"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 3 ottobre 2011

Il Lago ospita l'«incontro dei popoli per i beni comuni» - 3

Il Gazzettino ha dedicato un ampio articolo all'incontro promosso dal Centro Balducci sul Lago.


Al Lago di Cavazzo rilanciate le sfide per l’ambiente
Luogo simbolo per l’epilogo del convegno del centro Balducci. " Carniainmovimento" annuncia un autunno caldo
di David Zanirato

Lunedì 3 Ottobre 2011, Il Gazzettino
Un po'd'acqua, un pugno di terra e una piantina rispettivamente versate, mescolate e piantate assieme. Sullo sfondo il Lago di Cavazzo, scelto quest’anno come luogo di raduno finale nel quale racchiudere l’indivisibilità dei beni comuni, a ogni latitudine.
      In oltre 200 persone hanno partecipato ieri alla giornata conclusiva del 19. convegno organizzato dal Centro Balducci di Zugliano, dal titolo “Ragazzi, ragazze e donne del pianeta, protagonisti di un futuro umano”. Radunati da don Pierluigi Di Piazza e Renato Garibaldi c’erano persone ed esperienze provenienti dai diversi luoghi del pianeta, affiancate ai rappresentanti dei movimenti della nostra regione, dai comitati contro gli elettrodotti, l’autostrada Sequals-Gemona, il raddoppio della Centrale di Somplago. «Solo salvaguardando i beni comuni ci sarà il rispetto di tutti – ha evocato don Di Piazza – e tra questi l’acqua, per la quale come ha decretato l’esito del referendum di giugno, occorre continuare a mantenere alta la guardia affinché rimanga bene e non merce. In tante parti del mondo ci sono impegni di resistenza in atto e il ritrovarsi assieme ci rafforza a vicenda». Da parte sua Garibaldi, di Carniainmovimento, ha preannunciato un “autunno caldo”: «Questa manifestazione ha uno spirito globale, le istanze nostre sono le stesse del resto del mondo, la giornata di oggi è per una spiritualità cosmica che tiene conto non solo del locale ma anche del globale; spiritualità, moralità, etica sono parole diverse che vogliono dire la stessa cosa – ha spiegato – e dobbiamo riuscire a tradurle nel quotidiano; noi non abbiamo nessuna intenzione di abbassare la guardia, il futuro appare sempre più torbido, dobbiamo spenderci perchè l’economia torni ad essere a servizio della gente, e non viceversa». 

Lo stesso articolo, col titolo "Beni comuni, 

battaglie locali e sfide globali

",  può essere letto  anche sul sito "Alto Friuli"


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