"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

domenica 22 maggio 2011

Lago: dal Ministero dell'Ambiente dicono che....

Lago, Somplago, Centrale … ebbene sì, ci sono ancora anche questi problemi sul tappeto!
Su questo Blog è stato più volte denunciato come il pericolo maggiore (nei nostri paesi, ma non solo), sia rappresentato dall'assuefazione, dal  mancato esercizio di una sorta di vigile controllo popolare, dall'accettazione preconcetta di atteggiamenti di fatalismo e di rassegnazione.  Così, ci pare, è passata nella più assoluta indifferenza l'ultima assemblea indetta dai Comitati il 2 aprile, fatto dimostrato anche dall'assenza di un benchè minimo  straccio di comunicato informativo a sintesi prodotto dagli organismi di stampa o dai promotori.
Analogamente, pare sia in corso di distribuzione alle famiglie del Comune una sintesi a stampa della "Relazione Garzon" senza che da nessuna parte si senta né un "orpo" né un "orco" di reazione positiva o negativa.
Ultimissima novità, la lettera del Ministero dell'Ambiente inviata il 13 maggio al legale che, per conto dei Comitati, aveva presentato richiesta di diffida perché si desse atto alla revoca del giudizio di compatibilità ambientale del progetto Edipower o, quantomeno, si ponesse mano alla revisione del progetto. Secondo Remo Brunetti, che ce l'ha segnalata, si tratta della dimostrazione che "leint chescj documents, i podês capî che vulint, i nestris sindics a podaressin ancjemò fermâ dut. Edipower che ur veve imprometût di dàur dut ce che a domandàvin, cumò che à vût il lôr parei favorevul, ur darà juste une limuesine. Si rindino cont di dulà che nus puartin?".
Il documento è, oggettivamente, di difficile lettura, scritto in un burocratese stretto: par di capire che il Ministero sottolinei come il giudizio di compatibilità ambientale già espresso andrà  a confluire in un documento di autorizzazione unica, che è ancora in fase di istruttoria, e che attende il parere di competenza da parte dei Comuni.
Il Ministero aggiunge poi che l'indicazione e l'imposizione di prescrizioni non significano di per sé carenze del progetto originario, ma delle logiche integrazioni per rispondere "al bisogno collettivo di compatibilità ambientale". La conclusione del Ministero dell'Ambiente è che non è possibile accogliere né la diffida né la richiesta di riesame, ma che "ulteriori istanze e/o contestazioni potranno essere rappresentate nelle opportune sedi". Ergo: non rompete le scatole a Roma, ma rivolgetevi a Comuni e Regione.

Come sempre, il Blog è disponibile ad accogliere osservazioni, commenti e contributi sul tema.

1 commento:

  1. Una limuesine ai sindics parcè ch'a son chei plui impuartanz, la int dai païs a no a bisugne du nuê par continuâ a tasê e a no intrometisi massa!

    RispondiElimina

Ogni opinione espressa attraverso il commento agli articoli è unicamente quella del suo autore, che conseguentemente si assume ogni responsabilità civile, penale e amministrativa derivante dalla pubblicazione sul Blog "Alesso e Dintorni" del testo inviato.
OGNI COMMENTO, ANCHE NELLA CATEGORIA ANONIMO;, DEVE ESSERE FIRMATO IN CALCE, ALTRIMENTI NON SARà PUBBLICATO.
Grazie.