"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

domenica 30 maggio 2010

Tornano i cosacchi sulla piazza di Alesso


Una delegazione di discendenti dei cosacchi, all’interno di un viaggio tra il Friuli, la Carnia e l’Austria, ha fatto tappa ad Alesso nel pomeriggio di giovedì 27 maggio. Il paese di Alesso, infatti, durante l’occupazione cosacca del 1944 – 45 era diventata la capitale del Circondario dei cosacchi del Don ed era stata ribattezzata Novocerkassk. La delegazione era composta da Dimitri Kovalev e Nikolay Anokhin (dell’etnia dei cosacchi del Terek) e da Nikolay Sviridov ( dei cosacchi del Kuban).
Gli ospiti, arrivati grazie alla segnalazione del dottor Antonio Dessy, sono stati ricevuti dal sindaco Augusto Picco, da diversi amministratori (tra i quali l’assessore Elena Rodaro e l’ex sindaco Ivo Del Negro), dal presidente dell’Afds Renato Stefanutti e da diverse persone, inizialmente stupite dai costumi tipici della cultura cosacca. Pieri Stefanutti, del Centro di Documentazione sul Territorio, ha illustrato sinteticamente le vicende dell’occupazione cosacca nel 1944-1945 e del triste fenomeno dello sfollamento imposto alla popolazione civile. Gli ospiti, attraverso la preziosa opera di traduzione di Franceschino Barazzutti, hanno ringraziato per l’accoglienza, ripromettendosi di far conoscere in Russia le caratteristiche del rapporto tra i cosacchi ed il Friuli, un episodio praticamente sconosciuto.
Dopo aver osservato, sulla piazza, la targa che ricorda l'occupazione cosacca, i tre cosacchi hanno fatto visita alla chiesa (dove sono conservate quattro pale, un dipinto ed un'icona risalenti al periodo cosacco).

Avendo ritenuto estremamente significativo il caso di Alesso, i tre cosacchi, di ritorno da un raduno tenutosi nella zona di Lienz, in Austria, sono tornati nel Comune di Trasaghis , accompagnati dall' Atamano Nikolaj Eremitchev, la suprema autorità cosacca dei cosacchi del Kuban. L’appuntamento, sempre sulla piazza di Alesso, si è rinnovato domenica 30, alla presenza degli amministratori locali e di numerose persone, tra le quali tanti diretti testimoni del periodo dell'occupazione cosacca.

domenica 23 maggio 2010

Dibattito sul Lago: il parere di C. Polano


Finalmente il buon senso

da: Messaggero Veneto — 22 maggio 2010

Dopo fiumi d’inchiostro e di parole, finalmente sulla vicenda del ventilato potenziamento della centrale Edipower di Somplago trovano spazio la logica e il buonsenso. Dopo più di un anno di incontri conoscitivi, perlopiù promossi dai Comitati che si oppongono a questo devastante progetto, (che se posto in essere trasformerebbe il Lago dei Tre Comuni o di Cavazzo in un semplice serbatoio a uso e consumo di Edipower), anche le tre amministrazioni comunali rivierasche di Bordano, Cavazzo e Trasaghis, pur con diverse sfumature, finalmente fanno propria la proposta dei Comitati di chiedere alla Regione l’affidamento di uno specifico studio del progetto Edipower a un gruppo di qualificati specialisti, per la valutazione del suo reale impatto ambientale, sulle possibili alternative, opzione zero compresa, nonché la costruzione di un modello idraulico in scala dell’opera, per rendere chiaramente visibili le ricadute del progetto sul lago. A questo punto si può considerare vinta la guerra? No di certo, poiché adesso dovrà esprimersi la Regione (il tavolo tecnico sul Tagliamento è un buon inizio), ora chiamata in causa, e soprattutto dovremo vigilare affinché il gruppo di esperti sia veramente tale e che al suo interno siano rappresentati anche qualificati biologi, visto il pesantissimo impatto del progetto sull’intero ecosistema lacuale. Impatto negativo che l’Ente tutela pesca ha già evidenziato da tempo nel suo studio, presentato anche pubblicamente e che a tutt’oggi rimane un punto fermo e non contestabile del progetto in questione. Un saliscendi continuo di livello, con pesanti effetti negativi sulla fauna del lago, che vive e si riproduce perlopiù sottoriva, una sostanziale omotermia fra gli strati profondi e superficiali delle acque del lago, continuamente rimescolate tra Cavazzo e Verzegnis e un aumento dei limi in sospensione sono solo i principali effetti sul Lago. E qui per il momento mi fermo, in attesa dei prossimi sviluppi della vicenda.
Claudio Polano, Gemona

sabato 22 maggio 2010

Dibattito sul Lago: richiesta di ulteriori analisi



Centrale, sono richiesti nuovi studi

TRASAGHIS. Nuovi studi sul progetto di potenziamento della centrale di Somplago vengono richiesti dall’ingegner Dino Franzil e dai geologi Roberto Cella e Dario Tosoni, incaricati nelle scorse settimane dal Comitato per la difesa e lo sviluppo del lago – Alesso e dal Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento di studiare il progetto presentato da Edipower per l’ampliamento della centrale idroelettrica. Le criticità evidenziate da questo gruppo di studiosi sono già stati presentati recentemente in un’assemblea pubblica. «Il progetto di potenziamento della centrale – spiega l’ingegner Dino Franzil – prevede l’installazione di due nuove turbine che si aggiungeranno alle tre esistenti e la costruzione di una nuova galleria di adduzione parallela a quella esistente. Le portate turbinabili dopo il potenziamento (fino a 110 metri cubi al secondo) unite ai volumi modesti dei laghi di Verzegnis e dei Tre Comuni comporteranno con molta probabilità oscillazioni di livello dei laghi ben più ampie rispetto a quelle previste in sede di progetto (9 metri per il bacino di Verzegnis e di 1 metro per il lago dei Tre Comuni). La movimentazione giornaliera di grandi quantità d’acqua produrrà inoltre un incremento di torbidità delle acque ed il conseguente aumento della velocità di riempimento del lago dei Tre Comuni, la cui profondità media è di soli 12 metri, senza contare gli enormi danni a carico della fauna ittica che l’intorbidimento delle acque può provocare». Queste però non sono le uniche problematiche evidenziate dagli esperti contattati dai Comitati; a preoccupare infatti sono sopratutto le condizioni di stabilità del pendio dove sarà depositato il materiale di scavo della nuova galleria di adduzione e la possibile interferenza tra questa e le sorgenti del Rio Vat da cui attingono gli acquedotti degli abitati di Mena, Bordano e Interneppo. «L’acqua che alimenta queste sorgenti – puntualizzano i geologi Roberto Cella e Dario Tosoni – non è infatti di origine superficiale ma è legata alla presenza di un circuito carsico profondo, che la galleria in progetto potrebbe intercettare e drenare, lasciando così le sorgenti all’asciutto. Da non sottovalutare, infine, il problema della stabilità delle sponde dei laghi di Verzegnis e dei Tre Comuni, fortemente sollecitate dalle variazioni giornaliere del livello dell’acqua previste nel progetto di potenziamento».
Dario Venturini

domenica 16 maggio 2010

Dibattito sul Lago : il Comune chiede alla Regione un nuovo studio



Il Consiglio comunale di Trasaghis, accogliendo anche il contenuto di una mozione presentata dalla minoranza, ha deliberato all'unanimità, nella seduta del 28 aprile, di " interessare il Presidente della Giunta Regionale F.V.G. e l'Assessore Regionale F.V.G. all'Ambiente ed ai Lavori Pubblici affinché incarichino - al di là della procedura di VIA - un gruppo di qualificati specialisti per un autonomo ed approfondito esame del progetto proposto dalla Soc. Edipower, dei reali impatti ambientali degli interventi e delle possibili alternative al fine di rendere chiare e visibili a tutti le conseguenze del progetto sul territorio ed in particolare sul bacino di Verzegnis, sul Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni e la sua valle, sull'asta del Tagliamento e nello stesso tempo disporre di tutti gli elementi certi per assumere decisioni fondate, responsabili e condivise".
Nella delibera si fa anche riferimento ai costi preventivati dell'operazione: "Considerato che il progetto ha un'importanza che va ben oltre gli interessi di questo Comune, è necessario che il gruppo di esperti venga incaricato dalla Regione F.V.G. con la copertura dei relativi costi a carico della Società proponente Edipower, così come previsto dall'art. 4 della L.R. 43/1990".

venerdì 7 maggio 2010

A 34 anni dal terremoto


E sono 34! Fa sempre impressione (e ogni volta di più) sentire gli esperti di statistica dirci che più della metà della popolazione del Comune di Trasaghis è nata dopo il 1976, non ha cioè alcuna percezione di come e cosa possa essere stato il paese "prima" e cosa abbia rappresentato il terremoto.

Ai (sempre di meno) "reduci" dell'«ante 1976» sia consentito allora di rivolgere un commosso ricordo a quanti ci hanno lasciato quella dannata sera.

Ci sia altresì lecito riandare al 7 maggio quando, superati la paura e il buio, ci si rese veramente conto di quel che era successo e da quando, concretamente, nacque la sfida: «lo rimetteremo in piedi, questo amato-odiato paisàt!».

L'esito della sfida è risultato, in gran parte, vincente. Ma tanto di noi, e tanto del nostro, si è perso, lungo questo cammino di 34 anni.

martedì 4 maggio 2010

Leo Zanier ad Alesso, tra emigrazione ed identità



Anche "l'emigrant delessàn" (e, implicitamente, ogni emigrante friulano, ogni emigrante) ha il monumento che ne ricorda il sacrificio: quella valigia scolpita sulla pietra che, da domenica 2 maggio, sulla piazza di Alesso, è "testimone muto" di quelle vicende.

All'inaugurazione hanno parlato, sotto diversi, complementari aspetti, Renato Stefanutti per gli organizzatori, il sindaco Augusto Picco, il parroco don Gjulio Ziraldo, il sindacalista Franco Colautti, F. Della Schiava in rappresentanza delle associazioni degli emigranti e il poeta Leonardo Zanier, a sottolineare i molteplici aspetti dell'emigrazione, dal rafforzamento (e dalla contemporanea relatività) del concetto di identità, ai tanti dubbi che si aprono al giorno d'oggi quando si parla di "migranti" e di "accoglienza".

sabato 1 maggio 2010

Alesso, domenica l'inaugurazione del monumento all'emigrante



Domenica 2 Maggio 2010, in piazza I maggio ad Alesso, è prevista l'inaugurazione del Monumento al Lavoratore Emigrante. L'iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Trasaghis e della Pro Loco di Alesso; l'organizzazione tecnica è stata seguita da Renato Stefanutti. Il monumento, realizzato dall'artista Adriano Del Negro di Qualso, vuole emblematicamente ricordare la figura dell'emigrante che, storicamente, non ha avuto altra possibilità che quella di essere "libar di … scognî lâ", con la valigia e gli attrezzi da lavoro al seguito.

Il programma prevede:

Ore 18.30 Piazza I° Maggio:
Cerimonia ufficiale di inaugurazione Benedizione del Monumento da parte del Parroco Don Giulio Ziraldo
Interverranno:
Augusto Picco, Sindaco di Trasaghis

Franco Colautti,
Rappresentante Sindacale dei Lavoratori "Alto Friuli

Leonardo Zanier,
Poeta, Sindacalista e Storico dell'Emigrazione Friulana

Dario Zampa,
Consigliere dell'Ente Friuli nel Mondo di Udine


Hanno fornito sostegno all' iniziativa anche il Gruppo A.N.A. di Alesso, La S.P.S. Val del Lago di Alesso, la Ditta Copetti Spa di Gemona, la Ditta Centro Edile di Trasaghis