Raccogliendo l'invito lanciato da Filippo qualche giorno addietro, proponiamo alcune immagini frutto di una visita diretta. Il paventato elettrodotto, com'era prevedibile, "la fa da padrone".
Filippo stesso segnalava la presenza di una serie di foto sul Lago, quasi che questo diventasse "argomento principe". Le foto, effettivamente, ci sono (nel posto più stretto e buio della mostra, onestamente). Il lavoro (bello!) è a firma di Andrea Ret di Interneppo, che si è avvalso della collaborazione di Luigino Picco e di altri amici.
La sensazione, però, è di "fuori posto": c'è ben poco di rielaborazione artistica, nel lavoro di Andrea: tutto è - quasi drammaticamente - didascalico, coll'affiancare a foto d'epoca la riproduzione degli stessi "cjantons" ripresi oggi, con i segni delle violenze del "progresso". Non c'è bisogno di immaginare alcunchè, dunque. Tutto è lì, sotto gli occhi di tutti. L'immaginario può solo riguardare "quel che di peggio può ancor venire".
Una mostra, comunque, interessante e stimolante. "Da vedere", direbbe Filippo.
Ad A&D – Ringraziandola per l’interessamento e la critica, presumo disinteressata e competente, ripropongo: “La sensazione, però, è di "fuori posto": c'è ben poco di rielaborazione artistica” “Non c'è bisogno di immaginare alcunchè, dunque. Tutto è lì, sotto gli occhi di tutti” “quel che di peggio può ancor venire". - Vede che, piano piano, anche lei riesce finalmente a capire! Amico mio; questa è l’arte della comunicazione.
RispondiEliminaUn amico di Andrea.
A Filippo e Andrea: Par l'amôr di Diu no stait a disturbâlu plui!
RispondiEliminaGracie lu stes par vei provât. Mandi
Toni
@ Toni. Più si fanno i complimenti, più vengono presi per critiche. Mah! E' capitato più volte di fare delle "recensioni" e, sempre, quasi come Marzullo, queste erano volte a evidenziare gli aspetti positivi annacquando quelli più controversi. Cosa c'è di male a dire che il lavoro di Andrea e amici non era una rielaborazione artistica ma una riflessione oggettiva? Che sarebbe stato più adatto vederlo in piazza ad Alesso o sul Lago nel convegno del Balducci o magari pubblicato su "Alesso e dintorni" che non in quel contesto tolmezzino?
RispondiEliminaBuongiorno Alesso e dintorni, le scrivo questo commento in risposta alle sue critiche-costruttive riguardanti il "cartellone" esposto alla mostra di Tolmezzo "Elettrocarniagramma". Il nostro "cartellone" era finalizzato a persone non residenti nella zona del lago, e che quindi potevano non essere al corrente del danno ambientale perpetrato alla nostra zona. Di qui, la scelta meditata di realizzare un opera schematica e didascalica che potesse dare risalto ai drastici cambiamenti subiti dalla zona del lago nell'arco degli anni. In conclusione noi ci siamo concentrati sul tema del lago utilizzando testimonianze fotografiche, mentre gli altri, scegliendo il tema dell'elettrodotto che e un progetto ancora non realizzato, non hanno potuto avvalersi degli stessi dati oggettivi in nostro possesso. Sperando di essere stato abbastanza chiaro, le mando i miei saluti. Andrea Ret.
RispondiEliminaGrazie ad Andrea per le spiegazioni, sulle quali non si può che concordare (e che comunque non risultano in contrasto con quanto affermato nella "recensione").
RispondiEliminaSe hai una o più fotografie del "cartellone" (la collocazione alla mostra era onestamente infelice e l'oggetto risultava infotografabile) puoi mandarle, se vuoi, al Blog, dove saranno pubblicate volentieri, per dar modo a tanti di vedere, seguire ed apprezzare il vostro sforzo didascalico. Mandi