"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 17 novembre 2015

Lago, risponde il consigliere Revelant

Dopo la pubblicazione della lettera di Remo Brunetti e le note proposte dal Blog in merito alla individuazione delle migliori strategie da seguire per l'interesse del Lago, il Consigliere Roberto Revelant interviene direttamente per spiegare, come richiesto,  le proprie posizioni in merito alla "questione Lago".
L'intervento è già stato pubblicato nei commenti, ma suddiviso in due tronconi: qui viene presentato unito, per una migliore leggibilità, e integrato dalla documentazione delle ultime iniziative presentate da Revelant in Consiglio regionale.
Grazie a Remo Brunetti, che ha innestato la discussione, e a Roberto Revelant per la sensibilità dimostrata, con l'augurio che l'argomento possa essere ancora ulteriormente dibattuto in un clima di sereno confronto, come più volte auspicato dal Blog.
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Buonasera a tutti,
ringrazio anticipatamente la redazione del blog per il coinvolgimento e per avermi concesso ancora una volta lo spazio per esprimere le mie proposte ed opinioni in merito al Lago dei 3 Comuni.
Premetto anche di aver provveduto a rispondere direttamente al Sig. Remo Brunetti in via riservata ma che i contenuti di seguito rispecchiano i temi trattati.
Credo sia noto a tutti la mia attenzione ed impegno sul tema dell’idroelettrico, per anni escluso dal dibattito politico, a tutto vantaggio degli interessi di pochi, a fronte invece di una ricchezza che dovrebbe essere distribuita nei territori coinvolti a compensazione dello sfruttamento della risorsa idrica.
In questi mesi di attività sono riuscito a dare concretezza alle mie proposte che hanno trovato accoglimento in emendamenti approvati nelle varie leggi che si sono succedute, oltre a degli ordini del giorno che impegnano la giunta in azioni concrete, ovviamene documentabili e che mi vedono sempre primo firmatario e quindi propositore, estendendo poi ad altri consiglieri la sottoscrizione a garanzia di un accoglimento da parte dell’aula.
I principali atti accolti, motivo di vera soddisfazione strategica e programmatica, aprono di fatto nuove prospettive al territorio montano, con importanti ricadute socio-economiche per gli abitanti di questo territorio. Basti pensare che oltre all’emendamento a tutela delle cooperative storiche preesistenti (vedi Secab e Cooperativa fornese) sono stati approvati gli ordine del giorno (ODG) per la costituzione di una Società regionale che operi nel settore dell’energia, un ODG che impegna la giunta a predisporre una legge di settore sull’idroelettrico ed infine un ODG che impegna la maggioranza (impegno poi non mantenuto) per la revisione della destinazione dei canoni idroelettrici da trasferire ai territori montani, maggiormente interessati dallo sfruttamento idroelettrico. Tutto ciò ora deve essere messo in pratica in primis dall’organo esecutivo, ossia la giunta.
Nello specifico, sul lago, durante il parere della IV Commissione sul Piano di Tutela delle Acque, ho portato a conoscenza della commissione due proposte che negli anni erano venute avanti: quella del collegamento del canale di scarico con il canale Ledra (avanzata dal consorzio Ledra tagliamento) e quella del bypass del lago (assieme al M5S), evidenziando contestualmente in IV commissione quelle che sono le criticità nel lago stesso (fango di fondo, acqua fredda, etc…), invitando contestualmente la IV Commissione a far visita al lago dei 3 Comuni, avvenuta poi in 2 circostanze, di cui la prima su mia iniziativa a sole poche settimane dal nostro insediamento.


Sono senz’altro favorevole ad una rinaturalizzazione del lago, ma lo si deve fare contestualmente ad un progetto complessivo di valorizzazione ambientale, energetica e socio-economica del territorio rivierasco con un coinvolgimento ancor più ampio collegando per finalità turistiche anche le infrastrutture esistenti o in fase di completamente (casello autostrada Osoppo/Gemona, ferrovia, ciclovia Alpe Adria, etc…) oltre che ad una sinergia con le realtà contermini ricche di pregio storico-culturale oltre che paesaggistico-ambientale.
Per perseguire detti obiettivi, come già proposto tempo fa, auspicherei una progettazione ampia e lungimirante, sostenuta da tutti e tre i comuni rivieraschi (Cavazzo, Bordano e Trasaghis), dalla Comunità Montana (fin che c’è o dalle 2 UTI) e dalla Regione, non dimenticando la Provincia finché esiste, lanciando un concorso di idee internazionale, che porterebbe i migliori professionisti ad elaborare progettualità anche già vissute in altre esperienze europee, e che potrebbero aver già affrontato e risolto situazioni simili. 
Ciò porterebbe un beneficio immediato, esportando la nostra realtà sia in ambito scientifico che ambientale in tutta Europa attirando l’attenzione anche di un mondo economico che potrebbe successivamente essere interessato ad effettuare investimenti sul sito, e sia chiaro, investire non significa depauperare, e di esempi positivi nel mondo ce ne sono oramai moltissimi.
Personalmente ed obiettivamente, considerato che per fare delle scelte tecniche bisogna essere professionisti e specialisti e non tuttologi, preferisco rimandare a tecnici o a un comitato di tecnici la scelta se per la rinaturalizzazione del Lago sia idonea la realizzazione di un by-pass o di qualsiasi altro intervento a me sconosciuto, che sappia far conciliare le varie esigenze.-
Senz’altro sarò il primo sostenitore di un progetto risolutivo, e mi attiverò per individuare e ricercare i possibili attori per l’attuazione dello stesso.
Concludo, se mi è concesso, invitando tutti ciascuno per le proprie competenze e responsabilità a fare squadra in questo particolare momento che ha riportato interesse attorno al lago ed ai notevoli riflessi dello stesso, evitando contrapposizioni anche in considerazione del fatto che sono stato eletto nel territorio dell’Alto Friuli, assieme a soli 2 altri consiglieri, e rappresentare le esigenze di un territorio così ampio di fronte ad un consiglio di ulteriori 46 consiglieri, vi assicuro non è facile, soprattutto per la varietà degli interessi territoriali che ciascuno dei 49 consiglieri eletti è chiamato ad avanzare in Regione.-
Allego anche l'ultima mia azione, assecondata anche dal consigliere Colautti, rivolta ancora una volta ad accelerare i processi che molto spesso sono assai lenti, certo che questi passaggi segneranno un futuro migliore per la nostra terra. Ed è visibile e documentabile che anche stavolta la mia azione è indipendente da sollecitazioni esterne o in risposta ad articoli o comunicati. Mandi e grazie ancjemo'.
Gemona del Friuli, lì 17.11.2015
Roberto Revelant

                                                 

1 commento:

  1. Egregio Consigliere Revelant, dalla lettura della Sua risposta a Brunetti, rilevo una strana classifica nella priorità degli interventi da Lei proposti sul lago la quale, mi auguro non per un riflesso condizionato da Sue intime convinzioni, premettono al recupero del lago il prelievo delle sue acque a favore del Ledra, a seguire i canoni elettrici da suddividere più equamente sui territori montani e, solo alla fine, ad una rinaturalizzazione del nostro lago. Lasciamo poi perdere i dubbi tecnici sul by pass, oltre al discorso di affidare ai 3 Comuni rivieraschi, o alla Comunità Montana, o alla Provincia, o alle UTI e infine, e finalmente alla Regione, l'incarico della predisposizione di un progetto di riqualificazione del lago, che evidenziano alcune Sue incertezze. Lei è un consigliere dell'Alto Friuli, eletto dalla nostra gente per far valere le nostre esigenze per cui, anteponga senza paura i nostri interessi a quelli degli altri 46 consiglieri, non cerchi il loro appoggio o quello del Suo partito, ma quello di chi Lei rappresenta e le cui priorità dovrebbero, ma ne sono certo, esserle sacre e al di sopra degli interessi di bottega! Scremando secondo coscienza il tutto e con l'aiuto di chi, da anni, lavora sul tema e pronti a darLe una mano, vedrà che la sola ed unica quanto equa soluzione per tutti del problema lago emergerà da sola. Cordialmente: Dino RABASSI

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