"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 30 maggio 2011

Lago: sulla relazione Garzon "nè un orpo nè un orco"?

Ne parlavamo l'altro giorno quando, a proposito della "questione Lago", scrivevamo sul Blog: "pare sia in corso di distribuzione alle famiglie del Comune una sintesi a stampa della "Relazione Garzon" senza che da nessuna parte si senta né un "orpo" né un "orco" di reazione positiva o negativa.". E' proprio così. I Comuni di Bordano e Trasaghis hanno emesso congiuntamente (e Cavazzo e Verzegnis?), in una edizione a stampa, un opuscolo di 16 pagine dove viene presentata una sintesi della relazione Garzon, in particolare relativamente ai capitoli "Stabilità dei versanti dei Laghi", "Aree di stoccaggio dello smarino", "Impatto sulle sorgenti", "Sedimenti e torbidità",  "Gestione idroelettrica dei laghi", "Impatto energetico globale", "Variazioni di temperatura", "Variazioni dell'habitat lacustre", "Vegetazione della zona di cantiere", "Impatti prncipali", "Misure monitoraggio e mitigazione", "Misure di compensazione".
Nella presentazione, i sindaci sostengono che "chi vuole bene al proprio territorio ed alla propria popolazione è tenuto ad analizzare obiettivamente quanto viene proposto; analisi e giudizi dettati da vecchie contrapposizioni o ancor peggio da interessi legati ad una costante ricerca di consenso non dovrebbero trovare spazio nell'esprimere un'opinione così importante per il futuro del nostro territorio".
Le preoccupazioni espresse l'altro giorno si riferiscono in primo luogo alla generale indifferenza che pare  stia incontrando anche questo documento, ai più diversi livelli, indice forse di un clima di disaffezione che sta interessando anche la "questione Lago".
Per chi, come il Blog, si batte per i temi dell'informazione e della documentazione, uno strumento similare, che entra in tutte le case, dovrebbe suscitare in primo luogo interesse e poi, eventualmente, approvazione o contestazione.
Nulla di ciò pare stia capitando.
In secondo luogo, tenuto conto che anche la Relazione Garzon offre alcuni spunti di riflessione ma non può certamente essere considerata un elemento risolutivo (visto che sono diversi i punti che lascia aperti), e in previsione di scelte e decisioni che dovranno necessariamente essere ancora prese, si ritiene assai deleterio il verificarsi di un "calo di interesse" nei confronti della "questione Lago".

2 commenti:

  1. Non interessa più nemmeno i giornali. Io ho mandato una lettera di commento a quanto riportato in questo depliant ma non ha avuto seguito.

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  2. Pare davvero che ci sia una grande indifferenza fra la popolazione, nessun commento sulla Relazione Garzon ne in senso positivo ne in senso negativo. Ma qualcuno l'ha letta mi domando?
    E' un documento importante, un'analisi abbastanza approfondita sulla situazione del nostro lago, ci sono riportati dei dati e delle cifre che al dilà del parere sulla fattibilità o meno del "progetto ripompaggio" sono da considerarsi unico dato scientifico su cui si puo basare u giudizio futuro per la fattibilità del progetto.
    Hanno fatto bene i sindaci a cercare informazioni scientifiche, almeno abbiamo qualche dato certo e non fantasiose supposizioni o strampalate ipotesi di catastrofi imminenti.
    Personalmente ho dei forti dubbi sul progetto, e non mi riferisco a cose sentite e messe in giro solo per spaventare la gente tipo "l'acqua del lago ribollira come in una pentola", oppure "la diga dell'ambiesta crollera", mi riferisco al problema fanghi che già ora sussiste e in futuro rischierà di aumentare.
    Quando più di 30 anni fa andavo a fare il bagno nel lago le alghe c'erano si ma non nella maniera spropositata in cui ora le si vede, e il fondale era fangoso solo in alcune zone dove si balneava, ora tutta la ghiaia del fondo ne è ricoperta.
    Il progetto di ripompaggio aumenterà sicuramente il volume di fanghi smossi e se non ci saranno dei sistemi di decantaggio o filtratura delle acque l'investimento di Edipower durerà poco, perchè in una cinquantina d'anni il lago sarà un ricordo.

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