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lunedì 18 febbraio 2013

Paltans. Il fango di Sauris, il fango di Somplago (4)


Danni all’ecosistema per Sauris,
esposto di Legambiente e Wwf

Le associazioni ricorrono in Procura contro Edipower dopo lo svuotamento del lago e la moria di pesci. Gottardo e Pizzutti: la Regione ha autorizzato senza controlli

di Piero Cargnelutti
(Messaggero Veneto, 17 febbraio 2013)

SAURIS. Legambiente e Wwf presenteranno un esposto alla Procura di Tolmezzo contro Edipower per le operazioni di svasamento del lago di Sauris e per i danni che ne sono derivati. Lo hanno annunciato ieri in conferenza stampa nella sede udinese dell’associazione ambientalista i due rappresentanti Emilio Gottardo e Roberto Pizzutti.
Per Legambiente e Wwf, l’operazione che la centrale di Somplago sta effettuando per consentire la funzionalità idroelettrica e idraulica della diga potrebbe avere effetti devastanti: «Chiederemo - ha spiegato Gottardo - che la Procura accerti se tutte le prescrizioni sono state osservate nel compiere l’operazione, alla Regione che intervenga per contenere il danno che si sta facendo, mentre allo Stato chiediamo di quantificare le conseguenze di quanto causato da Edipower che devono poi essere a carico della stessa centrale».
Le due associazioni ambientaliste hanno già osservato da analisi fatte che le quantità di fango svasate vanno dai 31 ai 57 grammi per litro, contro i 5-7 che Edipower si era impegnata a osservare e si chiedono come sia stato possibile che la Regione abbia dato un’autorizzazione in quel modo senza prevedere dei controlli.
Tra i punti sollevati, anche il rischio di incorrere in un’infrazione delle normative europee che potrebbe causare una grossa multa allo Stato. A preoccupare le enormi quantità di fanghi riversati a valle, tali da ricoprire gli alvei dei fiumi Lumiei e Tagliamento per oltre 20 chilometri dalla diga. «Dobbiamo pensare anche alla fauna ittica - ha detto Roberto Pizzutti -, se consideriamo le trote che quest’anno non si riprodurranno, ma non dobbiamo dimenticare tutto l’ecosistema e tutti gli organismi che hanno un ruolo fondamentale, e che ora sono stati spazzati via dal fango.
Non dimentichiamo che in quel territorio è presente il gambero d’acqua dolce, una specie protetta da una precisa direttiva europea: sarà necessario valutare attentamente tutte le perdite». Intanto, i comitati della Carnia si preparano ad affrontare l’argomento con un incontro pubblico la prossima settimana.



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