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"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
domenica 13 marzo 2011
Lago e informazione, una questione di metodo
Un nostro affezionato, anonimo lettore scrive al Blogger, a proposito delle iniziative in difesa del Lago: "SE TI SPIETAVIN TE! …. CAMPA CAVALLO!! ". Dovrebbe essere inutile ripeterlo, ma comunque: il Blog non ha mai preteso di essere risolutivo e determinante, né di avere la capacità di influenzare o trascinare alcuno . Ha solo offerto (e cercherà di continuare a farlo) un servizio, fornendo documentazione e spazio per la discussione e il confronto. Il che, forse, QUI e OGGI, non è poco. Il lettore (evidentemente dell'area dei Comitati) rifletta però spassionatamente: coloro i quali navigano su Internet, dove hanno potuto trovare maggiori informazioni(anche sull'attività dei Comitati) : sui 200 post del 2010 e sui 109 post del 2011 (e siamo solo a marzo!) di "Alesso e Dintorni" oppure sulle pagine di “salviamo il lago” (sito) e “cheidiladalaghe” (pagina facebook con 94 membri) che non vengono aggiornate dallo scorso ottobre? La risposta non dovrebbe essere molto ardua.
Il delirio di persecuzione (il tuo)è spiegabile in termini di un conflitto fra l'io del soggetto, fissato in una fase narcisistica (e spesso megalomaniaca) e il super io critico, che il soggetto identifica patologicamente con gli altri (sentendosi quindi giudicato e osteggiato dal prossimo).
Signor Anonimo, naturalmente non rispondi alla domanda sul metodo e sul ruolo e, con tecnica consolidata, svicoli dalle tematiche generali portando a svilire il discorso sulle gratuite polemichette personali. Complimenti per la preparazione medico-psicologica (tutta da dimostrare però la diagnosi) ma, con questo tipo di interventi, non aiuti la discussione. Ne consegue che commenti futuri così acidi e in fondo inutili non verranno pubblicati. Come detto più volte, se invece vuoi contribuire alla discussione, le porte sono aperte.
A c.r.: sia i polli sia le aquile hanno bisogno di una corretta informazione. Fortunate quelle cime o quei pollai dove l'informazione è accessibile! Poi, volendo, ci sono anche i manuali che promettono di poter "salire di categoria"... e non dovere stare a chiedersi se sia meglio un pollo informato o un'aquila saccente. Un cordiale saluto e grazie della fedeltà di lettura.
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Il delirio di persecuzione (il tuo)è spiegabile in termini di un conflitto fra l'io del soggetto, fissato in una fase narcisistica (e spesso megalomaniaca) e il super io critico, che il soggetto identifica patologicamente con gli altri (sentendosi quindi giudicato e osteggiato dal prossimo).
RispondiEliminaSignor Anonimo, naturalmente non rispondi alla domanda sul metodo e sul ruolo e, con tecnica consolidata, svicoli dalle tematiche generali portando a svilire il discorso sulle gratuite polemichette personali. Complimenti per la preparazione medico-psicologica (tutta da dimostrare però la diagnosi) ma, con questo tipo di interventi, non aiuti la discussione. Ne consegue che commenti futuri così acidi e in fondo inutili non verranno pubblicati. Come detto più volte, se invece vuoi contribuire alla discussione, le porte sono aperte.
RispondiEliminaL'informazione se non si concretizza in azione non serve a nulla. Solo ai polli.
RispondiElimina(c.r.)
A c.r.: sia i polli sia le aquile hanno bisogno di una corretta informazione. Fortunate quelle cime o quei pollai dove l'informazione è accessibile!
RispondiEliminaPoi, volendo, ci sono anche i manuali che promettono di poter "salire di categoria"... e non dovere stare a chiedersi se sia meglio un pollo informato o un'aquila saccente.
Un cordiale saluto e grazie della fedeltà di lettura.
@A&D: il pollo anche se informato se non si affretta a mettere in salvo il proprio pollaio viene comunque infornato.
RispondiElimina(c.r.)
La diagnosi, caro amico, è corretta. Infatti ci sono i polli, le aquile e i saccenti informatori.
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