Lago: l'opinione di D. Rabassi

Riceviamo e pubblichiamo:


In risposta a “Montanaro”: Alla gente interessa… e un grazie agli amici dei Comitati

Per scelta non uso la rete informatica per esprimere le mie opinioni: preferisco la via diretta, guardare negli occhi l’interlocutore, scrivere firmando, ritenendo vigliacco ed oltremodo odioso nascondersi nell’anonimato all’ombra del quale poter dire di tutto e di più, criticare e magari anche insultare impunemente.
Su pressante invito di amici però e derogando per una volta a questa mia regola, giorni fa ho letto un commento sul blog “Alesso e dintorni” inerente lo scottante problema lago a firma di un certo “Montanaro”.
Ho rilevato così che l’intervento, prendendo spunto dalla sfida pubblica promossa da Del Negro su quale amministratore avesse fatto di più per il lago, era pregno di aspre critiche verso gli ex amministratori del Comitato a Difesa e Sviluppo del Lago, rei di arrogarsi il diritto di guidare il popolo bue in cerca di visibilità e rivalsa politica.
Valutando lo scritto e con il dovuto rispetto per i veri montanari, potrei ora con lo stesso metro, usare l’aggettivo “Montanaro” in guisa dispregiativa, quale sinonimo di rozzezza ed ignoranza ritenendo questo Signore degno di tale epiteto! Non fosse altro perché dimentica che se questi ex amministratori non avessero sollevato il problema per tempo, oggi Edipower avrebbe già iniziato i lavori nel silenzio più assoluto! Probabilmente anche il suo!
Mi chiedo quindi: A che pro “Montanaro” definisce gli ex Sindaci imperatori autoincoronati, guida del popolo bue per diritto divino e alla ricerca di un piedistallo su cui poggiare la propria visibilità e pubblicità? Forse perché l’essere stato Amministratore, secondo lui, è un peccato originale tale da precludere ogni altro successivo impegno verso la società?
A titolo personale e per quanto attiene il mio di impegno per il lago quando fui Sindaco, inviterei “Montanaro come già feci con l’attuale primo cittadino, a leggere l’articolo del Messaggero Veneto da me scritto nel lasciare la carica nel 1995 (se vorrà, gli manderò estratto in copia), ove elencavo i tanti lavori e i progetti intrapresi in 5 anni e non in 40, tra cui quelli sul lago, alcuni poi abbandonati dai successori! Mai confutati, finanziati con fondi extra bilancio per quasi un miliardo delle vecchie lire e lasciando al Comune un cospicuo avanzo d’amministrazione: non certo dei debiti!
Per questo il confronto proposto da Del Negro non mi interessa, ed è anche inutile perché le sue di opere sul lago non le ho mai disconosciute! Il presunto piedistallo da cui predicherei poi, se mai esistito, lo costruii con il lavoro e non a parole, per il tempo concessomi proprio da quel popolo che “Montanaro”definisce bue e da me invece sempre rispettato!
Non voglio creare polemiche su problemi la cui soluzione, a detta di tutti, dovrebbe unire e non dividere, ma ho ritenuto doveroso denunciare l’offesa gratuita portata non a me o agli ex Sindaci, bensì alla gente e ai componenti non ex Amministratori del Comitato, trattati da pecoroni non in grado di intendere, volere e, quindi, di limitate capacità intellettive!
Se qualcuno si ritiene più capace, all’altezza, possiede spirito di sacrificio (anche economico), e desidera dedicare costruttivamente tempo alla comunità, anziché scrivere in incognito assuma la guida o la rappresentanza, se preferisce, sia di noi che di quel popolo bue ritenuto incapace ed insulso da ridursi a seguire ex Sindaci alla ricerca di fatue rivalse.
Le nostre porte sono sempre aperte! Anche per chi giudica negativamente chi non dovrebbe, dimenticando forse volutamente di citare chi, effettivamente, queste critiche le meriterebbe!... al di la dei lavori eseguiti sul lago e il cui numero non rappresenta certo un salvacondotto per farne ora strame.
Purtroppo nei nostri paesi ove il silenzio e la rassegnazione del: “Tanto fanno quel che vogliono”, sostituiscono spesso la critica, l’opinione, il progetto, il dibattito, le proposte per cui, ne sono sicuro, anche quanto ho detto sopra verrò visto solo in un’ottica di polemica non costruttiva!
Non importa! A questo quieto vivere anticamera di un’altrettanta quieta morte, ai pur meritevoli calendari di vecchie foto, ai libri di memorie paesane, ai vari “vate” e ai rimpianti di un passato che dovrebbero pur essere maestri di vita, preferisco la denuncia, la ribellione e guardare oltre la nostra valle, per prendere esempio e trarre insegnamento per un futuro migliore da chi ama veramente la propria terra e non la concede, gratuitamente, al primo arrivato!
Non accetterò mai con rassegnata apatia l’estinzione della nostra terra e di noi stessi, lottando fin che potrò e come potrò!
Approfitto ora del blog per ringraziare le centinaia di persone presenti all’Incontro dei popoli, i ragazzi della Protezione Civile di Trasaghis, tutti gli amici del Comitato per la difesa e sviluppo del lago e del Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento con i quali ci siamo prodigati, insieme come sempre, nel preparare l’area destinata al raduno: dalle panchine alla segnaletica, dal rinfresco al trasporto e montaggio del palco messo a disposizione dal Comune, oltre all’APS Val del Lago, alla Pro Loco di Venzone e le Ditte private che ci hanno aiutato con mezzi, materiali e quant’altro per ospitare degnamente la manifestazione promossa dal Centro Balducci.
Un incontro, quello di domenica 2 ottobre incentrato sui temi dello sfruttamento della terra e delle acque nel mondo, da noi fortemente voluto sul lago unitamente al principale artefice: don DI PIAZZA, a cui va un grazie ed un saluto particolare.

Grazie dell’ospitalità ed un mandi a tutti voi ma non più sul blog – compreso ovviamente “Montanaro” - 

                                 Dino RABASSI