Riprende la discussione, sempre a proposito di energia, sull'ipotizzato allestimento di un "parco eolico" nelle "Gravatas" di Trasaghis. Le riserve, come nei mesi precedenti, vengono dagli amministratori di Forgaria, preoccupati per l'impatto della struttura con il volo dei grifoni che fanno riferimento alla riserva di Cornino. Ai due articoli pubblicati domenica, si aggiunge in calce anche l'ulteriore replica di Forgaria.
Pale eoliche, grifoni in pericolo
Da: Messaggero Veneto — 15 ottobre 2010
FORGARIA. Vola sempre più alto la riserva naturale del lago di Cornino con la sua colonia di grifoni, l’unica di tutto l’arco alpino. Ai 140 esemplari osservati recentemente dal personale dell’area protetta, se ne sono infatti aggiunti tre nei giorni scorsi andando a ingrossare le file della popolazione rapace che in quest’angolo di Friuli ha trovato il suo habitat ideale. Un “sistema” che ora rischia d’esser messo a repentaglio – come recentemente “denunciato” dagli amministratori forgaresi – per via del progettato parco eolico che una ditta privata vorrebbe realizzare a Trasaghis con il placet del Comune. Pare infatti che il movimento delle pale sia particolarmente pericoloso per l’incolumità degli avvoltoi. «Il rischio è che vadano a schiantarsi contro le pale e ne restino vittime. Un paio di decessi l’anno e a Forgaria di grifoni non ce ne sarà più uno in meno di un decennio», aveva dichiarato con preoccupazione il vicesindaco di Forgaria, Enrico Frucco, che in qualità di delegato alla riserva naturale sta seguendo da vicino l’evolversi della vicenda e che giorni fa ha accolto i “suoi” tre nuovi ospiti assieme al responsabile faunistico Fulvio Genero. Per ora la colonia continua dunque a crescere. I tre volatili, che provengono dal monte Bondone, in provincia di Trento, dove per anni sono stati accuditi in voliera nel centro di ecologia alpina, a Forgaria sono stati sistemati nella nuova maxi voliera (realizzata grazie ad un finanziamento comunitario) così da poter essere osservati da vicino dai visitatori. «Si tratta di soggetti che a causa di precedenti ferite non possono essere liberati – spiega Genero -. Per questo sono stati sistemati in voliera, dove i visitatori, specie i tanti studenti che ogni anno visitano la riserva, potranno ammirarli da vicino». Si tratta di avvoltoi di dimensioni importanti, basti pensare che possono arrivare a sforare i tre metri di apertura alare, meritandosi l’appellativo di giganti dell’aria. Chi ha un po’ di familiarità con la val Tagliamento e in particolare con l’altipiano di monte Prat è abituato a vederli sorvolare la zona. Grazie ai tre nuovi ospiti ora sarà possibile scoprire questi uccelli anche da vicino. Partiti da Trento, i “nuovi” grifoni sono stati sottoposti a una serie di controlli sanitari nel parco “Natura viva” di Bussolengo, prima di proseguire per Forgaria ed essere accolti con tutti gli onori alla riserva naturale di Cornino dove come detto di recente sono stati contati 140 grifoni. Di questi 14 sono piccoli, nati dalle coppie che nidificano in zona a dimostrazione di come la specie si sia radicata in quest’area del Friuli e sia al contempo divenuta un punto di riferimento per la migrazione. «L’acquisizione di questi tre nuovi esemplari – dichiara il vicesindaco Frucco – rappresenta un’altra operazione importante per la valorizzazione della riserva naturale in cui l’amministrazione comunale crede fermamente, sia per il grande interesse ecologico e scientifico che il progetto riveste, sia per i suoi risvolti in termini di turismo e sviluppo dell’area».
(Maura Delle Case)
Alla presa di posizione degli amministratori di Forgaria, supportati dal parere dei tecnici che operano nella riserva, ha risposto il sindaco di Trasaghis lamentando l'assenza di indagini scientifiche tali da confermare l'effettivo pericolo.
Il sindaco: non ci sono studi che indichino rischi per i grifoni con il parco eolico
Da: Messaggero Veneto — 16 ottobre 2010
TRASAGHIS. «A oggi non esiste alcuno studio in grado di poter affermare che gli impianti eolici in fase di progettazione a Trasaghis sarebbero trappole mortali per i grifoni della riserva naturale del Lago di Cornino». Lo afferma il sindaco di Trasaghis Augusto Picco, in risposta alle dichiarazioni del vicesindaco di Forgaria Enrico Frucco e del responsabile faunistico della riserva Fulvio Genero, secondo cui la realizzazione del parco eolico metterebbe a repentaglio i 143 esemplari presenti nel sito a tal punto da poter prospettare un’estinzione completa della popolazione. «Una previsione catastrofica basata soprattutto sulle sensazioni e non supportata – secondo il primo cittadino di Trasaghis – da dati oggettivi o da studi effettuati sul territorio». «Lo scorso 11 agosto la Regione, all’interno della procedura di Via, aveva richiesto alla proponente un approfondimento sulla presenza e la modalità di volo dei Grifoni da Forgaria a Trasaghis – spiega Picco –. La richiesta è stata perciò inoltrata da Enercom al Comune di Forgaria. La proponente chiedeva di poter avere accesso a dati bibliografici specifici, eventualmente disponibili nell'ambito delle attività di osservazione svolte alla Riserva, al fine di approfondire la valutazione dell'impatto sulla locale popolazione di grifoni e dell'efficacia delle misure di mitigazione proposte. Alla richiesta però il Comune di Forgaria ha risposto di non essere ancora in possesso di questi dati, perciò, allo stato attuale, l’eccessivo allarmismo sbandierato non trova nessun tipo di fondamento». Il Comune di Trasaghis come ricorda lo stesso sindaco aveva già chiesto a suo tempo alla Regione un monitoraggio più ampio e osservazioni tecniche anche in virtù delle criticità evidenziate nella procedura di Via. «Il documento – puntualizza Picco – evidenzia come il passaggio sotto i 100 metri di Grifoni o di altri uccelli nella zona sia molto limitato». (d.v.)
Da Forgaria dura replica a Trasaghis: le pale eoliche uccidono i grifoni
Messaggero Veneto — 17 ottobre 2010
FORGARIA. «Non accetto che venga messo in discussione il percorso fatto dalla nostra amministrazione comunale assieme agli esperti faunistici sull’impatto che il parco eolico progettato in comune di Trasaghis avrebbe sulle popolazione rapace della nostra riserva naturale». Dura la risposta del sindaco di Forgaria, Pierluigi Molinaro, alle recenti affermazioni del collega Augusto Picco secondo il quale le valutazioni (negative) degli amministratori forgaresi in ordine all’effetto che il parco eolico avrebbe sui grifoni sarebbero “catastrofiche”, «basate soprattutto sulle sensazioni e non su dati oggettivi e studi effettuati sul territorio». «Altro che mancanza di dati – replica Molinaro -. Abbiamo in mano le valutazioni fortemente negative effettuate dal responsabile della nostra riserva che abbiamo trasmesso a tutte le parti interessate. Le nostre evidenze – continua il sindaco – sono dettate da rapporti di professionisti del settore che ci inducono, grazie a dati e documenti, a dire un sonoro “no” al parco eolico, ritenuto pericoloso per i grifoni. Non importa per quanti. Perderne anche uno solo sarebbe un grave danno». «Questa è la nostra posizione – ribadisce Molinaro -, per altro già formalizzata alla Regione, cui abbiamo inviato il nostro parere contrario all’autorizzazione accompagnato da una dettagliata relazione, affinché l’ente regionale possa esprimersi a ragion veduta considerando poi che si tratta di uno dei principali finanziatori della riserva». La palla è dunque in mano alla Regione, che ora dovrà esprimersi in merito al progetto dando o meno l’autorizzazione a procedere. Frattanto la popolazione della riserva continua a crescere. Numeri importanti, che premiano un lavoro lungo vent’anni e costato l’importante cifra di circa 2 milioni di euro. «Abbiamo a cuore il futuro della riserva – dichiara il vicesindaco Enrico Frucco -, non solo per tutti i soldi che sono stati spesi, ma anche perché rappresenta un’importante occasione di sviluppo turistico per le nostre comunità viste le migliaia di visitatori che attrae ogni anno. Non siamo ovviamente contrari alle energie pulite, ma solo se le due cose non entrano in conflitto. Insomma – conclude il vice di Molinaro – se da Trasaghis sapranno darci precise garanzie per i nostri rapaci allora cadranno tutte le nostre obiezioni. Qui non si tratta di farci battaglia tra amministrazioni comunali, ma di difendere un bene comune qual è la riserva naturale del lago di Cornino, l’unica colonia di grifoni di tutto l’arco alpino». ( m.d.c. )
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