Ieri, sul Blog, dopo la segnalazione dell'articolo sulla "Vita Cattolica", Michi si chiedeva:
"Mi àn une vore meraveât lis declarazions di Renato Garibaldi ripuartadis intal articul.
Intun prin moment mi pâr che al veve declarât che al varès dade batae cuintri la decision de Zonte regjonâl (spie il Messaggero veneto). Cumò, se no capìs mâl, par lui cheste decision de regjon e je une vitorie dal so Comitât...
Mi fasarès plasê che Renato Garibaldi nus sclarìs la sô posizion... "
A&D ha chiesto a Renato Garibaldi di precisare il suo pensiero, cosa che ha fatto rapidamente facendoci pervenire questa nota:
"La decisione della Giunta regionale e un interessante antinomia. Dicono di si agli industriali, ma in modo che sia un no. Ovvero gli propongono di interrare la linea per 11 km, fino al passo Pramosio, lasciando intendere che appena di là dal confine potranno alzare i loro piloni di 50 metri. Questo ha una conseguenza: la regione Carinzia li manderà a cagare tutti e due (regione e industriali). Quindi alla fine sarà il Land austriaco che dirà la parola fine su questa vicenda. Inoltre al di là del confine conta quello che pensano i cittadini che sono tali, non sudditi come per molti dei nostri politici. E quelle bandiere carinziane e italiane (e friulane) che sono passate sui giornali e sulle telvisioni austriache dopo le manifestazioni di Paluzza e Tolmezzo hanno impressionato molto gli amminstratori di oltreconfine. E lo dico non per sentito dire ma perchè ho parlato personalmente con molti di loro.
Al Messaggero ho rilasciato quelle dichiarazioni perchè contesto severamente le dichiarazioni di Tondo che dice che non ha cambiato idea per causa delle manifestazioni e del comitato, ma perchè ha applicato la legge. Pensate un po' alla bugia. E contro questa provocatoria menzogna che ho dichiarato battaglia. La questione elettrodotto è chiusa (e ci vuole un bel coraggio a dire che non è una vittoria di Carnia In Movimento), ma tante altre sono aperte: il riordino degli enti locali in montagna, il potenziamento della centrale di Cavazzo, l'autostrada Cimpello Gemona, e soprattutto la privatizzazione dell'acqua e tante altre questioni che riguardano la qualità della vita e la partecipazione alle scelte.
Per questo è il caso di non abbassare la guardia verso una Giunta incapace di gestire le complessità del suo territorio e di ascoltare i cittadini.
Concludo dicendo a coloro che ce l'hanno con me per il senso patrio (quasi che fosse in contrasto con l'autonomismo locale) che le contestazioni a Garibaldi (Renato) devono muoversi su piani concreti e non su posizioni preconcette. La visita del presidente della Camera a Tolmezzo su mio invito ha scatenato la lesa maestà degli autonomisti di maniera e dei leghisti. Ribadisco: le mie sono battaglie ideali e culturali di ampio respiro, non baruffe di quartiere. Non pretendo che tutti possano comprendermi, però almeno rispettate i miei sacrifici.
Lunga vita al Blog e salute a tutti i lettori.
Renato Garibaldi"
Grazie a tutti, e continuiamo... a stâ In Uaite (chi era già grande nell'immediato post terremoto, comprenderà subito il riferimento)
Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
domenica 17 aprile 2011
Elettrodotto a Somplago. Renato Garibaldi precisa
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Grazie a Renato Garibaldi per il chiarimento.
RispondiEliminamandi
Michi