"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 25 gennaio 2011

Lago, la posizione dell'UGL

L'UGL (Unione Generale del Lavoro) ha diramato un documento assai articolato in cui analizza le questioni legate all'elettrodotto e all'energia in Carnia.
Ne stralciamo la parte riguardante il previsto raddoppio della centrale di Somplago.



Riflessioni e domande sulla questione elettrodotto


da: Messaggero Veneto, 24 gennaio 2011


Quando nel 1947, a palazzo Montecitorio, il senatore carnico Michele Gortani propose emendamenti agli articoli 41 e 44 della Costituzione Repubblicana ancora in elaborazione, parlò ai suoi colleghi deputati di montagna in generale e di Carnia in particolare con grande semplicità, ottenendo applausi e consensi di assoluta trasversalità. Abbiamo riscontrato uguale atteggiamento di trasversale comunanza di vedute nelle tremila e più persone presenti a Tolmezzo, alla manifestazione del 15 gennaio; praticamente, grossomodo, il 10% del totale dei residenti reali dell’intero territorio. (...)
Per quanto relativo al lago più grande della regione, il lago di Cavazzo, non possiamo che dirci sensibili alla storia trascorsa e alle potenzialità al momento ancora espresse in nuce; preferiremmo così di gran lunga potesse mantenere e incrementare i posti di lavoro inerenti al campo turistico, con un deciso sviluppo delle strutture e della capacità di accoglienza esistenti sulla falsariga dei laghi presenti nella vicina Austria, situato com’è in posizione estremamente favorevole, Green-collegabile e vicina a centri di interesse internazionale, piuttosto che accettare già da subito la possibilità di destinarlo definitivamente alla produzione di Kw “sporchi” ripuliti da certificati verdi, senza per questo avere a contrappeso alcuna certezza di ricadute occupazionali se non per lo stretto tempo necessario alla costruzione dell’opera relativa al progetto di raddoppio. La scomoda posizione che l’Unione Generale del Lavoro della provincia di Udine intende quindi assumere, motivata come descritto innanzitutto da una grande fiducia nelle potenzialità offerte dal territorio della Carnia - che il poeta figlio della Carnia Leonardo Zanier definisce come la terra più simile alla ricca Engadina - e successivamente da un’attenta valutazione del territorio risultante dal confronto fra le ricadute occupazionali offerte dalle grandi opere in contrapposizione a quelle potenziali dipendenti da oculati investimenti volti a valorizzare le peculiarità del territorio, di questa posizione e delle responsabilità che ne derivano la nostra associazione sindacale si fa carico, nella piena convinzione di aver in questo modo ottemperato in piena e totale onestà, per quanto relativo al contesto esaminato, sia ai reali interessi del territorio della Carnia che al proprio mandato.

Mario Comis e Franco Vesnaver

Ugl Chimica-Energia - Tolmezzo

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