Riparliamo dell'autostrada e delle barriere anti-rumore

Il caso del passaggio dell''autostrada nella Valle del Lago è stato per decenni una "ferita aperta" che ha provocato divisioni e lacerazioni. Una volta realizzata, si è aperta la discussione sul come limitarne i disagi conseguenti, rumorosità in primis.
All'inizio degli anni '90  numerosi abitanti di Alesso avevano rivolto una sottoscrizione alla Società autostrade per chiedere la posa di barriere antirumore; una delegazione, con l'allora sindaco Rabassi, venne ricevuta presso la Sede della società a Tavagnacco e ottenne quantomeno la collocazione di un numero considerevole di piante sul tracciato autostradale atto a ridurre l'impatto sonoro.
Si apprende ora che interventi maggiormente consistenti richiesti sono stati dilazionati a tempi praticamente biblici. Non è naturalmente un problema solo di Alesso, ma che andrebbe affrontato di concerto tra tutte le comunità coinvolte. (A&D)
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Contenere il rumore sull'autostrada tra Osoppo e Tarvisio? Nel 2022

Il Consigliere Pd Sandro Della Mea - 'interrogata' la Giunta regionale in merito a un auspicato piano di abbattimento del rumore derivante dal trasporto lungo il tratto autostradale - ha ottenuto una risposta 'a lungo termine' dal Vicepresidente della Giunta Regionale Ciriani.“Avevo chiesto in dicembre - fa sapere Della Mea - di conoscere qual’era lo stato di attuazione del piano di risanamento sulla base della graduatoria già redatta per la realizzazione di opere di mitigazione acustica nel tratto autostradale A23 Udine Tarvisio, riferendomi in particolare alla zona montana. Soprattutto però, dopo aver avuto delle informazioni non positive in merito, ritenevo opportuno chiedere alla Giunta regionale di assumere l’iniziativa al fine di sollecitare la realizzazione di opere di risanamento di un territorio già di per sé eccessivamente penalizzato dal carico di varie opere di infrastrutturazione."

"La risposta dell’Assessore - continua l'esponente Pd - è a dir poco sorprendente: la società Autostrade per l’ITALIA S.p.A per il quinquennio 2009 – 2013 intende realizzare solo due interventi, uno a Tavagnacco e l’altro nella zona di Pasian di Prato e Campoformido. Per poter beneficiare di qualche intervento nel tratto autostradale compreso da Osoppo a Tarvisio, peraltro già indicato e previsto sulla base di una graduatoria, bisognerà attendere il 2021. In parole semplici, si dice che non si farà un bel niente! Il Vicepresidente ci informa che il cronoprogramma degli interventi previsti dal completamento del piano di risanamento su scala nazionale della tratta indicata si completerà nel 2024, ma nulla dice di cosa si farà dal 2013 al 2021 e naturalmente non spende neanche una parola per dirci , come avevamo chiesto, se intenda far qualcosa nel tentativo di modificare uno stato di fatto inaccettabile."

"Per Ciriani - conclude Della Mea il suo intervento - va bene così e cioè bisognerà aspettare il 2022 per poter beneficiare di qualche intervento di risanamento acustico nel tratto autostradale compreso tra Osoppo e Tarvisio. Purtroppo non ci resta che constatare con amarezza ancora una volta che il freddo linguaggio da burocrati continua a mietere vittime e danni , con effetti che si fanno sentire soprattutto nelle zone più marginali e marginali, come i territori montani, che invece meriterebbero ben altre attenzioni. Come spesso accade, anche in questo caso, si dice in maniera chiara che la Montagna non è una priorità. Dispiace solo che a dirlo sia chi dovrebbe occuparsi, per delega, del suo sviluppo."

(da: http://altofriuli.com/ambiente/contenere-il-rumore-sull-autostrada-tra-osoppo-e-tarvisio-nel-2022.htm)

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