Centrale all’esame di Tondo
«È un intervento che va studiato e messo in sicurezza ma tanti lamenti di dolore sentiti fino ad ora vanno ancora verificati basandosi su elementi di conoscenza e non su grida manzoniane». Questa la sensazione che il presidente della Regione Renzo Tondo ha trasmesso ieri pomeriggio al termine di una giornata dedicata al lago dei Tre comuni e al progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago che la Edipower sta attendendo di vedersi autorizzato. «Ho voluto acquisire informazioni di persona - ha spiegato Tondo - perchè quando uno ha la responsabilità di prendere decisioni come il sottoscritto, è giusto si rechi sul posto per capire cosa succede. Nei prossimi giorni avrò tutti gli elementi necessari, i pareri delle commissioni consiliari che hanno già udito i comitati e che proprio domani (oggi, ndr) incontreranno i quattro sindaci dei comuni interessati e la società Edipower, i comitati stessi e le popolazioni locali: una volta confrontati tutti questi elementi prenderemo una decisione. Quello che ritengo fondamentale - ha rimarcato il presidente - è elaborare una decisione sulla base di conoscenze dirette e concrete e non su suggestioni o strumentalizzazioni che possono in qualche modo essere sollecitate».
Il presidente della Regione ha compiuto un primo sopralluogo in mattinata, al momento della quota massima di altezza, pari a 195.4 metri, accompagnato dai responsabili della centrale Edipower Giuseppe Monteforte, Salvatore Marchese e Roberto Gianatti; con loro anche i consiglieri regionali del Pdl Luigi Cacitti e Alessandro Colautti oltre al direttore del Cosint di Tolmezzo Gianni Somma. Tondo si è voluto recare in tre punti strategici del bacino, il primo è stato il costone roccioso di Interneppo dal quale si può avere una visione dall'alto del lago, quindi alla darsena in località Brancs (dove si è nota di più l'escursione con l'emersione del fondo ghiaioso) e infine nel parco della riva est di Alesso dal quale si è potuto notare il cambio di livello dai canneti. Sempre accompagnato dai tecnici è ritornato nel pomeriggio, nel momento di livello minimo, ovvero quota 194.4 metri. «Abbiamo così mostrato al presidente - ha specificato l'ingegner Marchese - il delta massimo di escursione che facciamo già sul bacino e che manterremo invariato anche dopo l'ampliamento con il pompaggio dell'acqua verso il bacino dell'Ambiesta. Sul fronte delle richieste da parte del Ministero dell'Ambiente stiamo ancora facendo dei monitoraggi ante opera, come il censimento sulla fauna ittica assieme ai tecnici Arpa». La notizia del sopralluogo di Tondo non è passata inosservata ai rappresentanti dei comitati contrari all'opera (che hanno raccolto 9 mila firme per dire No all'ampliamento) e tramite il portavoce Franceschino Barazzutti hanno stigmatizzato il comportamento del governatore, «che ha trovato quel tempo - scrivono - che non ha mai voluto trovare prima quando ad invitarlo erano i Comitati, forse perché l'invito gli è giunto dal reale padrone del lago, cioè Edipower e forse perchè Tondo sta sempre, come nel caso dell'elettrodotto Pittini-Fantoni, dalla parte dei padroni e dei potenti e non della gente».
David Zanirato, Il Gazzettino, Giovedì 10 Febbraio 2011
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Lo stesso articolista ha riproposto l’argomento anche sul sito Altofriuli (http://altofriuli.com/territorio-carnia/il-presidente-tondo-si-rende-conto--della-forte-escursione-idrica-del-lago-di-cavazzo.htm), pubblicando altre fotografie del sopralluogo.
Il presidente Tondo si rende conto
della forte escursione idrica del lago di Cavazzo
di David Zanirato
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