Come avevamo anticipato, siamo entrando in una fase di accelerazione delle tematiche della "questione Lago". Un motivo in più per seguire lo svolgersi dei fatti, aiutando, con osservazioni e commenti, anche lo sforzo informativo sostenuto da A&D.
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CENTRALE SOMPLAGO, TONDO VERIFICA SITUAZIONE LAGO CAVAZZO
Cavazzo, 9 feb - Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha dedicato oggi un'intera giornata di studio sul lago di Cavazzo, in Carnia, per rendersi conto di persona degli effetti provocati sul livello dell'acqua lacustre dal funzionamento della centrale idroelettrica di Somplago nel giorno di massima escursione.
Il sopralluogo nella giornata di massimo invaso e svaso del lago ha consentito, dunque, una simulazione empirica del picco prodotto nel caso entrasse in funzione l'ampliamento della centrale progettato dalla concessionaria Edipower, attualmente in corso di autorizzazione.
"Ho voluto passare tutta la giornata qui - ha affermato Tondo - per acquisire informazioni dirette che saranno finalizzate alla decisione che la Regione dovrà assumere in merito alla domanda di ampliamento della centrale da parte della società Edipower, tenendo conto della necessità di garantire la tutela dell'ambiente e al tempo stesso di non impedire lo sviluppo".
Accompagnato dal consigliere regionale Luigi Cacitti, dal presidente e dal direttore del Cosint, Paolo Cucchiaro e Giovanni Battista Somma, e dai dirigenti della Edipower, Giuseppe Monteforte, Salvatore Marchese e Roberto Gianatti, Tondo si è recato in visita dalla mattinata a tutte le sponde del lago e ha confrontato personalmente i livelli raggiunti nel tardo pomeriggio (e che la Edipower ha calcolato non superare il metro di altezza nella massima escursione).
"Acquisirò ora tutti gli elementi necessari, i pareri delle commissioni consiliari che hanno già ascoltasto i comitati e che proprio domani incontreranno i quattro sindaci dei comuni interessati e la società Edipower, i comitati stessi e le popolazioni locali: una volta confrontati tutti questi elementi prenderemo una decisione. Quello che ritengo fondamentale - ha rimarcato il presidente - è elaborare una decisione sulla base di conoscenze dirette e concrete e non su suggestioni o strumentalizzazioni che possono in qualche modo essere sollecitate".
Su quale sia stata l'impressione ricavata dopo una giornata di osservazione, Tondo ha affermato che "in prima battuta ho avuto la sensazione che si tratti di un intervento che va studiato e per il quale va garantita la sicurezza. Mi pare comunque - ha commentato - che le tante polemiche sollevate per questo progetto vadano verificate. Invito tutti - ha concluso il presidente - a impiegare una giornata come ho fatto io e a capire a fondo la questione sulla base di elementi concreti" .
Il progetto di ampliamento, che ha già ottenuto un primo via libera dal ministero dell'Ambiente e gode del parere favorevole delle amministrazioni comunali coinvolte territorialmente - Cavazzo, Trasaghis, Bordano e Verzegnis -, prevede l'ampliamento dell'impianto mediante l'installazione di due gruppi reversibili per una potenza complessiva di 124 MW e la realizzazione di una galleria in affiancamento a quella esistente per permettere il pompaggio dell'acqua tra il lago di Cavazzo e il serbatoio di Ambiesta.
Per i Comitati locali - sono state raccolte oltre 9 mila firme - l'impianto rappresenterebbe un danno ambientale irreparabile per l'ecosistema lacustre causato dalle oscillazioni del livello dell'acqua, ma anche una penalizzazione per lo sviluppo turistico sostenibile. ARC/EP
Il sopralluogo nella giornata di massimo invaso e svaso del lago ha consentito, dunque, una simulazione empirica del picco prodotto nel caso entrasse in funzione l'ampliamento della centrale progettato dalla concessionaria Edipower, attualmente in corso di autorizzazione.
"Ho voluto passare tutta la giornata qui - ha affermato Tondo - per acquisire informazioni dirette che saranno finalizzate alla decisione che la Regione dovrà assumere in merito alla domanda di ampliamento della centrale da parte della società Edipower, tenendo conto della necessità di garantire la tutela dell'ambiente e al tempo stesso di non impedire lo sviluppo".
Accompagnato dal consigliere regionale Luigi Cacitti, dal presidente e dal direttore del Cosint, Paolo Cucchiaro e Giovanni Battista Somma, e dai dirigenti della Edipower, Giuseppe Monteforte, Salvatore Marchese e Roberto Gianatti, Tondo si è recato in visita dalla mattinata a tutte le sponde del lago e ha confrontato personalmente i livelli raggiunti nel tardo pomeriggio (e che la Edipower ha calcolato non superare il metro di altezza nella massima escursione).
"Acquisirò ora tutti gli elementi necessari, i pareri delle commissioni consiliari che hanno già ascoltasto i comitati e che proprio domani incontreranno i quattro sindaci dei comuni interessati e la società Edipower, i comitati stessi e le popolazioni locali: una volta confrontati tutti questi elementi prenderemo una decisione. Quello che ritengo fondamentale - ha rimarcato il presidente - è elaborare una decisione sulla base di conoscenze dirette e concrete e non su suggestioni o strumentalizzazioni che possono in qualche modo essere sollecitate".
Su quale sia stata l'impressione ricavata dopo una giornata di osservazione, Tondo ha affermato che "in prima battuta ho avuto la sensazione che si tratti di un intervento che va studiato e per il quale va garantita la sicurezza. Mi pare comunque - ha commentato - che le tante polemiche sollevate per questo progetto vadano verificate. Invito tutti - ha concluso il presidente - a impiegare una giornata come ho fatto io e a capire a fondo la questione sulla base di elementi concreti" .
Il progetto di ampliamento, che ha già ottenuto un primo via libera dal ministero dell'Ambiente e gode del parere favorevole delle amministrazioni comunali coinvolte territorialmente - Cavazzo, Trasaghis, Bordano e Verzegnis -, prevede l'ampliamento dell'impianto mediante l'installazione di due gruppi reversibili per una potenza complessiva di 124 MW e la realizzazione di una galleria in affiancamento a quella esistente per permettere il pompaggio dell'acqua tra il lago di Cavazzo e il serbatoio di Ambiesta.
Per i Comitati locali - sono state raccolte oltre 9 mila firme - l'impianto rappresenterebbe un danno ambientale irreparabile per l'ecosistema lacustre causato dalle oscillazioni del livello dell'acqua, ma anche una penalizzazione per lo sviluppo turistico sostenibile. ARC/EP
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