"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

giovedì 28 febbraio 2013

Corsi di lingua e cultura friulana ... ancje intal Glemonàs

Il Comune di Gemona, con la collaborazione dell'Associazione Intercomunale del Gemonese (cui aderiscono anche Bordano e Trasaghis), della Provincia di Udine e della S.F.F.  organizza a Gemona due corsi pratici di lingua e cultura friulana (base e intermedio) che sono aperti a tutti e non prevedono costi da parte dei corsisti. Iscrizioni entro l'11 marzo 2013.

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Il Comun di Glemone, in colaborazion cul Sportel Sorecomunâl pe lenghe furlane dal Glemonàs e cu la Societât Filologjiche Furlane, al organize  doi  CORS PRATIC DI LENGHE E CULTURE FURLANE.
I cors a duraràn 24 oris (12 lezions di dôs oris ognidune), e si davuelzarà te zornade di vinars, in orari preserâl , tacant cul  15 di març dal 2013 as 18, te sede dal Palaç Elti - Museu Civic (e dopo ancje inte vecje glesie di Sant Michêl, slarc di Puarte Udin, dongje dal Domo), a Glemone.
Il cors, curât di docents de Societât Filologjiche Furlane, al è viert a ducj e nol previôt spesis di bande dai corsiscj. I argoments des lezions a saran la grafie uficiâl de lenghe furlane, nozions di base di gramatiche e di sintassi, leterature furlane, storie dal Friûl, gjeografie regjonâl, storie da la art furlane, tradizions popolârs, folclôr, usancis, ritualitâts, e v.i.
Lis lezions a saran integradis di supuarts audiovisîfs e de furnidure di dispensis e di altri materiâl di bande dai docents. In plui, par cui che al vûl, si podarà aprofondî la cognossince dai struments disponibii in Rêt par scrivi in maniere corete par furlan, come vocabolaris, coretôrs, e altri materiâl informatic.
Par informazions e iscrizions si à di indreçâsi al SPORTEL SORECOMUNÂL PE LENGHE FURLANE DAL GLEMONÀS, referente dot. Linda Picco, a chestis direzions:
- Comun di Glemone, Municipi; tel. 0432.973234; e-mail: urp@com-gemona-del-friuli.regione.fvg.it
- Comun di Bordan, Municipi, ; tel. 0432.988049, int. 614; e-mail: sportello.friulano@com-bordano.regione.fvg.it
- Comun di Vençon, tel. 0432/985266, int. 208; e-mail: sportello.friulano.venzone@gmail.com .

mercoledì 27 febbraio 2013

Quante versioni esistono del brano "Sul puint di Braulins"? Idee per una ricerca in Rete


Musica, Spotify impazza
e offre rarità made in Friuli

Sul web da qualche giorno l’app gratuita che minaccia il colosso iTunes. Non solo rock-pop mondiale, ma anche Maieron, Mitili, Prozac +, Tarm e altri


di Davide Francescutti
UDINE. Tutti pazzi per Spotify, l'app musicale che sta minacciando iTunes e altri programmi simili, visto che fa ascoltare, gratuitamente, musica in streaming mentre si è connessi al web. Sbarcata in Italia in contemporanea con lo scorso festival di Sanremo, ha nel suo ricco catalogo, oltre 15 milioni di brani, non solo le ultime novità della musica mondiale, ma anche alcuni titoli di nicchia come quelli legati al Friuli, tra canzoni in marilenghe e tracce ormai introvabili.
Ci si iscrive liberamente, anche attraverso il proprio profilo Facebook, sia da computer sia da dispositivo mobile (in questo caso però la app gratuita ha una durata limitata, per poi passare alla versione a pagamento). L'interfaccia è molto semplice. Ci sono i menù da cliccare per scoprire le novità e le estensioni della app, la funzione radio (da un'artista preferito ti ricava una sorta di stazione radiofonica personalizzata con canzoni di artisti simili e un po' di pubblicità ogni ora di ascolto che però scompare nelle versioni a pagamento) e le proprie playlist (cartelle nelle quali mettere una sequenza di canzoni favorite).
C'è poi il grande spazio in cui scegliere tra i risultati delle ricerche (suddivisi per canzone, artista e album) e quello della condivisione, nella quale scoprire live cosa stanno ascoltando i propri amici e quali siano i loro pezzi preferiti. A chiudere il tutto la barra di riproduzione.
L'app, come si è detto, permette di scoprire o ritrovare, a fianco dei grandi nomi del rock-pop mondiale, anche canzoni e autori made in Friuli. Prendete per esempio una ricerca semplice come quella di Sul puint di Braulins, dal titolo di una delle villotte più conosciute. Tra i risultati che si ottengono una versione alla fisarmonica del musicista del Comelico, Oskar De Tomas Pinter, a fianco di quella di Sandro Donati dall'album Project Friul. Village songs and poems from Friul, magari ormai introvabile in cd ma qui ascoltabile, gratuitamente in tutta la sua tracklist, in pochissimi click.
Di questo passo è altrettanto facile trovare tanti altri esponenti della musica in friulano (per esempio William Musig con Dario Zampa nel brano intitolato Furlan cowboy) come di quella collegata al Friuli. Basta cercare il nome della Piccola Patria e vengono fuori molti e diversi risultati: dal Requiem in D minor di Mozart eseguito dall'Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia ai canti sacri della Cantoria di Illeggio, dalle canzoni folk di Gigi Maieron e Mitili FLK sino alla musica elettronica-concettuale di Glacial con i brani On Friuli island 1 e 2.E poi le chicche. Come Baby, I want to be loved, ep del 1987 di soli 4 brani che la leggenda vuole sia stato registrato dagli One Way Out in una baita vicino a Torreano di Cividale. (...)
Una rivoluzione copernicana, quella di Spotify, riassunta in uno degli spot che si alternano alle canzoni nella versione gratuita della app (che offre tanto – va detto –, ma non tutto, e dà il meglio di  con le discografie più recenti): e dunque che senso ha scaricare alcuni brani se invece si possono avere tutti gratis on line da ascoltare in ogni momento? Una proposta che attira chi è costantemente connesso al web. «È potentissimo – spiega Gianpiero Riva, instagramer friulano conquistato dalla nuova app – il fatto di poter organizzarsi le playlist, condividerle con gli altri e scoprire così nuovi artisti. La cosa straordinaria è l'immediatezza che però, a volte, può essere un elemento negativo.
Una volta infatti spendevi i tuoi risparmi per acquistare l'ellepi di un artista che poi ti ritrovavi letteralmente a studiare, compresa impaginazione e foto della confezione. Oggi, con la musica liquida, si rischia di perdere questa fondamentale componente dell'ascolto. Ma per chi ha già cultura musicale, immergersi in Spotify è fantastico».

(Messaggero Veneto, 24 febbraio 2013)

martedì 26 febbraio 2013

Il voto in Val del Lago - 3 - Cavazzo


COMUNE DI CAVAZZO CARNICO


SENATO

VOTANTI 69.38%

ABITANTI: 1.102 ELETTORI: 833 

Lista Voti %
IL POPOLO DELLA LIBERTA' 66 11,76
LEGA NORD 26 4,63
FRATELLI D'ITALIA 13 2,31
LA DESTRA 6 1,06
TOTALE SILVIO BERLUSCONI 111 19,76

PARTITO DEMOCRATICO 192 34,22
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17 3,03
CENTRO DEMOCRATICO - -
TOTALE PIER LUIGI BERSANI 209 37,25

CON MONTI PER L'ITALIA 84 14,97
TOTALE MARIO MONTI 84 14,97

RIVOLUZIONE CIVILE 5 0,89
TOTALE ANTONIO INGROIA 5 0,89

MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 147 26,2
TOTALE GIUSEPPE PIERO GRILLO 147 26,2

FARE PER FERMARE IL DECLINO 1 0,17
TOTALE OSCAR FULVIO GIANNINO 1 0,17

FORZA NUOVA 4 0,71
FIAMMA TRICOLORE - -
TOTALE altri - 0,71



CAMERA

% VOTANTI
69.98%
ENTI SCRUTINATI
1 / 1
ABITANTI: 1.102 ELETTORI: 893

Lista Voti %

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 68 11,2
LEGA NORD 26 4,28
FRATELLI D'ITALIA 12 1,97
LA DESTRA 6 0,98
GRANDE SUD - MPA - -
MIR - MODERATI IN RIVOLUZIONE - -
TOTALE SILVIO BERLUSCONI 112 18,43

PARTITO DEMOCRATICO 193 31,79
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18 2,96
CENTRO DEMOCRATICO 1 0,16
TOTALE PIER LUIGI BERSANI 212 34,91
SCELTA CIVICA CON MONTI PER L'ITALIA 74 12,19
FUTURO E LIBERTA' 7 1,15
UNIONE DI CENTRO 2 0,32
TOTALE MARIO MONTI 83 13,66
RIVOLUZIONE CIVILE 11 1,81
TOTALE ANTONIO INGROIA 11 1,81
MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 185 30,47
TOTALE GIUSEPPE PIERO GRILLO 185 30,47
FARE PER FERMARE IL DECLINO 1 0,16
TOTALE OSCAR FULVIO GIANNINO 1 0,16
FORZA NUOVA 3 0,49
TOTALE altri - 0,49

lunedì 25 febbraio 2013

Il voto in Val del Lago - 2 - Bordano


I risultati delle votazioni nel COMUNE DI BORDANO

COMUNE DI BORDANO


SENATO

% VOTANTI
71.35%
ENTI SCRUTINATI
2 / 2
ABITANTI: 810 ELETTORI: 583 




Lista Voti %
IL POPOLO DELLA LIBERTA' 51 13,07
LEGA NORD 29 7,43
LA DESTRA 4 1,02
FRATELLI D'ITALIA 3 0,76
TOTALE SILVIO BERLUSCONI 87 22,28
PARTITO DEMOCRATICO 121 31,02
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 5 1,28
CENTRO DEMOCRATICO - -
TOTALE PIER LUIGI BERSANI 126 32,3
CON MONTI PER L'ITALIA 45 11,53
TOTALE MARIO MONTI 45 11,53
RIVOLUZIONE CIVILE 3 0,76
TOTALE ANTONIO INGROIA 3 0,76
MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 119 30,51
TOTALE GIUSEPPE PIERO GRILLO 119 30,51
FARE PER FERMARE IL DECLINO 3 0,76
TOTALE OSCAR FULVIO GIANNINO 3 0,76
FORZA NUOVA 5 1,28
FIAMMA TRICOLORE 2 0,51
TOTALE altri - 1,79


CAMERA

% VOTANTI
70.99%
ENTI SCRUTINATI
2 / 2
ABITANTI: 810ELETTORI: 631 


Lista Voti %
IL POPOLO DELLA LIBERTA' 50 11,9
LEGA NORD 33 7,85
LA DESTRA 6 1,42
FRATELLI D'ITALIA 4 0,95
GRANDE SUD - MPA - -
MIR - MODERATI IN RIVOLUZIONE - -
TOTALE SILVIO BERLUSCONI 93 22,12
PARTITO DEMOCRATICO 111 26,42
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 9 2,14
CENTRO DEMOCRATICO - -
TOTALE PIER LUIGI BERSANI 120 28,56
SCELTA CIVICA CON MONTI PER L'ITALIA 44 10,47
UNIONE DI CENTRO 3 0,71
FUTURO E LIBERTA' 1 0,23
TOTALE MARIO MONTI 48 11,41
RIVOLUZIONE CIVILE 4 0,95
TOTALE ANTONIO INGROIA 4 0,95
MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 148 35,23
TOTALE GIUSEPPE PIERO GRILLO 148 35,23
FARE PER FERMARE IL DECLINO 3 0,71
TOTALE OSCAR FULVIO GIANNINO 3 0,71
FORZA NUOVA 4 0,95
TOTALE altri - 0,95






Il voto in Val del Lago - 1 - TRASAGHIS

I risultati delle votazioni nel Comune di Trasaghis



COMUNE DI TRASAGHIS

SENATO

% VOTANTI
71.56%
ENTI SCRUTINATI
5 / 5
ABITANTI: 2.337 ELETTORI: 1.804 

Lista Voti %
IL POPOLO DELLA LIBERTA' 187 15,03
LEGA NORD 149 11,97
FRATELLI D'ITALIA 17 1,36
LA DESTRA 9 0,72
TOTALE SILVIO BERLUSCONI 362 29,08
PARTITO DEMOCRATICO 384 30,86
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18 1,44
CENTRO DEMOCRATICO 2 0,16
TOTALE PIER LUIGI BERSANI 404 32,46
CON MONTI PER L'ITALIA 144 11,57
TOTALE MARIO MONTI 144 11,57
RIVOLUZIONE CIVILE 15 1,2
TOTALE ANTONIO INGROIA 15 1,2
MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 294 23,63
TOTALE GIUSEPPE PIERO GRILLO 294 23,63
FARE PER FERMARE IL DECLINO 9 0,72
TOTALE OSCAR FULVIO GIANNINO 9 0,72
FORZA NUOVA 9 0,72
FIAMMA TRICOLORE 7 0,56
TOTALE altri - 1,28



CAMERA

% VOTANTI
72.11%
SEGGI  SCRUTINATI
5 / 5
ABITANTI: 2.337 ELETTORI: 1.915 

Lista Voti %
IL POPOLO DELLA LIBERTA' 191 14,49
LEGA NORD 152 11,53
FRATELLI D'ITALIA 16 1,21
LA DESTRA 11 0,83
MIR - MODERATI IN RIVOLUZIONE 1 0,07
GRANDE SUD - MPA - -
TOTALE SILVIO BERLUSCONI 371 28,13
PARTITO DEMOCRATICO 382 28,98
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20 1,51
CENTRO DEMOCRATICO 3 0,22
TOTALE PIER LUIGI BERSANI 405 30,71
SCELTA CIVICA CON MONTI PER L'ITALIA 141 10,69
UNIONE DI CENTRO 13 0,98
FUTURO E LIBERTA' 4 0,3
TOTALE MARIO MONTI 158 11,97
RIVOLUZIONE CIVILE 27 2,04
TOTALE ANTONIO INGROIA 27 2,04
MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT 332 25,18
TOTALE GIUSEPPE PIERO GRILLO 332 25,18
FARE PER FERMARE IL DECLINO 11 0,83
TOTALE OSCAR FULVIO GIANNINO 11 0,83
FORZA NUOVA 14 1,06
TOTALE altri - 1,06


Cavazzo ai primi posti in FVG per l'incremento del turismo

Secondo una classifica diramata da "Turismo FVG", il Comune di Cavazzo risulta ai primi posti, in Friuli Venezia Giulia, tra le località che hanno ottenuto un maggiore incremento turistico nel 2012.


Toh, che sorpresa. Gradisca è nella top ten dei comuni più “performanti” del Friuli Venezia Giulia dal punto di vista turistico. Non è uno scherzo: la Fortezza è uno dei 10 comuni “top player”, così li definisce – con un termine curiosamente mutuato dal gergo calcistico – secondo il rapporto 2012 redatto dall’agenzia Turismo Fvg. La speciale classifica comprende otto località montane e appena due di pianura, fra cui la Fortezza isontina. Il podio è occupato nell’ordine da Chiusaforte, Ravascletto e Sauris. Seguono Malborghetto, Erto, Pradamano, Forni Avoltri, Cavazzo, Pontebba e per l’appunto Gradisca, unica rappresentante – oltretutto – della Venezia Giulia.
Ma quale performance va a premiare questa classifica? Si tratta in sostanza di un complesso calcolo che tiene conto degli arrivi (clienti presenti in una struttura ricettiva) e delle presenze (vale a dire il numero di notti trascorse dal cliente) confrontati con il numero degli abitanti e con le performance degli anni passati. (Messaggero Veneto, 19 febbraio 2011)

A questo proposito, si segnala un inserto, sull'ultimo numero della Vita Cattolica (datato 21 febbraio), espressamente dedicato alle potenzialità turistiche del Comune tra le quali un ruolo assai importante lo gioca il Lago.




domenica 24 febbraio 2013

Tra Lago e Tagliamento, un ritmo che arriva "Da Est"


A proposito di “rock di là da l' aghe”, uno dei gruppi più longevi è quello dei "Da Est",  che hanno da poco compiuto 20 anni. Il gruppo rock di Trasaghis è nato nel 1992:  il "battesimo ufficiale" risale infatti al 29 settembre di quell'anno. Oltre alle tante cover che la band continua a proporre nei suoi spettacoli, i Da Est hanno all’attivo due dischi: il primo, omonimo, registrato da Stefano Amerio all’Artesuono di Cavalicco, è uscito nel 2000. L’ultimo, l’autoprodotto “Regno elettrico” è uscito nel gennaio 2009. Così il Messaggero Veneto aveva allora  recensito l'uscita dell'album: "Già da qualche anno in scena, la band ha trovato un suo particolare stile confluito nel nuovo album. Sabato scorso, infatti, il gruppo di Trasaghis ha presentato il suo secondo disco, Regno elettrico, un lavoro che ha coinvolto tutta la formazione e che proprio per questo ha molte sfaccettature, pur non tradendo l’anima rock dell’insieme. Benché impegnati in una sessione acustica – una novità per il gruppo che è fiero della sua base profondamente rock –, i Da Est suonano con energia: il basso di Damiano Toffoletto e la batteria di Mario Sabatelli spiccano sulle chitarre non amplificate dando una corposità maggiore ai suoni, senza tuttavia togliere nulla alle chitarre di Simone Di Ottavio e Roger Tomasino, mentre la voce è affidata a Massimiliano Vidoni. I testi sono particolarmente curati e affrontano temi importanti: la complessità del mondo moderno, così complicato rispetto a neanche tanti anni fa (Semplicemente), o il ruolo sempre più invasivo dei mass media (la title track, Regno elettrico). Un gruppo di concetti interessanti e di buona musica, espressione della qualità che spesso emerge nella scena giovanile locale.".
I Da Est, originari del Comune di Trasaghis dove attualmente hanno ancora la loro sala prove, sono ormai quasi tutti diventati “gemonesi”, e ancora oggi sono ben attivi nella scena musicale locale.
La formazione attuale è composta Max Vidoni (voce e piano), Stefano “Nat” Natali (chitarre e cori), Damiano Toffoletto (basso), Mario Sabadelli (batteria), Simone Di Ottavio (chitarre e cori). In tutti questi vent’anni, la formazione ha visto alternarsi molte persone da Waner Del Bianco (iniziale chitarrista) a Roger e Coco (chitarre della band per tanti anni), al primo batterista Max Biasino. Tutti si sono reincontrati in amicizia il 1° dicembre "Alla Trota" di Trasaghis, per "i primi vent'anni".




sabato 23 febbraio 2013

E poi dicono che Trasaghis non è un paese fortunato....


Dea bendata a Trasaghis


Vinti 31mila euro con una giocata di 1 euro e 10eLotto

La dea bendata ha baciato Trasaghis dove un fortunato giocatore ha vinto 31.914.89 euro con una giocata da 1 euro a 10eLotto. 
La vincita registrata a Trasaghis è la più alta in Italia per quanto riguarda questo concorso.
Il fortunato giocatore è stato premiato scegliendo di giocare con l'estrazione ogni 5 minuti, potendo così controllare direttamente sul monitor della ricevitoria i 10 numeri giocati, confrontarli con i 20 estratti, indovinandone 9 su 10.
Il 10eLOTTO dall’inizio dell’anno ha distribuito circa 327 milioni di euro su tutto il territorio nazionale e con l’ultimo concorso sono stati vinti quasi 13 milioni di euro.

Da "il Friuli", 22 febbraio 2013


giovedì 21 febbraio 2013

Un nuovo sondaggio: quale albero vedreste meglio sulla piazza di Alesso?

La pagina dedicata alla caduta del leccio, in piazza, è stata una delle più lette delle ultime settimane: un fatto di cronaca che implicava però anche diverse componenti emozionali. Ora sulla piazza c'è uno "slarc": la Protezione civile aveva rimosso le parti pericolanti, gli operai del Comune hanno portato via le parti rimaste.
In piazza, nelle osterie, nelle case si discute anche sul futuro nuovo aspetto della piazza ed anche il Blog vuole offrire il suo contributo, invitando i lettori ad esprimersi su quale albero vedrebbero meglio la collocazione. Le opzioni offerte riguardano un leccio (riproposta quindi dell'albero che è rimasto in piazza per una ventina d'anni), un tiglio (che per secoli è stato l'elemento caratterizzante della piazza, con l'ultimo esemplare abbattuto nel 1936) o una quercia (altro elemento ricorrente nelle piazze friulane). Viene posta anche "l'opzione zero", qualora si ritenga che, in fondo, la piazza abbia una sua armonia anche così e non necessiti di ulteriori aggiunte).
Coraggio, allora, web-alessani: provate ad esprimervi: c'è una settimana di tempo, fino alle dimissioni del Papa. Potrà forse emergere una indicazione che sarà magari utile per la determinazione delle scelte future.


Coscritti, "gente orgogliosa delle proprie origini"

I lettori del Blog ricordano sicuramente le discussioni, anche accese, nate tra fine 2012 ed inizio 2013 sulla primogenitura della festa dei coscritti.
A quel dibattito si richiama ora anche il sindaco di Trasaghis in un editoriale apparso sul Notiziario comunale appena uscito: la discussione viene vista come un significativo segno di attaccamento alle proprie origini e come un incentivo a trovare ulteriori occasioni di impegno e di collaborazione.



Un grande senso di attaccamento alle nostre origini

Negli ultimi giorni dell’anno appena concluso abbiamo assistito ad uno scambio di opinioni fra le comunità di Avasinis e Alesso o parte di esse, in merito alla festa della coscrizione.
Tralascerei di entrare nel merito di quanto accaduto per cogliere invece il lato positivo ed interessante dell’intera vicenda e per un più ampio ragionamento.
Ritengo che l’aver voluto evidenziare la tradizione di Avasinis con il consueto giro dei paesi con il carro, iniziativa apprezzata in ogni tappa dell’itinerario con molte persone ad attenderne l’arrivo e l’aver rimarcato invece la propria tradizionale festa dei coscritti di Alesso con la bella, suggestiva e partecipata notte dell’ultimo dell’anno, credo non siano altro che espressioni del profondo attaccamento di ognuno di noi alle proprie origini ed alla propria terra e questo, a mio avviso, è un fatto positivo e lodevole.
L’essere orgogliosi di vivere qui e dimostrarlo con tanta, in alcuni casi forse troppa, enfasi è ammirevole e da ciò scaturiscono la volontà e l’impegno di tante persone che dedicano il proprio tempo libero al volontariato, al lavoro nelle tante associazioni presenti sul nostro territorio, al servizio nelle parrocchie.
Negli ultimi anni in particolare si è vista concretizzarsi una collaborazione fra vari sodalizi che si sono uniti nel reciproco aiuto per organizzare manifestazioni molto ben riuscite in uno spirito di condivisione improbabile fino a poco tempo fa, animati dalla convinzione che nella collaborazione e nel raggruppare le forze si possano ottenere risultati altrimenti irraggiungibili.
Un attenzione e un coinvolgimento per i nostri paesi che è l’esatto opposto di quanto affermato da alcuni, per i quali gli abitanti del nostro comune si interessano poco o nulla di quanto accade nella valle; si sente affermare, sempre da queste persone, che non sia più così bello vivere in un posto che, a loro avviso, sta pian piano morendo.
A questi signori mi sia permesso rispondere che invece la nostra gente è orgogliosa delle proprie origini, dei sacrifici che ha fatto per crearsi una propria vita qui e non andarsene da altre parti, molte volte prendendo la strada meno facile da percorrere.  E nel dibattito di fine anno è uscito proprio questo in tutta la propria forza; si è manifestato  in modo straordinario il profondo attaccamento per i propri paesi e per le proprie origini.
Con questi presupposti e con questi sentimenti, tutti insieme potremo continuare a coltivare il bene per la nostra valle lasciando da parte i profeti di sventura ed i mistificatori della realtà facendoci forza sul nostro grande senso di attaccamento alle origini che ci hanno reso ciò che siamo e che molti ci invidiano.
Augusto Picco
Sindaco di Trasaghis

(Notiziario n. 3 - 2012, dal sito comunale)

mercoledì 20 febbraio 2013

Nuovo Direttivo per la Riserva di caccia di Trasaghis

Cjazzadôrs di Voncedas, 1914

Riserva di caccia: confermato Luca Di Giannantonio

TRASAGHIS Rinnovato il direttivo della riserva di caccia. Luca Di Giannantonio è stato riconfermato direttore della riserva di caccia locale nel corso delle recenti elezioni che hanno interessato oltre al direttore, il consiglio direttivo e il collegio dei revisori dei conti. Durante le votazioni, che hanno registrato la partecipazione del 94% dei soci sono stati eletti nel consiglio direttivo Dante Del Negro, Michele Bello, Dario Collini, Edi Di Santolo, Damiano Mamolo e Adriano De Cecco. I revisori dei conti sono invece Adriano Boscarello, Graziano Di Santolo e Cristian Rizzotti. Nella corsa alla guida della riserva hanno partecipato due liste, la prima rappresentata da Di Giannantonio, rieletto per la terza volta consecutiva con 58 voti, e la seconda da Damiano Mamolo, che ha ottenuto 24 voti. Le prime direttive affrontate dal nuovo consiglio riguardano la riduzione del numero dei soci da 91 a 57, il rispetto assoluto per ogni forma di caccia, e il contenimento del prelevamento della femmina di capriolo. (p.c.)

martedì 19 febbraio 2013

Li puoi incontrare in Val del Lago/1/ Une muinie sot dal San Simiòn

"Tu chiamali se vuoi ... testimoni...". Rileggendo un articolo pubblicato da "La Repubblica" nel 2002, risulta significativa l'attualità che mantiene.  E' un profilo di suor Fides,  capace di  continuare ancora a svolgere il suo impegno in mezzo alla gente,    dolce e ferma contemporaneamente .  Chissà, forse qualche lettore di Bordan o di Tarnep, o chi - dalla Val del lago, dal Gemonese - ha imparato a conoscerla -  può approfittare del Blog per esprimerle il suo "grazie".


Io, Suor Fides, un parroco che non può celebrare la messa

BORDANO - Suor Fides apre la porta della canonica. «Entri, questa è la casa di tutti», invita con la voce che canta. Minuta, il corpo magro nascosto nel vestito grigio dell' ordine delle Rosarie, la suora parroco ha 63 anni e ne dimostra dieci di meno. Veglia sugli abitanti del borgo dal '95, da quando venne trasferito Don Leonardo, l' ultimo sacerdote ad essersi fermato per un po' nel «paese delle farfalle», come, grazie agli esemplari rarissimi che volano nel suo cielo, chiamano questo piccolo agglomerato di case del Friuli, a ridosso delle prealpi carniche. Fu il vescovo di Udine ad affidare sette anni fa il mandato a suor Fides: avrebbe amministrato ottocento anime nell'unità pastorale di Don Giulio, unico sacerdote titolare per quattro paesi. Da allora è ancora lui a scendere ogni tanto a Bordano per celebrare la messa, per consacrare le ostie e per confessare. Ma è lei a dire ogni domenica la parola di Dio e a svolgere i servizi all' altare. E' lei ad occuparsi ogni giorno e ogni notte dei suoi parrocchiani. E lei ascoltarli, e a seguirli. «E' vero - sorride - oltre che come parroco, funziono da assistente sociale, da sorella, da madre e da confidente». E' una suora-pioniera Suor Fides, una delle ventuno religiose ad avere in Italia la responsabilità piena di una parrocchia. Una realtà dovuta alla rivoluzione ecclesiastica seguita al Concilio Vaticano e all' ultimo Sinodo, ma anche alla penuria di sacerdoti che nell'ultimo decennio ha svuotato le canoniche. Lei minimizza. Mentre con una vena di orgoglio precisa che il suo mandato si estende anche ad Interneppo, una comunità sul lago di Cavazzo che conta poco più di cento abitanti. «Io faccio del mio meglio, cerco di occuparmi di tutto. Amo questo paese. E come se ci fossi sempre stata. Ci sono arrivata nel 1976, nei giorni del terremoto, e non sono più andata via». Trovare un parroco suora non è stato facile.  (...) «Vada a cercare Suor Fides» era stata l' indicazione. «Lei ha ricevuto dal vescovo il mandato più ampio. Lei è una delle poche suore a cui è stata affidata la gestione completa della vita comunitaria». «Se mi pesa non poter consacrare e confessare?», la voce di suor Fides è sommessa e melodiosa, «E' naturale per me. Io non mi pongo tanti problemi. Prego, credo nella preghiera. Qui le difficoltà sono tante... e cerco di darmi da fare. Ascolto tutti. Bisogna sapere ascoltare». Confida che Bordano è un paese con una forte tradizione "comunista"». E usa proprio questa parola che sa d' antico. Sottolinea che i suoi parrocchiani non sono credenti. «Ma loro mi accettano», assicura. «Anzi mi cercano, mi chiedono consiglio». Sulla strada verso la canonica, una donna di mezza età aveva anticipato il senso delle parole di suor Fides. «Noi e la Chiesa non andiamo proprio d' accordo - aveva detto di getto - ma a suor Fides ci teniamo e come. E' il nostro punto di riferimento, lei ci sta a sentire, lei resta accanto agli ammalati e li consola nelle ultime ore di vita. Lei si occupa di chi è solo e di chi non ha nessuno. Lei accudisce chi, magari per l' abuso di alcol perde la coscienza e l' attenzione dei parenti». Racconta suor Fides: «Sono nata ad Aquileia e sono friulana. Quando sono arrivata a Bordano avevo già trentasette anni. C' era tanto da fare. Il terremoto aveva lasciato solo distruzione. Con me c' era Suor Antonia, una suora infermiera. Partecipammo alla ricostruzione, poi decidemmo di rimanere qui. A me è sempre piaciuto vivere tra la gente. E questa è la causa che ho sposato». Dalla canonica alla Chiesa di Sant' Antonio sono pochi passi. E' un edificio moderno, sorto nel dopo terremoto. Sono in corso lavori di restauro. La piccola suora mostra con soddisfazione il battistero affrescato da un artista locale. Indica con ironia il confessionale. «E' sempre vuoto - scherza - non lo posso usare. Ma io ascolto e perdono, seppure fuori di lì». L' altare è di pietra. Davanti è scolpita l' ultima cena: Gesù Cristo con i dodici apostoli. La scelta degli apostoli maschi è ritenuta vincolante dalla Chiesa cattolica che esclude la possibilità di ordinare le donne-prete. Eppure è proprio accanto a questa immagine che suor Fides distribuisce l' eucarestia, è proprio lì che recita le sue omelie. Una contraddizione che sembra un segno dell' emancipazione delle donne nella Chiesa. Suor Fides si schernisce «Non lo so, non penso a queste cose. Io mi curo delle persone e delle anime». 

SILVANA MAZZOCCHI, "La Repubblica", 18 luglio 2002

lunedì 18 febbraio 2013

Paltans. Il fango di Sauris, il fango di Somplago (4)


Danni all’ecosistema per Sauris,
esposto di Legambiente e Wwf

Le associazioni ricorrono in Procura contro Edipower dopo lo svuotamento del lago e la moria di pesci. Gottardo e Pizzutti: la Regione ha autorizzato senza controlli

di Piero Cargnelutti
(Messaggero Veneto, 17 febbraio 2013)

SAURIS. Legambiente e Wwf presenteranno un esposto alla Procura di Tolmezzo contro Edipower per le operazioni di svasamento del lago di Sauris e per i danni che ne sono derivati. Lo hanno annunciato ieri in conferenza stampa nella sede udinese dell’associazione ambientalista i due rappresentanti Emilio Gottardo e Roberto Pizzutti.
Per Legambiente e Wwf, l’operazione che la centrale di Somplago sta effettuando per consentire la funzionalità idroelettrica e idraulica della diga potrebbe avere effetti devastanti: «Chiederemo - ha spiegato Gottardo - che la Procura accerti se tutte le prescrizioni sono state osservate nel compiere l’operazione, alla Regione che intervenga per contenere il danno che si sta facendo, mentre allo Stato chiediamo di quantificare le conseguenze di quanto causato da Edipower che devono poi essere a carico della stessa centrale».
Le due associazioni ambientaliste hanno già osservato da analisi fatte che le quantità di fango svasate vanno dai 31 ai 57 grammi per litro, contro i 5-7 che Edipower si era impegnata a osservare e si chiedono come sia stato possibile che la Regione abbia dato un’autorizzazione in quel modo senza prevedere dei controlli.
Tra i punti sollevati, anche il rischio di incorrere in un’infrazione delle normative europee che potrebbe causare una grossa multa allo Stato. A preoccupare le enormi quantità di fanghi riversati a valle, tali da ricoprire gli alvei dei fiumi Lumiei e Tagliamento per oltre 20 chilometri dalla diga. «Dobbiamo pensare anche alla fauna ittica - ha detto Roberto Pizzutti -, se consideriamo le trote che quest’anno non si riprodurranno, ma non dobbiamo dimenticare tutto l’ecosistema e tutti gli organismi che hanno un ruolo fondamentale, e che ora sono stati spazzati via dal fango.
Non dimentichiamo che in quel territorio è presente il gambero d’acqua dolce, una specie protetta da una precisa direttiva europea: sarà necessario valutare attentamente tutte le perdite». Intanto, i comitati della Carnia si preparano ad affrontare l’argomento con un incontro pubblico la prossima settimana.