Raccolta differenziata nel Gemonese, primi passi

Su questo Blog è già stata segnalata la tematica del  prossimo avvio della raccolta differenziata, argomento di cui sinora non si avevano notizie certe. Ora il quadro comincia a definirsi.

Dalla raccolta porta a porta arrivano anche posti di lavoro

Venerdì 4 Marzo 2011, Il Gazzettino

GEMONA - È partita in questi giorni la campagna informativa, a cui prossimamente seguirà l'inizio della gestione di raccolta rifiuti porta a porta nei comuni del Gemonese. La Comunità montana, ha avviato gli incontri con il territorio: nei due giorni scorsi è toccato ad amministratori e dipendenti dei comuni di Artegna e Trasaghis, giovedì toccherà a Bordano e il giorno successivo a Venzone. La prossima settimana, sempre alle 18, ci saranno gli incontri con gli esercenti: lunedì ad Artegna, martedì a Trasaghis, mercoledì a Bordano e giovedì a Venzone (nelle rispettive sale consiliari), e pure il giorno dopo alle 9 alla caserma Feruglio. Martedì 15 e mercoledì ci saranno gli incontri ad Artegna e Trasaghis con le associazioni e a seguire per i primi quattro comuni gli incontri con la popolazione in capoluoghi e frazioni. Il mese di aprile sarà invece dedicato a Gemona e Montenars. Dopo la prima parte informativa, si passerà all'eliminazione dei vecchi cassonetti con la consegna dei kit per la differenziata spinta a esercenti e famiglie. Con il mese di maggio si prevede la partenza effettiva del nuovo servizio. In Valcanale e Canal del Ferro (ad esclusione di Tarvisio e Pontebba che hanno optato per il Csr), il servizio manterrà, su volere delle amministrazioni locali, la raccolta presso circa 250 punti di prossimità già previsti sul territorio: anche in quel caso, previsti nuovi cassonetti, e pure una campagna informativa. Il nuovo servizio punta a raggiungere il 70% della raccolta differenziata: «Oltre ad avere un controllo maggiore della raccolta - fanno sapere dagli uffici dell'ente - l'aumento previsto della differenziata nel nuovo appalto permetterà di guadagnare più contributi dalle filiere Conai, rispetto quelli che abbiamo introitato negli scorsi anni e utilizzato per comperare i nuovi kit e realizzare prossimamente una pesa. Allo stesso tempo, con i soldi risparmiati dal minor smaltimento nelle discariche, si è potuto aumentare gli operatori che sono passati da 6-8 a circa una ventina, creando così nuovi posti di lavoro».        Piero Cargnelutti