"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 25 febbraio 2011

Lago, conferenza dei Sindaci - VI

Durante la conferenza dei Sindaci, il Presidente del Bim ha "Posto sul campo" un altro problema, quello relativo all'Ici che i proprietari degli impianti idroelettrici dovrebbero versare ai Comuni. E' un tema che oscilla tra la teoria del "dovuto" e quello della "compensazione", quindi un settore estremamente complesso di cui sarà interessante seguire gli eventuali sviluppi.

Ne hanno comunque parlato sia il Messaggero Veneto che il Gazzettino:


Cinque milioni di euro dovuti ai Comuni
per l’Ici sui 53 impianti di derivazione



Il Gazzettino, Mercoledì 23 Febbraio 2011


CAVAZZO - (d.z.) Il Lago di Cavazzo entro un secolo quindi rischia l'interrimento completo per colpa dell'impianto già esistente. E se non ci saranno gli opportuni sfangamenti, rischiano anche i bacini artificiali dell'Ambiesta e di Sauris. «Un problema di salvaguardia del territorio di primaria importanza - ha fatto notare il presidente del Bim, Domenico Romano - ; la Regione in primis si deve interrogare; e assieme a ciò c'è anche la questione dei 53 impianti di derivazione presenti in Carnia, sui quali le società proprietarie, sia esse piccole che grandi, non hanno mai versato l'Ici ai Comuni. Si tratterebbe secondo una stima di circa 5 milioni di euro complessivi spettanti alle casse comunali - segnala ancora Romano - e prima o poi, visto anche i continui drastici tagli di risorse agli enti locali, questi soldi i sindaci li dovranno andare a recuperare».  



«Mancano i 5 milioni dell’Ici per gli impianti elettrici»

Messaggero Veneto, 23 febbraio 2011 

CAVAZZO. Il presidente del Bim Tagliamento Domenico Romano solleva la questione dell’Ici per gli impianti idroelettrici: «nessuno qui ha finora posto – ha detto - il problema dell’Ici per gli impianti idroelettrici. Mancano circa 5 milioni di euro l’anno all’appello che avrebbero dovuto derivare da quella fonte. E l’Ici per gli impianti idroelettrici è prevista dal 2004 a far data dal 2008. Parliamo di almeno 5 anni di arretrati che andranno recuperati, anche se questo dovesse significare avviare dei contenziosi giudiziari. È un aspetto su cui non si può soprassedere anche viste le difficoltà che ci sono oggi per i Comuni di chiudere i bilanci». La questione dell’Ici per gli impianti idroelettrici è stata posta ieri da Romano nella conferenza stampa organizzata dai sindaci di Cavazzo Carnico, Verzegnis, Trasaghis e Bordano sull’ampliamento della centrale di Somplago, quando è emerso che alla richiesta dei Comuni interessati rivolta alla Regione di approfondire con un proprio studio i dati forniti da Edipower sull’ampliamento della centrale, l’assessore regionale Elio De Anna avrebbe risposto che non ci sarebbero le risorse per farlo. I Comuni, che certo non hanno al giorno d’oggi risorse così ricche, hanno ritenuto comunque di dover fornire una risposta ai propri cittadini e hanno commissionato uno studio di approfondimento all’ingegner Franco Garzon grazie ai contributi delle due Comunità montane locali e del Bim. Per Romano c’è un disinteresse della politica regionale davvero pesante. Ieri infatti è stato rilevato da più parti come la Regione, disponendo già di per sé di uffici e di personale qualificato, avrebbe potuto e potrebbe benissimo, senza risorse aggiuntive, far fare ai propri uffici uno studio autonomo sul progetto di Edipower. (t.a.

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