Riceviamo e pubblichiamo un contributo poetico sulla "questione Lago"
LIBARIN IL LAC
Orsù, svegliati mondo vigliacco
la politica ti tien nel sacco!
Difendi i tuoi diritti
e falli rigare dritti.
Tutti pensano a far soldi
e vi consideran codardi.
Magna a dritta magna a manca
or la gente ormai è stanca.
C’è chi ruba e chi incassa
a Pantalon spetta la tassa!
La centrale e l’autostrada
non vi basta in contrada?
Voglion acque – elettrodotti
Sarem ben più che malridotti.
Ora, la porca, il “lac” prosciuga
non resta più il bagnasciuga.
Basta fango in cinquant’anni
ormai scoperti son gl’inganni!
Morto pesce ed economia
crepi turbina e chicchessia.
Or, finisca coi regali la bolletta,
la nostra terra terremo stretta.
Fuori vada l’invasore
o paghi il danno suo d’autore.
Torni il lago al naturale
o si spegne la centrale.
O si elimina lo “scaric” maledetto
o verrà chiuso anch’l distretto.
Grida gente: lo vogliamo.
I traditori prenderemo all’amo!
Torni il lago caldo e bello
torni a posarsi ogni uccello.
Tanto pesce ancor ci sia
e tutti al bagno in allegria.
- Il bisat -
parlando di lago.....era proprio neccessario sacrificare quegli alberi centenari per fare delle sedie per passeggiatori?????..
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