"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 26 febbraio 2011

Lago, conferenza dei Comitati - II


«Portare fuori dal lago
scarico della centrale»

CAVAZZO- Per Legambiente Fvg il Ministero dell'Ambiente dovrebbe ritornare sui suoi passi rispetto alla Via concessa al progetto. Per il consigliere regionale della Lega Nord Enore Picco il presidente Tondo prima di ogni decisione dovrebbe immediatamente far stilare il nuovo piano energetico regionale. Per i comitati in difesa del Lago è giunto il tempo di promuovere uno studio bi-partisan che esprima insindacabilmente la fattibilità o meno del progetto Ewdipower. Non molla la diga di quanti si stanno opponendo al potenziamento della centrale di Somplago e ieri, durante la conferenza stampa indetta a Udine, le voci della protesta si sono fatte risentire. «La Regione deve iniziare a far valere la sua autonomia - ha esortato Franceschino Barazzutti, del comitato per la tutela del Bacino del Tagliamento - così come le autorità giudiziarie dovrebbero prendere in mano la questione dell'interrimento del lago perché da quanto emerso dallo studio "Garzon", con l'ipotesi dell'estinzione del bacino idrico entro 110 anni, siamo di fronte agli estremi per un disastro ambientale". Barazzutti ha poi controbattuto alle analisi dell'ingegnere incaricato dai comuni, «che ha dato un colpo al cerchio ed uno alla botte, per salvare da una parte i sindaci-committenti, dall'altra la società Edipower». Ed a proposito dei fanghi che stanno anno dopo anno riducendo lo specchio lacustre, i comitati, rievocando lo spirito degli anni '50, quando la centrale inizio il suo esercizio, hanno indicato un'unica strada: «fuori dal lago lo scarico della centrale». Da parte sua il Wwf con il presidente regionale Roberto Pizzutti ha esortato alla «rinaturalizzazione del lago, togliendo gli scarichi che raffreddano le correnti d'acqua» mentre il collega di Legambiente Giorgio Cavallo, richiamando la leggerezza della Regione nell'affrontare le questioni ambientali, come la nuova legge sull'attività estrattiva, ha posto l'attenzione sui risvolti dello studio Garzon, cercando di trovare delle strade utili per «far tornare indietro quegli enti locali che sino ad ora hanno agevolato il progetto Edipower non avendo a disposizione le più recenti analisi». E Legambiente ha anche smontato il capitolo certificati verdi: «il pompaggio dell'acqua non ha diritto a queste agevolazioni, ma l'Edipower può farle rientrare comunque puntando sul potenziamento della centrale già funzionante». Da parte di tutti gli aderenti ai comitati infine è emersa una posizione di fondo: «non siamo talebani, non siamo estremisti, anche perché gli accertamenti dello studio commissionato dai comuni ha certificato diverse questioni per le quali noi avevamo rizzato le antenne da tempo. Chiediamo rispetto - hanno concluso - e vogliamo indipendenza di giudizio».

David Zanirato, Il Gazzettino, Sabato 26 Febbraio 2011

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