"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 25 marzo 2011

Lago, c'è chi vuol difenderlo con la poesia


Riceviamo e pubblichiamo un contributo poetico sulla "questione Lago"



LIBARIN IL LAC

Orsù, svegliati mondo vigliacco

la politica ti tien nel sacco!

Difendi i tuoi diritti

e falli rigare dritti.

Tutti pensano a far soldi

e vi consideran codardi.

Magna a dritta magna a manca

or la gente ormai è stanca.

C’è chi ruba e chi incassa

a Pantalon spetta la tassa!

La centrale e l’autostrada

non vi basta in contrada?

Voglion acque – elettrodotti

Sarem ben più che malridotti.

Ora, la porca, il “lac” prosciuga

non resta più il bagnasciuga.

Basta fango in cinquant’anni

ormai scoperti son gl’inganni!

Morto pesce ed economia

crepi turbina e chicchessia.

Or, finisca coi regali la bolletta,

la nostra terra terremo stretta.

Fuori vada l’invasore

o paghi il danno suo d’autore.

Torni il lago al naturale

o si spegne la centrale.

O si elimina lo “scaric” maledetto

o verrà chiuso anch’l distretto.

Grida gente: lo vogliamo.

I traditori prenderemo all’amo!

Torni il lago caldo e bello

torni a posarsi ogni uccello.

Tanto pesce ancor ci sia

e tutti al bagno in allegria.

- Il bisat -



1 commento:

  1. parlando di lago.....era proprio neccessario sacrificare quegli alberi centenari per fare delle sedie per passeggiatori?????..

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