"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 9 settembre 2011

I valori della Carnia ... e quelli della Val del Lago

Cresce l'interesse attorno all'iniziativa sull'«atlante dei valori» della Carnia, segnalata ieri sul Blog e ripresa oggi con rilevanza da un articolo de "Il Gazzettino":


TOLMEZZO Con un semplice invio i visitatori potranno arricchire la mappa
Atlante on line per la Carnia
Un nuovo portale per segnalare i valori che caratterizzano l’identità locale
di David Zanirato

Venerdì 9 Settembre 2011, Il Gazzettino
Ti piace un lembo particolare della Carnia? Vuoi segnalare un monumento od un luogo dimenticato? Ora lo si potrà fare grazie al portale www.simfvg.it/geotag, il nuovo Atlante online delle segnalazioni dei valori della Carnia. A svilupparlo il Sistema informativo territoriale della Comunità montana della Carnia, attraverso una azione-pilota nel contesto del Susplan, il progetto Interreg IV Italia-Austria che si occupa della pianificazione sostenibile dell'area montana insieme alla Regione Veneto, al Land Carinzia ed alla Comunità collinare del Friuli, (di cui la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e le altre tre Comunità montane della Regione sono invece i partner associati). Lo scopo è raccogliere informazioni su cosa è considerato patrimonio territoriale e sui valori dello spazio vissuto, cioè le risorse che hanno costruito e continuano a costruire l'identità locale, evitare la perdita delle conoscenze dei luoghi, cioè la perdita della memoria dei luoghi, aumentare il coinvolgimento degli abitanti nella rappresentazione del territorio, aumentando responsabilità e sensibilità, far emergere potenzialità e stimolare, attraverso il confronto fra cittadini ed istituzioni locali, una migliore gestione del territorio. Il valore complessivo dell'Interreg Susplan è di 930mila euro (di cui 230mila euro a favore della Comunità Montana della Carnia) per obiettivi generali rivolti al libero accesso all'informazione territoriale transfrontaliera, attraverso la realizzazione di banche dati condivise e l'elaborazione di quadri conoscitivi comuni. Il materiale raccolto da questo «forum» virtuale servirà per stendere la «Carta dei valori della Carnia». È fondamentale quindi che: residenti, enti, professionisti, operatori o semplici visitatori, utilizzino questo strumento. Con un semplice clik è possibile dare «valore», segnalando un punto, un percorso un'area. «Riteniamo che questo possa essere uno strumento importantissimo per valorizzare il territorio - ha affermato Giovanni Battista Somma, commissario straordinario della Comunità montana della Carnia-. Ora è necessario che venga utilizzato da più fruitori possibili». 


Si discuteva ieri su quale contributo possa venire dalla Valle del Lago. Non è,  se vogliamo, un discorso nuovo: già quando si parlava della costituzione dell'Ecomuseo, era stato fatto un primo elenco dei "giacimenti culturali" della Valle del Lago:


AMBITI ECOMUSEALI
Ambito di Ospedaletto
Mulino Cocconi, Roggia Plovia, fornace di calce di Borgo Molino, Lago Minisini, sentiero geologico del Cumieli, forte di Monte Ercole, resti del Castello di Grossemberg, resti del castelliere preistorico, fortino napoleonico, conoide dei Rivoli Bianchi, precedenti e nuove opere di presa del Consorzio di bonifica Ledra-Tagliamento, Fiume Tagliamento, Mulino Cozzutti.

Ambito di Gemona 

Centro storico, fontana del Turco, lavatoio pubblico di Godo, Roggia Bianca, Rio Macile, cascata del Rio Glemineit, conoide del Vegliato.

Ambito di Artegna e Montenars 
Torrente Orvenco, Rio Clama, Lavio di Mont, sentiero naturalistico del Faeit, Fiume Ledra, ex Centrale elettrica Arteniese, Rio Bosso, pompe e centrale di sollevamento del Consorzio Acquedotto del Friuli Centrale.

Ambito di Buia e Majano 
Lavatoi pubblici di: Codesio, Campo, San Floreano, Tomba, Andreuzza, Ursinins Grande e Santo Stefano, polla sorgiva del Rio Gelato, opere di presa e rogge di San Floreano, Mulino Pastôr, Parco storico di Monte, Torrente Cormôr, torbiera di Fontana Abisso, palude di Casasola.

Ambito di Forgaria 
Lago di Cornino, Fiume Tagliamento, Centro per la reintroduzione del Grifone, Parco archeologico di Castelraimondo, sentiero geologico di Mont di Prât, risorgive di Cornino, Laghetti Pakar.

Ambito di Osoppo
Sorgive di Bars, Fiume Tagliamento, prati aridi dell'ambito di Bars, Forte di Osoppo.

Ambito della Val del Lago (Trasaghis, Cavazzo, Bordano) 
Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni, stagno ecologico, orto botanico di Interneppo, centrale idroelettrica di Somplago, palude Vuarbis, sentiero entomologico del San Simeone, Forte del Monte Festa, ponte romano di Somplago, lavatoi pubblici di Alesso e Braulins, torrente Palâr, palude di Avasinis.



Ambito di Venzone 
Sorgive del Pradulin, Fiume Tagliamento, Rio Lavaruzza, Torrente Venzonassa, fossato della cittadella medievale, Centro storico, Museo della Terra, sentiero naturalistico di Santa Caterina.

Rosta Savorgnana

Roggia Bianca

Lavatoio di Codesio

Torbiera di Fontana Abisso

Ora, tutto si aggroviglia, ed è in evoluzione: la Val del Lago, oggi, comprende Comuni differenti, forse soggetti in un prossimo futuro a probabili accorpamenti,  inseriti in Comunità Montane differenti (a loro volta in odore di soppressione, per essere sostituite da altre forme aggregative...). Ecco dunque, la sovrastruttura amministrativa muta, il bene culturale rimane (se gode dell'attenzione delle persone del luogo e di sensibilità  allargate). Quindi, anche da questo Blog, un invito: SEGNALATE QUEL CHE VA INDIVIDUATO E CONSERVATO .... e magari  IMPEGNATEVI/IMPEGNAMOCI a dare ciascuno il proprio contributo.

10 commenti:

  1. 230.000 euro? Non arrivano ai 4/5 milioni di Testa per il suo forum di propaganda nucleare ma sono sulla buona strada. Altro che commissario, li metterei in galera! Vista la pesantezza del sito mi auguro che finalmente al "giovine di Ligosullo" sia arrivata la fibra ottica e non si tratti di incompetenza, comunque...qualcuno mi spiega perchè dobbiamo segnalare noi i luoghi, la Comunità Montana dove vive? Non sanno nulla del territorio? Quando gli portiamo il caffè?

    Perchè un piccolo (senza offesa) Blog si prende la briga di cercare vecchi progetti e stilare una lista e loro non sono in grado di farlo? Perchè non partire da qui, vedere cosa si è fatto, cosa c'è da fare, poi chiedere cosa ci sarebbe eventualmente da aggiungere?
    Non lo faranno mai ma mi piacerebbe proprio vedere, accanto ai luoghi segnalati, la possibilità di dare un parere ed un voto al lavoro svolto (o meno) delle varie amministrazioni per la tutela e valorizzazione degli stessi.

    Un'iniziativa di questo tipo sarebbe stata apprezzabile se fosse venuta da qualche ragazzo appassionato di informatica (e del proprio territorio), ma 230.000 euro!

    Mandi.
    OG Loc

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  2. Grazie a OG Loc per i suoi interventi, sempre stimolanti e pertinenti. Nello specifico carnico, forse è stata adottata una formula tipo quella dei "Luoghi del cuore" del FAI per incentivare la partecipazione ed il coinvolgimento popolare. Il fatto però che in due settimane siano state inserite solo 18 segnalazioni per tutta la Carnia non porta a essere molto ottimisti.... Che il "censimento dell'esistente" sia il primo passo da fare, è ovvio... e qui in Val del Lago siamo molto bravi a elencare e catalogare; avremmo bisogno di maggior supporto per operare concretamente.... Per Cavazzo, inoltre, non si deve dimenticare che ancora nel 1984 è uscito il quaderno del Centro Regionale di catalogazione dei Beni culturali (167 schede!!) e che anche gli altri Comuni sono stati oggetto di indagini similari anche se non così approfondite. Quel che c'è, allora, si sa. Forse non è pienamente consolidata "la coscienza" dell'interagire col bene culturale e ambientale.

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  3. Leggendo del ponte romano di Somplago mi viene in mente l'intera via del sale che percorreva attraversandolo tuto il comune di Trasaghis, ormai sono rimaste ben poche tracce di quella antica strada, ma sarebbe interessante individuarne e segnalarne i resti, magari anche dei "castrum" che ne sorvegliavano il percorso.

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  4. Prima di "interagire con il bene culturale ed ambientale", sarebbe opportuno che le amministrazioni interagissero con i cittadini, fare un inventario ogni 25 anni mi sembra poco, ancora peggio è farne un altro (a questi prezzi) dato che il precedente è finito in cantina. Il FAI aveva un progetto, per quanto riguarda la Comunità Montana non è chiaro. Non è dato sapere se sono previsti investimenti nè in che misura per ogni singolo "bene", bisognerebbe partire da qui, anche per dare un segnale di interesse per il territorio e, successivamente, poter coinvolgere la popolazione.

    @ Montanaro
    Mi sembra ci fosse (oltre al fortilizio), un'antica via anche sopra Interneppo.

    Mandi.
    OG Loc

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  5. Purtroppo nessuno ha mai eseguito delle vere ricerche sul territorio, poco si sa e molte informazioni vengono da racconti e "per sentito dire dai vecchi".
    Pare (per sentito dire) che a Interneppo sul colle di S.Martino, che la gente del luogo comunemente chiama "cjasteons" (probabile derivazione da castrum), Sabino Leskovic abbia trovato dei resti di mura che aveva attribuito a epoca romana, sarebbe interessante sviluppare questa ricerca, magari da qualche appasionato di storia.

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  6. Da "vecchio" (forse anche senza virgolette) cultore di storia valdelaghina, plaudo senz'altro alle riflessioni e alle proposte di "Montanaro" e di "OG Loc", persone che non riesco a identificare dietro gli pseudonimi ma di cui intuisco forse un entusiasmo giovanile/giovanilistico. Consiglio loro quindi, prima di tutto, di dare un'occhiata quantomeno al numero unico della Filologica "Val dal Lâc", uscito nel 1987, dove si parlava abbondantemente di "via del sale" , di "Cjasteons", di Leskovic, degli antichi insediamenti, ciascuno con opportuni riferimenti bibliografici di approfondimento. Questo per dire che qualsiasi lavoro di ricerca deve partire dall'analisi di quel che già è stato scritto e prodotto, per poter poi arrivare a delle formulazioni e degli approfondimenti nuovi. Vi auguro che la vostra buona volontà ed il vostro spirito critico possano portarvi a risultati importanti e soddisfacenti. Mandi

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  7. Montanaro, la aial vivut fin cumò?

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  8. Vede Pieri, come ho già detto in un precedente post, lei si riconferma come valente e forse unico storico attuale che si interessa della nostra zona.
    Lei mi accenna a recensioni del lontano 1987, edizioni ormai introvabili, letture ormai dimenticate ai piu, sarebbe bello che i nostri comuni riuscissero a trovare qualche fondo per riunire e ripubblicare questi articoli, e perchè no, usarle magari come testi scolastici per i nostri "giovani", sarebbe un modo per tramandare e sperare in un loro futuro interessamento.
    Ormai anche io non sono molto "giovanotto" cercherò sicuramente il numero da lei indicatomi, ma solo per mio interesse personale, e non per ulteriori sviluppi.
    Punto quindi sui giovani..

    Per Anonimo:
    (che io ho sicuramente individuato in S.W.)
    A lei neanche risposta, solo biasimo per le sue infantili e vuote provocazioni.....

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  9. Montanaro, ma alore o si cognossin?

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  10. Montanaro, attirerò le ire dei latinorum, ma, più che da "castrum", la derivazione dei vari "castions", dovrebbe essere "castellum", suo diminutivo. Per questo (oltre a questioni "cronologiche") dei castellieri rimangono meno tracce rispetto ai castelli, suppongo. Comunque, mi riferivo anche all'antica via che passava per la Sella di Interneppo e collegava il "guado" (dove è nata Bordano) con la valle. Sotto la Pieve di Cesclans hanno trovato monete del 200 (se ricordo bene), quindi, come epoca ci siamo.
    Riguardo le ristampe, al giorno d'oggi, possono essere fatte praticamente a costo zero.

    @ Pieri
    Grazie per la dritta. Concordo con quanto dice Montanaro, sulla reperibilità del materiale (addirittura credo che gli scritti di Sabino Leskovic appartengano ad una collezione privata), altro problema è il "frazionamento" delle pubblicazioni, andiamo dall'articolo su quotidiani o su riviste, a lunari o bollettini comunali, sulla "distribuzione"...non mi pronuncio.
    Inoltre, dobbiamo anche considerere che non abbiamo il Colosseo, quindi una monografia sul Fortilizio o sulla Via del Sale, difficilmente vedrà la luce e potrà interessare non-valdelaghini.
    Ad ogni modo complimenti per tutto il lavoro che fate al Centro, sarebbe un vero peccato che pagine di storia venissero dimenticate.
    Ah, anche per me è passato il tempo delle mele! In questi giorni sul Blog consigliano banane, mi pare!

    Mandi.
    OG Loc

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