in tutt'altro modo l'iniziativa:

ALTO FRIULI Il calendario? Pessima idea 

In riferimento all’articolo del “Messaggero Veneto” di sabato 17/11/2012, “E nel calendario, spunta il sindaco con le odalische”, sono rimasto sorpreso e profondamente amareggiato dalle immagini di nostri amministratori dell’Alto Friuli in pose a dir poco volgari e da Basso Impero. Travestitismi di dubbio gusto, oltretutto in persone fisicamente appesantite che, invece di fare ridere, mi davano un senso di malinconia, di tristezza. Starei attento poi a scherzare sulle torture del Medioevo, che è stato il periodo più buio della nostra storia, in cui la sopraffazione, la crudeltà, lo schiacciare il più debole erano pratiche all’ordine del giorno. Ben altro si poteva fare per trovare dei fondi per le fasce più deboli della popolazione. Ad esempio, invitare qualche artista locale e devolvere i proventi della serata o delle serate a questo nobile scopo. Vista poi la simpatia dei nostri per il Medioevo, invitare qualche esperto a parlarci di questo periodo. Una cena aperta a tutti, versando un sostanzioso contributo. Chi non pagherebbe per stare al desco con il suo sindaco e con i suoi amministratori? Sarebbe un modo di confrontarsi con la popolazione. “Due piccioni con una fava!”. Un concerto. Ah già, dimenticavo la fine ingloriosa del Rototomm Sunsplash di Osoppo. Questo no, non si può fare. C’è solo una piccola ricaduta di qualche centinaia di migliaia di euro! Per concludere, mentre applaudo all’inizitiva di aiutare i più deboli, devo ribadire che questa è stata una scelta discutibile, discutibilissima. Termino con una frase presa in prestito da mia madre che diceva: “Oh Signôr, a si stâ voltânt il mont”. 
Nevio Candolini , Udine

(Messaggero Veneto, 2 dicembre 2012)


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