Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
domenica 25 luglio 2010
Dibattito sul Lago: una lettera aperta per la discussione
Lettera aperta
Un gruppo di cittadini si rivolge ai politici per esprimere la propria contrarietà all’ampliamento della centrale idroelettrica di Somplago
(da http://www.ilfriuli.it/if/cronaca/45539/)
Di tutti i progetti sull'utilizzo delle acque pubbliche, alle prese da anni con i gravi dissesti ambientali provocati dalle captazioni, quello relativo al lago di Cavazzo è probabilmente tra i più controversi e, di certo, visti dalla gente come un assalto ingiustificato all'ambiente.
Il pompaggio delle acque del lago durante la notte nei bacini di raccolta soprastanti e il loro successivo svuotamento di giorno, al fine non di produrre più energia, ma di lucrare sul differenziale di prezzo dell'energia in base alla fascia oraria, è fortemente contestato perché i fortissimi sbalzi di livello dell'acqua provocheranno gravi guasti a un'ambiente naturale già fortemente provato, come emerso nel corso della nostra inchiesta pubblicata nel settembre del 2009, quando un esperto naturalista denunciò il grave pericolo cui sarebbero esposte le specie che nidificano nell'area protetta.
Ecco il testo della lettera aperta indirizzata ai rappresentanti politici in merito all'ampliamento della centrale Idroelettrica di Somplago.
"Egregi Onorevoli, Presidenti, Assessori e Consiglieri Regionali,
con la presente ci rivolgiamo a voi singolarmente, quali rappresentanti istituzionali democraticamente eletti dai cittadini del Friuli¬Venezia Giulia, per segnalarvi nuovamente l'urgenza di un vostro intervento in merito all'ampliamento della centrale idroelettrica di Somplago per scongiurare la devastazione del lago dei Tre Comuni.
E' da mesi attivo un comitato per la difesa del lago che si è fatto carico di esaminare il progetto della ditta Edipower, procedendo con rilevazioni, misurazioni, comparazioni dei dati con altra documentazione scientifica, per delineare portata e conseguenze dell'impatto sulla valle e sul lago. Il comitato ha già avuto modo di portare alla vostra attenzione l'urgenza di intervenire a difesa del territorio per impedire che un soggetto privato lucri compromettendo un bene pubblico (appartenente quindi alla collettività).
Purtroppo la richiesta inoltratavi dai Sindaci e dai Comitati per commissionare uno studio a professionisti super partes (che non beneficino in alcun modo di profitti derivanti o conseguenti all'ampliamento della centrale idroelettrica e dalla produzione di energia elettrica) è rimasta inascoltata, ed è per questa ragione che desideriamo sottoporla di nuovo alla vostra attenzione. Questa richiesta rappresenta “il grido di allarme” espresso da oltre 8000 cittadini.
Per voi non significano niente? Vi incitiamo allora a riconsiderare la petizione depositata mesi fa, ad immaginare per ciascuna firma un volto, le generazioni succedutesi, il desiderio di tutelare il lago, salvaguardare il proprio territorio e la memoria storica. Il lago in passato era fonte di reddito per molte famiglie di pescatori ed il microclima consentiva la coltivazione di frutteti e le famiglie vivevano dignitosamente. Con la S.A.D.E., l'autostrada e con il metanodotto poi, il territorio venne violentato e vennero meno le fonti di sostentamento.
Le promesse di uno sviluppo occupazionale e di conseguenza economico ricadente su tutta la valle furono disattese. Tuttavia, si sono fatti molti sforzi per rendere il lago più fruibile agli abitanti della zona ed ai turisti grazie alla volontà degli amministratori locali, ai contributi regionali ed erogati dall'Unione Europea (contributi pubblici), che hanno permesso la realizzazione di sentieri, ponteggi, stagni ecologici didattici ecc. Gli investimenti fatti verranno letteralmente gettati in acqua, in spregio ai cittadini che hanno versato tasse ed imposte. Ci auguriamo che il vostro silenzio non sia da imputare alla convinzione che il lago possa essere sacrificato in nome della speculazione finanziaria derivante dalla produzione dell'energia elettrica, in nome del così detto progresso che tale non sarebbe. Perché se così fosse temiamo che non siate stati ben informati. Decidere in base ad informazioni parziali non dovrebbe essere indice di buon governo. Una simile decisione non sarebbe, invece, indice di scarsa lungimiranza dati l'importanza ed il valore che l'acqua acquisirà nel tempo, lo sviluppo turistico ed i conseguenti nuovi posti di lavoro?
Ci auguriamo che non decidiate di assestare il colpo mortale ad un territorio già messo a dura prova da scelte sciagurate passate. Non abbiamo certo la presunzione di suggerirvi come amministrare il territorio, né ricordarvi che la Regione Friuli¬Venezia Giulia è una Regione Autonoma.
Desideriamo invitarvi a rileggere la L.R. n. 43/1990 prestando particolare attenzione all'art. 4, a ponderare prima di deliberare una sentenza di condanna per il lago e la valle. Una decisione superficiale, non supportata da studi e valutazioni scientificamente approfondite ci condannerebbe ad assistere impotenti, nostro malgrado, alla rovina dell'ambiente in cui viviamo e nel corso degli anni, come è avvenuto in passato, a sopportarne i costi (disagi, mancato sviluppo turistico, inquinamento, ecc.).
Tiziana De Cecco
Alessandro Cecchini
Angela Zilli
don Fausto Quai
Sandra Stefanutti
Giacomino Toffoletto
Giovanni Lenardon
Gianfranco Cargnelutti
Cristina De Cecco
Ermino De Cecco
Luciano De Cecco
Claudio De Cecco
Fanny Cucchiaro
Sara De Monte
Licinio Tosolini
Monica De Cecco
Aldo Magro
Daniele Magro
Recana Londero
Elviana De Cecco
24 commenti:
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La "lettera aperta" è interessante non solo per le cose dette, ma anche per le modalità di sottoscrizione. A firmarla sono infatti persone dell'area cattolica (ma non solo), della minoranza consiliare (ma non solo), dei comitati (ma non solo); la lettera, inoltre, se diffusa preventivamente, avrebbe ottenuto sicuramente, altre adesioni. E' interessante, si diceva, perchè, sociologicamente, indica forse la attuale crisi della rappresentatività: persone che non si riconoscono più (almeno integralmente) nell'operato delle amministrazioni pubbliche, delle forze politiche, forse addirittura nei movimenti spontanei e che cercano nuovi spazi e nuovi modi per segnalare il proprio punto di vista... Un fenomeno da seguire. Resta naturalmente inteso che A&D è disponibile a ospitare ulteriori riflessioni sul tema.
RispondiEliminaSarebbe interessante un'analisi sociologica sul silenzio da parte degli abitanti di Alesso.
RispondiEliminaSolerti nel pubblicare le fotografie d'epoca su calendari, giornali, orgogliosi del loro centro di documentazione ma praticamente afasici nel difenderlo.
Che gli abitanti di Alesso pensino di contrariare l'amministrazione se esprimono il loro dissenso?
Ad A&D l'ardua sentenza...
(c.r.)
"Sociologicamente" è impensabile identificare la totalità degli "abitanti di Alesso" con i pochi volonterosi "scuintiâts" che operano nelle iniziative culturali citate. "c.r." conosce poi meglio di noi le dinamiche della rappresentatività, sa quanto è difficile il cammino della partecipazione e dell'impegno...
RispondiEliminaLa nota positiva sulla "Lettera aperta" nasceva proprio dalla sensazione che essa fosse un modo nuovo, slegato dai moduli consueti, di intendere la partecipazione civile.
P.S Per la cronaca, si aggiunge che la "Lettera aperta" è stata anche pubblicata, con risalto, a pag. 39 del n. 30 de "La vita cattolica" del 24 luglio 2010, col titolo "Politici, salvate il nostro lago".
Allora cambiamo registro. Lei sig. A&D che è così solerte nel pubblicare le fotografie d'epoca su calendari, giornali, orgoglioso del "Suo" centro di documentazione, è così afasico nel difenderlo, anzi approfitta del lavoro degli altri per trarne profitto personale(v.questo Blog)?
RispondiEliminaChe noia! Se lo spirito di servizio viene interpretato addirittura con la ricerca del profitto personale, lo spazio di discussione è nullo, l'incomunicabilità assoluta. Peccato.
RispondiEliminaD'ora in avanti, per non tediare i lettori interessati a discussioni di carattere generale, verranno cancellati i commenti che cercano di confondere le acque scivolando su un bieco personalismo.
A&D, ma se lei cancella i commenti, interviene arbitrariamente falsando i confronti.
RispondiEliminaEliminerà i commenti che non sono conformi alle sue opinioni?
Intende "ospitare ulteriori riflessioni sul tema" perfettamente rispondenti al suo pensiero cancellando le altre?
Così facendo il blog diventerà portavoce di quale voce?
Solo la sua?
Lei auspica un confronto eppure sfugge domande dirette?
Ricorda Voltaire: "Non sono d'accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee"?
Forse oggi si aggiungerebbe "...non diverse dalle mie"?
A proposito...se io non so chi lei sia, mi spiega cosa la induce ad affermare che "c.r. conosce poi meglio di noi le dinamiche della rappresentatività, sa quanto è difficile il cammino della partecipazione e dell'impegno..."?
(c.r.)
c.v.d “Invano si lava il corpo, se non si lava l'anima”
RispondiEliminaScusate se adesso interverrò un po' in gamba tesa, ma le circostanze lo richiedono.
RispondiEliminaDa tempo su questo blog ci sono alcuni "interlocutori" che stanno menando la viola in maniera abbastanza insolente, a volte offensiva, e soprattutto poco intelligente.
Per fortuna il lettore accorto e con un minimo di senso civico se ne può accorgere rileggendo i vari commenti.
Dopo vari solleciti da parte di più persone ad essere collaborativi e propositivi si continuano a leggere risposte critiche su aspetti non legati alle tematiche del lago, ma rivolte in prima persona al gestore del blog.
Traspare una sorta di astio (probabilmente invidia??) che acceca qualsiasi possibilità di ragionamento.
Un esempio calzante è la critica la blog che secondo alcuni è una baggianata o addirittura ruba il lavoro degli altri! Bene, forse costoro non sanno quali potenzialità hanno al giorno d'oggi i blog in termini di rapidità d'azione, penetrazione capillare e flessibilità. Ma forse costoro pensano di essere solo loro gli eroi "salvatori" del lago, nessuno ha il diritto di intromettersi, guai a togliergli i riflettori di dosso!
Eppure ci sono persone che intervengono in maniera civile, con idee più o meno condivisibili, com'è ovvio.
E invece alcuni continuano a non firmarsi, sprezzanti delle regole del buon vivere civile, appena gli si fa notare poi alcune cose "scomode" allora minimizzano la cosa o sollevano fumo.
Ripeto, è tutto nero su bianco, basta rileggere, solo che stiamo seppelendo il blog di post inutili, anche il mio in un certo senso lo è, e difatti ho cercato di non rispondere a tutto proprio per non dar corda a questo giro perverso.
Per cortesia cerchiamo di venirci incontro, se si vuole si può. Bisogna mettere da parte invidie, (questioni politiche??), e tutto ciò che non riguarda la vera realtà contingente.
Mandi e a presto a tutti!
Quanti professori su questo Blog! A@D, Dallas, ecc ...
RispondiEliminaCosa fanno questi professori oltre sforzarsi a scrivere su queste pagine?
Ringraziando Dallas per la qualità del suo intervento, si precisa, una volta di più, che il blog "Alesso e Dintorni" vuol rappresentare una palestra di discussione sulle tematiche alessane e del dulintôr. Non è il blog di "Meni di Pidibêri" nè di "Toni di Cjalcôr" nè di "Bortul di Palût"; non è nemmeno un profilo di facebook ove scandagliare ogni aspetto della personalità del titolare: il non aver voluto insistere sull'identità dei promotori e l'incentivo ad usare pseudonimi serve proprio per dare spazio a una discussione generale su tematiche collettive; non si vuol censurare la personalità del singolo intervento, ma scongiurare i personalismi e gli attacchi gratuiti.
RispondiEliminaE cumò, avonda (sperìn)!
Al sig. A&d
RispondiEliminaQuesto blog è interessante sociologicamente perché, soprattutto, indica l’ attuale TUA personale crisi di rappresentatività: le persone di Alesso non si riconoscono più (almeno integralmente) nel TUO operato troppo vicino, da tempo, solo ad Alcuni (e soprattutto troppo propenso alla LORO difesa ad oltranza) , e troppo lontano da loro . In sostanza non si fidano più di TE; nel tempo hanno imparto a conoscerti; troppo pronto a soddisfare i tuoi “personali interessi” a fronte degli interessi comuni ……. E così si spiega perche nascono nuovi movimenti spontanei, nuovi gruppi di pensiero che cercano spazi e nuovi modi per segnalare il proprio punto di vista...... Certo! un fenomeno da seguire e SOPRATTUTTO da incoraggiare. BEN VENGANO finalmente! almeno rappresentano qualcosa di "VIVO"!
Al sig. Dallas
Mi scusi, Lei per caso è il famoso esperto in fotografie, quello del commento sulla foto dello scarico della centrale?...
Beh! Se così è, ai suoi consigli, mi verrebbe da rispondere copiando Totò “…. … ma ci faccia la cortesia”.
Lei in sostanza - mi permetta questo paragone “terra –terra” , d’altronde è il mio livello - si è comportato come quel signore che per far dispetto alla moglie si è tagliato il pis ..llo. Quali altri buoni consigli può darci?
Ai sigg. Visitatori di questo Blog
l’invito a leggere e a riflettere su come si esprimono “questi due”, che senza dubbio sono di Alesso come Voi ,e a giudicare liberamente.
Io comunque, sappiate, non dispero, sono qui e sono sempre pronto a tendervi una mano.
Cordialmente Vi saluto
Un Anonimo tra i tanti.
Dallas, la politica dovrebbe essere intesa come partecipazione pubblica alla gestione della cosa pubblica.
RispondiEliminaRileggendo i vari interventi, non mi sembra di aver riscontrato invettive e parole offensive (recanti ingiuria od oltraggio).
A&D: neanche un'ipotesi sui motivi del silenzio degli abitanti di Alesso?
Alesso che dovrebbe sentirsi moralmente obbligato a difendere il lago sulla porta di casa?
Ordini di scuderia, timore di suscitare le ire di qualcuno o rassegnazione? Altro?
Per errore non è comparsa la mai sigla (c.r.) nel post delle ore 20.59
RispondiEliminaPer cortesia A&d quando decidi di rispondere non usare il pluralis maiestatis, altrimenti sembri il Divino Mago Otelma!
RispondiEliminaEbbene sì, caro Anonimo, ci complimentiamo per il Suo acume! Effettivamente, ogni tanto, tra una magìa e l'altra, diamo una mano a quei bravi ragazzi di "Alesso e Dintorni"!
RispondiEliminam. Otelma
Allora A&d è in un botte di ferro! ... Noi tutti siamo in una botte di ferro! .... possiamo dormire sonni tranquilli perchè alla fine il lago si salverà!
RispondiEliminaAl mago Otelma, di cui sopra, una raccomandazione sola ... un po' meno ingenuità e molta, tanta,tanta, umiltà.
Di strada da fare ce n'è; per riuscire bisogna che tutti facciano un passo indietro. HO DETTO TUTTI! A Lei "Otelma" la risposta.
Un'altra cortesia Le chiedo, l'ultima, risponda semplicemente senza tanti giri di parola.
MANDI. Un Anonimo tra i tanti.
Caro Anonimo V...eneziano, è probabilmente fuori luogo chiedere umiltà e discrezione a chi ha scelto di star dietro le quinte, di non comparire espressamente, proprio per dare spazio a tutti e a tutte le posizioni! Se lei ha una proposta concreta e circostanziata per un "passo indietro" che consenta a tutti di ri-ragionare e di operare in una prospettiva utile al territorio, il blog - se vorrà - le offrirà volentieri una pagina per una disanima più articolata, in uno spazio più ampio di quello dei commenti.
RispondiEliminaCaro Anonimo, il passo indietro da te invocato è possibile solo quando si è fatto uno in avanti, ma in quale direzione?
RispondiEliminaSi chiede di "venirci incontro".
Incontro a chi? A favore di chi? Per fare cosa?
E' possibile guardare la realtà così come si propone?
Alesso dorme avvolto nel silenzio, pare indifferente alla sorte del lago.
I comitati si stanno adoperando a favore del lago.
Le amministrazioni tacciono.
Il blog cincischia.
Certi bloggisti agitano lo spauracchio delle questioni politiche dimenticando che il lago non ha appartenenza politica.
Si ricorre a questa comoda ma non plausibile scusa per scansare le proprie responsabilità?
Eppure l'art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana recita:
"...Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione"
(c.r.)
La "lettera aperta" è stata pubblicata anche nella posta dei lettori del Messaggero Veneto domenica 8 agosto, col titolo "Un appello agli eletti".
RispondiEliminaA&D rinnova l'invito ai firmatari a prender parte alle discussioni in atto sul blog, dal momento che la "lettera aperta" rappresenta un segnale di importante novità.
Ĉhâr curadôr, medeadôr dal sît,
RispondiEliminaMe none a disève: A strighiâ mus si čhapâ balotes.
Ho letto le critiche e m'esprimerò prendendo a prestito un verso dal sommo poeta:
«Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.»
Ai firmatari che non svolgono attività liberali, cioè in proprio, chiedo:
Quando siete andati, o andate, a cercare lavoro avete mai pensato cosa obbliga qualcuno ad essere imprenditore?
Fra le varie ragioni vi è anche quella del lucrare per averne dei vantaggi che in parte ricadono anche su di voi.
Leggendo però la vostra lettera chiaramente per voi il lucrare è un abominio: tutti collettivisti dei kolkoz? Ovviamente quelli leniniani e non israeliani.
Cos'erano i paesi del Friùli collinare e montano cent'anni orsono?
Come si sono riscattati dal bisogno, dalla miseria e dal degrado sociale?
Con il lavoro, l'unica ricchezza che possedevano: per tanti le loro braccia e per una minoranza le loro menti.
Oggi che non c'è più neanche la possibilità di andare all'estero a svolgere lavori declassati cosa suggerite per non regredire?
.
http://www.agoravox.it/Scenari-elettrici-post-crisi-al.html
.
Nonostante tutto l'arrampicarsi sui vetri degli ideologisti ecologici che discettano di efficienza, risparmio, energie alternative ecc., qui scrivo a futura memoria quanto già riportato in altri forum:
QUALORA ARRIVASSIMO ALLA PENURIA ENERGETICA
CONOSCEREMO E SPERIMENTEREMO LA SCHIAVITÙ
IN MODI E FORME MAI CONOSCIUTE PRIMA.
http://www.ilgiornale.it/interni/ridurre_co2__dannoso/01-10-2009/articolo-id=387028-page=0-comments=1
#2 renzoriva (15) - lettore
il 01.10.09 alle ore 19:47 scrive:
Ringrazio il prof. Battaglia per la presentazione a Buja del suo' per ora, ultimo lavoro: "ENERGIA NUCLEARE? Sì, PER FAVORE" Irresponsabili di tutto il Mondo unitevi! Il futuro senza energia economica ed abbondante riproporrà forme di schiavitù nuove. Dico alle “anime belle” che l’abolizione della schiavitù fu possibile quando l’energia muscolare fu sostituita, e la rivoluzione industriale la permise, con l’energia meccanica ottenuta dalle caldaie a vapore alimentate dal carbone. Senza energia economica ed abbondante scordatevi la DEMOCRAZIA come oggi viene intesa. Renzo Riva Via Avilla, 12 33030 Buja - UD renzoriva@libero.it 349.3464656
Rilancio Nucleare
(parte prima)
(parte seconda e ultima)
RispondiEliminaLa Costituzione nel suo primo articolo recita:
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."
Fondata sul lavoro?
Peccato non dica coloro che sono obbligati a "dare Lavoro" e "perché".
Forse coloro che lucrando cercano il profitto personale?
Ci può essere, "mercede", "salario", "stipendio" per i "dipendenti" senza il profitto degli imprenditori?
Quale futuro per la Val del Lago?
Dico, cosa già ebbi modo di manifestare con dei volantini, ovvero che potenziamento della capacità produttiva in orari definiti di punta e contemporaneo uso turistico possono convivere se si accettano benefici e contemporaneamente limitazioni.
I comitati devono essere propositivi nell'accompagnare le esigenze dello sviluppo contemperandole con la salvaguardia del territorio; ma soprattutto devono avere la capacità di trattenere il più possibile, con un'efficace contrattazione: do ut des, la ricchezza prodotta in loco.
Un unico livello di contrattazione dei sindaci assistiti da tecnici qualificati.
Suggerirei il fu professore di elettrotecnica della sezione elettronica ed oggi "Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas" il friulano ing. Alessandro Ortis in procinto, se ho inteso bene il senso di certe sue dichiarazioni, di ricaduta nella nostra regione per incarichi di prestigio.
Forse rettore dell'università?
Proporre cose fattibili e non chimere è l'ultima esortazione che vi rivolgo e pensate che in Italia siamo in 60 milioni di abitanti, cittadini con diritti sì ma anche doveri e che non abbiamo materie prime.
Se ci tagliamo anche quelle poche energetiche che abbiamo...
Mandi,
Renzo Riva
Via Avilla, 12/1
33030 Buja – UD
renzoslabar@yahoo.it
+39.349.3464656
http://renzoslabar.blogspot.com/
PLI F-VG
Energia e Ambiente
e
C.I.R.N.
Comitato Italiano Rilancio Nucleare
Indubbiamente R.Riva è saldo nelle sue convinzioni e si batte per renderle note. Non è detto comunque che siano sempre condivise! Lasciamo intervenire i frequentatori del blog, 'che "carne al fuoco" ce n'è parecchia: oltre alla posizione di Riva, il senso da dare alla "lettera aperta", la valutazione del parere del geologo Paronuzzi, le prospettive di azione sul "problema Lago"... Continuate ad intervenire, dunque .... e già che ci siete, SE NON L'AVETE FATTO, DATE IL VOSTRO GIUDIZIO SUL BLOG nel sondaggio in alto a destra: sono gli ultimi giorni!
RispondiEliminaGrazie a tutti.
Cari Amici del blog, mi ero riproposto di non lasciare commenti qui, dato che, a mio avviso, la discussione è andata troppo a Sud (con gli ultimi interventi poi, siamo in pieno territorio di caccia giapponese), però ci terrei a ringraziare i firmatari della Lettera Aperta per l'iniziativa presa.
RispondiEliminaSarebbe interessante sapere se avrebbero o meno preferito qualche firma in più o se hanno altre iniziative in cantiere. Mi auguro che prima o poi raccolgano l'invito di A&D.
Un ringraziamento anche ad Otelma (!) per l'aiuto dato ad A&D nel blog.
E' proprio vero che i tempi stanno cambiando: adesso, per aiutare qualcuno, bisogna anche mostrare la carta d'identità. Lo trovo sconcertante, viene da chiedersi se sia meglio una botte di ferro od una di vino. Mah.
Mandi.
OG Loc
Une volte o ierin libars di scugnì la.
RispondiEliminaGrasie a diu ué o sin libars di scugnì restà e se o veis voe ancje di tornà a fa la fan.
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http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2014/10/31/news/impianto-a-biomasse-da-trenta-milioni-1.10220202
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Commercio
L'import
del legno
Ci fu il tempo della demagogia che coniò il termine "kilometri ZERO" che valeva sia per i cibi sia per l'energia. La realtà nuda e cruda odierna ci dice che la Fantoni di Osoppo, ogni circa 1 anno, è obbligata a ricorrere a mercati sempre più lontani per approvvigionarsi della materia prima: il legname.La stampa locale ed in primis il Messaggero Veneto, dalla penna della giornalista Francesca Artico ci da conto della centrale elettrica a biomasse (senza cogenerazione?) da 10 MW di potenza nella ZIAC, Zona Industriale dell'Aussa Corno, che esulta. La Fantoni probabilmente un po' meno. Dati:L’importazione di legname dall’estero. L’Italia nel 2012 è stata il: 6° importatore mondiale di legno; 2° importatore europeo di legno (dopo UK); 1° importatore di legno dai Balcani e Sud Europa; 2° importatore europeo di legno tropicale; 1° importatore mondiale di legna da ardere; 4° importatore mondiale di cippato; 1° importatore mondiale di pellet ad uso residenziale.
L’Italia è il 1° partner commerciale per l’export del Camerun, della Romania, della Bosnia, dell’Albania, della Serbia.
Alla luce dei dati sopra esposti qualcuno mi sa dire se sia possibile che l’utente elettrico paghi, con le esose tariffe elettriche per le rinnovabili, la messa in difficoltà, non voglio ancora pensare ad una chiusura, d’un settore industriale come quello dedicato alla produzione dei pannelli truciolati?
Ora due conticini che non sono proprio quelli della casalinga di Voghera ma quasi ci si arriva.
L’impianto da 10 MW elettrici di potenza dovrà avere una caldaia da circa 30 MW termici per poter produrre 72'000 MWh elettrici per anno e cioè con un utilizzo stimato di funzionamento di circa 7'200 ore per anno, pari a 300 giorni/anno.
30 MW termici per 7’200 ore anno sono pari a una energia termica corrispondente a 216'000 MWh. Il faggio anidro da circa 5 kWh/kg pertanto equivalente a 5 MWh/t. Poi avremo che 216'000 MWh termici/5 MWh/t= 43'200 t. Infine 43'200 t/24 t (autotreno o autoarticolato)=1'800 autotreni o autoarticolati all’anno. Ora 1'800 autotreni o autoarticolati anno/300 giorni/anno=6 autotreni o autoarticolati/giorno.
Così è anche se a qualcuno non pare.
Se non ci fossero le regalie di un mercato elettrico drogato nessuno si sognerebbe di fare un NON investimento come quello annunciato.
Alla fine si può tranquillamente dire che a qualcuno vanno dei benefici (privilegi?) e protetti, a scapito forse di centinaia di posti di lavoro che potrebbero essere delocalizzati per gli insostenibili costi.
Ricordo che la Fantoni ha alcune realtà già consolidate all’estero.
Non parliamo poi del "capacity payment" che genera costi elettrici aggiuntivi per gli utenti a fronte dell'attesa (stand by) delle centrali, soprattutto a gas a ciclo combinato (CCGC) e sotto utilizzate, per la precedenza che l'acquirente unico deve riservare alle forniture degli impianti fotovoltaici.
Renzo Riva
CIRN F-VG
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http://renzoslabar.blogspot.it/2014/11/biomasse-legnose.html
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http://www.alessandriaoggi.info/index.php?option=com_k2&view=item&id=998%3Aachtung-italia-la-lombardia-consuma-meno-energia-la-locomotiva-si-sta-fermando&Itemid=106
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