"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 29 gennaio 2011

Il Lago e le banane: alle volte ritornano

Abbiamo letto su Internet, nel blog http://kaishe.blogspot.com/, un interessante post che, oltre a offrire delle riflessioni assai sensate e sensibili su tematiche care anche ai frequentatori di "Alesso & Dintorni", richiama quella che, ormai, viene definita "leggenda metropolitana" a proposito del rapporto tra i vecchi amministratori  e la Sade. Può essere un punto di discussione, come sempre sospeso tra il passato e la prospettiva. (A&D)
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Di lenticchie, banane e sottaceti


Di lenticchie...
(...) Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. Disse a Giacobbe: «Lasciami mangiare un po' di questa minestra rossa, perché io sono sfinito» (Per questo fu chiamato Edom). Giacobbe disse: «Vendimi subito la tua primogenitura». Rispose Esaù: «Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?». Giacobbe allora disse: «Giuramelo subito». Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe. Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò.
A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura.

... banane...
Negli anni '50 la Sade, società adriatica di elettricità che sarebbe divenuta tristemente nota come corresponsabile del disastro del Vajont del 1963, realizzò il "sistema idroelettrico del Tagliamento, usufruendo dell'acqua dei nostri laghi carnici di Cavazzo e di Verzegnis. Nonostante ciò il territorio Carnico fu fortemente penalizzato rispetto ai benefici che avvantaggiarono solo la Sade stessa e la zona pedemontana.
Una leggenda metropolitana racconta che i funzionari della Sade riuscirono a convincere i Sindaci carnici ad aderire al loro progetto invitandoli ad una cena durante la quale li "impressionarono" facendo servire a tavola delle banane, cibo che in Carnia non si era mai visto e che, per ovvie ragioni, non si sapeva come mangiare.

... e i sottaceti?
Quelli hanno a che fare con una vicenda che sta interessando la Carnia e i Carnici in questi giorni. Vale a dire la realizzazione di un elettrodotto aereo che attraverserà tutto il nostro territorio con mostruosi tralicci alti 60 metri che favoriranno il rilancio turistico della Carnia e grazieranno la nostra gente con la possibilità di esporsi ad onde elettromagnetiche sui cui effetti oramai si discute da decenni senza dare una risposta univoca al dubbio che possano causare malattie agli esseri viventi.
I nostri rappresentanti politici, dopo una prima, unanime, opposizione alla proposta, adesso si sono spaccati fra oppositori e sostenitori dell'iniziativa.
Questo dimenticando quale sia il loro ruolo pro-tempore: difendere e favorire gli interessi dei cittadini.
Infatti, se gli elettori hanno il DIRITTO di scegliere a chi dare il proprio votogli eletti hanno ilDOVERE di rappresentare TUTTI, anche coloro che la pensano altrimenti rispetto a loro.
Fra le Amministrazioni che hanno cambiato idea, primeggia quella del MIO PAese.
Anzi, all'ultimo Consiglio comunale, la compagine che governa la mia cittadina, ha vergognosamente offeso i cittadini presenti, deridendone le possibili preoccupazioni e le giuste richieste.
Anzi, la vice-sindaco, laureata in medicina (sic), ha avuto l'ardire di dichiarare che l'assorbimento delle onde derivanti dal mostro che si vuole realizzare sono pari all'assunzione di ... sottaceti. (...)


Non so cosa ci fosse sul piatto di lenticchie probabilmente offerto ad alcuni per sostenere il loro cambio di rotta.
Vorrei solo che chi ci rappresenta non scivolasse sulla buccia di banana delle facili promesselasciando che, poi, siamo TUTTI noi, abitanti di questa nostra amatissima porzione di Mondo, a rimanere con il culo a terra.

Come scandivamo camminando verso la piazza "Non molleremo!", "Resisteremo!"...

Per il nostro Paese e per noi.
Per il presente che ci hanno regalato i nostri padri e per il futuro che vogliamo continuare a sognare per i nostri figli.

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