Il "Messaggero Veneto" di ieri ha pubblicato una lettera che ben sintetizza i contenuti e le emozioni del Convegno del "Centro Balducci" tenutosi sul Lago:
Incontro a Cavazzo Una giornata indimenticabile
Domenica 2 ottobre, mio marito e io abbiamo deciso di fare una passeggiata al lago di Cavazzo, detto anche dei tre comuni (denominazione a mio avviso riduttiva personalmente lo definirei «lago di tutti i comuni del Friuli Venezia Giulia») un angolo pittoresco della nostra regione, reso ancor più suggestivo dalla magnifica giornata di sole e da un cielo limpido, il cui blu intenso si confondeva con le varie sfumature azzurro-verde dell’acqua. E così quella mattina quasi per caso ho partecipato all’Incontro dei popoli per i beni comuni organizzato dal Centro Balducci. Oltre ad apprezzare e condividere le parole di don Pierluigi Di Piazza, ho percepito intensamente il principio di fratellanza e di solidarietà, al di sopra di qualsiasi appartenenza etnica, religiosa o condizione socio-politica. Senza nulla togliere ad alcun ospite, testimone delle realtà del proprio Paese d’origine, ci tengo a sottolineare l’intenso e commovente intervento di una persona detenuta, la quale leggendo un coraggioso quanto profondo messaggio, ha lanciato ai giovani un forte monito nei confronti delle facili illusioni (peccato che i giovani presenti fossero in bassa percentuale!!). Una giornata trascorsa in una piccola oasi di pace, senza grandi discorsi fatti di parole incomprensibili, senza bandiere o contrassegni politici, senza la tv e lo squillare incessante dei telefonini (si sopravvive qualche ora!), dove l’aquilone che volteggiava nel cielo blu e i bambini piccoli giocavano a piedi nudi sulla “Madre Terra” rappresentavano il vero e unico simbolo che dovrebbe unire tutti i popoli del pianeta: la libertà. Per quanto mi riguarda è stata una giornata indimenticabile, ricca di emozioni senza confini!
Donatella Zanor - Tavagnacco
(Messaggero Veneto, 19 ottobre 2011)
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