"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

sabato 31 gennaio 2015

Riapertura della CdF di Bordano, se non è Pasqua sarà l'estate....

L'ultimo numero de "La Vita Cattolica" ha dedicato un ampio servizio alla situazione della "Casa delle Farfalle" di Bordano, ricostruendo le tormentate fasi del passaggio dalla Cooperativa "Pavees" a "Farfalle nella testa" e ospitando le dichiarazioni del Sindaco di Bordano sulla prevedibile prossima riapertura della struttura (prevista per Pasqua nelle ultime ipotesi, ma ora dilazionata di qualche mese).

Dopo polemiche e ricorsi al Tar sulla nuova gestione,
il sindaco assicura: «La casa riaprirà entro l'estate»


La data esatta del loro «arrivo» ancora non si conosce, ma una cosa è certa: le farfalle torneranno a Bordano e la Casa a loro dedicata, chiusa da un anno, riaprirà i battenti entro l'estate. Parola di Gianluigi Colomba, sindaco del piccolo paese montano che non arriva a 800 abitanti e che lo scorso anno è rimasto «orfano» di circa 40 mila visitatori.
Intanto in questi giorni la struttura di proprietà comunale - che grazie ad un progetto avviato nel 2003, fino al 2013 ha «collezionato» qualcosa come 600 mila turisti arrivati alle pendici del monte San Simeone per ammirare gli spettacolari lepidotteri -, è oggetto di una serie di manutenzioni che si concluderà nel giro di un mese. «Poi saremo pronti a formalizzare il contratto con la cooperativa che si è aggiudicata l'appalto di gestione» afferma Colomba, sottolineando che non vuole assolutamente rimarcare le vicende dell'ultimo anno, rimanendo sulla strada adottata fin dall'inizio dall'Amministrazione comunale, cioè «quella di non alimentare le polemiche».
Ma, per dovere di cronaca, torniamo un passo indietro. Fin dalla sua apertura, la «Casa delle farfalle» è stata gestita dalla Cooperativa Pavees, nata nel 2003 per volontà di alcuni concittadini, tra cui anche l'ex primo cittadino, Enore Picco. Il contratto siglato con il Comune è scaduto nel 2013; poi c'è stata la proroga di un anno. Nel 2014, senza un contratto in tasca, la Pavees, su invito ufficiale del Comune, ha dovuto fare armi e bagagli chiudendosi alle spalle la porta della Casa, dove aveva allestito anche un centro didattico con laboratori attrezzati e dove, lungo l'arco dell'anno, organizzava eventi e mostre sui temi dell'educazione ambientale. Ha così lasciato nei luoghi di origine le crisalidi (che nel 2014 non sono mai arrivate in Friuli per dare il via alla nuova stagione) e trasferito gli animali - uccelli, rettili vari e persino un caimano -, che rallegravano le tre serre dedicate ad Africa, Asia ed Amazzonia, in altri giardini zoologici. La struttura di Bordano, infatti, dopo un intricato iter portato avanti dalla cooperativa, aveva ricevuto dal ministero competente la certificazione di «giardino zoologico», quale riconoscimento del valore didattico dell'iniziativa; un documento che ha dato la possibilità di ospitare anche animali diversi dalle farfalle.
«In tutta questa vicenda ho solo seguito le regole - ci ha detto Colomba, ribadendo quanto già aveva scritto ai suoi compaesani nell'editoriale che apre il periodico dell'Amministrazione «Bordano e Interneppo oggi», consegnato alle famiglie poco prima di Natale -; mi sono rifiutato di entrare in polemica e ho persino "sopportato" durissimi attacchi personali arrivati da molte parti, perché come Amministrazione abbiamo un'unica volontà: quella di riaprire la "Casa delle farfalle", uno dei fiori all'occhiello del Friuli, sottraendola al teatrino della politica per farla diventare quello che deve essere. Cioè un centro di ricerca, di educazione e di svago per le famiglie e gli appassionati di natura. E patrimonio di tutti i bordanesi, non solo una parte di essi».
Sta di fatto che poi c'è stato il bando di gara per la gestione della struttura per i prossimi sette anni, lanciato dal Comune a livello nazionale. Tre i partecipanti, tutti friulani. Uno dal Cividalese e due cooperative di Bordano. La Pavees e «Farfalle nella testa». È risultata vincitrice la seconda. La prima ha fatto ricorso al Tar sollevando dubbi sulla legittimità della gara (finita con il punteggio di 93,77 a 93,74) e chiedendo la sospensiva della procedura; il Tribunale amministrativo regionale ha però respinto l'istanza. «Questo esito, con nostra grande soddisfazione - commenta il sindaco - ci dà la possibilità di siglare, anche subito, il contratto con la cooperativa risultata vincitrice». Nel frattempo, si attende la «trattazione del merito» da parte del Tar, fissata per l'udienza del 25 febbraio.
Il resto è storia di oggi. A gennaio Colomba ha chiesto alla Regione un finanziamento straordinario da destinare alla manutenzione della struttura, chiusa da mesi. Così, nel giro di qualche giorno, sono arrivati nelle casse comunali 30 mila euro; i lavori sono stati affidati alla Cacitti di Caneva di Tolmezzo che ora si sta occupando della cura di alberi e piante tropicali. L'Amministrazione si sta anche attivando per individuare la ditta che avrà il compito di mettere mano - anche in questo caso grazie al contributo arrivato da Trieste - agli impianti che assicurano clima e umidità ideali nelle serre.
«Così l'edificio sarà consegnato in piena efficienza a chi ha vinto la gara», rimarca il sindaco, lasciando intendere che, al di là di beghe politiche e non, riaprire la «Casa delle farfalle» è assicurare un futuro a Bordano. E con la «scusa» delle farfalle potrà prendere maggior «quota» anche il progetto «Gemona, città dello sport e del benstare» che a Bordano significa parapendio e volo libero (qui, grazie alla concessione del Comune, vicino al campo sportivo c'è la pista di atterraggio, mentre i decolli in genere avvengono dal monte San Simeone); e si potrà pure legare i «voli» - di lepidotteri e quelli sportivi -, alle attività commerciali e al vicino Lago di Cavazzo, «magari con pacchetti promozionali», tutto compreso, destinati a turisti e visitatori.
Monika Pascolo

  • La Vita Cattolica, Giovedì 29 Gennaio 2015

venerdì 30 gennaio 2015

Somplago, studenti premiati da Edipower

Edipower premia gli studenti meritevoli


Sono stati premiati ieri, presso la centrale di Somplago di Cavazzo Carnico, gli studenti che si sono aggiudicati le borse di studio messe a disposizione da Edipower per il Progetto Scuola 2013-14. Le borse di studio assegnate sono finalizzate a sostenere la prosecuzione degli studi universitari e concludono il progetto, con il quale Edipower  ha coinvolto le scuole e i ragazzi in diverse iniziative dedicate al tema dell’energia. Nell’ambito delle iniziative del progetto scuola Edipower 2013-14, effettuato nei territori dove sono presenti le attività produttive della società, sono stati 1.705 ( per un totale di circa 60 istituti) gli alunni che hanno partecipato alle attività.
Edipower premia gli studenti meritevoliI vincitori delle borse di studio per meriti scolastici sono stati: Davide Revignas del Liceo scientifico statale Giovanni Marinelli di San Vito al Torre iscritto a Scienza dei Materiali a Padova (borsa di 4.000 euro); Sabrina Panero dell’Istituto tecnico statale Marinoni di Udine iscritta a Scienza dell’Architettura a Udine (2.000 euro) e Federica Del Missier, dell’Istituto statale d’istruzione superiore Paschini, iscritta a Economia a Padova (1.000 euro). (...)
Alla cerimonia hanno preso parte, oltre ai familiari degli studenti, Dario Juri, vice sindaco di Cavazzo Carnico, Renzo Lunazzi, sindaco di Verzegnis,Gianluigi Colomba, sindaco del Comune di BordanoEnrico Pizza, assessore alla mobilità e all'ambiente del Comune di Udine, l'assessore all'istruzione provinciale Beppino GovettoCristina Scoyni, funzionario dell’Ufficio scolastico VIII ambito territoriale di Udine, Andrea Francescut, vice preside del Liceo Marinelli di Udine, Laura Decio, preside e Francesca Tonutti dell’Istituto tecnico statale Marinoni, Lucia Chiavegato, preside dell’Istituto Paschini.
Il capo nucleo, Fulvio Ivo Guidi, premiando i ragazzi, ha commentato: “Edipower, mantiene da anni uno stretto rapporto con i giovani, in particolare con gli studenti e attraverso il Progetto Scuola concretizza il proprio sostegno nel loro percorso didattico. Per i più meritevoli vengono inoltre impegnate delle borse di studio che oggi siamo lieti di consegnare nel territorio di Udine. Auguriamo a loro una brillante carriera universitaria e professionale”.

giovedì 29 gennaio 2015

Frana del Rio di Cruzo, prossimo l'intervento


Frana tra Alesso e Somplago, prime rilevazioni dei tecnici

 Messaggero Veneto, 28 gennaio 2015


TRASAGHIS. Si risolveranno durante le prossime settimane i problemi di viabilità relativi al collegamento stradale tra Alesso e Somplago lungo il perimetro nord-ovest del lago dei Tre Comuni, interrotto da diversi mesi a causa di una frana che è caduta sulla carreggiata.
«Lunedì scorso - spiega il sindaco Augusto Picco - i tecnici della Protezione civile regionale sono venuti sul lago per fare rilevazioni sul luogo della frana che saranno propedeutiche per i prossimi interventi di sistemazione». La frana era stata causata in particolare dalle grosse precipitazioni di novembre e proprio da allora l'amministrazione comunale aveva emesso una ordinanza che impedisce il passaggio. Da parte sua, la Protezione civile aveva preso tempo prima di intervenire anche per lasciare che il movimento franoso si assestasse, trattandosi di una caduta di massi molto consistente: fortunatamente, il collegamento tra Somplago e Alesso lungo la riva nord non è un passaggio molto utilizzato, anche se attualmente pare impedire anche il passaggio a piedi.
Da sistemare, ancora, il collegamento tra Monteprato e il monte Corno, anche quello reso inagibile dalle precipitazioni di novembre: «In quel caso - spiega il sindaco Augusto Picco - l'intervento è ancora più complesso poiché si tratta di ricostruire i muri portanti del tratto stradale. Per questo motivo anche per quell’ intervento, ci vorrà un po’di tempo, ma fortunatamente anche in quel caso non si tratta di una delle direttrici principali delle località». (p.c.)

mercoledì 28 gennaio 2015

Internet più veloce in Val del Lago col "soffio" di Eolo

Più volte, su questo Blog, si è parlato del problema della qualità dei collegamenti internet in Val del Lago , sia segnalando la scarsità della qualità (http://cjalcor.blogspot.it/2011/12/internet-ad-alesso-si-deve-ricorrere.html ) sia dando notizia dei passi intrapresi per migliorare la situazione (http://cjalcor.blogspot.it/2011/08/internet-e-banda-larga-novita-per.html o http://cjalcor.blogspot.it/2011/07/valle-del-lago-e-connessioni-internet.html o ancora http://cjalcor.blogspot.it/2014/01/trasaghis-banda-larga-in-municipio.html ).
Tempo addietro a Trasaghis era stata avviata una raccolta di firme per sostenere il "progetto Eolo" e, se non andiamo errati, l'Amministrazione comunale aveva dato un contributo per la posa di specifiche antenne-ripetitori.

Riceviamo ora da Alessandro un interessante aggiornamento sullo stato del "Progetto Eolo" che forse può interessare più di qualcuno. Ovviamente, per chiarimenti specifici, rivolgetevi direttamente  a lui, ma sulle problematiche generali del rapporto tra la Val del Lago e la Rete … lo spazio è sempre aperto.


Ad Alesso ed Avasinis è attivo ormai dal mese di Novembre il servizio di internet ad alta velocità Eolo. Il ripetitore si trova su un’altura pochi metri sopra l’abitato di Avasinis, nei pressi della strada che porta in Novedet e trasmette il segnale internet via onde radio, per riceverlo è necessario installare una piccola parabola sul proprio tetto.

Si può scegliere tra 3 velocità:

10Mb/s o 20Mb/s e addirittura 30Mb/s. (rispettivamente circa 15, 30 e 60 volte più veloce della ADSL fornita dalla Telecom nel nostro Comune)


Dalla parabola viene calato, di solito attraverso una canaletta, un cavo che si andrà a collegare ad un apposito router wi-fi che invia il segnale in tutta la casa, consentendo di collegare più dispositivi contemporaneamente come un normale router ADSL.

Inoltre è possibile utilizzare il proprio telefono fisso utilizzando la connettività di Eolo, abbandonando del tutto la rete cablata Telecom ed il relativo canone.

Ad Alesso ci sono già i primi fruitori del servizio che notano una ricezione del segnale ottima.

Per informazioni commerciali potete visitare il sito www.ngi.it  oppure rivolgervi alla ditta NuvolaPoint di Alessandro Flajs (sita ad Alesso in via Palar 6) rivenditore ufficiale del servizio.

Recapiti Alessandro Flajs: 3470024874 o info@nuvolapoint.com  

                                            

martedì 27 gennaio 2015

Giornata della memoria. Quei partigiani di Bordano presi sul Tagliamento e deportati

Chi segue da tempo il Blog sa che, ogni "giornata della memoria" abbiamo proposto testimonianze di persone che, dalla Val del Lago, hanno subìto la drammatica esperienza dei campi di concentramento: così Celest di Alesso, Rino di Bordano, Tinut di Avasinis, e altri.

Aggiungiamo un nuovo tassello, riportando una testimonianza semisconosciuta del comandante partigiano Furore che, in una intervista del 1982, raccontò del tentativo di sganciamento dai rastrellamenti tedeschi dell'inverno 1944, citando espressamente la cattura, durante il transito sul Tagliamento e la  successiva deportazione di diversi partigiani di Bordano.

In Canal di Cuna, circa il 4 - 5 dicembre '44, della Brgt. "Picelli" eravamo ancora più di 200 uomini, forse 250. Compatti piegammo a est, attraversammo l'Arzino e salimmo sui monti della vallata del torrente Leale. Poi ci dividemmo in squadre: ogni squadra raccoglieva partigiani dello stesso paese, Bordano, Braulins, Avasinis, Alesso, Trasaghis, Peonis. Ogni squadra doveva raccogliersi attorno al proprio paese, rimettersi a posto possibilmente e poi attraversare il fiume [Tagliamento] nei luoghi ben conosciuti dalla maggior parte degli uomini. E così si fece. Ci perdemmo di vista. Ognuno nelle diverse squadre si comportò bene: chi prima, chi poi, squadra dopo squadra passò il Tagliamento. Ci furono perdite: per esempio, il gruppo di Bordano fu catturato al completo e i membri del gruppo inviati in Germania ai campi di concentramento; molti perirono travolti dalle acque del fiume; ma essendo del luogo, la maggior parte riuscì a guadare il Tagliamento.

(Testimonianza  di Luigi Grion "Furore" del 19.01.1982 -   Archivio IFSML, f. Testimonianze, b. 1 f 6)

Cussì, butìnle lì ... a chi vorrà approfondire i contorni dell'episodio precisando circostanze e protagonisti.
Sempre nell'estremo rispetto delle sofferenze patite.

lunedì 26 gennaio 2015

Venerdì a Bordano incontro con "Il piccolo principe"

Il Comune di Bordano, il  Sistema Bibliotecario del Gemonese, Canal del Ferro e  Val Canale ,  la Biblioteca comunale di Bordano  e  Damatrà Onlus
Venerdì 30 gennaio 2015
ore 17.00
a Bordano (UD)
                                     presso la Biblioteca comunale

                                             propongono 


Per tutti i bambini e famiglie

IL PICCOLO PRINCIPE
Un "incontro di racconti" per capire come è nata l'opera

                                                                     L' ingresso è libero
INFO: biblioteca comunale di Bordano

tel: 0432.988329 / e-mail: biblioteca.bordano@gmail.com


E, a proposito del "Piccolo principe" è doveroso ricordare il bel lavoro di traduzione fatto nel 1992 da prè Gjulio Ziraldo con Fiorella Angeli, Saverio Boezio, Renata Di Giusto, Maria e Giovanni  Ermacora, Mariangela Forgiarini e sfociato nella pubblicazione "Il pičul princip" edito dal Comune di Gemona e dalla Casa per l'Europa con il contributo della Provincia di Udine. Il libro si può trovare nelle Biblioteche ed anche in qualche libreria 

domenica 25 gennaio 2015

Venerdì, a Dartigne, incontro con Cristiano e gli altri Campioni (II)

De Marchi, Picco e Andreussi gli atleti dell’anno


ARTEGNA. Auditorium comunale strapieno per la premiazione dell'atleta dell'anno venerdì sera. Non uno, ma tre personaggi dello sport che vivono ad Artegna ed hanno nel cuore il piccolo paese pedemontano: Alessandro De Marchi, Cristiano Picco ed Anna Andreussi. Tre big nelle rispettive discipline, tre lunghi video che il pubblico ha "divorato" con gli occhi.
Perchè il ciclista del team Cannondale, il dominatore della maratona di Venezia sul ciclone, e la pluricampionessa italiana di rally assieme al compagno (nella vita e in auto) Paolo Andreucci non solo sono campioni, ma sono degli esempi da seguire per i giovani.
Per questo il Comune li ha voluti premiare alla vigilia di un'altra stagione chiave per loro.
De Marchi, dopo il numero rosso della combattività al Tour 2014, la tappa vinta alla Vuelta e la convocazione al Mondiale di Spagna con grande prova annessa, è atteso a riconfermarsi nel grande ciclismo con la nuova maglia della Bmc.
Cristiano, l'atleta disabile che iniziò a correre sulle handbike quasi per caso e che da allora ha raccolto risultati strabilianti continuerà a inseguire il suo sogno: partecipare alla Maratona di New York.
Anna, con il suo Paolo, cercheranno di aggiungere un altro tricolore nel rally.
Tre storie, tanti applausi. Anche al sindaco di Artegna Aldo Daici e all'assessore allo sport Lorenzo Vidoni che hanno fortemente voluto una serata del genere. Di quelle che fanno bene allo sport.

sabato 24 gennaio 2015

Scampato pericolo: il Municipio di Cavazzo non sarà spostato sul Festa

Il Governo, nel Consiglio dei Ministri straordinario svoltosi ieri  pomeriggio (venerdì 23 gennaio) ha risolto il nodo dell'Imu agricola montana fissando nuovi criteri per il pagamento. Con la reintroduzione dei parametri di montanità dell'Istat, saranno esenti quindi tutti i comuni montani .
Soddisfazione, quindi, anche in Val del Lago dove,  particolare preoccupazione era stata espressa dal sindaco di Cavazzo che aveva  preannunciato, come soluzione, di portare il Municipio "in quota montana" (sul Monte Festa?).

Sul numero della Vita Cattolica appena uscito, datato 22 gennaio, il sindaco Borghi  aveva infatti anticipato che gli amministratori erano "pronti anche ad azioni folcloristiche come quella di trasferire la sede del Comune più in alto. E' ridicolo, certo, ma uno deve pur far sopravvivere la sua gente" dal momento che la sede municipale, posta a 280 metri, non rientrava nelle fasce superiori ai 600 metri inizialmente previsti per l'azzeramento dell'Imu.



"Scherzi a parte", ma il problema è serio.  I lettori sono invitati a intervenire e commentare.

venerdì 23 gennaio 2015

Riaperta a Bordano, fino al 31 gennaio, la mostra "Memorie di un esodo"

Nella sala consiliare di Bordano è allestita in questi giorni la mostra fotografica "Memorie di un esodo" a ricordare i 70 anni dal forzato sfollamento della popolazione dei Comuni di Bordano e di Trasaghis nel corso dell'ultima guerra.
La mostra, già allestita nello scorso ottobre  a cura del Centro di Documentazione di Trasaghis ad Alesso,  presenta una serie di  immagini, recuperate dallo storico Stefano Di Giusto nel Museo di Storia moderna di Lubiana, scattate da un "fotografo di guerra" tedesco durante l'occupazione dei paesi nel 1944, sino ad offrire una documentazione "in presa diretta" delle fasi dell'arrivo dei cosacchi e del conseguente sfollamento della popolazione attraverso il passaggio del Tagliamento.  All'inaugurazione, l'altra sera, vi sono stati  gli interventi del vicesindaco di Bordano Flavio Piazza, che ha ricordato quanto i fatti della guerra siano rimasti impressi nella memoria storica del Comune, e quella del responsabile del Centro di Documentazione di Trasaghis Pieri Stefanutti (che con una presentazione powerpoint ha intrecciato le vicende della guerra nel Litorale Adriatico con gli eventi di microstoria locale, soffermandosi sulla base tedesca del San Simeone e sull'incendio di Bordano del 21 luglio 1944). C'è stata infine l'illustrazione della mostra che, oltre alla documentazione fotografica sullo sfollamento, presenta anche materiali sulla occupazione cosacca, come la divisa di un ufficiale della Roa raccolta da Maurizio Colomba. La mostra  (proposta dal Comune di Bordano con la collaborazione della Pro Loco di Bordano-Interneppo ed il Centro di Documentazione sul Territorio del Comune di Trasaghis), rimane aperta tutto il mese di gennaio dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 ed i sabati e le domeniche dalle 15 alle 18.

 

giovedì 22 gennaio 2015

Casa delle farfalle, contributi a rischio?

Il sindaco alla Provincia: da Bordano niente rendiconti


Messaggero Veneto, 21 gennaio 2015

BORDANO. «Ma quale rendicontazione alla Provincia per i contributi europei?». Il sindaco di Bordano, Gian Luigi Colomba, risponde alla Provincia di Udine che nei giorni scorsi aveva invitato la sua amministrazione a inviare un rendiconto a palazzo Belgrado riguardo a un contributo comunitario Leader Plus ricevuto nel 2007 e per il quale sussisterebbe l’obbligo di rendicontazione fino al 2018, pena l’obbligo di restituire i contributi ricevuti.
Così la Provincia di Udine, ma per Bordano le cose non starebbero proprio in questo modo: «Il Comune - dice Colomba - non ha alcun obbligo di restituire la rendicontazione paventata. Infatti, come emerge dagli atti, il contributo a valere sull’iniziativa comunitaria Leader Plus è stato concesso direttamente alla Provincia di Udine la quale, integrando con un proprio finanziamento, ha effettuato l’intervento nel 2007». Il sindaco ricorda che, da parte sua, ha soltanto dato il diritto di superficie che scadrà appunto il 30 giugno 2018: «Il Comune non ha ottenuto dalla Provincia alcun finanziamento e pertanto non ha nessun obbligo giuridico di rendicontazione». (p.c.)

mercoledì 21 gennaio 2015

Quanto i Comuni "valdelaghini" usano la Rete per informare?

Un piccolissimo spunto di riflessione sul quale si invita a raccogliere opinioni e commenti.
Ogni Comune, da tempo, ha un proprio sito istituzionale che, in prima pagina, ha una sezione "news".
Ecco allora una semplice somma di immagini, riferita alla situazione odierna, di quanto siano "fresche" le notizie poste all'attenzione dei cittadini sui siti  ufficiali dei tre Comuni "valdelaghini":


Comune di Bordano


Comune di Cavazzo Carnico


Comune di Trasaghis


martedì 20 gennaio 2015

Venerdì, a Dartigne, incontro con Cristiano e gli altri Campioni


Venerdì 23 gennaio 2015 alle ore 20.30 presso il teatro Mons. Lavaroni  di Artegna avrà luogo l“Serata dei campioni”. Durante la serata verranno riproposte le imprese sportive di Anna Andreussi che assieme al suo pilota e compagno di vita Paolo Andreucci ha vinto, per l'ottava volta, il Campionato Italiano Rallydi Alessandro De Marchi (testimonial del progetto “Gemona città dello sport e del benstare”), vincitore di una tappa alla Vuelta spagnola e vincitore del premio del più combattivo al Tour de France e di Cristiano Picco,vincitore della 29ª edizione della “Venice  Marathon” e del  Campionato Italiano di handbike a squadre.




lunedì 19 gennaio 2015

Su fb c'è anche "Sei di Cavazzo se...."

Si è parlato più volte, negli scorsi mesi, del successo dei gruppi di "Sei di ... se..." ognuno dedicato a una singola località.
Ora il fenomeno sembra attraversare una fase di stanca, però le pagine su facebook continuano a ospitare, di volta in volta, commenti interessanti, spesso assai stimolanti.
In zona sono attivi i gruppi di Bordano (fino a ieri 259 aderenti), Alesso (219), Avasinis (102), Trasaghis (87), Interneppo (72) e Peonis (24).
Ultimo ad aggiungersi alla lista è il gruppo di "Sei di Cavazzo se..." che conta 18 adesioni. Forse un po' pochine, se sulla stessa pagina si leggono richiami come "Amici di Cavazzo, come mai non vi iscrivete? Siamo in pochi, credo che molti abbiano facebook, e allora?". Comunque ... auguri a tutti i gruppi di mantenersi attivi e propositivi.


domenica 18 gennaio 2015

Casa delle farfalle, riapertura entro pochi mesi?

La casa delle farfalle potrà riaprire prima di Pasqua

Al lavoro la coop che ha vinto l’appalto per gestirla. Nelle serre rimaste le piante, le crisalidi saranno acquistate

{}BORDANO. La Casa delle farfalle riaprirà prima di Pasqua. All’indomani del rigetto da parte del Tribunale amministrativo regionale della sospensiva richiesta dalla Coop Pavees in merito agli esiti della gara per l’affidamento in gestione della struttura ecomuseale, qualche rassicurazione sulla prossima apertura della Casa delle farfalle arriva sia dal Comune che dalla Coop Farfalle nella testa, risultata vincitrice della gara stessa.
«Il fatto che - spiega il vice sindaco Flavio Piazza - il tribunale abbia rigettato la sospensiva per l’affidamento è senza dubbio una notizia positiva perché ci permette se non altro di procedere verso la riapertura della Casa delle farfalle, che a nostro modo di vedere è l’obiettivo più importante. Successivamente, attenderemo l’udienza finale fissata per il 25 febbraio, ma intanto sappiamo che la struttura non rischierà di restare chiusa anche quest'anno».
Questo via libera è stato accolto in modo positivo anche dalla Coop Farfalle nella testa: «Stiamo già lavorando insieme all’amministrazione comunale - spiega il presidente Stefano Dal Secco - con l’obiettivo di riaprire prima di Pasqua perché il lunedì di Pasquetta è sempre stata una delle punte di affluenza insieme a Ferragosto, e dunque faremo il possibile per non perdere ulteriore tempo. Ovviamente, i tempi burocratici ci hanno fatto perdere le visite scolastiche per la prossima primavera, ma contiamo di riavviare il tutto a partire dalla futura stagione. Senza dubbio, il via libera del tribunale ha segnato una svolta».
Attualmente, nella struttura ci sono ancora le serre con le piante mentre le crisalidi delle farfalle, come è sempre avvenuto, andranno ordinate attraverso i contatti con i paesi tropicali che le forniscono (di fatto, le farfalle vivono pochi giorni e dunque per tutta la stagione le crisalidi sono sempre giunte a Bordano di settimana in settimana).
Ciò che al momento è rimasto vuoto sono gli spazi dedicati alle mostre e in proposito gli operatori di Farfalle nella testa sono pronti a darsi da fare. Nel ricorso avviato lo scorso dicembre, la Coop Pavees aveva messo in discussione gli esiti della gara di affidamento e in particolare il parere espresso dalla commissione competente che ha assegnato la struttura a Farfalle nella testa.
«Il fatto che il tribunale - ha spiegato Lorenzo Presot, l’avvocato incaricato da Pavees - abbia rigettato la nostra richiesta di sospensiva non significa che le ragioni della cooperativa non valgano. Anzi, attendiamo l’udienza del 25 febbraio, nel corso della quale ribadiremo le nostre ragioni».
L’iter per l'affidamento della struttura dopo che erano scaduti i dieci anni in cui è stata gestita da Pavees era partito la scorsa primavera, e ciò non aveva permesso di aprire la Casa delle farfalle l’anno scorso.
{}

sabato 17 gennaio 2015

Casa delle Farfalle, il Tar respinge il ricorso della Coop. Pavees

Casa delle farfalle, dal Tar via libera alla nuova gestione


BORDANO. Via libera del Tar alla stipula del contratto tra il Comune di Bordano e “Farfalle nella testa”, la cooperativa che nel luglio scorso si era aggiudicata la gestione della “Casa delle farfalle” per i prossimi sette anni. Chiamato a esprimersi sulla richiesta di sospensiva della procedura, il Tribunale amministrativo regionale ha respinto l’istanza che la “Coop Pavees”, giunta seconda in graduatoria nella gara, aveva presentato al collegio triestino, proprio al fine di bloccare l’iter. L’udienza è stata celebrata mercoledì.
Per la trattazione del merito, invece, bisognerà attendere l’udienza del 25 febbraio. Nelle more, il collegio presieduto dal giudice Umberto Zuballi ha ritenuto non sussistere elementi tali, da accogliere la domanda della ricorrente. Pur segnando un punto a favore della società vincitrice, rappresentata in giudizio dall’avvocato Maria Elena Giunchi, la decisione non pregiudica tuttavia in alcun modo il risultato del ricorso con il quale la Pavees, assistita invece dall’avvocato Lorenzo Presot, ha inteso sollevare dubbi sulla legittimità della gara.
Nel procedimento è presente anche l’amministrazione comunale, che sulla vicenda aveva deciso di opporsi al ricorso e che ha affidato il mandato per la propria difesa all’avvocato Luca De Pauli. A essere contestata è stata la seconda valutazione espressa dalla commissione, dopo che, a seguito dell’esclusione di una partecipante (la “Alea Soc. Coop di Cividale”), in gara erano rimaste soltanto due delle tre concorrenti iniziali. A quel punto, il Comune aveva adottato nuovi criteri di valutazione, confermando il secondo posto per Pavees. Lo scarto con la prima classificata (93,74 punti contro 93,77) e il sospetto che non fossero state rispettate le norme nell’attribuzione del risultato sulla base alla proposta più vantaggiosa, avevano convinto la ditta a rivolgersi al Tar.