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Centrale di Somplago, Carnia.La interroga i consiglieri regionali: tutti d’accordo sul potenziamento, a parte Picco
Tutti convinti, o quasi. Se si fa eccezione per il leghista Enore Picco, sono positivi i commenti che Carnia.La ha raccolto tra i consiglieri regionali sul progetto di ampliamenti della centrale idroelettrica di Somplago. I componenti della seconda commissione del Consiglio regionale, guidati dal presidente Maurizio Franz (Ln), assieme ai consiglieri della montagna carnica, hanno fatto visita stamane alla centrale di proprietà dell’Edipower. Abbiamo interpellato telefonicamente i consiglieri per avere un parere sul progetto (che tra le altre cose prevede l’installazione di una seconda turbina che pompi l’acqua in salita dal lago di Cavazzo a quello di Verzegnis).
ENIO AGNOLA (Idv), vicepresidente della II commissione: “Il sopralluogo è stato molto utile e mi ha consentito di avere un’idea abbastanza precisa sul progetto.Quello che è stato rappresentato dall’azienda(Edipower, ndr) e convalidato dai sindaci, mi ha trasferito un dato di tranquillità. Come vicepresidente ho chiesto che fosse inserito a verbale della commissione. L’intervento avrà delle conseguenze sul territorio come quelle attuali o addirittura minori. Edipower si è detta disponibile a installare controlli indipendenti e automatizzati sui livelli e gli sbalzi dei laghi attraverso display visibili in tutti i comuni interessati. Inoltre ha fornito impegni precisi di sistemazione dei materiali. Ne sono uscito molto confortato e ho visto i quattro sindaci convinti (di Cavazzo Carnico Dario Iuri, di Verzegnis Luciano Sulli, di Trasaghis Augusto Picco, e di Bordano Gianluigi Colomba, ndr). Ora spero che si ricomponga la frattura sul territorio fra i sentimenti dei comitati e quelli delle amministrazioni”.
ENZO MARSILIO (PD): “È stato un Incontro molto istruttivo, che ha chiarito dubbi e polemiche sollevate relativamente ai problemi segnalati sull’innalzamento e abbassamento delle quote dei due bacini. La giornata è stata positiva perché ha illustrato a quelli che non la conoscevano, l’importanza e la qualità del progetto. Viste quelle che sono le integrazioni e prescrizioni del VIA nazionale che recepiscono le richieste dei sindaci interessati, penso che il progetto debba trovare attuazione in tempi più brevi possibili. Inoltre il momento economico è difficile e cento milioni di euro di investimento sono importanti a livello di ricaduta sul territorio, in più saranno migliorate alcune situazioni del vecchio impianto, ad esempio relativamente alla vecchia discarica di inerti”.
ENORE PICCO (Ln): “Siamo alla solita bella sceneggiata di Edipower, secondo cui va tutto bene e guai se non ci fosse Edipower in Carnia e che ci saranno grossissimi vantaggi per tutti eccetera. In realtà il progetto è insufficiente e il decreto ministeriale ha dimostrato che era all’acqua di rose. Il problema di fondo è poi legato a un peccato originale, quello commesso dai sindaci coinvolti, che hanno dato il proprio parere favorevole in tempi strettissimi, mentre un progetto così lo si deve discutere con la gente e con i tecnici, ma il ruolo del sindaco non è di fare il tecnico, bensì il politico e dev’essere in grado di capire che prima del parere serve un’analisi. Sta succedendo invece che si subiscono imposizioni dal alto e ci sono interessi troppo grandi, mentre il sindaco dovrebbe portare avanti quelli della propria comunità e non dire: prendo tutto e faccio il Superenalotto, magari sistemando qualcuno al lavoro con nomi e cognomi che già si sanno. Capiamo perfettamente l’importanza dell’energia, ma non possiamo pensare di essere amministrati da chi dà il proprio parere in una settimana. Noi rilanciamo la proposta di uno studio terzo, perchè qui si impiega più energia a pompare l’acqua in alto di quella che scende…”.
LUIGI CACITTI (Pdl): “La visita, che per me non rappresentava una novità, è stata sicuramente positiva, perché ha dato la possibilità di far conoscere la realtà ai consiglieri di fuori zona, dato che a volte cisi trova a discutere in Consiglio temi che si conoscono poco. Da parte mia la presentazione del progetto – veloce, ma sintetica e corretta – mi ha fatto convincere ancor di più sulla bontà dello stesso e mi ha fatto capire che l’azienda ha svolto un attento studio delle tematiche dando garanzie sulle problematiche che sono state adeguatamente affrontate. Mi fa piacere che i quattro sindaci abbiano voluto approfondire il tema e in maniera cosciente si siano schierati a favore, a differenza di altri che cavalcano l’onda protesta. Gli allarmismi e i problemi sono stati sfatati tutti. Prendo spunto da questo per dire che è ora di finirla con questo metodo di mettere in piedi comitati per fomentare il cittadino e dare informazioni scorrette; infatti poi è difficile sfatare questi miti secondo i quali qualsiasi cosa diventa un macigno per l’ambiente. Chi fa questo, dovrebbe possedere la sensibilità per non creare allarmismi. Ad esempio il dislivello delle quote dei laghi oggi non e controllabile, ma sono stati messi i presupposti affinché ciò avvenga. Poi sottolineo che questa azienda rinuncia a contratto che dura fino al 2029 limitandolo, visto che si abbasserà il livello consentito di oscillazione delle quote dei laghi, il che significa salvaguardare l’aspetto ambientale e turistico. Quindi dobbiamo stare attenti ad atteggiamenti presi solo per assecondare quello che si ritiene essere il pensiero dei cittadini anche quando sbagliano, solo per prendere voti.Governare significa anche avere la pazienza di spiegare ai cittadini che sbagliano, se serve. Lo dice uno che è disposto al dialogo, e mi dispiace quando trovi gente che non ti ascolta, perché sa già come la pensa e sembra non aspettare altro che criticarti a prescindere”.
APPROFONDIMENTI
Il comunicato dell’agenzia Consiglio Notizie:
II Comm: visita alla centrale di Somplago (UD)
23 Settembre 2010, ore 16:14
(ACON) Somplago (UD), 23 set – MPB – Produrre energia, salvaguardare l’ambiente. Sono questi i due temi che hanno fatto da sfondo alla visita conoscitiva effettuata dalla II Commissione del Consiglio regionale, guidata dal presidente Maurizio Franz (LN), alla centrale idroelettrica di Somplago (UD) interessata a un progetto di ampliamento dell’impianto, al momento in corso di autorizzazione.
Un sopralluogo importante per la Commissione – ha sottolineato Franz – per approfondire la conoscenza del progetto e acquisire informazioni e dati utili a una valutazione da sviluppare poi in tutte le sedi, anche all’interno dei singoli gruppi politici, proprio in considerazione delle evidenti ricadute sul sistema energetico e sul tessuto produttivo regionale, ma anche delle necessarie garanzie di tutela ambientale.
A confermare il rilievo della visita agli impianti e dell’incontro con i vertici della Edipower, l’invito esteso da Franz ai consiglieri eletti nella circoscrizione di Udine – c’erano Alessandro Colautti (Pdl) presidente della IV Commissione, con Luigi Cacitti (Pdl) e Enore Picco (LN)- e ai sindaci di Cavazzo Carnico Dario Iuri, di Verzegnis Luciano Sulli, di Trasaghis Augusto Picco, e di Bordano Gianluigi Colomba.
L’attuale assetto della centrale, le caratteristiche del progetto di ampliamento (con l’installazione di due gruppi reversibili per una potenza complessiva di circa 124 MW e la realizzazione di una seconda galleria (lunga 8,5 km), in affiancamento a quella esistente per permettere il pompaggio dell’acqua tra il lago di Cavazzo e il serbatoio di Ambiesta), lo stato dell’iter autorizzativo iniziato due anni fa e la compatibilità ambientale, sono stati illustrati da Giuseppe Monteforte, direttore progetti Edipower, e da Salvatore Marchese, capo del nucleo idroelettrico di Udine che raggruppa gli impianti idroelettrici situati in Friuli Venezia Giulia – 8 principali tra cui Somplago e 18 minori – che utilizzano le acque del torrente Cellina, dei fiumi Isonzo e Tagliamento e di alcuni affluenti di quest’ultimo.
Prima di avviare l’iter autorizzativo, Edipower ha fatto realizzare una serie di studi e ricerche da enti specializzati per analizzare l’impatto del progetto sul territorio – ha spiegato Monteforte sottolineando che le indagini geologiche, idrogeologiche e sull’ecosistema naturale e delle specie ittiche del lago di Cavazzo dimostrano che il progetto è compatibile con l’ambiente. I possibili effetti sull’habitat acquatico del lago di Cavazzo dovuti a eventuali variazioni della temperatura media e alla velocità di escursione del livello dell’acqua sono risultate del tutto marginali rispetto alla situazione attuale. Il progetto non prevede, inoltre, alcuna modifica delle concessioni di derivazione e quindi non comporta alcun incremento dell’acqua attualmente utilizzata dalla centrale. Inoltre, l’escursione di livello del lago di Cavazzo sarà contenuta fra le quote 195.40 m e 194.40 m sul livello del mare.
Affermazioni che hanno risposto ad alcuni dei quesiti posti dai consiglieri presenti, i vicepresidenti Enio Agnola (Idv) e Paolo Santin (Pdl), Sandro Della Mea, Enzo Marsilio e Paolo Pupulin (PD) e Roberto Asquini (Gruppo Misto). Proprio Asquini ha insistito sugli aspetti relativi all’impatto del cantiere e sulle questioni evidenziate da comitati contrari chiedendo, tra l’altro, chiarimenti anche sull’entità della manodopera che potrà trovare impiego (circa 200 persone), sulle oscillazioni dei livelli dei due bacini (9 metri per l’Ambiesta e 1 per quello di Cavazzo), sulla conseguente possibile formazione di fanghi (esclusa).
Picco, poi, sottolineando che il lago è un bene di tutti, ha posto l’accento sulla necessità di individuare con i sindaci gli interventi e le opere di compensazione da realizzare sul territorio. In sintonia su questo punto i sindaci. Iuri, parlando anche a nome dei colleghi, ha ricordato gli approfondimenti condotti dalle amministrazioni circa il progetto: anche se l’ampliamento non dovrebbe creare ulteriori problemi, ha affermato, non verrà meno l’attenzione dei comuni per le falde acquifere, tanto che installeranno apparecchiature che verifichino eventuali interazioni con le sorgenti. (foto; immagini tv)
giovedì 23 settembre 2010
Sti schifosi mafiosi e collusi consiglieri regionali..
RispondiEliminaSono arrivati a somplago a mani vuote e son tornatio a casa con le tasche piene di soldi..
Collusi e venduti
Un sopralluogo...appunto...ancora una volta sopra il cielo dei 3 Comuni, un sorvolo.
RispondiEliminaMi pare che Shakespeare dicesse che più in alto ci si trova più ci si fa male quando si cade.
Di costoro si serberà memoria...storica.
VinoVeritas - E bravi i nostri "politici"; sia regionali che amministratori locali. Sono andati a chiedere all'oste se il vino e buono. "Certo che è buono, é il migliore" tuonò l'oste. E adesso? Adesso, tronfi ed orgogliosi, lo consigliano a tutti!! Ma chi sono e da dove vengono questi incapaci? Ma chi li ha eletti? Purtroppo noi, sempre noi. Ma... tempo al tempo ben presto, cercheremo di porvi rimedio.
RispondiEliminaVERGOGNA!!!! Pazienza per Cacitti che è una gran bella persona ma Agnola e Marsilio … nooo! …. Voi due rappresentereste l’opposizione? .… Siete convinti di appartenere all’Idv e al PD?
RispondiEliminaLa prossima volta sig. Marsilio invece di votarti ti manderò a CAGARE!
Le oscillazioni non possono essere di 9 metri se si vogliono produrre 677 GWh all'anno !! Il volume presunto che corrisponde ai 9 metri di oscillazione del serbatoio di Verzegnis è di 1,5 o 1,6 milioni di metri cubi. La velocità di svuotamento del lago è di 80 mc/secondo (che corrispondono ai 110 mc di progetto meno i 30 metri cubi provenienti dagli impianti dell'alto tagliamento). Bastano quindi poco più di cinque ore per far scendere il livello del lago di 9 metri. Cinque ore x 280 giorni di funzionamento dell'impianto all'anno (356 - giorni festivi meno giorni di fermo impianto per manutenzione) fanno poco più di 400 GWh, esattamente quanto produce oggi la centrale (405 Gwh)..e si noti che a questi 400 GWh bisognerà togliere i 350 GWh che servono per pompare l'acqua dal lago di Cavazzo a quello di Verzegnis.
RispondiEliminameditate gente meditate....
Caro amico anonimo, puoi spiegare meglio la girandola di numeri che hai dato, anche per chi di tecnica idraulica capisce meno di niente? Vuoi dire che se il progetto di Edipower viene attuato, l'escursione prevista per Verzegnis sarebbe ancora superiore ai 9 metri previsti?
RispondiEliminaEccoti accontentato: l'energia prodotta si calcola con la formula
RispondiEliminaEnergia = coefficiente di rendimento turbine(0,9) x 9,8 x dislivello (285 m) x portata (110 metri cubi al secondo) x ore di funzionamento centrale.
Il volume del lago dell'Ambiesta (a spanne si ricava dalla superficie (210.000 metri quadrati x 9 metri). Dato che le sponde non sono verticali il valore che ottieni lo devi ridurre di almeno il 30 % Ottieni quindi un volume di 1,5-1,6 milioni di metri cubi.
Siccome da Sauris e Degano arrivano dai 20 ai 30 metri cubi d'acqua al secondo a seconda delle stagioni il livello del lago si abbassa come se uscissero dal lago 80 metri cubi e non 110 (110-30).
Le ore necessarie per far scendere il lago di 9 metri sono 5 o poco più. Moltiplica le 5 ore per i giorni di funzionamento dell'impianto (365 sono i giorni dell'anno - 53 domeniche - festività canoniche -fermi per manutenzione = 280-290 giorni l'anno) Nota che la centrale mi sembra che non funzioni nemmeno il sabato quindi i giorni di funzionamento potrebbero essere di meno ma teniamoci larghi. Prova a calcolare quanti Gigawattora ottieni. Stanno tra 400 e 450. Ma per pompare l'acqua su di notte ce ne vogliono 350. Quanto sarà la produzione vera? 100 Gwh. Quella di adesso non è di 400? tutto sto casino per far scendere la produzione reale di energia da 400 a 100 Gwh. Dietro questa faccenda non c'è nemeno l'ombra di un sano profitto ma solo speculazione. ma perchè lo fanno? o forse sto sbagliando? eppure le formule sono quelle. Verifica tu stesso prendendo in prestito un buon libro di idraulica. E' veramente uno schifo.
Davide
Davide, qualcosa non mi è chiaro.
RispondiEliminaSecondo Edipower, si parla di una capacità di 2 milioni di m3 quindi, dalle cifre riportate, ne rimarrebbero solo 0,5M, a "svuotamento" avvenuto. Con due conti (mal fatti), risulterebbe una profondità totale di 12m che verrebbe utilizzata per 3/4? I Comitati parlano, se non sbaglio, di una variazione di livello di addirittura 26m...sinceramente non ci arrivo...
Altra cosa che mi lascia perplesso, dando per buoni i conteggi: se si parla di 5 ore per lo "svuotamento", la centrale verrebbe utilizzata solo per quel limitato periodo di tempo. Cominciano alle 8 e bloccano tutto alle 13? O utilizzano, nelle restanti ore, gli impianti attuali a metà regime?
Grazie in anticipo per ogni chiarimento.
Ah, concordo sull'ultima frase, ovviamente!
Mandi.
OG Loc
non sono più passato sul sito. il volume del bacino di Verzegnis non è di 2 lilioni di metri cubi ma di 3,6. le variazioni di 26 metri saranno esagerazioni giornalistiche, non mi pare che abbiamo mai parla di oscillazioni così forti. Se si ipotizza che da monte arrivi solo una quantità d'acqua di 10 -15 metri cubi al secondo ci potrebbero anche stare oscillazioni di questo genere. bisognerebbe essere a conoscenza di dettagli che solo edipower conosce
RispondiEliminamandi
Davide
Davide, grazie della precisazione. Certo che i giornalisti potrebbero anche fare attenzione a quello che scrivono!
RispondiEliminaIl fatto che sappiano solo loro i dettagli, dimostra chi sia il proprietario dei laghi...che schifo.
Mandi.
OG Loc