Cronache dall'audizione dei sindaci e di Edipower in Consiglio regionale a Trieste dalle pagine del Gazzettino:
«Nessun nuovo Vajont»
I vertici di Edipower rispondono ai dubbi sull’ampliamento della centrale
Per verificare l'assenza di interferenze con l'alimentazione degli acquedotti causate dall'ampliamento della centrale idroelettrica di Somplago, verrà realizzata una serie di modelli numerici da condividere con Arpa e non un modello fisico per simulare i fenomeni collegati. A renderlo noto sono stati ieri, a Trieste, i vertici di Edipower. Il progetto di ampliamento è stato al centro di un'audizione congiunta di due commissioni del Consiglio regionale con i rappresentanti di Edipower spa e i sindaci dei comuni interessati. L'obiettivo: offrire ai consiglieri regionali la più ampia conoscenza possibile delle posizioni dei vari soggetti portatori di interesse, in vista delle future decisioni. «Nessun nuovo Vajont», il messaggio lanciato. I responsabili di Edipower - il direttore dei progetti, Giuseppe Monteforte, quello della gestione idroelettrica, Roberto Gianatti, e del nucleo idroelettrico di Udine, Salvatore Marchese - hanno dettagliato le caratteristiche tecniche e gli obiettivi del progetto definito strategico e incluso nell'accordo di programma siglato da Edipower con il ministero dell'Ambiente. Ma anche i chiarimenti in merito alle principali preoccupazioni e obiezioni sollevate dalle popolazioni riguardo a possibili interferenze con il sistema idrico esistente, alle oscillazioni dei livelli, all'impatto sull'ecosistema, al trascinamento dei sedimenti, all'erosione spondale, al pericolo di esondazioni.
Da parte dei sindaci sono state ricostruite le varie fasi dell'iter seguito dagli enti locali e la leale collaborazione data così come era a essi richiesto, fino all'emissione del decreto ministeriale. Il primo cittadino di Verzegnis, Luciano Sulli, ha posto però l'accento sulle mitigazioni compensative oggetto di valutazione con la società. E anche gli altri sindaci - Augusto Picco, Gianluigi Colomba e Dario Iuri - gli hanno fatto eco ricordando di aver adottato tutte le misure per salvaguardare il territorio. Il messaggio: «Vogliamo che sui nostri territori ci sia una ricaduta durevole nel tempo dei benefici energetici, una volta finita la leale collaborazione, e in questo chiediamo sostegno alla Regione».
Il Gazzettino, Venerdì 11 Febbraio 2011
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