Rinnovato appuntamento giovedì pomeriggio alla chiesetta di San Michele “dei Pagani” di Braulins per la tradizionale celebrazione della Santa Messa e, quest'anno, anche per la presentazione della ricerca “La gleseute di San Michêl di Braulins” pubblicata nel 5° volume della collana “Un puint tra îr e vuê” a cura della scuola primaria di Alesso. Il volumetto è stato presentato infatti alle 14.45 proprio nella chiesetta, con gli interventi degli insegnanti, degli alunni e del Dirigente scolastico.
Alle 15 il parroco di Braulins don Fausto Quai ha poi celebrato la santa messa (anche col battesimo di una bambina) cui è seguito il saluto del sindaco Augusto Picco. La devozione della gente, soprattutto di Braulins, verso questo piccolo edificio sacro si perde negli anni e di recente ha portato la comunità a curare sia l’edificio religioso che il suggestivo sentiero che lo raggiunge. Il gruppo volontari di Braulins si impegna infatti per il riatto della sentieristica con l'appoggio del Comune di Trasaghis La chiesa si trova a breve distanza dal luogo dove sorgeva il castello di Bragolino, distrutto nel 1336.
La tradizione vuole che sorga sulle fondamenta di un antico tempio pagano (dal quale deriva il nome). Passata al culto cristiano è probabile che sia stata consolidata in epoca longobarda. Distrutta dai sismi del ’28 e del ’76 è stata ristrutturata assieme agli affreschi e oggi come detto è affidata alle cure degli abitanti della frazione.
Tra i motivi che valgono una visita al sito ci sono in particolare due affreschi risalenti uno al XIII secolo (San Michele intento a pesare le anime dei trapassati) e del XVI, nell'abside (una raffigurazione della Trinità). Assai rilevante la cornice naturale di grande bellezza (la chiesetta sorge sopra Braulins, con una splendida vista sul Tagliamento, e sotto una parete di roccia del monte Brancot)
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
venerdì 30 settembre 2011
giovedì 29 settembre 2011
Lago, il programma dell'incontro di domenica
Da "Carnia in movimento" riceviamo e diffondiamo il programma della manifestazione sul Lago di domenica prossima promossa dal "Centro Balducci":
Lago dei Tre comuni (o di Cavazzo) (Trasaghis, Udine)
CARNIA IN MOVIMENTO - centro Balducci
a conclusione del 19° convegno, promuovono un
Incontro dei popoli per i beni comuni
diritti umani, terra, acqua, ambiente vitale, specie viventi
domenica 2 ottobre ore 10.00
Parole, gesti, simboli, canti delle diverse spiritualità del Pianeta in relazione con la terra, l’acqua, le piante, gli animali, i fiori, le montagne. Per la difesa del lago, dei laghi, dei fiumi, di tutti gli ambienti naturali, di tutto il Creato
Alle 9:30 Ci troviamo sulla sponda meridionale del lago di Cavazzo assieme a uomini e donne provenienti da diverse parti del mondo, ciascuno con la propria spiritualità, ciascuno con le proprie esperienze, per intrecciare riflessioni e testimonianze, per rilanciare insieme la questione dei beni comuni, decisiva per un futuro a misura d’uomo e non di economia.
Per una maggiore attenzione verso i ragazzi, ragazze e donne del Pianeta, e così per l'intero ecosistema, nell'esigenza di rinnovate relazioni di attenzione, premura, armonia. Ci incontriamo per sollecitare sensibilità, idealità, progettualità, per rinnovare l'impegno per i diritti di tutti gli esseri umani e le specie viventi.
Ore 10:00. Le persone provenienti dai diversi luoghi del pianeta e i rappresentanti dei movimenti della nostra Regione portano un po' d'acqua, un pugno di terra e una piantina dai loro territori di origine.
Le acque portate da fiumi, laghi, sorgenti dei diversi continenti saranno versate in quella del lago; le terre saranno mescolate con la terra delle rive; le piantine saranno collocate una accanto all'altra a significare che l'acqua è bene comune indivisibile per tutta l'umanità, come la terra è la Madre Terra di tutte e di tutti; nel medesimo tempo che le diversità culturali e spirituali sono una ricchezza come lo sono le diversità delle piante dell'unico ecosistema; per questo è indispensabile l'impegno dì tutti i popoli per riconoscere e salvaguardare i beni comuni.
Ore 12:30 Pranzo al sacco sulle rive del lago fornito ed offerto dal Centro Balducci. Sedie e tavoli a disposizione. Portate un berrettino per i bambini. Il meteo assicura giornata calda e soleggiata.
Per informazioni: 0433 778822, fax 0433 92330, renatogaribaldi@alice.it
L'intervento di don Pierluigi Di Piazza sul Lago il 10 ottobre 2010 |
mercoledì 28 settembre 2011
Anche da Alesso, respinta l'idea di un "comma ammazza-blog"
Si diffonde in rete la protesta contro il progetto governativo definito "comma ammazza-blog":
Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
Comma ammazza-blog: un post a Rete unificata #noleggebavaglio
L'idea è nata su twitter, parlando con Claudia Vago (@TIGELLA) e Salvatore Mammone (@MAMMONSS): invitare i blogger, chi frequenta e "abita" la rete a condividere, postare (anche su facebook e su twitter), diffondere lo stesso post come segnale di protesta contro il comma 29, cosiddetto ammazza-blog.
Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione.
Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.
Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito.
Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata.
Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri.
Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso.
Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.
Lago, varianti referendarie - III
Referendum. Se ne parla da tempo, a proposito del Lago. I Comitati lo hanno più volte evocato e auspicato. Gli ultimi volantini usciti hanno proposto un rimbalzello continuo: "lo indìca l'Amministrazione comunale" vs "si impegnino i Comitati a raccogliere le firme". Ora pare (da quel che ha pubblicato la stampa) che in seno ai Consigli comunali di Trasaghis e di Cavazzo stian per partire raccolte di firme per l'indizione di un referendum. Va bene, MA QUALE REFERENDUM?
Forse un referendum propositivo tipo "Volete salvaguardare il Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni?" Probabilmente sarebbe del tutto inutile, giacché il 100% degli elettori confermerebbe e approverebbe una siffatta proposta.
Di solito si interpreta il referendum in chiave abrogativa. Cosa troverebbero in questo caso gli elettori sulla scheda? Forse "Volete sia ritirato il progetto di raddoppio della centrale di Somplago?" Quesito improponibile, poiché il I comma dell'art. 68 dello Statuto comunale di Trasaghis recita espressamente: "Sono previsti referendum consultivi in tutte le materie di esclusiva competenza comunale, al fine di sollecitare manifestazioni di volontà che devono trovare sintesi nell'azione amministrativa". Non per abolire ma per proporre, dunque. E in ogni caso "l'oggetto del contendere" trovandosi in territorio extracomunale, non potrebbe, secondo logica, poter essere oggetto di quesito referendario.
Anziché un Referendum, dunque, potrebbe essere maggiormente percorribile la strada della petizione, prevista dall'art. 67 dello Statuto: "Tutti i cittadini possono rivolgersi, in forma collettiva, agli organi dell'Amministrazione per sollecitarne l'intervento su questioni di interesse generale o per esporre comuni necessità".
Ultima variabile, potrebbe essere chiesto all'Amministrazione comunale di attivarsi (questo potrebbe essere fatto direttamente, senza incorrere nel rimpallo su chi debba promuovere un referendum) per lanciare una consultazione popolare ai sensi dell'art. 63 comma 3 dello Statuto: "L'Amministrazione può attivare forme di consultazione, per acquisire il parere su argomenti di grande rilevanza e di interesse generale".
Quanto formulato sopra erano solo degli spunti di riflessione, espressi perdipiù senza alcuna cultura giuridica ma così, "a pelle". Sarebbe opportuno, comunque, che chi propone l'indizione di Referendum, o di altre forme di consultazione, lo facesse in maniera precisa e dettagliata, vagliate tutte le diverse implicazioni, prospettando un itinerario chiaro e circostanziato, per offrire uno strumento di confronto e non di scontro.
Forse un referendum propositivo tipo "Volete salvaguardare il Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni?" Probabilmente sarebbe del tutto inutile, giacché il 100% degli elettori confermerebbe e approverebbe una siffatta proposta.
Di solito si interpreta il referendum in chiave abrogativa. Cosa troverebbero in questo caso gli elettori sulla scheda? Forse "Volete sia ritirato il progetto di raddoppio della centrale di Somplago?" Quesito improponibile, poiché il I comma dell'art. 68 dello Statuto comunale di Trasaghis recita espressamente: "Sono previsti referendum consultivi in tutte le materie di esclusiva competenza comunale, al fine di sollecitare manifestazioni di volontà che devono trovare sintesi nell'azione amministrativa". Non per abolire ma per proporre, dunque. E in ogni caso "l'oggetto del contendere" trovandosi in territorio extracomunale, non potrebbe, secondo logica, poter essere oggetto di quesito referendario.
Anziché un Referendum, dunque, potrebbe essere maggiormente percorribile la strada della petizione, prevista dall'art. 67 dello Statuto: "Tutti i cittadini possono rivolgersi, in forma collettiva, agli organi dell'Amministrazione per sollecitarne l'intervento su questioni di interesse generale o per esporre comuni necessità".
Ultima variabile, potrebbe essere chiesto all'Amministrazione comunale di attivarsi (questo potrebbe essere fatto direttamente, senza incorrere nel rimpallo su chi debba promuovere un referendum) per lanciare una consultazione popolare ai sensi dell'art. 63 comma 3 dello Statuto: "L'Amministrazione può attivare forme di consultazione, per acquisire il parere su argomenti di grande rilevanza e di interesse generale".
Quanto formulato sopra erano solo degli spunti di riflessione, espressi perdipiù senza alcuna cultura giuridica ma così, "a pelle". Sarebbe opportuno, comunque, che chi propone l'indizione di Referendum, o di altre forme di consultazione, lo facesse in maniera precisa e dettagliata, vagliate tutte le diverse implicazioni, prospettando un itinerario chiaro e circostanziato, per offrire uno strumento di confronto e non di scontro.
A&D
martedì 27 settembre 2011
Lago, giovedì se ne parla in Consiglio comunale a Bordano
Giovedì 29 settembre, dalle ore 20, il consiglio comunale di Bordano si riunisce per discutere - tra gli altri punti all'Ordine del Giorno - anche il PARERE SULL'AMPLIAMENTO DELLA CENTRALE IDROELETTRICA DI SOMPLAGO.
Sul Web è già partita una "mobilitazione informativa" per incentivare la partecipazione dei cittadini alla seduta consiliare: "Partecipiamo numerosi per far sentire la voce di chi non vuole deturpare irreparabilmente quello che resta del nostro Lago dei Tre Comuni".
Sul Web è già partita una "mobilitazione informativa" per incentivare la partecipazione dei cittadini alla seduta consiliare: "Partecipiamo numerosi per far sentire la voce di chi non vuole deturpare irreparabilmente quello che resta del nostro Lago dei Tre Comuni".
Quel che si muove ... sul Lago. Il 2 ottobre l'incontro promosso dal "Centro Balducci" - II
Don Pierluigi Di Piazza presenta le finalità ed i contenuti dell'incontro di domenica 2 ottobre sul Lago promosso dal "Centro Balducci":
HA SENSO UNA CULTURA che non solleciti all’impegno per la giustizia, i diritti umani, la non violenza attiva e la costruzione della pace? Per la condivisione e la sobrietà? E ancora, che non alimenti e non sostenga l’accoglienza dell’altro con le sue differenze; che anzi, ancor di più, non favorisca la multiculturalità? E ancora, ha senso una cultura che non sostenga l’attenzione ai beni comuni, a cominciare dall’acqua, dalla terra, fino a tutti gli esseri viventi, all’intero eco-sistema? (...)
Si tratta di domande retoriche, cioè di un artificio letterario per poter ribadire che la cultura intesa nel
suo significato antropologico più ampio dovrebbe contenere ed alimentare queste attenzioni, proprio
perché è da intendersi come capacità dell’essere umano di camminare nella storia in divenire, insieme agli altri, con un orientamento significativo, con scelte conseguenti e coerenti, attento a comprendere, disponibile ad interrogarsi, impegnato a cercare risposte, liberandosi da atteggiamenti di pigrizia, conformismo, passività. (...)
Questo è l’orizzonte in cui collocare il 19° Convegno del Centro Balducci.
Il tema scelto per il Convegno di quest’anno pone attenzione «alle ragazze, ragazzi e donne del pianeta protagonisti di un futuro umano». (...)
Domenica 2 ottobre sulle rive del lago di Cavazzo, insieme ai movimenti per la difesa e la promozione dell’acqua come bene comune, a quelli per la difesa della Madre Terra e speriamo a tante persone, vivremo un momento profondo e significativo con parole, simboli, canti.
Le persone provenienti dai diversi luoghi del Pianeta e i rappresentanti dei movimenti della nostra Regione sono stati invitati a portare un po’ d’acqua, un poco di terra e una piccola pianta dai loro territori.
Nell’evento queste acque saranno versate in quella del lago; le terre saranno mescolate con la
terra delle rive, le piantine saranno collocate una accanto all’altra. E questo a indicare che l’acqua è bene comune indivisibile per tutta l’umanità, come la terra è la Madre Terra di tutte e di tutti; nel medesimo tempo che le diversità culturali e spirituali sono una ricchezza come lo sono le diversità delle piante dell’unico ecosistema; per questo è indispensabile l’impegno di tutti i popoli per i beni comuni.
Pierluigi Di Piazza
(tratto da "La Vita Cattolica", 23 settembre 2011)
HA SENSO UNA CULTURA che non solleciti all’impegno per la giustizia, i diritti umani, la non violenza attiva e la costruzione della pace? Per la condivisione e la sobrietà? E ancora, che non alimenti e non sostenga l’accoglienza dell’altro con le sue differenze; che anzi, ancor di più, non favorisca la multiculturalità? E ancora, ha senso una cultura che non sostenga l’attenzione ai beni comuni, a cominciare dall’acqua, dalla terra, fino a tutti gli esseri viventi, all’intero eco-sistema? (...)
Si tratta di domande retoriche, cioè di un artificio letterario per poter ribadire che la cultura intesa nel
suo significato antropologico più ampio dovrebbe contenere ed alimentare queste attenzioni, proprio
perché è da intendersi come capacità dell’essere umano di camminare nella storia in divenire, insieme agli altri, con un orientamento significativo, con scelte conseguenti e coerenti, attento a comprendere, disponibile ad interrogarsi, impegnato a cercare risposte, liberandosi da atteggiamenti di pigrizia, conformismo, passività. (...)
Questo è l’orizzonte in cui collocare il 19° Convegno del Centro Balducci.
Il tema scelto per il Convegno di quest’anno pone attenzione «alle ragazze, ragazzi e donne del pianeta protagonisti di un futuro umano». (...)
Domenica 2 ottobre sulle rive del lago di Cavazzo, insieme ai movimenti per la difesa e la promozione dell’acqua come bene comune, a quelli per la difesa della Madre Terra e speriamo a tante persone, vivremo un momento profondo e significativo con parole, simboli, canti.
Le persone provenienti dai diversi luoghi del Pianeta e i rappresentanti dei movimenti della nostra Regione sono stati invitati a portare un po’ d’acqua, un poco di terra e una piccola pianta dai loro territori.
Nell’evento queste acque saranno versate in quella del lago; le terre saranno mescolate con la
terra delle rive, le piantine saranno collocate una accanto all’altra. E questo a indicare che l’acqua è bene comune indivisibile per tutta l’umanità, come la terra è la Madre Terra di tutte e di tutti; nel medesimo tempo che le diversità culturali e spirituali sono una ricchezza come lo sono le diversità delle piante dell’unico ecosistema; per questo è indispensabile l’impegno di tutti i popoli per i beni comuni.
Pierluigi Di Piazza
(tratto da "La Vita Cattolica", 23 settembre 2011)
lunedì 26 settembre 2011
Alesso e ... Sergio Bonelli. Che c'entra? Eppure un legame c'era....
Se ne è andato Sergio Bonelli, il "fratello", se non il "papà" di Tex Willer prima e di Dylan Dog poi. Perché ricordarlo sul Blog di Alesso? perchè Sergio aveva avuto diversi contatti con gli alessani, prima nel 1970, quando incoraggiò, sostenne (e divenne anche socio) di uno dei più grandi "Club Amici di Tex" d'Italia, quello nato proprio allora ad Alesso per opera di un gruppo di giovani appassionati lettori. Poi, negli anni '80, quando accettò di buon grado di vedere nascere, proprio ad Alesso, la traduzione "par furlan" di un numero di Dylan Dog (oggi una rarità ambita per i collezionisti).
Da Alesso, allora, un convinto, "mandi Sergio, cun Gjò".
Da Alesso, allora, un convinto, "mandi Sergio, cun Gjò".
Sergio Bonelli, una vita per i fumettiMorto l'editore di Tex e Dylan Dog | ||
ROMA - È morto questa mattina al San Gerardo di Monza Sergio Bonelli, editore di Tex e di Dylan Dog. Bonelli, 79 anni, aveva ereditato la casa editrice dal padre Gian Luigi, il creatore di Tex. Per non essere confuso con il genitore aveva scelto lo pseudonimo di Guido Nolitta, inventando personaggi come Zagor e Mister No. Bonelli, nato a Milano il 2 dicembre 1932, era ricoverato da qualche giorno al San Gerardo: aveva accusato problemi di salute ad agosto, mentre era in vacanza in Provenza. Rientrato a Milano, aveva fatto una serie di esami che ne avevano consigliato il ricovero. Era sposato con la signora Beatrice e aveva un figlio, Davide responsabile marketing della casa editrice. Il mondo dei fumetti era una strada scritta: non solo per il ruolo del padre, ma anche per quello della madre Tea, che nel dopoguerra ha preso in mano la casa editrice Audace. Sotto la sua guida le edizioni Cepim sono diventate un colosso dell'editoria a fumetti, la Sergio Bonelli editore. Nel 1986 ha iniziato la pubblicazione di Dylan Dog, il detective del paranormale ideato da Tiziano Sclavi, che ha superato nelle vendite lo stesso Tex. (...) |
Quel che si muove a .... Braulins. Ancora non è chiaro come finirà la vicenda della fermata delle corriere
Anche la Vita Cattolica torna a occuparsi della questione del posizionamento della fermata delle autocorriere a Braulins, un argomento su cui si discute da parecchio.
PER PRIMI A FAR SENTIRE il proprio dissenso, per quelle corriere di linea che entrano nell’abitato di Braulins, erano stati proprio i residenti della piccola frazione del comune di Trasaghis e, in particolare, quelli della stretta via Europa. Stufi del passaggio, a ridosso delle case, dei mezzi della Saf che collegano la località a Gemona, Tolmezzo e Bordano, mesi fa erano scesi in strada con tanto di striscioni che invitavano alla realizzazione di una fermata per le corriere.
Ovviamente altrove, considerando che le stradine di Braulins non sono un percorso idoneo per i mezzi «pesanti». Ma a quanto pare la soluzione prospettata dal Comune e ora momentaneamente posta «in attesa»,
non piace. Si tratta di un progetto, approvato in Giunta ad aprile, che individua la nuova fermata nella zona del
bar Sport, adiacente alla strada regionale 512 e vicinissima ad alcune abitazioni.
«Non è però prevista un’unica pensilina che sarebbe anche facile da realizzare – spiega il sindaco Augusto Picco –, bensì uno snodo con lo spazio per 4 corriere. Si è dovuto tener conto, infatti, che a Braulins non è posta una semplice fermata, che avrebbe richiesto solo una tettoia, ma la coincidenza del pulman che va a Bordano»». E aggiunge: «Stiamo però valutando una soluzione alternativa, perché chi abita vicino non vuole le corriere davanti a casa e giustamente protesta».
Ma per l’Amministrazione il vero nodo da sciogliere è quello di riuscire a far quadrare conti e tempi di realizzazione dell’opera: «Entro settembre, comunque, prenderemo la decisione definitiva», annuncia Picco. E poi, al massimo entro la fine dell’anno, l’opera dovrebbe essere realizzata. Il progetto già pronto, redatto dall’Ufficio tecnico comunale, prevede una spesa di 59 mila euro, 15 dei quali messi a disposizione dalla Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale, 29 dalla Provincia di Udine e la rimanente quota reperita nelle casse del Comune.
«Il problema di reperire un’area idonea per una nuova fermata – spiega il sindaco – è nato in seguito alla realizzazione della rotonda sulla regionale 512, a ridosso del ponte sul Tagliamento che, di fatto, ha portato via lo spazio della fermata storica all’ingresso dell’abitato di Braulins, che non dava fastidio a nessuno».
MONIKA PASCOLO
(da: "La Vita Cattolica" del 23 settembre 2011)
Nuova fermata per la Saf
PER PRIMI A FAR SENTIRE il proprio dissenso, per quelle corriere di linea che entrano nell’abitato di Braulins, erano stati proprio i residenti della piccola frazione del comune di Trasaghis e, in particolare, quelli della stretta via Europa. Stufi del passaggio, a ridosso delle case, dei mezzi della Saf che collegano la località a Gemona, Tolmezzo e Bordano, mesi fa erano scesi in strada con tanto di striscioni che invitavano alla realizzazione di una fermata per le corriere.
Ovviamente altrove, considerando che le stradine di Braulins non sono un percorso idoneo per i mezzi «pesanti». Ma a quanto pare la soluzione prospettata dal Comune e ora momentaneamente posta «in attesa»,
non piace. Si tratta di un progetto, approvato in Giunta ad aprile, che individua la nuova fermata nella zona del
bar Sport, adiacente alla strada regionale 512 e vicinissima ad alcune abitazioni.
«Non è però prevista un’unica pensilina che sarebbe anche facile da realizzare – spiega il sindaco Augusto Picco –, bensì uno snodo con lo spazio per 4 corriere. Si è dovuto tener conto, infatti, che a Braulins non è posta una semplice fermata, che avrebbe richiesto solo una tettoia, ma la coincidenza del pulman che va a Bordano»». E aggiunge: «Stiamo però valutando una soluzione alternativa, perché chi abita vicino non vuole le corriere davanti a casa e giustamente protesta».
Ma per l’Amministrazione il vero nodo da sciogliere è quello di riuscire a far quadrare conti e tempi di realizzazione dell’opera: «Entro settembre, comunque, prenderemo la decisione definitiva», annuncia Picco. E poi, al massimo entro la fine dell’anno, l’opera dovrebbe essere realizzata. Il progetto già pronto, redatto dall’Ufficio tecnico comunale, prevede una spesa di 59 mila euro, 15 dei quali messi a disposizione dalla Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale, 29 dalla Provincia di Udine e la rimanente quota reperita nelle casse del Comune.
«Il problema di reperire un’area idonea per una nuova fermata – spiega il sindaco – è nato in seguito alla realizzazione della rotonda sulla regionale 512, a ridosso del ponte sul Tagliamento che, di fatto, ha portato via lo spazio della fermata storica all’ingresso dell’abitato di Braulins, che non dava fastidio a nessuno».
MONIKA PASCOLO
(da: "La Vita Cattolica" del 23 settembre 2011)
domenica 25 settembre 2011
Lago, varianti referendarie - II
La "Vita cattolica" del 23 settembre riprende la notizia, già pubblicata dal Gazzettino, in merito al progetto di una raccolta di firme, da attuarsi nei Comuni di Trasaghis e di Cavazzo, per l'indizione di un referendum sul raddoppio della centrale.
Un referendum per dire no al raddoppio della centrale Edipower. L’iniziativa parte da alcuni consiglieri di Trasaghis e Cavazzo Carnico (che insieme a Bordano e Verzegnis sono interessati al progetto di potenziamento dell’impianto). Nel primo comune a muoversi è la minoranza della lista «In Comune» che, afferma il consigliere Giorgio Rodaro «a breve comincerà a raccogliere le 500 firme necessarie per indire la consultazione popolare». L’intento è quello di chiedere a chi vive a ridosso del lago di Cavazzo di esprimersi sulla bocciatura del progetto. Secondo i Comitati che da mesi si battono contro la sua realizzazione, l’opera metterebbe a repentaglio la sopravvivenza stessa dello specchio d’acqua naturale più grande del Friuli-Venezia Giulia. Anche a Cavazzo Carnico ci si muove in direzione «referendum». In questo caso il consiglio comunale, formato dalla sola maggioranza, si è spaccato.
Una parte, non in sintonia con il sindaco Dario Iuri che in una recente seduta consiliare ha affermato che «il lago dopo questo intervento non potrà che migliorare», sta già predisponendo gli incartamenti per la raccolta delle firme. In questo caso ne servono circa 250.
LAGO DI CAVAZZO
No alla centrale dal referendum
Un referendum per dire no al raddoppio della centrale Edipower. L’iniziativa parte da alcuni consiglieri di Trasaghis e Cavazzo Carnico (che insieme a Bordano e Verzegnis sono interessati al progetto di potenziamento dell’impianto). Nel primo comune a muoversi è la minoranza della lista «In Comune» che, afferma il consigliere Giorgio Rodaro «a breve comincerà a raccogliere le 500 firme necessarie per indire la consultazione popolare». L’intento è quello di chiedere a chi vive a ridosso del lago di Cavazzo di esprimersi sulla bocciatura del progetto. Secondo i Comitati che da mesi si battono contro la sua realizzazione, l’opera metterebbe a repentaglio la sopravvivenza stessa dello specchio d’acqua naturale più grande del Friuli-Venezia Giulia. Anche a Cavazzo Carnico ci si muove in direzione «referendum». In questo caso il consiglio comunale, formato dalla sola maggioranza, si è spaccato.
Una parte, non in sintonia con il sindaco Dario Iuri che in una recente seduta consiliare ha affermato che «il lago dopo questo intervento non potrà che migliorare», sta già predisponendo gli incartamenti per la raccolta delle firme. In questo caso ne servono circa 250.
sabato 24 settembre 2011
Quel che si muove.... sore Bordan. Prospettive per gli sport dell'aria
Il Gazzettino di oggi, con un articolo di Piero Cargnelutti, analizza - da Bordano - le prospettive di sviluppo per gli sport dell'aria, avviati dal Cuarnan e dal San Simeone.
Agosto record per il volo libero
Agosto record per il volo libero
Sabato 24 Settembre 2011, Il Gazzettino |
Il volo libero cresce ancora e attira l'interesse del primo sponsor privato da fuori regione, pronto ad entrare nel progetto "Gemona, città dello sport e del benstare". Si tratta di Infinitive Fly, azienda di Brendola in provincia di Vicenza, promotrice del marchio vela "Niviuk". «Ci hanno fatto un'offerta - fa sapere Luigi Seravalli dell'associazione Volo Libero - in base alla quale sono pronti a sostenerci e ci accompagneranno nell'organizzazione di tutte le gare del Triveneto e dei diversi circuiti italiani che ospiteremo, presenziandole con i loro stand. Nei prossimi mesi stringeremo gli accordi, che dovrebbero diventare operativi verso febbraio 2012 quando ripartiremo con le prime gare». Ad incoraggiare il volo in deltaplano e parapendio dalle alture nel Gemonese, sono i numeri registrati la scorsa estate: dopo un luglio non stupendo solo il mese di agosto sono state contate 1800 persone, un record pensando alle 2500 che di solito l'associazione "Volo Libero" registra in un anno, in base al conto di coloro i quali hanno fruiscono di servizi quali bus navetta e recuperi: «Una buona parte - dice ancora Seravalli - di queste persone, circa 1200, sono stranieri che arrivano dai vicini Paesi di Austria, Germania, Slovenia, ma anche dall'Inghilterra, mentre il resto sono persone che vengono dall'Italia. In futuro, abbiamo pensato di potenziare il servizio, in primis per una questione legata alla sicurezza, ma secondariamente per raccogliere i riferimenti di chi viene da fuori, e poter avvisarlo durante l'anno sulle iniziative che realizziamo». A questo punto, gli amanti del volo attendono solo l'intervento per il miglioramento degli accessi, soprattutto sul monte Cuarnan, come previsto dallo stesso progetto "Città dello sport". Tali lavori, in base agli accordi dovranno essere realizzati dalla Comunità montana, con una spesa di circa 200 mila euro: «Attualmente - spiega Seravalli - siamo costretti a passare per il Cjampon, poiché la strada è dissestata: con l'intervento, elaborato anche in accordo con l'amministrazione di Gemona, sarà possibile arrivare fino alla zona di decollo». |
venerdì 23 settembre 2011
Quel che si muove ... sul Lago. Il 2 ottobre l'incontro promosso dal "Centro Balducci"
| ||
Nel 2008 davanti alla base Usaf di Aviano e sul Vajont con donne e uomini di diversi luoghi del Pianeta. Nel 2009 in cammino dal Centro Balducci all’ex-ospedale psichiatrico di S. Osvaldo con don Luigi Ciotti, con le relatrici e i relatori al Convegno e tante persone; poi nella palestra del carcere di via Spalato a Udine. Nel 2010 al Lago di Fusine per intrecciare riflessioni e preghiere delle diverse culture e fedi religiose, ancora con presenze e testimonianze provenienti da diversi luoghi del Pianeta. Queste esperienze molto significative ci hanno suggerito di proporre l’ultima parte del Convegno di quest’anno al lago di Cavazzo, insieme ad associazioni e movimenti della nostra Regione, e speriamo a tante persone, per rilanciare insieme la questione DEI BENI COMUNI, DECISIVA per un futuro umano. L’attenzione ai ragazzi e ragazze e donne del Pianeta, di per sé, è insieme attenzione a tutti gli esseri viventi, all’intero ecosistema, nell’esigenza delle relazioni di attenzione, premura, armonia. Ci incontriamo per nutrire sensibilità, idealità, progettualità, per rinnovare l’impegno per i diritti di tutti gli esseri umani, specie viventi, intero eco-sistema. Ore 10.00-12.30 Parole, gesti, simboli, canti delle diverse culture e spiritualità del Pianeta in relazione con la terra, l’acqua, le piante, l’intero ecosistema. Le persone provenienti dai diversi luoghi del pianeta e i rappresentanti dei movimenti della nostra Regione sono stateinvitate a portare un po’ d’acqua, un poco di terra e una piantina dai loro territori. Nell’evento del Lago di Cavazzo queste acque portate saranno versate in quella del lago; le terre saranno mescolate con la terra delle rive; le piantine saranno collocate una accanto all’altra. E questo ad indicare che l’acqua è bene comune indivisibile per tutta l’umanità, come la terra è la Madre Terra di tutte e di tutti; nel medesimo tempo che le diversità culturali e spirituali sono una ricchezza come lo sono le diversità delle piante dell’unico ecosistema; per questo è indispensabile l’impegno di tutti i popoli per i beni comuni. Con la partecipazione di: Legambiente FVG Carnia in Movimento Comitato referendario FVG, 2 sì per l’acqua bene comune Coordinamento Comitati della montagna per l’acqua pubblica “Aghe di Mont” Comitato difesa e sviluppo del Lago di Cavazzo Comitato di tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento Comitato “Per altre strade” Comitato per la vita del Friuli rurale Associazione Monastero del Bene Comune di Sezzano (Verona) Mountain Wilderness - Italia Con la partecipazione di Comunità Nove, centro diurno del Dipartimento di Salute Mentale di Udine che costruisce percorsi di salute attraverso la condivione di spazi di incontro e confronto vissuti comunitariamente. Previo permesso con la partecipazione di alcune persone detenute presso la Casa Circondariale di Udine con delle brevi riflessioni. Partecipa il coro femminile -laboratorio multietnico- La Tela Ore 13.00 Momento conviviale Ore 19.00 Nel Centro Balducci cena comunitaria e festa dei popoli |
giovedì 22 settembre 2011
Quel che si muove a ... Bordan. Superati i problemi legati alla chiusura della strada
Se n'era parlato sul Blog .... Ora viene riaperta la strada per Bordano, dal momento che sono stati conclusi i lavori previsti all'altezza della galleria. Ne dà notizia il sito Alto Friuli:
Bordano, la galleria di Braulins
(http://altofriuli.com/dai-comuni/bordano--la-galleria-di-braulins-finalmente-illuminata.htm)
Sul Blog i commenti avevano inizialmente riguardato l'opportunità di chiudere la strada durante l'estate e la stagione turistica; il discorso aveva poi anche toccato una "dimensione filosofica" sulle virtù ed i guasti del "rimanersene isolati". E cumò?
Bordano, la galleria di Braulins
finalmente illuminata
L'amministrazione comunale ha perseguito con tenacia l'obiettivo di mettere in sicurezza la galleria vista l'oggettiva pericolosità per l'incolumità delle persone che vi transitanoÈ stata finalmente realizzata l'illuminazione della galleria che da Braulins porta a Bordano. Nel dare la notizia del completamento dei lavori, che rientrava tra gli obiettivi primari del programma politico dell'amministrazione attuale, il Sindaco Gianluigi Colomba manifesta piena soddisfazione e ringrazia la Provincia per essersi impegnata per la realizzazione del progetto e i residenti per aver sopportato il disagio dei lavori, seppur lievi. I lavori infatti sono stati eseguiti in sole tre settimane e l'amministrazione comunale aveva predisposto affinché la strada fosse percorribile tutti i giorni prima delle 8.00 e durante i weekend.
(http://altofriuli.com/dai-comuni/bordano--la-galleria-di-braulins-finalmente-illuminata.htm)
Sul Blog i commenti avevano inizialmente riguardato l'opportunità di chiudere la strada durante l'estate e la stagione turistica; il discorso aveva poi anche toccato una "dimensione filosofica" sulle virtù ed i guasti del "rimanersene isolati". E cumò?
mercoledì 21 settembre 2011
Quel che si muove .... sul Lago. Fino a Domenica campionato nazionale Modelvela
Il 23-24-25 SETTEMBRE 2011
in collaborazione conModelvela Italia - www.modelvela.it
si svolgerà sul Lago dei tre Comuni
il CAMPIONATO ITALIANO MODELVELA
CLASSE "M"
in collaborazione conModelvela Italia - www.modelvela.it
si svolgerà sul Lago dei tre Comuni
il CAMPIONATO ITALIANO MODELVELA
CLASSE "M"
La lega Navimodellistica Sportiva ( Modelvela Italia ) ha sede a Genova ed è riconosciuta quale unico ente per la vela radiocomanda dalla Federazione Italiana Vela e dal CONI ed è affiliata alla ISAF ( International Sailing Federation ).
La Lega gestisce numerose classi riconosciute a livello nazionale ed internazionale, la classe regina è da lungo tempo la“Marblehead” (nella quale possono cimentarsi scafi monocarena con pinna e bulbo fissi) è nata nell’ormai lontano 1932 in America dall’idea di Roy Clough.
Il modello è radiocomandato per gestire le varie manovre, masfrutta la forza del vento come una qualsiasi barca a vela, è lungo circa 130 cm. e con i suoi 5161 cmq. di vela è da molti anni la barca più diffusa a livello mondiale, sia per la praticità delle sue dimensioni sia per la grande libertà concessa dal regolamento che lascia libero sfogo alla fantasia dei progettisti ed alla scelta dei materiali di costruzione.
Nella maggior parte dei casi, le barche da gara presentanosoluzioni molto sofisticate, con linee d’acqua studiate in vasche idrodinamiche e “bulbi” mutuati dalle esperienze delle barche di Coppa America.
L’impiego di materiali come il carbonio ed il kevlar le fanno diventare dei veri e propri “mostri da regata” se confrontate con le normali barche che solcano i nostri mari.
Anche sul Lago dei tre Comuni è presente una squadra “Modelvela”, associata alla A.S. Nautilago.
Tra i suoi rappresentanti più prestigiosi figura Roberto Zanasi, Campione Italiano 2010, e vincitore negli ultimi dieci anni di altri 7 Campionati Italiani.
La Lega gestisce numerose classi riconosciute a livello nazionale ed internazionale, la classe regina è da lungo tempo la“Marblehead” (nella quale possono cimentarsi scafi monocarena con pinna e bulbo fissi) è nata nell’ormai lontano 1932 in America dall’idea di Roy Clough.
Il modello è radiocomandato per gestire le varie manovre, masfrutta la forza del vento come una qualsiasi barca a vela, è lungo circa 130 cm. e con i suoi 5161 cmq. di vela è da molti anni la barca più diffusa a livello mondiale, sia per la praticità delle sue dimensioni sia per la grande libertà concessa dal regolamento che lascia libero sfogo alla fantasia dei progettisti ed alla scelta dei materiali di costruzione.
Nella maggior parte dei casi, le barche da gara presentanosoluzioni molto sofisticate, con linee d’acqua studiate in vasche idrodinamiche e “bulbi” mutuati dalle esperienze delle barche di Coppa America.
L’impiego di materiali come il carbonio ed il kevlar le fanno diventare dei veri e propri “mostri da regata” se confrontate con le normali barche che solcano i nostri mari.
Anche sul Lago dei tre Comuni è presente una squadra “Modelvela”, associata alla A.S. Nautilago.
Tra i suoi rappresentanti più prestigiosi figura Roberto Zanasi, Campione Italiano 2010, e vincitore negli ultimi dieci anni di altri 7 Campionati Italiani.
martedì 20 settembre 2011
Quel che si muove a ... Peonis. Sabato incontro in Cjanêt
Tradizionale incontro di amicizia tra le comunità di Peonis e del Comune di Trasaghis e quelle di Cornino e del Comune di Forgaria, a rinnovare un secolare rapporto di interscambio basato sull'uso razionale del territorio; la manifestazione viene tenuta alternativamente lungo la "fascia confinaria", un anno nel territorio di Trasaghis e uno in quello di Forgaria. Il 2011 "tocca" a Cjanêt.
lunedì 19 settembre 2011
ElettroCarniaGramma: il territorio prima (e dopo?) il Wurmlach-Somplago
Interessante (e stimolante) il "work in progress" legato a "ElettroCarniaGramma": un progetto multimediale (dalla foto al web) per osservare con occhi diversi il territorio ("oltre il velo, la Carnia che non vediamo"), in una dimensione spazio-temporale significativamente denominata “la Carnia com’è, come l’artista immagina fosse in passato o come potrebbe diventare in futuro con la costruzione dell’elettrodotto (Wurmlach-Somplago)”
Dalla presentazione:
ElettroCarniaGramma è un'esposizione d'arte senza fini di lucro avente come tema la costruzione dell'elettrodotto Wurmlach-Somplago. La mostra avrà luogo presso l'ex-anagrafe di Tolmezzo, accanto al bar Buffet, e sarà aperta al pubblico per tutto il mese di ottobre. L'inaugurazione, gratuita ed aperta a tutti, è prevista per sabato primo ottobre.
Potete consultare ulteriori dettagli sull'evento, i suoi obbiettivi e gli artisti che vi prenderanno parte presso le sezioni L'iniziativa e Gli artisti. Iscrivendovi al Blog sarete inoltre liberi di esprimere la vostra opinione sul tema.
Vi suggeriamo inoltre di dare un'occhiata alla sezione Ciò che non vediamo, la quale vi presenterà una galleria delle bellezze paesaggistiche e naturali della nostra terra. Qualunque sia la nostra posizione in merito a questo tema dovremmo tutti ricordare il patrimonio ambientale di cui disponiamo e tener conto anche di questo fattore prima di prender decisioni che potrebbero influenzarlo.(http://www.elettroshow.org/)
Va da sè che la Valle del Lago guarda con interesse e attenzione all'iniziativa, e non solo quale eventuale "utilizzatrice finale" del percorso economico ipotizzato....
domenica 18 settembre 2011
Val del Lago, dal ciclostile a Internet
C'era una volta il ciclostile .... una macchina magica, per l'epoca, che - usata dai parroci o dalle segreterie dei partiti o dai gruppi "alternativi" - era capace di sfornare copie su copie di volantini e fogli dattiloscritti che potevano essere diffusi come strumento informativo, di discussione, di pressione.
Poi è venuta Internet e ... "nulla più è stato lo stesso", nei confronti non solo del materiale diffuso via volantino, ma anche della stessa carta stampata che si è trovata a "soffrire" rispetto ai tempi della Rete, riuscendo a far uscire la notizia, quando va bene, l'indomani, comunque a distanza di parecchie ore dalla prima comparsa su Internet.
Questa premessa serviva per partire da un episodio singolo e ragionare poi per cercare di arrivare a delle conclusioni generali.
Il fatto. La controreplica dei Comitati al volantino dell'ex sindaco di Trasaghis del 30 agosto è "partita ", via mail, il 9 settembre alle 9 del mattino, con l'indicazione "Stampate e diffondete ampiamente". Ad "Alesso e Dintorni" è arrivata una copia della mail nel pomeriggio del 9. Il Blog ha deciso di attendere la prevedibile diffusione cartacea del volantino e lo ha poi messo in rete nel mattino del 10.
Nella serata del 10 già si chiedeva al Blog come mai avesse pubblicato il testo del volantino prima che il volantino stesso uscisse.
Nei giorni successivi da più parti si chiedeva che fine avesse fatto il volantino e qualcuno commentava che "se è apparso sul Blog, ormai non serve più la copia cartacea".
I volantini cartacei sono cominciati a comparire sabato 17, otto giorni dopo la data di uscita indicata in calce al volantino stesso.
NON SIAMO NATURALMENTE ENTRATI NEI CONTENUTI, ABBIAMO PARLATO DI DATE E DI FASI. Cosa ne possiamo concludere? Meglio i tempi del ciclostile? Vogliamo entrare nella consapevolezza che i tempi ed i ritmi della comunicazione sono di molto cambiati? E' il caso di riflettere anche che, di fronte ad una molteplicità di messaggi, è il "messaggio" in sè che fa ancora più fatica ad arrivare a destinazione?
Il Blog cerca di offrire un proprio contributo informativo. L'aumento dei contatti e dei commenti parrebbe dimostrare che lo si sta ritenendo utile. Sperìn. Se pensate di dire la vostra (naturalmente in amniera civile e identificandovi almeno con uno pseudonimo)... siete i benvenuti.
Poi è venuta Internet e ... "nulla più è stato lo stesso", nei confronti non solo del materiale diffuso via volantino, ma anche della stessa carta stampata che si è trovata a "soffrire" rispetto ai tempi della Rete, riuscendo a far uscire la notizia, quando va bene, l'indomani, comunque a distanza di parecchie ore dalla prima comparsa su Internet.
Questa premessa serviva per partire da un episodio singolo e ragionare poi per cercare di arrivare a delle conclusioni generali.
Il fatto. La controreplica dei Comitati al volantino dell'ex sindaco di Trasaghis del 30 agosto è "partita ", via mail, il 9 settembre alle 9 del mattino, con l'indicazione "Stampate e diffondete ampiamente". Ad "Alesso e Dintorni" è arrivata una copia della mail nel pomeriggio del 9. Il Blog ha deciso di attendere la prevedibile diffusione cartacea del volantino e lo ha poi messo in rete nel mattino del 10.
Nella serata del 10 già si chiedeva al Blog come mai avesse pubblicato il testo del volantino prima che il volantino stesso uscisse.
Nei giorni successivi da più parti si chiedeva che fine avesse fatto il volantino e qualcuno commentava che "se è apparso sul Blog, ormai non serve più la copia cartacea".
I volantini cartacei sono cominciati a comparire sabato 17, otto giorni dopo la data di uscita indicata in calce al volantino stesso.
NON SIAMO NATURALMENTE ENTRATI NEI CONTENUTI, ABBIAMO PARLATO DI DATE E DI FASI. Cosa ne possiamo concludere? Meglio i tempi del ciclostile? Vogliamo entrare nella consapevolezza che i tempi ed i ritmi della comunicazione sono di molto cambiati? E' il caso di riflettere anche che, di fronte ad una molteplicità di messaggi, è il "messaggio" in sè che fa ancora più fatica ad arrivare a destinazione?
Il Blog cerca di offrire un proprio contributo informativo. L'aumento dei contatti e dei commenti parrebbe dimostrare che lo si sta ritenendo utile. Sperìn. Se pensate di dire la vostra (naturalmente in amniera civile e identificandovi almeno con uno pseudonimo)... siete i benvenuti.
sabato 17 settembre 2011
Da Alesso a Palazzo Grazioli: c'è capodanno e capodanno
Ricordate il primo gennaio del 2009? Durante la notte, la festa dei coscritti in piazza e poi, a messa, l'omaggio dei coscrìts e dell'intero paese alla Màbila, la centenaria del 1909.
In quelle stesse ore (lo leggiamo oggi dai giornali) il Premier si vantava al telefono col fido Tarantini delle proprie prodezze amatorie:
«va bene ... senti .... io sono qua assediato...da quando hanno visto che sono stato dichiarato da Playboy il politico più sexy sul libro che è venuto fuori il trenta...ha riportato questa cosa qui... io non ho scampo con questi qua. Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera... erano in undici... io me ne son fatto solo otto perché non potevo fare di più... non si può arrivare a tutto. Però stamattina mi sento bene, sono contento della mia capacità di resistenza agli assedi della vita... che cosa ci tocca fare la notte del primo dell'anno. Senti io ho qua tutti i letti occupati... non so come fare a dirti venite. Il due viene anche Emilio... queste non vanno via neanche con le cannonate... il prezzo è buono, il vitto anche. Sai ieri sono state sulle automobili tre ore... hanno fatto le gare non le tiravi più giu.»
C'entrano qualcosa le due situazioni? Naturalmente no. Al lettore, comunque, il compito di decidere a quali ambiti possano più agevolmente essere attribuiti i concetti di serietà e di dignità.
In quelle stesse ore (lo leggiamo oggi dai giornali) il Premier si vantava al telefono col fido Tarantini delle proprie prodezze amatorie:
«va bene ... senti .... io sono qua assediato...da quando hanno visto che sono stato dichiarato da Playboy il politico più sexy sul libro che è venuto fuori il trenta...ha riportato questa cosa qui... io non ho scampo con questi qua. Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera... erano in undici... io me ne son fatto solo otto perché non potevo fare di più... non si può arrivare a tutto. Però stamattina mi sento bene, sono contento della mia capacità di resistenza agli assedi della vita... che cosa ci tocca fare la notte del primo dell'anno. Senti io ho qua tutti i letti occupati... non so come fare a dirti venite. Il due viene anche Emilio... queste non vanno via neanche con le cannonate... il prezzo è buono, il vitto anche. Sai ieri sono state sulle automobili tre ore... hanno fatto le gare non le tiravi più giu.»
C'entrano qualcosa le due situazioni? Naturalmente no. Al lettore, comunque, il compito di decidere a quali ambiti possano più agevolmente essere attribuiti i concetti di serietà e di dignità.
Etichette:
Alesso,
Arcore,
Berlusconi,
Trasaghis,
Val del Lago
Gemonese, quel che propone "Friuli tipico". Ma il tema di fondo è: "Cos'è la Val del Lago?"
Che la "Val del lago" sia una realtà dai contorni indefiniti è un problema su cui si discute da parecchio. Si parlava sul Blog giorni addietro del rapporto con la Carnia; altra "direzione di sguardo" è il rapporto col Gemonese.
Può essere interessante, per esempio, rileggere come la "presenza" di Bordano e di Trasaghis all'interno del Gemonese venga registrata sul sito "Friuli tipico", quali risorse, quali beni, quali potenzialità vi vengano citate. Ai lettori, un'altra proposta: ce mancjal? Cosa aggiungereste? E, su tutto, per chi vuol filosofeggiare, ma non troppo: cos'è in fondo la Valle del Lago? Una enclave? Un qualcosa che si lega alla Carnia o al Gemonese, o nulla di ciò?
da: http://www.friulitipico.org/prt/index.php?option=com_content&task=view&id=176&Itemid=112
Può essere interessante, per esempio, rileggere come la "presenza" di Bordano e di Trasaghis all'interno del Gemonese venga registrata sul sito "Friuli tipico", quali risorse, quali beni, quali potenzialità vi vengano citate. Ai lettori, un'altra proposta: ce mancjal? Cosa aggiungereste? E, su tutto, per chi vuol filosofeggiare, ma non troppo: cos'è in fondo la Valle del Lago? Una enclave? Un qualcosa che si lega alla Carnia o al Gemonese, o nulla di ciò?
GEMONA, VENZONE, BORDANO e dintorni |
|
Etichette:
Alesso,
Avasinis,
Bordano,
Braulins,
Carnia,
Cavazzo,
Cesclans,
Cornino,
Forgaria,
Gemona,
Interneppo,
Lago dei tre Comuni,
Peonis,
Somplago,
Trasaghis,
Val del Lago
Iscriviti a:
Post (Atom)