Dodici giorni fa era stato pubblicato un post che voleva "gettare un sasso nel lago", proponendo la discussione su alcune questioni aperte, sia sull'analisi dei fatti recenti, sia sulle prospettive future. Il post non ha suscitato commenti e, sul Blog, altri filoni hanno fatto discutere (dalla strada di Bordano alle proposte di Avasinis alla festa di prè Gjulio). Ma il non discutere, qui, sul Lago, si affianca a una generale "calma piatta": nelle ultime settimane non si è sentito nessun elemento di novità, nessuna presa di posizione, nessuna riflessione particolare. Attesa o assuefazione? Sarebbe interessante capirlo. Nel frattempo, non sembra forse inutile la riproposta delle "domande inevase". (A&D)
Checché se ne dica, la delibera consiliare di Bordano che ha formulato un parere favorevole al progetto Edipower rappresenta un significativo elemento di novità, in una situazione che, a detta di qualcuno, si era "incartata".
Chi segue il Blog da tempo, ricorda forse il post del 28 luglio quando, da parte nostra, si auspicava: "
Sarebbe interessante sapere se le Amministrazioni comunali (visto che la stessa relazione Garzon ha dimostrato che il progetto Edipower, sul quale è stato espresso un parere favorevole, era in realtà, per tanti aspetti, lacunoso) intendono, se non revocare le citate delibere, sposare "in toto" le risultanza della Perizia Garzon e conseguentemente sapere in quali maniere e attraverso quali contrattazioni con Edipower garantire la realizzazione delle imponenti procedure previste (dragaggi, condotte...)".
I Comuni di Cavazzo, Trasaghis e Verzegnis sono "fermi" alle precedenti delibere.
Nella seduta del I agosto, in particolare, Trasaghis ha respinto la richiesta (presentata con una mozione dalla minoranza) di ritirare le precedenti delibere in quanto, come ha poi dichiarato al Gazzettino il sindaco il 3 agosto, tutto sarà definito in una prossima Conferenza dei Servizi: "
l'iter ora prevede l'aggiunta di tutte le prescrizioni richieste dallo stesso Ministero e l'arrivo alla conferenza stampa dove tutti gli enti coinvolti daranno il loro parere: per quanto ci riguarda, noi accetteremo l'opera solo qualora il progetto preveda tutte le prescrizioni richieste dalla stessa giunta comunale, oltre a quelle che emergono nello studio Garzon".
Le dichiarazioni del sindaco concordano, nella sostanza, con il contenuto della delibera adottata da Bordano.
Allora, a questo punto, è forse il caso di chiedersi alcune cose.
Primo. Visto che Bordano e Trasaghis hanno spesso agito di pari passo (v. p. es. la pubblicazione congiunta della sintesi della Relazione Garzon), COME MAI l'uno non ha atteso la conferenza dei Servizi o l'altro non ha adottato espressamente, in una delibera consiliare, le analisi e le proposte della Relazione Garzon?
Secondo. Adottare le proposte della Relazione Garzon (ufficialmente, come ha fatto Bordano, chiedendo espressamente "l’osservanza delle misure di monitoraggio e mitigazione indicate dall’ing. Garzon" o "nello spirito", come ha fatto Trasaghis) significa prevedere, tra l'altro, "
lo sfangamento periodico di entrambi i laghi ", "
la realizzazione con tubazioni sommerse o lo scavo di canali, di un collegamento diretto (…) in modo che le acque prelevate e scaricate nel lago siano sempre, in gran parte, quelle più profonde, fredde e cariche di sedimenti", "realizzare un setto per smorzare la turbolenza della corrente"… , con interventi dal costo complessivo stimato sull'ordine dei 5 milioni di euro. Siamo sicuri che sia una strada (tecnicamente, ecologicamente, "moralmente" percorribile?
Terzo. Come si era chiesto ai Comitati di indicare le modalità concrete per poter realizzare il favoleggiato by-pass , è legittimo chiedere ai sostenitori dell'applicazione dell'«ipotesi Garzon»: CEMÛT? L'ingegnere "
ritiene plausibile che Edipower, visti gli utili che le si prospettano, venga incontro con qualche misura compensativa", non dicendo però espressamente che Edipower debba farsi carico dei lavori, ma elencando alcune proposte simili a quelle che, in altra sede e in un altro contesto, sono stati definite dei "pannicelli caldi sul Lago malato". Posto comunque che Edipower non è sicuramente un'associazione di boy scout, c'è da chiedersi davvero quali potrebbero essere le "misure di compensazione" concordate e dove potrebbero essere reperiti i 5 milioni citati in previsione.
Quarto. Con che spirito si arriverà alla Conferenza dei Servizi?