"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

mercoledì 31 agosto 2011

La discussione su "Alesso e Dintorni" ripresa anche dal Gazzettino

Il Gazzettino di oggi, nella rubrica "Blog Notes" di Zavid Zanirato cita il nostro Blog e la vivace discussione in atto sul tema della raccolta dei rifiuti nel Palar. Doppio motivo di soddisfazione, dunque: per aver "innescato" una discussione produttiva e per il fatto che tale dibattito trovi attenzione e considerazione anche "fûr di Dalès". Se poi, dalla discussione, emergesse anche una proposta operativa per superare il problema... sarebbe il massimo.

«Accesa discussione sul blog di Alesso e Dintorni, cjalcor.blogspot.com in merito alle presenze di bagnanti sul torrente Palar in comune di Trasaghis e dei rifiuti che questi avrebbero lasciato. I residenti della zona si sono organizzati, anche segnalando visivamente, con un cartello, l'esigenza di un maggior senso civico da parte dei fruitori estivi del Palar. Il cartello "Qui siamo in Friuli e non a Napoli, i rifiuti siete pregati di portarli a casa vostra" è già rimbalzato più volte su Internet, suscitando discussioni con quanti invece lamentano la mancanza di bidoni per scaricare il pattume accumulato».

(Le foto sono di Aurelia Peressini)



Quel che si muove a .... Cesclans. Iniziative per ricordare Siro Angeli

L'altro giorno, su questo Blog, è stato ricordato il ventennale della scomparsa di Siro Angeli. Ora l'Amministrazione comunale di Cavazzo ha reso noto che il 10 e l'11 settembre avranno luogo due distinte manifestazioni, una a Tolmezzo e l'altra a Cesclans, proprio per ricordare la poliedrica figura di Angeli: poeta, scrittore, sceneggiatore.



L’Amministrazione Comunale di Cavazzo Carnico proseguendo un percorso iniziato nel 2008 con la conferenza Siro Angeli, un posto sicuro nella letteratura nazionale.Le inedite poesie giovanili: nuove prospettive interpretative della sua poesia e con la pubblicazione del cofanetto in due volumi dell’anastatica del quadernetto delle poesie e dell’edizione critica di Siro Angeli SOLEVENTO Poesie (1928-1931) a cura di Ermes Dorigo, ha organizzato per la prima decade di settembre una serie di iniziative per ricordare il poeta e drammaturgo Siro Angeli nel ventennale della sua scomparsa (1991-2011).
Così Dario Iuri, sindaco di Cavazzo Carnico, illustra il significato di questa celebrazione: «A venti anni dalla scomparsa dell’illustre concittadino Siro Angeli l’Amministrazione Comunale ha voluto celebrare la ricorrenza con una serie di eventi dedicati alla Sua vita e alle Sue opere. Fra questi la pubblicazione del professor Nicola Corbelli incentrata sull’opera poetica Il grillo della Suburra, opera d’impegnativa scrittura, ma che ben rappresenta il “personaggio” Siro Angeli, la Sua schiettezza, la Sua rudezza nel rappresentare cose, persone, avvenimenti. E’ questo il secondo tassello di un percorso iniziato in occasione dell’inaugurazione del “Centro” a Lui dedicato e che in futuro si arricchirà di ulteriori contributi, finalizzati alla valorizzazione di questa alta figura di spessore letterario e culturale nazionale».
Sabato 10 settembre 2011, presso la sala conferenze delCentro Servizi Museali (adiacente il Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo), alle ore 11.00 – dopo probabilmente un intervento della figlia Daria -, saranno presentati l’anastatica de L’âga dal Tajament e il libro del professore Nicola Corbelli Siro Angeli e il poemetto di una vita IL GRILLO DELLA SUBURRA, libro che si articola in due parti: nella prima, dopo un’ampia introduzione di Ermes Dorigo, l’autore traccia un’approfondita panoramica sulla biografia di Angeli, sulla sua produzione teatrale e poetica in italiano e friulano (dai versi giovanili fino alle opere nella “maturità”); nella seconda parte l’analisi s’incentra sulle tre edizioni del poemetto Il grillo della Suburra (1960, 1975, 1990, la prima delle quali per lungo tempo è rimasta sconosciuta alla critica, e quindi si presenta come una scoperta e novità), l’opera alla quale Angeli ha lavorato ininterrottamente per oltre un trentennio, ritenendola l’esito più importante della sua esperienza letteraria. Sono previsti interventi del professore Ermes Dorigo, dell’autore e di Renzo Balzan. Prima della presentazione, nella medesima sede, sarà inaugurata una mostra di scritti autografi di Angeli, provenienti dalla casa-museo di Cesclans.
Domenica 11 settembre 2011, dalle ore 17.00 presso la Pieve di S. Stefano a Cesclans In Ricordo di Siro Angeli”con interventi di: Compagnia Teatrale Siro Angeli, Gianfranco Ellero e Gloria Angeli per la Società Filologica Friulana, Gilberto Ganzer, Grazia Levi, Gruppo Corale Sôt la Nape, Luigi Maieron, Silvia, Daria, Alida Angeli, Riccardo Angeli. Presenta Celestino Vezzi.
fonte: Associazione Intercomunale Conca Tolmezzina

martedì 30 agosto 2011

Quel che si muove a ... Bordan e Tarnep. Domenica la festa sul San Simeone


Tutto è ormai  pronto per la festa che ogni anno si celebra sul monte  San Simeone e che richiama, da tutto il comprensorio gemonese, e non solo, svariate centinaia di persone. La festa si svolge sul monte che, alto 1505 metri e dalla caratteristica e massiccia forma trapezoidale, domina un ampio tratto di pianura e fascia pedemontana con spettacolari vedute sulle Prealpi Giulie, sulle vette carniche e sul vasto greto del fiume Tagliamento; in una giornata limpida e soleggiata lo sguardo può spingersi sino alla laguna veneta. Quasi in cima al monte, a quota 1215, si trova la chiesetta dedicata al Santo che fu consacrata nel 1336 per essere poi più volte ristrutturata (l'ultima nel dopoterremoto) rimanendo però integra nelle sue linee essenziali. Tutto comincerà  domenica 4 settembre alle prime luci del mattino. Verso le 7 infatti, si formerà il tradizionale corteo di persone che salgono in pellegrinaggio partendo da località Vieres e che arriveranno sulla cima del monte, dove si trova la chiesa. Un percorso piuttosto impegnativo, di circa 12 chilometri, che però non scoraggia i più temerari che ogni anno, e sono davvero in tantissimi, salgono a piedi per seguire la messa prevista per le 11, e per passare una giornata in compagnia. In alternativa, si potrà risalire la montagna anche a bordo del proprio mezzo. Dopo la messa seguirà un ristoro con piatti tipici locali nell’area adiacente al sagrato: alle  ore 12,30, infatti, ci sarà l'apertura del chiosco con pasta e griglia nella "Val di Sore"
Nel primo pomeriggio si apriranno i giochi per grandi e piccini, in particolare, alle  ore 14,00 l' ottava edizione del trofeo "tir cu la fionde", un appuntamento che negli ultimi anni, ha attirato tantissimi appassionati. La festa, un appuntamento da tanti giudicato imperdibile, è organizzata dalla Pro Loco Bordano – Interneppo in collaborazione con la parrocchia  e l'amministrazione comunale.

lunedì 29 agosto 2011

Il Palar, il Lago, noi ed i turisti

«mi piacerebbe solo che si imparasse a fare turismo in modo sostenibile, rispettoso e "aperto" capendo che i turisti sono risorse che vanno sì sfruttate, ma anche ricompensate con i dovuti servizi. E noi abitanti dobbiamo essere i primi a rispettare il nostro territorio, valorizzarlo e permettere agli altri di conoscerlo e apprezzarlo! Se non accogliamo con un sorriso chi viene qui come possiamo pretendere di essere accolti bene quando siamo noi a visitare altri luoghi?»
                                                                                            Eleonora


Parole sacrosante, da sottoscrivere in pieno.
Viva la saggezza della gioventù!
A&D

San Simeone, estate 1968: quando si dormiva nel "camping Tamer" (o in Glesie)


Emi, Zaia, Celio, Salvatore, Sergio di Melinil Maio

Che ci sia uno stretto legame tra la gente di Bordan e Tarnep ed il San Simeone non è certo una novità, e il tradizionale appuntamento della prima domenica di settembre  contribuirà a confermarlo, una volta di più. Può essere interessante, però, far conoscere anche alcuni dettagli di questa "frequentazione", aprofondendo quella fase particolare della fine degli anni '60, quando incominciava a sfilacciarsi la secolare frequentazione legata allo svolgimento dei lavori agricoli e non era ancora iniziata la fase "moderna" con la costruzione delle baite ed i soggiorni "turistici".
Zaiail Maio, Vanni,  Emi
A raccontare quegli anni è Emi Picco:  «io ho fatto parte dei cosidetti "pionieri del S.Simeone" e sarebbe un po' lungo da  raccontare il perché sia iniziato la "conquista del S.Simeone a fini turistici". Infatti fino al 1966 la gente andava lassù solo per falciare o per tagliare legna e per la sagra..e se ci si doveva fermare a dormire, lassù c'era solo la chiesa o  ci si doveva adattare nei covoni del fieno. Ma dopo il 1966 alcuni ragazzi sui 15\16 anni hanno iniziato a passare lassù alcuni giorni in completa libertà , una sorta di anticipazione delle moderne ferie (Lignano era lontana .. ed erano altri tempi) . Nel '67 ho iniziato anche io a salire e a dormire con gli amici della mia età sul S.Simeone.. Si dormiva in Chiesa , oppure nel "camping Tamer" (una grande tenda fatta con fogli di polietilene)… però il nome era bello.  
A durmî in Glesie, 1968
Nel '72 hanno iniziato a costruire le prime case e forse lo spirito pionieristico è finito. A proposito, tutto il cibo, le coperte , ed anche le pentole veniva portato sù a spalla , in vecchi zaini.. con ai piedi stivali di gomma o scarpez .Ora invece c'è la civiltà "turistica e super tecnologica", ma a 13 anni era bello essere liberi dai genitori , in mezzo a una natura che allora era incontaminata …».
Oggi magari qualcuno potrebbe rimanere perplesso dal sapere di gente che dormiva in chiesa …  ma era, a suo modo, una forma di autentico rispetto per un luogo e per un ambiente.

domenica 28 agosto 2011

Ricordo di Siro Angeli, il poeta di Cesclans, a vent'anni dalla morte

A vent'anni dalla  scomparsa, è forse il caso di ricordare anche qui Siro Angeli, lo scrittore e poeta nato a Cesclans.
Un suo profilo è stato pubblicato ieri sul Gazzettino:

Vent'anni fa moriva Siro Angeli
di Walter Tomada


Sabato 27 Agosto 2011, Il Gazzettino
Vent'anni fa, il 22 agosto 1991, moriva a Tolmezzo a 78 anni Siro Angeli, tra le voci più alte del Novecento letterario friulano. Questo scrittore eclettico e libero dalla natia Cesclans salì al proscenio letterario, teatrale e persino televisivo di un'Italia che nemmeno sapeva dove fosse la Carnia: e molti la conobbero proprio attraverso l'immagine di Angeli, che interpretò il ruolo di Barbe Zef nell'adattamento filmico della "Maria Zef" di Paola Drigo portato sugli schermi da Vittorio Cottafavi. Per uno scherzo della società mediatica, nella memoria degli stessi friulani Siro Angeli è più noto per tale ruolo da attore che per la sua vasta attività di drammaturgo, sceneggiatore, poeta, romanziere che già da giovane partì dalla Carnia: ognun cui pòuc, cui tant - al tradisc. Jò j ai fat la mê part, - scomenzât pizzul -, cun mê màri e il gno paîs, scrisse. Dopo gli studi allo Stellini fu selezionato per la frequenza della Scuola Normale Superiore di Pisa, come un altro mostro sacro delle lettere friulane: quel Carlo Sgorlon che dopo la morte di Angeli propose di intitolargli il Teatro Nuovo sostenendo: «Angeli è uno scrittore in cui il popolo friulano può veramente rispecchiarsi e ritrovarsi, perché è un autore che condivide veramente l'inconscio collettivo dei friulani». Ma di intitolazioni non ce ne sono state.
      A numerosi lavori teatrali e opere in versi, affiancò l'attività di critico cinematografico e teatrale per quotidiani e riviste, e lavorò in Rai dal 1955 per oltre 20 anni come vicedirettore del terzo programma e condirettore dei servizi di prosa radiofonici. Biografia e poesia si intrecciarono in lui in occasione della perdita della prima moglie Liliana, cui dedicò il canzoniere "L'ultima libertà" (1962). Fu un durissimo colpo e solo molti anni dopo, nel 1978, Angeli si sposò di nuovo con la poetessa Alida Airaghi, con cui andò a vivere a Zurigo. Pur lontano, visse sempre il legame con il Friuli in modo viscerale: e il terremoto del 1976 destò in lui la vena poetica in friulano. Raccolte suggestive come L'aga dal Tajament (1976) e Barba Zef e jo (1985).

Di Siro Angeli, per noi valdelaghini, è importante soprattutto ricordare il profondo legame che lo univa al suo paese e alla sua terra, un legame che traspare vivido, per esempio, nella poesia "I nons" del 1974: una pennellata sui prati ed i monti attorno a Cesclans, a riflettere sul senso arcano di quei misteriosi nomi di luogo...

Cul cîl parsòra, chel 
che jò 'i ài conossût 
al prin bati di cei 
nassût apena, il cîl 
che ur dà simpri e cumò 
jo no sai dî cemût 
a ognùn il so profîl, 
a stan, di duc' e gnei, 
i lûcs dentri dai nons 
che il timp ur à inventât 
(o cui?), ognùn tal so, 
Sacòrt, Falnôr, Cavòns, 
como dentri dai voi 
d'un frut ch'al cjala, jò; 
'a stan i lûcs bessoi 
e insieme, mont e cuèl 
e plan cun bosc e prât 
e cjamp tai nons, Nafòns, 
Piciàt, par ce ch'i sei 
par lôr, par ce ch'a son. 


sabato 27 agosto 2011

Val del Lago, rispunta l'idea di un Comune unico


Nella discussione in atto sulla riorganizzazione dei Comuni (su questo Blog si è già analizzato l'impatto devastante che avrebbe per i Comuni di Carnia e Alto Friuli l'ipotesi avanzata dal Governo di cancellazione dei municipi inferiori ai mille abitanti) e delle Comunità Montane torna a riemergere, come base di partenza per successivi confronti, l'idea di un Comune unico per la Valle del Lago, come era stato ipotizzato a fine anni '80 - inizio  anni '90. 

Comunità montane? Meglio i Comuni di vallata

Il consigliere regionale del Carroccio, Enore picco, sulla riforma degli enti locali


No alle Comunità montane, si punti ai Comuni di vallata” A parlare è Enore Picco, consigliere regionale della Lega Nord che ritiene la proposta di riforma delle Comunità montante proposta dall’assessore regionale Andrea Garlatti “nata vecchia, superata, inutile".
La sua idea è completamente diversa. “Bisogna – spiega l’ex sindaco di Bordano - azzerare il testo Garlatti, cancellare definitivamente le Comunità montane che sono centri di spreco a uso e consumo dei dirigenti e puntare con decisione sui Comuni di Vallata, unica istituzione logica e che comporterebbe significativi risparmi senza intaccare la qualità della vita dei Comuni della montagna friulana. La politica deve progettare il futuro, non gestire il presente. La riforma Garlatti, allo stato attuale, non ha né coraggio, né lungimiranza. Dà una mazzata ai Comuni piccoli, che diventano piccoli satelliti dei centri più grossi (Tolmezzo, Gemona, Maniago, Cividale) e non tocca i comitati di affari che si sono ormai consolidati”.
"Come Regione a Statuto speciale conclude il leghista -, siamo tenuti a dare un segnale forte di autonomia e responsabilità. Sinistra e Destra non hanno mai voluto colpire veramente le Comunità montane per paura di prosciugare i rispettivi bacini di voti. Adesso, prima che sia tardi, bisogna dare una scossa. Già a fine anni '80, il sottoscritto, allora sindaco di Bordano, assieme ai colleghi di Cavazzo, Amaro, Trasaghis e Venzone, aveva proposto di creare un unico Comune che fungesse da cerniera tra Gemona e Tolmezzo. Da lì dobbiamo ripartire. Ciò permetterebbe di razionalizzare le spese e migliorare i servizi".

venerdì 26 agosto 2011

C'è chi propone di istituire la "festa del Friuli" nell'anniversario della distruzione del castello di Braulins...

Molto si è fatto, nel Comune di Trasaghis, per recuperare e rinsaldare la memoria storica dei luoghi, tra cui, assai rilevante, il sito del castello di Bragolino, sopra l'abitato di Braulins.
Sono vicende che si richiamano ai tempi del Patriarcato di Aquileja e che alcune Associazioni vorrebbero proporre anche come modello di riflessione per l'intero mondo friulano, come è successo l'altro giorno, nella festa di San Bortul, anniversario della distruzione del castello di Bragolino.


Il giorno di San Bartolomeo, 24 agosto, era una sorta di festa “nazionale” nel Patriarcato di Aquileia, poiché in quella data, nel 1336, Bertrando di Saint Geniès, l’“Artù aquileiese”, aveva sconfitto a Braulins certi potenti che usurpavano i territori regionali, recuperando così l'importante cittadella di Venzone. Già nel 2002 il movimento Fogolâr Civic e l’Academie dal Friûl” avevano proposto l’anniversario come “Giornata regionale della difesa civica”. E ieri le associazioni guidate da Alberto Travain, cui si è associato l’Istituto del Nastro Azzurro provinciale, presieduto da Sergio Bertini, hanno ricordato i caduti di quell’antica battaglia assieme a quanti nei secoli si sono battuti e variamente si battono in Friuli e nel mondo per la difesa della propria terra e dei propri diritti comunitari dalle altrui usurpazioni.






(da: http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2011/08/25/news/celebrata-la-festa-friulana-del-24-agosto-1.787457)

Cuisà ce che a pensin chei di Braulins!

giovedì 25 agosto 2011

Il Palar ed i rifiuti di una calda estate

Anche su questo Blog si è discusso spesso del problema dei rifiuti e dell'avvio della raccolta differenziata: si sono registrate opinioni favorevoli, opinioni contrarie, opinioni contrastanti; si è dato notizia dell'avvio della raccolta differenziata al Lago, con la creazione dell'«isola ecologica».
C'è anche polemica, in questa calda estate, sui rifiuti lasciati sul Palar: c'è chi ha senso civico e si organizza, chi non ce l'ha, chi si chiede come comportarsi. E "i locali", chei di Somp Vila, si sono organizzati, anche segnalando visivamente, con un cartello, l'esigenza di un maggior senso civico da parte dei fruitori estivi del Palar.
Il cartello è già rimbalzato più volte su Internet, suscitando discussioni. Fra i diversi interventi uno è particolarmente deciso. E' apparso su facebook e, col consenso dell'autore (anche se non ne condividiamo il tono) lo riproduciamo anche qui.

Massimiliano Verdini 
Alesso (Trasaghis-UD). Io dico che in quel paese devono solo stare zitti: 1. se arriva un napoletano non sanno cosa offrirgli da bere, 2. si comportano come i napoletani se non peggio, 3. Il sindaco è così sveglio che non si occupa nemmeno di mettere i contenitori di rifiuti (differenzianti e non): mi spiegate dove la gente dovrebbe buttare i rifiuti? Secondo me è così gentile ed educata che non inquina il povero fiume Palâr.


La discussione è comunque aperta e riguarda non solo le modalità di raccolta differenziata (avviata da poco e sostanzialmente con risultati positivi) quanto in generale il rapporto col territorio e, forse, i rapporti tra "nativi" e "fruitori".
Per chi vuole intervenire (naturalmente "cun creance") ... lo spazio è aperto .

mercoledì 24 agosto 2011

Quella festa sul Lago: l'esplicito e il recondito


Su "Il punto", la pubblicazione realizzata dai Comitati e diffusa a metà luglio,  c'erano due richiami alla "Festa sul Lago" promossa dai Comuni nello scorso maggio. Avevamo preannunciato di proporvi alcuni punti di riflessione: lo facciamo ora  (senza intenti polemici ma per cercare di capire un po' come "vanno le cose" in Val del Lago) dal momento che la festa in questione è stata citata ultimamente su questo Blog come esempio di collaborazione tra Alesso, Avasinis e le altre associazioni.

Sulla pubblicazione dei Comitati c'era scritto:
"Per fare un po' di fumo (voi sindaci) avete messo in piedi una bella festa sul Lago, purtroppo funestata da Giove Pluvio e ripulito ben bene la viabilità dello stesso in occasione del passaggio del Giro d'Italia. La festa e il Giro sono passati, ma il problema del famigerato progetto resta." (p. 9)
E anche:
"E' il caso di ricordare ai nostri sindaci che le feste sul lago vanno bene se non si fanno con lo scopo di distrarre la gente dal problema vero: il progetto Edipower e la fine dell'illusione delle compensazioni milionarie, perché passata la festa il problema del lago resta!" (p.24).
Il concetto  è stato ripreso pari pari anche dalla lettera di C.Polano pubblicata il 29 luglio sul Messaggero Veneto.

Ora vorremmo chiedere alle Associazioni, ai Gruppi, ai volontari che si erano impegnati per il successo della festa: ma davvero vi siete fatti prendere per il culo da una "malefica congrega" che vi ha strumentalizzati e si è servito delle vostre fatiche per cloroformizzare e distrarre l'opinione pubblica?

Francamente non lo crediamo. Pensiamo anche che i sindaci abbiano semplicemente avvallato un programma, (relativo alla festa sul lago ma essenzialmente in funzione promozionale per il passaggio del Giro) presentato a scatola chiusa dall'esterno, e che su tale programma sia stato chiesto l'apporto di gruppi e associazioni.
Il resto ... ci paiono dietrologie. Anche perché, in barba al concetto di "distrarre la gente",  si era auspicato che anche la festa sul Lago diventasse un momento di incontro e di discussione. Anche e soprattutto sulle problematiche legate al futuro del Lago stesso.
Sarebbe comunque interessante se "chi c'era" fornisse la sua opinione e il suo parere sulla questione.

martedì 23 agosto 2011

Quel che si muove a ... Bordan. Sabato la "notte delle farfalle"

Interessante appuntamento proposto dalla "casa delle farfalle" di Bordano per sabato 27 dalle 21 in poi:
Una straordinaria opportunità per osservare cosa succede nella "foresta tropicale" quando cala la notte, vedere in movimento falene ed altri animali notturni. Un ambiente suggestivo, un'atmosfera particolare creata dalla luce delle torce con cui ci si muoverà, la sensazione di visitare un mondo sconosciuto e carico di attese.
Non vogliamo dimenticare le falene autoctone, per cui dopo la visita all'interno delle serre, ci si sposterà all'esterno con speciali lampade per attirare le specie locali che verranno subito dopo liberate.







La manifestazione è stata segnalata anche  dalla rivista  "Traveller Italia" sul sito "style.it":

Un battito d'ali
di Valeria Settari


<p>Un battito d'ali</p>
Manca  poco alla serata più suggestiva e, al tempo stesso, avventurosa dell'estate. Succede a Bordano, in provincia di Udine, il 27 agosto e si chiama la Notte delle farfalle. Un'avventura particolarissima, che non mancherà di emozionare grandi e piccini.
Di cosa si tratta? Di una esplorazione in stile Idiana jones all'interno della più grande serra italiana: la Casa delle Farfalle di Bordano. Un piccolo frammento di foresta pluviale di mille metri quadri, ricostruito nel cuore del Friuli Venezia Giulia.
Qui, al calare delle tenebre, un esperto entomolo vi accompagnerà con torce speciali, alla scoperta della vita notturna della giungla e delle creature più piccole che la animano. Una passeggiata in mezzo al battito d'ali delle falene, che vale la pena di vivere. Ma se siete interessati accorrete a prenotare perché i posti sono veramente contati!
Dove: Casa delle farfalle, via Canada 1, Bordano, Udine.
Quando: il 27 agosto.
Quanto. 7 euro il biglietto d'ingresso.
http://www.style.it/viaggi/globetrotter/2011/08/20/news-la-notte-delle-farfalle-a-bordano--ud-.aspx

lunedì 22 agosto 2011

Quel che si muove a ... Dalès. Quei tuffi dai sieràis

Che il torrente Palar sia frequentato, nel periodo estivo, anche e soprattutto da forests, non è una novità. Anche su Internet vi sono istruzioni e guide per condividere la frequentazione dell'apprezzata località, come questa: 



Il PALAR, come arrivarci: non è difficile, se sapete dove si trova il lago di Cavazzo o dei 3 Comuni siete come arrivati. Arrivando da Gemona, circa 1km prima di arrivare al lago c’è una curva a destra con un incrocio, noi non facciamo la curva ma andiamo dritti e entriamo ad alesso, 500m dopo l’incrocio ci sono le indicazioni per il parcheggio Palar.. una volta lasciata la macchina dovete camminare per qualche centinaio di metri per arrivare alla prima pozza, direi ideale per i bambini visto che l’ acqua non è altissima. 50m più su troviamo la prima cascata con tanto di pozza salto di 3m circa e l’ acqua e di 2,50m. 100m più su troviamo la  seconda cascata, dove possiamo fare tuffi (foto1 foto2) da 3 a 5 m circa, l’acqua arriva a 3m. Se avete voglia di camminare ancora e ne vale la pena, fate altri 200m e arrivate alla terza cascata, dove ci si può tuffare da1m, fino ai 15m e senza toccare il fondo della pozza…l’ acqua è alta circa 5m (foto3 foto4 foto5)
Se la giornata è calda vi assicuro che non trovate posto per sistemare l’asciugamano e distendervi.
 Essendo un fiume il livello dell’ acqua può cambiare dipende se piove o da quanto non piove, di solito l’ultima pozza resta sempre uguale, almeno io sono sempre riuscito a trovare l’acqua con un  minimo di 4,50m di profondità.

(da: http://digilander.libero.it/CristianMTB/Il%20PALAR.htm )


Tanto afflusso, e magari una non piena conoscenza dei luoghi e forse delle proprie capacità, porta talvolta a incidenti, come quello capitato ieri:



Una escursionista di San Vito al Tagliamento (Udine), I.O., di 37 anni, e’ stata soccorsa con l’ausilio dell’elicottero del 118 dopo essere rimasta ferita questo pomeriggio nel torrente Palar in territorio di Alesso di Trasaghis (Udine). A causa del caldo, la donna aveva deciso di cercare refrigerio nelle acque del torrente tuffandosi da una delle briglie che sovrastano il corso d’acqua e sbattendo violentemente con la schiena sul fondale. Raggiunta dai volontari della stazione di Gemona del Cnsas e dagli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Tolmezzo la donna, impossibilitata a muoversi a causa del trauma, e’ stata caricata in elicottero con il verricello e trasportata all’ospedale di Udine.
(fonte: ansa)

La regola è sempre quella: rispetto e prudenza. Per non dover titolare questa rubrica "Cuant  che si cole ... a Dalès".

Quel che si muove a ... Cjavaç. Come è andata col rinvenimento del tritolo - II

Ancora dettagli sul singolare ritrovamento del tritolo (residuato bellico) nei boschi di Cavazzo. Dalla cronaca del Messaggero Veneto del 21 agosto 2011:


Trova sette chili di tritolo e li porta in Municipio

Cavazzo: il ritrovamento nel bosco da parte del consigliere comunale Brunetti Il residuato bellico è stato subito messo in sicurezza dagli artificieri dei Cc



Sette chilogrammi di tritolo della seconda guerra mondiale sono stati trovati nei boschi fra Cavazzo Carnico e Verzegnis. Il ritrovamento, casuale, è stato effettuato dal consigliere comunale, responsabile della Protezione civile per il comune di Cavazzo Carnico, Sandro Brunetti. Questi, alzatosi di prima mattina, si è diretto lungo un antico e semi sconosciuto sentiero che porta verso il limitrofo comune di Verzegnis, tratturi una volta molto percorsi, ma con l’abbandono della scarna agricoltura di montagna, sempre meno frequentati e per questo forse più suggestivi. Giunto in località Daudac, Brunetti ha scorto, non distante dal piano di calpestio, qualcosa di insolito. Dopo un breve accertamento, scavando ulteriormente quanto le recenti piogge non avevano ancora portato alla luce, ha ritrovato ben 7 chilogrammi di tritolo. «Non sapendo di che cosa si trattasse – ha raccontato Brunetti – l’ho portato a casa. Poi sono andato in municipio e ho avvisato il sindaco Dario Iuri e i carabinieri del comando di Tolmezzo. Quando sono arrivati gli artificieri, hanno sciolto ogni dubbio: tritolo». «Brunetti è un valido collaboratore e preparato conoscitore della zona, che ispeziona per amore del camminare in montagna, ma anche per presidiare il territorio» ha commentato il sindaco. Giunti sul posto i carabinieri di Tolmezzo hanno allertato i colleghi artificieri del Comando provinciale che hanno distrutto, bruciando in un campo non distante il paese, il tritolo ritrovato. «Si trattava di un reperto della guerra 1940-45 – ha commentato il capitano dei carabinieri Mauro Bonometti – forse venuto in superficie a causa delle recenti piogge, in un territorio poco frequentato dall’uomo». Reperti avariati, ma ancora potenzialmente pericolosi. «Non è un caso insolito trovare armi, munizioni ed esplosivo nelle nostre montagne – ha proseguito il comandante dell’arma tolmezzina – più facile trovare munizioni e armi per lo più personali, ma non è la prima volta che si scopre dell’esplosivo». «In fin dei conti - ha concluso Bonometti – questi monti sono stato il teatro di ben due guerre mondiali».
Gino Grillo

domenica 21 agosto 2011

Quel che si muove a ... Cjavaç. Come è andata col rinvenimento del tritolo


Daniele Paroni

Domenica 21 Agosto 2011, Il Gazzettino


Sul sentiero scopre tritolo
Sapeva che quella montagna poteva ospitare residuati ma mai avrebbe pensato di trovarsi davanti sette chili di tritolo. È quanto è capitato venerdì pomeriggio al consigliere comunale di Cavazzo Carnico Sandro Brunetti, 55 anni, dipendente della Regione ed esponente dell'amministrazione comunale guidata da Dario Iuri. Brunetti, come aveva fatto altre volte, aveva deciso di farsi una camminata sul sentiero Daudac sul monte Faeit. Sulla sua strada ha trovato dei cilindretti di colore giallo e si è fermato per capire di che cosa si trattasse, erano circa le 18. «Erano lunghi una decina di centimetri e larghi cinque - racconta Brunetti -, ho subito capito che si trattava di esplosivo, di tritolo. Ho prelevato il materiale e me lo sono portato a casa rinchiudendolo in cantina dopo averlo riposto in un sacco delle immondizie». Brunetti si è forse stupito della tipologia di esplosivo ma non della sua presenza.
      «Noi viviamo in una zona dove c'era una polveriera - dice Brunetti - ho 55 anni e mi ricordo qual era la situazione da queste parti, questa mattina (ieri ndr) sono andato in Comune e ho portato il tritolo per sapere come poteva essere messo in sicurezza. Il sindaco mi ha detto di chiamare i carabinieri che sono arrivati subito anche con il nucleo artificieri. Hanno esaminato il materiale e hanno provato a bruciarne un pezzettino». Secondo Brunetti il tritolo si trovava su quella montagna da tanti anni e forse era stato estratto da un proiettile di cannone, rimanendo sommerso nella terra che con le ultime piogge forse è franata, facendolo finire sul sentiero. Il consigliere comunale riferisce di non essersi impaurito perchè aveva notato che nelle vicinanze non c'era un detonatore. Sul posto gli specialisti dell'Arma dopo aver accertato che il materiale, risalente alla seconda guerra mondiale, non era pericoloso, si sono portati in una zona di sicurezza provvedendo a distruggerlo. «Io vado spesso a camminare - racconta il consigliere comunale -: è sempre un'occasione per tenere controllato il territorio e questo è anche il ruolo che deve rivestire chi fa parte della protezione civile».

Quei silenzi sul Lago

I Comitati lo avevano già chiesto a voce, nel corso dell'ultima assemblea sulla piazza di Alesso; ora   domandano espressamente, attraverso un volantino, che l'ex sindaco di Trasaghis si esprima sulle motivazioni che hanno portato il Consiglio comunale, il 4 agosto 2008, ad esprimere parere favorevole di massima al progetto Edipower.


sabato 20 agosto 2011

Quel che si muove a ... Cjavaç. C'era tritolo nel bosco


Consigliere comunale trova sette chili
di tritolo nel bosco e lo porta in municipio

L'inconsueto episodio a Cavazzo Carnico. Il materiale è poi
risultato innocuo ed è stato bruciato da artificieri e carabinieri


UDINE - Va a camminare nel bosco e nota, al bordo di un sentiero, del materiale esplosivo. Incurante del pericolo lo raccoglie in una borsa, lo porta in municipio e poi chiama i carabinieri. È accaduto questa mattina a Cavazzo Carnico (Udine).

Protagonista dell'avventura è Sandro Brunetti, 56 anni, consigliere comunale e membro del gruppo locale della Protezione civile. Il materiale, per un totale di 7 chili di esplosivo, è risultato poi essere del tritolo, residuato bellico della seconda guerra mondiale, completamente innocuo. Nel trasportare il materiale, dunque, l'uomo non ha corso alcun pericolo. Il tritolo è già stato bruciato dagli artificieri del comando provinciale dei carabinieri di Udine, intervenuti insieme ai colleghi della stazione di Tolmezzo.





(da: http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=160244&sez=NORDEST )

Quel che si muove a ... Vasinas. Una miss alla "festa del lampone e del mirtillo"

Secondo i lettori intervenuti nella discussione (sul Blog e su facebook) non esistono problemi di alcun genere tra Alesso e Avasinis. Che bello, che gioia!  Facciamo allora i più sinceri auguri alla nuova miss lanciata ad Avasinis, quasi un simbolo dei nuovi tempi.


Eleonora Lorenzoni vince Una Ragazza per il Cinema FVG 2011


Miss Cinema prime 3 - 2011

Avasinis di Trasaghis – Una grande folla ha assisistito alla finalissima regionale della 23esima edizione di Una Ragazza per il Cinema, Moda e Fotegenia durante i festeggiamenti dell Mirtillo e del Lampone, location dell’evento è stata la suggestiva scalinata del duomo, con lo sfondo magico del monte e della luna piena. Il concorso cinematografico è famoso per aver lanciato Valeria Marini, dove nel 1990 arrivo terza proprio rappresentando la nostra regione, infatti fu notata da un talent scout nella cittadina balneare di Lignano Sabbiadoro dov’era in vacanza.
La sfilata si è tenuta nella lunghissina scalinata del duomo, ma la giuria composta anche dai finalisti di Mister Fvg 2011, non ha valutato solo la bellezza ma anche il talento, infatti sembrava di assistere ad un form stile Amici di Maria De Filippi, la seconda uscita è stata contraddistinta dalla valutazione sul talento, le miss hanno potuto scegliere fra la prova di ballo, recitazione o canto, si può proprio riconoscere una serata da incorniciare all’organizzazione dell’Agenzia Astol Models di Udine che ha fatto incollare un migliaio di persone dal primo all’ultimo minuto.
Ricordiamo che l’anno scorso vinse a soli 15 anni il titolo regionale Elena Tea Niccolini, di Udine, che poi arrivò alle finali nazionali in Calabria fra le prime 12 su 120 finaliste da tutta la nazione, quest’anno si sono presentate 27 concorrenti da tutte le provincie della regione dai 16 ai 24 anni per aggiudicarsi gli otto posti per le finali nazionali previste ancora in Calabria, a Capo Rizzuto dal 1 al 4 settembre, naturalmente è stata la Niccolini dopo aversi esibito in un monologo di Giulietta e Romeo applaudito a furor di popolo a cedere la coroncina alla nuova miss regionale e con la fascia di Una Ragazza per il Cinema Fvg 2011 ha vinto Eleonora Lorenzoni, 18 anni di Tarcento, 1.74, capelli mori e occhi azzurrissimi, sorriso da pubblicità, che ha conqustao la giuria non solo per l’avvenenza fisica ma anche per la recitazione con un monologo. Seconda Deborah Civita, (a sinistra nella foto), 22 anni di Aquileia, che ha cantato un pezzo di Alicia Keys a cappella, terza Vittoria De Lucia, 16 anni di Raveo (Ud), la quale ha recitato una scena d’amore assieme al fidanzato con tanto di bacio finale. Accedono alle finali nazionali anche Eleonora Vassilieva, 19 anni di Trieste, Cherifa Aroua, 18 anni di Lignano Sabbiadoro, Arnelys Musterlier, 18 anni di Martignacco, Maite Mena Ramos, 24 anni di Tarcento, e Chiara Benedini, 17 anni di Chions.

(da: http://www.udine20.it/eleonora-lorenzoni-vince-una-ragazza-per-il-cinema-fvg-2011/ )

Quel che si muove a ... Bordan. Problemi per la chiusura della strada

Da Bordano, Giacomino Picco segnala le problematiche legate alla chiusura della strada provinciale, citando anche una lettera della "Cooperativa Pavees" che lamenta le inevitabili ripercussioni per quanto riguarda l'afflusso turistico alla "Casa delle farfalle" e al territorio tutto:


Grazie per il bel lavoro che state facendo.

La strada provinciale Braulins  -  Bordano verrà nuovamente chiusa per un intero mese e questa volta totalmente, ovvero 24 ore  su 24.
La chiusura, che fa seguito a quella di due settimane fa, è prevista solo  per le macchine, le corriere a servizio pubblico ci smenerebbero troppo e allora le fanno passare comunque.

Le attività turistiche  invece possono anche subire danni irreparabili,  che non è un problema dei “sovrastanti”.

Scusate  l’imprecazione, ma di che turismo stiamo  parlando, incontri, dibattiti, finanziamenti, ecc ecc .?


Questo il testo dell'ordinanza di chiusura trasmesso, per opportuna documentazione, dal lettore:


venerdì 19 agosto 2011

Quelle vecchie ruggini tra Alesso e Avasinis


Si è appena chiusa con successo la festa di Avasinis. Questo Blog ha più volte manifestato l'apprezzamento per la formula, la capacità di mobilitazione, le abilità promozionali dimostrate.
Anche sul Web  sono stati pubblicati commenti entusiastici all'organizzazione, come, per esempio, "la vuestre fieste a è potente",   "davvero bravi e super organizzati. Un grazie doveroso per il lavoro che avete fatto tutti", "tutto molto bello e specialmente molto buono!!!", "è stata una sagra indimenticabile!".
Tutto bene? In ambito dalessano c'è stato qualche "mal di pancia". Il web ha accolto anche delle lamentele, come  quelle rivolte a "quei c…. di avasinis vengono a invadere spazio a dallas...no bene....", c'è chi ha proposto "molto sano campanilismo, un tant a parchegjo", chi ha commentato  "a loro i soldi a noi il traffico... bella collaborazione!!!!!"
Pare che  simili esternazioni siano una conseguenza di atti ostili ricevuti dalla controparte (manifesti della sagra di Alesso strappati in quel di Avasinis…). Si, ma… vogliamo andare avanti all'infinito? Vogliamo riproporre le antiche claponàdas tra i giovinastri dei due paesi?
E pensare che il presidente della Pro Loco di Avasinis aveva  proposto la costituzione di una "Pro loco unica di valle", un'idea evidentemente ancora inattuabile.
Comunque, è il caso di ricordare che "un sano campanilismo" non vuol dire demolire il campanile altrui, bensì trovare, eventualmente, il sistema migliore per esaltare il proprio.  Quindi, tra Alesso e Avasinis, se non una collaborazione aperta (qualcuno, a dire il vero, si è già coraggiosamente "infitrato" a dare una mano concreta, nell'uno e nell'altro campo), è il caso di auspicare almeno un rispetto reciproco.
La discussione, comunque, è aperta.
A&D

giovedì 18 agosto 2011

Su "Tiere furlane" si parla del rapporto tra le donne e la pesca nel Lago

Sul numero 9 di "Tiere furlane", l'ultimo numero, datato luglio 2011 della rivista di cultura e territorio, edita dalla Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia, Direzione centrale delle risorse agricole, naturali e forestali, con il coordinamento editoriale di Enos Costantini, si parla delle vecchie modalità di pesca sul Lago, secondo una prospettiva particolare e insolita. In "L'altra metà del …. Lago", di Pieri Stefanutti, viene infatti analizzato, a integrazione della attività dei pescatori, il ruolo assunto dalle donne soprattutto nella commercializzazione e nella vendita del pesce pescato. Riemergono così, dalla memoria popolare, figure come quelle della Zìla, della Budùca, di Anzulìna dal Pòdar, di Jolanda di Polàc, di Maria Tintàn, di Mine di Aìde…. impegnate tutte, pur se in decenni diversi, a spostarsi faticosamente, a piedi o in bicicletta, partendo da Alesso, Somplago o Interneppo e salendo a Tolmezzo e in Carnia, o passando il Tagliamento verso Gemona, Osoppo e San Daniele per vendere (e implicitamente a far conoscere ed apprezzare) il pesce pescato nel Lago.
L'articolo è corredato da significative foto d'epoca, a ricordare "le figure delle donne in bicicletta, col pescato avvolto nei sacchi di iuta e stipato nelle tasche laterali o sui portapacchi delle bici".

Per ricevere  in abbonamento gratuito la rivista è sufficiente inviare una e-mail a:
tiere.furlane@regione.fvg.it




mercoledì 17 agosto 2011

Fuochi sul Lago, ora anche su YouTube

Il Blog, dopo essere "sbarcato" su Facebook, si espande anche su YouTube. Abbiamo infatti pubblicato sul più diffuso canale del settore un video sui fuochi di ferragosto. I tanti specialisti del  ramo perdoneranno il livello tecnico amatoriale, sperando inoltre che, da più parti, venga apprezzato invece lo sforzo per  rilanciare ulteriormente, nel mondo web, quel che accade in Val del lago.

Il link per vedere il video su YouTube è il seguente:

http://www.youtube.com/watch?v=8ATsjBN5GCU

Saranno naturalmente graditi commenti, incoraggiamenti, suggerimenti.

Lago, nuove modalità per la raccolta differenziata

Ai turisti che soggiornano sulle rive del Lago vendono distribuiti in questi giorni dei volantini realizzati dal Comune di Trasaghis e dalla Comunità Montana illustranti le nuove  modalità di raccolta rifiuti adottate: in particolare la costituzione di una "Isola ecologica" sulla riva est, nei pressi dei bagni pubblici dove dovranno essere conferiti i rifiuti riciclabili (umido, vetro, carta e cartone, plastica e lattine) e la raccomandazione/prescrizione di usare i cestini presenti nelle aree di svago unicamente per i rifiuti non riciclabili. Le finalità espressamente richiamate sono  di rendere "ancor più puliti, con la collaborazione e l'impegno di tutti, il Lago e tutto il territorio circostante, per dare un contributo importante a favore di un ambiente più sano e vivibile, per noi e per le future generazioni".


martedì 16 agosto 2011

Colibrì a Bordano. L'affare si complica, con risvolti giudiziari

Sempre più complessa la questione del previsto trasferimento dei colibrì da Miramare a Bordano. Sono sopravvenute complicazioni che hanno portato al sequestro preventivo della struttura per i debiti accumulati. A questo punto si ipotizza lo  "scorporo" del parco dei colibrì.

IL DIRETTORE DELLE SERRE 

Sequestro preventivo dei colibrì per i debiti di Rimoli

La magistratura ha disposto il sequestro preventivo dei colibrì di Miramare, delle serre e dei beni personali di Stefano Rimoli nell’ambito dell’inchiesta aperta sull’occupazione abusiva di spazi...

      La magistratura ha disposto il sequestro preventivo dei colibrì di Miramare, delle serre e dei beni personali di Stefano Rimoli nell’ambito dell’inchiesta aperta sull’occupazione abusiva di spazi demaniali e dei forti debiti per canoni non versati acqua, luce e gas non pagati. Anche la Corte dei conti ha messo sotto osservazione la Direzione regionale dei Beni culturali, e un procedimento di «rientro» dei capitali è allo studio assieme all’Avvocatura distrettuale dello Stato. «Rimoli - riferisce il direttore Martines - ha riconosciuto la propria posizione di debitore, e per risarcire le somme ha già trovato nuovi acquirenti per una parte dei colibrì».
      Dunque la colonia degli uccellini si fa adesso in quattro o più parti. In forza degli accordi raggiunti al tavolo della Prefettura, i giovani esemplari in grado di riprodursi resteranno a Trieste come centro scientifico, nelle sere nuove (da allestire), una parte andrà al Centro delle farfalle di Bordano con la supervisione dell’Università di Udine, una parte a Matelica nelle Marche, con possibilità di «uso» all’Acquario di Genova. Per un’altra parte «Rimoli è stato autorizzato alla vendita ad altri bio-parchi in diverse città italiane. Visto l’enorme valore economico, c’è stato il sequestrato in via preventiva». (g. z.)

      (da: http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/08/13/news/sequestro-preventivo-dei-colibri-per-i-debiti-di-rimoli-1.771709  -) si ringrazia Giacomino Picco per la segnalazione