Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
lunedì 30 novembre 2015
Con la Pro Loco di Alesso "sarem coscritti" anche sabato e domenica
Uno dei più noti canti della coscrizione, quello dei verzòts, recita "L'anno che viene / sarem coscritti / la riunione / forza farà".
Quest'anno la Pro Loco di Alesso - con patrocinio del Comune di Trasaghis - fa una magia, "cirint di tornâ a dâ una mota e un stimul al paîs par chestas nestas tradizions", riuscendo a far dire a tutti "sarem coscritti" senza aspettare la rituale scadenza del 31 dicembre.
L'appuntamento è per sabato e domenica prossimi nel tendone in piazza I maggio, una "due giorni" che vedrà abbinare la "preparazione psicologica" alla festa della coscrizione al ritorno del "purcit in plaza". Gli organizzatori segnalano:
Aspettando i nostri coscritti... intanto facciamo festa!
Sabato 5 dicembre: Concerto LIVE de LA MERIKO'S Band
Domenica a partire dalle ore 9.00 PURCIT IN PLAZA - con lavorazione carni.
Musica tutto il dì con DJ JUAN e JAMPY (acustic covers).
E quelli del gruppo "The Moonshine" si prenotano "per passare una bella serata con gli amici della "MERIKO'S BAND", bella musica buon cibo e divertimento!
Nuovi pezzi in acustico, ma anche 2-3 classici in "elettrico"😉
Mi raccomando, rock n roll can never die!!!
A SABATOOOOOO 🎸".
domenica 29 novembre 2015
Un sasso (ri) lanciato nel Lago: il SuperComune (III)
Dopo la proposta del sindaco di Bordano di arrivare a un unico "Comune del Lago", le dichiarazioni possibiliste dei sindaci di Cavazzo e Trasaghis, l'intervento dell'ex sindaco Rabassi a richiamare la proposta lanciata già negli anni '90... ecco che l'idea (con riferimento al metodo più che alla sostanza) viene seccamente bocciata dai circoli del PD del Gemonese.
Il MV di oggi, riferendo del medesimo comunicato congiunto, precisa che l'intervento di Sandro Venturini è a nome "dei circoli locali del Pd di Gemona-Trasaghis-Bordano". Facile pensare, dunque, che se ne parlerà ancora, viste le tante "sfumature di pensiero" in gioco. Altrettanto facile chiedersi: ma non era più semplice prima bevi un tai insiemas e poi "lanciare un sasso nel Lago" che fosse preventivamente condiviso? (A&D)
Fusioni tra comuni del Gemonese, il Pd contesta il metodo
“Il futuro assetto dei Comuni del Gemonese si costruisce attraverso un aperto confronto tra tutti i soggetti politici e gli attori sociali ed economici del territorio”. Parola dei circoli del Partito Democratico del Gemonese, di Artegna e di Venzone, alla luce delle proposte lanciate dai sindaci Urbani, Sandruvi e Colomba rispetto a possibili fusioni dei comuni del territorio, accolte in parte dai colleghi primi cittadini della zona.
“Tutti siamo d’accordo sull’opportunità di procedere alle fusioni dei Comuni, soprattutto dei quelli più piccoli – scrivono in una nota Sandro Venturini, Luigi Mentil e Lori Sormani, in rappresentanza dei tre circoli Pd – così come sulla necessità di organizzare i servizi ed elaborare politiche su area vasta, ma il metodo con cui i Sindaci Sandruvi, Colomba e Urbani, hanno proposto per la fusione tra Comuni di Montenars e Gemona e tra i Comuni di Trasaghis, Cavazzo e Bordano non aiuta a costruire l’unità del Gemonese quanto piuttosto ad accentuarne le divisioni. Forse però è proprio questo il malcelato interesse politico di parte”.
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“Più che un progetto suffragato da una visione strategica per il territorio Gemonese – proseguono i tre – pare un accordo tra due amici Gemonesi e uno di Bordano. Ci sembra la proposta guardi ai finanziamenti previsti dalla Legge Panontin per la fusioni dei Comuni, contro la quale peraltro Colomba, Sandruvi e Urbani e hanno presentato ricorso al TAR, e soprattutto si diretta a garantire al Urbani la possibilità di potersi candidare alla poltrona di Sindaco del nuovo Comune per altri due mandati, cosa ora preclusa, qualora non gli riesca di candidarsi a Presidente della Regione, come ha già annunciato, forse un po’ con troppo anticipo”.
“Più che un progetto suffragato da una visione strategica per il territorio Gemonese – proseguono i tre – pare un accordo tra due amici Gemonesi e uno di Bordano. Ci sembra la proposta guardi ai finanziamenti previsti dalla Legge Panontin per la fusioni dei Comuni, contro la quale peraltro Colomba, Sandruvi e Urbani e hanno presentato ricorso al TAR, e soprattutto si diretta a garantire al Urbani la possibilità di potersi candidare alla poltrona di Sindaco del nuovo Comune per altri due mandati, cosa ora preclusa, qualora non gli riesca di candidarsi a Presidente della Regione, come ha già annunciato, forse un po’ con troppo anticipo”.
“Gemona dovrebbe avere aspirazioni ben più alte e guardare piuttosto al territorio che si estende senza soluzione di continuità sulla piana antistante – afferma il Segratario del PD di Gemona Sandro Venturini -. Invitiamo i Sindaci proponenti a convocare subito un tavolo di confronto con tutti gli amministratori, le forze politiche e gli attori sociali ed economici del Gemonese, per illustrare il progetto e le prospettive favorevoli per il territorio e a sostenere il massimo dibattito pubblico”.
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sabato 28 novembre 2015
Da Avasinis al Burlo Garofalo, nel ricordo di Matteo Rodaro
SORRISI PER MATTEO ... in missione a Trieste.
Sull'onda del successo del primo appuntamento di "Sorrisi per Matteo" svoltosi il mese scorso a Udine, ieri i responsabili dell'Associazione hanno raggiunto l'I.R.C.C.S. materno infantile "BURLO GAROFALO" di Trieste.
Accolti dalle volontarie dell'Associazione "ASTRO" (Associazione triestina ospedaliera per il sorriso dei bambini), sono stati consegnati loro dei nuovi, morbidi e colorati peluche e dei giochi da tavola prodotti da una nota azienda friulana.
I pupazzi saranno utilizzati da Alessandro (un veterinario di professione) che svolge abitualmente vere e proprie “sedute terapeutiche” a ruoli invertiti: il ruolo del “medico” viene svolto dal bambino ricoverato mentre i “pazienti” sono gli animaletti di pezza che poi vengono regalati ai bambini. Così si insegna loro come avvicinarsi all’animale e come prendersi cura di lui, considerando le sue esigenze e curando i suoi “malanni”. E’ importante che il bambino parli dei problemi fisici e dei dolori dell’animale, proiettando in realtà nel gioco i propri problemi di salute ed i propri dolori che, in tal modo possono essere sdrammatizzati e, talvolta, superati. Si tratta di un’applicazione affatto particolare dei medesimi principi della Pet Therapy che sta ottenendo un successo davvero lusinghiero.
I giochi da tavola saranno messi a disposizione dei piccoli nelle sale ricreazione.
Un ringraziamento va a tutti quanti, attraverso il tesseramento e le elargizioni liberali hanno sostenuto e sostengono la Associazione, contribuendo a donare sorrisi in memoria di Matteo Rodaro, il noto chef internazionale di Avasinis scomparso due anni fa, all'età di 37 anni, vinto da un male incurabile.
Per info:
matteochefgiramondo@gmail.com
tel. 348-256 64 41
(rielaborato da un comunicato dell'Associazione "Matteo chef giramondo")
venerdì 27 novembre 2015
Fatti brillare a Trasaghis sul Tagliamento ordigni bellici trovati a Tarcento
Casa in collina piena di bombe
ed esplosivo rischia di saltare in aria
Paola Treppo
TARCENTO (Udine) - Uno dei team dell’EOD (Explosive Ordnance Disposal) del 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine è intervenuto, questa mattina, giovedì 26 novembre, a Tarcento mettendo in sicurezza e poi trasportando in un luogo adatto al brillamento, numerosi ordigni residuatibellici segnalati dai carabinieri di Udine in una casa. Si conclude in questo modo l’attività che gli artificieri della caserma “Berghinz” che aveva preso avvio lo scorso 20 novembre quando, chiamati dalle forze dell’ordine, i militari avevano fatto il riconoscimento di questi manufatti esplosivi.Durante l’attività di catalogazione degli ordigni, la maggior parte dei quali risale al primo conflitto mondiale, sono stati inventariati e messi in sicurezza numerosi residuati inottimo stato di conservazione: bombe da mortaio, bombe a mano di vario tipo e fabbricate in diversi Paesi, granate di artiglieria di vario calibro e caricamento, cartucce per fucile e mitragliatrice, ed esplosivo ottenuto dallo svuotamento delle munizioni. Dalla casa, che sorge sulle colline, cheavrebbe potuto saltare in aria a un momento all'altro, tutto è stato trasportato nel luogo di brillamento, lungo le rive del fiume Tagliamento, a Trasaghis. Con due distinte esplosioni radio controllate, le bombe sono state definitivamente distrutte a mezzogiorno. (...)
(dal sito www.ilgazzettino.it)
giovedì 26 novembre 2015
Bordan, una nuova sede per la Protezione Civile
Sede per la Protezione civile: inaugurazione sabato mattina
BORDANO Grande festa sabato a Bordano per l'inaugurazione della nuova sede della Protezione civile. L'appuntamento è alle 11 accanto al municipio dove è stato realizzato l'edificio, la cui costruzione è costata 225 mila euro, di cui 100 mila messi a disposizione dalla Regione, 50 mila dalla Protezione civile regionale e altri 75 mila dal Comune pedemontano.
«La realizzazione della struttura - spiega l'assessore Olivo Picco - si è resa necessaria in quanto precedentemente la nostra squadra di volontari doveva fare riferimento agli spazi limitati ubicati sotto l'edificio comunale che comunque saranno utilizzati per il deposito mezzi e per il magazzino. Così, la nuova sede renderà più agevole il lavoro della Protezione civile, ma potrà essere messa a disposizione anche di altre realtà della cittadina». Come già detto, la nuova sede è stata realizzata accanto al municipio in un terreno che era stato appositamente acquisito da un proprietario privato: si tratta di una casetta realizzata interamente in legno in grado di ospitare fino a 35 persone e dotata di una sala video. Attualmente, la squadra della Protezione civile di Bordano conta 25 persone che possono contare anche su un mezzo antincendio in caso di emergenza. E la presenza di questa nuova sede sarà senz'altro un prezioso supporto all'attività dei volontari. (p.c.)
(Messaggero Veneto, 25 novembre 2015)
mercoledì 25 novembre 2015
Un sasso (ri) lanciato nel Lago: il SuperComune (II)
Dunque, riassumendo: "Verso la fusione dei Comuni di Gemona e Montenars, mentre nella valle del lago da Bordano arriva la proposta di avviare il percorso che porti alla costituzione del Comune del lago. Lo hanno lanciato ieri, nel corso di una conferenza congiunta, i tre sindaci di Gemona, Montenars e Bordano Paolo Urbani, Claudio Sandruvi e Gianluigi Colomba. (...) Per quanto invece riguarda Bordano l’obiettivo è
l'unione delle forze attorno al grande lago friulano. La fusione dei tre Comuni di Bordano, Trasaghis e Cavazzo porterebbe alla creazione di un unico Comune con 4200 persone. «Senza dubbio - ha detto Gianluigi Colomba - il lago è il vero interesse comune attorno a cui lavorare ». (p.c., Messaggero Veneto, 24-11-15)"
All'invito a discuterne lanciato anche dal Blog, risponde Dino Rabassi:, riallacciandosi alla sua esperienza di sindaco di Trasaghis negli anni '90:
Si attendono volentieri altri ulteriori commenti e valutazioni.
All'invito a discuterne lanciato anche dal Blog, risponde Dino Rabassi:, riallacciandosi alla sua esperienza di sindaco di Trasaghis negli anni '90:
FUSIONE DEI COMUNI
Accolgo con piacere l’articolo del Blog
inerente la proposta del Sindaco Colomba di Bordano di unire i Comuni
rivieraschi del lago: vale a dire Trasaghis, Bordano e Cavazzo
Carnico.
Ancor di più cresce la mia soddisfazione nel
constatare che si vorrebbe allargare il discorso ai Comuni di Amaro e
Venzone, un tempo anch’essi coinvolti nella bozza di un vecchio
progetto.
Infatti, e finalmente oserei dire, sembra farsi
largo nuovamente quell’idea di riordino politico risalente a
ventiquattro anni fa e che i Sindaci di allora nell’ordine:
Barazzutti di Cavazzo C., il sottoscritto per Trasaghis, Picco Enore
di Bordano, Tomaciello di Amaro, oltre al compianto Cescutti per
Venzone, cercarono di attuare in tempi, debbo dire, ancori
immaturi con il sentire della nostra gente!
Purtroppo furono poco maturi anche chi, seppur
eletti da poco come noi, non aprirono le loro menti e non
collaborarono a prescindere su questo progetto: anzi! Lo boicottarono
fomentati dagli allora detentori del potere politico in quel di
Gemona e Tolmezzo e causa principale del fallimento!
Fu un’idea che guardava lontano ed anticipava
soluzioni a problemi di un peso politico già evidenti e che
gravano, tuttora, pesantemente sulle nostre spalle e, per di più,
oggi calate dall’alto e a tavolino quasi fosse un piano di
battaglia, ove spostare truppe di qua e di là infischiandosi delle
perdite che ciò può comportare!
Il principale mestiere del politico quindi,
dovrebbe essere l’impegno costante e giornaliero nel rappresentare
ed abbattere gli ostacoli verso chi, già oberato da problemi suoi,
non ha certo tempo da dedicare anche a quelli che, proprio la miopia
dei sopra citati eletti, fanno poi gravare e sommare a quelli dei
cittadini.
Degli argini, entro i quali non ci viene
permesso neanche di poter valorizzare compiutamente e a nostro favore
quell’immenso patrimonio paesaggistico, storico e culturale di cui
le nostri valli sono ricche, considerandolo solo da sfruttare alla
stregua di “mere espressioni geografiche” come affermò il non
compianto Metternich.
Voglio ora fornire un’ulteriore precisazione:
la nostra idea non era quella dell’”Unione” dei Comuni, bensì
della loro“Fusione”: un aggettivo che pur sembrando ininfluente,
è invece la sostanza alla soluzione radicale del problema.
Infatti allora si pensava di creare un solo
macro-comune che allora, raggiungendo i quasi 10.000 abitanti,
comportava nell’immediato un risparmio economico nel gestire
un’unica Amministrazione, oltre ad avere un peso politico
importante nei confronti della nostra Regione e su cui contare per la
soluzione dei nostri problemi.
Inoltre, questa proposta comporterebbe una
maggior vicinanza alle nostre problematiche territoriali e dei
cittadini rispetto alle U.T.I. avanzate dall’alto e che sono,
secondo me, solo fumo negli occhi e palliativi inconcludenti e
deleteri per le nostre piccole comunità sospettose, a ben ragione,
di essere poco o per nulla rappresentate in futuro.
A completamento vi do anche un’ulteriore
notiziola sul nostro lavoro di tanti anni fa, ma che chiarisce anche
lo spirito con il quale avevamo affrontato il tema: l’indicazione
unanime, senza alcun campanilismo, del capoluogo di questo progettato
Comune che si basava esclusivamente sulla baricentricità rispetto al
territorio!
Mi auguro che gli attuali Sindaci, al di la dei
Comuni da me citati a cui potrebbero aggiungersi altri, trovino e
concordino tra loro una bozza di piano per addivenire ad una
soluzione più equa e rispettosa del volere dei cittadini, stanchi
come sono di essere tirati per la giacca in nome di fantomatici
progetti di accorpamento fasulli, che non comportano alcun risparmio
e non mancano mai di lasciare in vita cadreghe e cadreghini per i
soliti noti!
Dino RABASSI già Sindaco di Trasaghis
Si attendono volentieri altri ulteriori commenti e valutazioni.
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martedì 24 novembre 2015
Un sasso (ri) lanciato nel Lago: il SuperComune
Il 15 settembre 1991 "Il Gazzettino" usciva con un articolo a piena pagina: "Supercomune per contare": era la proposta che i Sindaci di Bordano, Cavazzo e Trasaghis (allora E. Picco, F. Barazzutti e D. Rabassi) facevano per superare le difficoltà degli Enti locali attraverso la costituzione di un unico Comune tra quelli gravitanti attorno al Lago.
24 anni dopo,riemerge la proposta. Ad avanzarla non sono però i tre sindaci concordi, ma il sindaco di Bordano, che rilancia l'idea a margine della proposta della fusione di Gemona con Montenars.
L'intervista al Sindaco di Bordano compare anche, oltre che su RSN News, anche su youtube:
Singolare la procedura, dunque. Si attendono le risposte delle Amministrazioni comunali di Cavazzo e di Trasaghis.
L'invito a commentare la proposta (nel merito e nel metodo) è naturalmente rivolto anche ai lettori del Blog, tenendo conto che quelle della "Identità Val del Lago" sono tematiche più volte riprese e talvolta auspicate .
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ADDENDA
Con tempestività, RSN News (tanto di cappello!!) ha raccolto le opinioni dei Sindaci di Cavazzo e di Trasaghis e addirittura lanciato un sondaggio sulla proposta:
(v. tutto l'articolo, dove sono intervistati anche i Sindaci di Venzone ed Artegna: http://news.rsn.it/41188-2/)
La discussione, dunque, si allarga. Lo spazio è aperto anche sul Blog.
24 anni dopo,riemerge la proposta. Ad avanzarla non sono però i tre sindaci concordi, ma il sindaco di Bordano, che rilancia l'idea a margine della proposta della fusione di Gemona con Montenars.
IL COMUNE DEL LAGO
Altra proposta di fusione è quella che ha voluto lanciare il sindaco di Bordano Gianluigi Colomba, rivolgendosi alle amministrazioni “rivierasche” di Trasaghis e Cavazzo Carnico, con le quali storicamente si condivide il lago di Cavazzo o dei Tre Comuni.
“Collaborazioni in essere tra i nostri enti esistono da diverso tempo e le battaglie oltre che i progetti di rilancio turistico ed ambientale del lago hanno permesso di rafforzare i rapporti – ha spiegato Colomba – per questo credo che sia giunto il momento di fare questo passo, nell’interesse di tutta la valle del Lago e dei suoi cittadini”.
In questo caso si verrebbe a costituire un comune unico da oltre 4 mila residenti(2.242 Trasaghis, 1.068 Cavazzo, 764 Bordano) che sconta però l’attuale incongruenza politico-geografica rappresentata dall’appartenenza a due diverse Comunità Montane (quella della Carnia e quella del Gemonese-Val Canale Canal del Ferro), situazione che con le future Uti rimarrà tale. “Un problema superabile” secondo Colomba.
(da RSN News: http://news.rsn.it/fusioni-di-comuni-ci-provano-anche-nel-gemonese-e-nella-val-del-lago/)L'intervista al Sindaco di Bordano compare anche, oltre che su RSN News, anche su youtube:
Singolare la procedura, dunque. Si attendono le risposte delle Amministrazioni comunali di Cavazzo e di Trasaghis.
L'invito a commentare la proposta (nel merito e nel metodo) è naturalmente rivolto anche ai lettori del Blog, tenendo conto che quelle della "Identità Val del Lago" sono tematiche più volte riprese e talvolta auspicate .
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ADDENDA
Con tempestività, RSN News (tanto di cappello!!) ha raccolto le opinioni dei Sindaci di Cavazzo e di Trasaghis e addirittura lanciato un sondaggio sulla proposta:
Partendo proprio dall’idea del Comune unico del Lago (Bordano-Trasaghis-Cavazzo Carnico), abbiamo sentito le reazioni dei colleghi primi cittadini, diretti interessati.
Gianni Borghi, sindaco di Cavazzo: “Per noi questa ipotesi non è assolutamente una novità, ci stavamo già pensando da tempo, immaginando tra l’altro ancora più in grande ovvero con il coinvolgimento nell’operazione dei comuni di Verzegnis, Amaro e Venzone, tutti e tre con relazioni già ben avviate rispetto alle iniziative della Valle del Lago. In questa maniera potremmo dare vita ad una realtà che sfiorerebbe gli 8 mila abitanti, capace di garantire efficacia ed efficienza nella gestione dei servizi in favore dei cittadini. Ed allo stesso tempo ci metteremmo al riparo dal rischio di egemonia sia di Tolmezzo che di Gemona. Questo percorso però – specifica Borghi – va innestato con grande prudenza perché prima di tutto è necessario valutare attentamente pro e contro, parlarsi e confrontarsi sia all’interno dei consigli comunali che con i cittadini, analizzare tensioni organizzative, modelli di rappresentatività, il tutto nell’interesse primario delle nostre singole comunità. Per questo ritengo che prima di tutto si debbano completare i percorsi di nascita delle Unioni territoriali intercomunali (Uti) e solo quando queste entreranno a regime si potrà riprendere in mano il capitolo fusioni”.
Augusto Picco, sindaco di Trasaghis: “La proposta di un Comune unico del Lago la valuto positivamente perché siamo tutti consci che in questi decenni abbiamo lavorato sempre in maniera disomogenea. Sicuramente Trasaghis e Bordano hanno condizioni e contatti storicamente ravvicinati, così come con la frazione di Somplago; è forse il capoluogo Cavazzo che gravando nella Conca tolmezzina soffre qualche problema in più. Il percorso delle fusioni tra comuni prima o poi lo si dovrà comunque affrontare e capisco lo scatto in avanti di Bordano, essendo l’unico dell’area sotto i mille abitanti. Ancora più auspicabile l’idea di allargarsi pure a Venzone, Amaro e Verzegnis, una fascia territorialmente omogenea che rafforzerebbe il peso di tutti. Naturalmente prima di tutto andranno sondati i singoli consigli comunali e soprattutto la gente, il fattore più vincolante, vedremo dunque nelle sedi opportune cosa potrà nascere”.
(v. tutto l'articolo, dove sono intervistati anche i Sindaci di Venzone ed Artegna: http://news.rsn.it/41188-2/)
La discussione, dunque, si allarga. Lo spazio è aperto anche sul Blog.
Peonis, quella singolare "Madonna vestita"
Si è rinnovata domenica a Peonis la antica tradizione della festa della "Madonna della Salute". A colpire i forestieri è soprattutto la processione della "madonna vestita", che viene tradizionalmente portata dagli uomini di Peonis anch'essi indossanti costumi particolari. L'attaccamento della gente di Peonis alla "sua" Madonna ha radici molto antiche, come si può per esempio leggere nella ricerca storica pubblicata sulla monografia "Peonis": "Dal 18 ottobre 1903 al 2 marzo 1913 fu cappellano-curato don Gio.Batta Lenarduzzi da Forgaria. Di lui si ricorda che "diede qualche ritocco alla chiesa". Nella visita pastorale effettuata dall'Arcivescovo Rossi nel febbraio del 1913, venne ordinato "che venga eliminato il simulacro della B.V.M., vestito di stoffa, e sostituito con decente statua di legno od altra materia solida, consentita dalle esigenze liturgiche" : una richiesta che venne rinnovata anche in successive Visite e che rimase sempre inascoltata, visto l'attaccamento della gente di Peonis al "simulacro" della loro "madonna vestita".
La processione lungo le vie del paese può essere ben documentata dalle immagini che Giovanni Zuliani ha cortesemente voluto inviare al Blog:
La processione lungo le vie del paese può essere ben documentata dalle immagini che Giovanni Zuliani ha cortesemente voluto inviare al Blog:
lunedì 23 novembre 2015
Alloggi Ater anche a Bordano, Cavazzo e Trasaghis. Domande entro il 16 dicembre
Dieci bandi per assegnare case Ater
Le domande per partecipare ai dieci bandi di concorso per l’assegnazione di alloggi Ater in Alto Friuli vanno presentate entro il 16 dicembre. Vista anche la richiesta di attestazione dell’Ise/Isee, il consiglio è di non attendere gli ultimi giorni. L’Ater dell’Alto Friuli ha indetto i bandi per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. È importante presentare la domanda anche se non vengono indicati alloggi disponibili poiché, qualora si rendessero libere delle abitazioni, saranno assegnate con le graduatorie formulate a seguito dei bandi ora in pubblicazione. Pure chi è inserito in precedenti graduatorie dovrà ripresentare, in ogni caso, domanda.
Le graduatorie, che saranno formate dall’apposita Commissione, saranno utilizzate per assegnare alloggi nei comuni di Amaro – Cavazzo Carnico – Lauco – Villa Santina, Ampezzo – Forni di Sopra – Forni di Sotto – Preone – Socchieve, Arta Terme – Paularo - Zuglio, Artegna – Buia – Montenars - Osoppo, Bordano – Trasaghis – Venzone, Cercivento – Paluzza - Sutrio, Chiusaforte – Moggio Udinese - Resia, Comeglians – Forni Avoltri – Ovaro – Prato Carnico
I requisiti per concorrere e le modalità per la presentazione delle domande sono riportati nei bandi di concorso. I moduli di domanda si possono ritirare nei municipi dei Comuni interessati o presso la sede dell’Ater a Tolmezzo. (t.a.)
(Messaggero Veneto, 21 novembre 2015)
domenica 22 novembre 2015
Trasparenza a Cjavaç: martedì si discute di rifiuti e WiFi
GIORNATA DELLA TRASPARENZA - martedì 24 novembre 2015, ore 20.00
Un'opportunità di informazione e dialogo
Un'opportunità di informazione e dialogo
Cavazzo Carnico - Sala consiliare del Municipio
Anche quest'anno i Comuni dell'Associazione Intercomunale Conca Tolmezzina, nell'intento di promuovere la partecipazione dei cittadini all'attività amministrativa, organizzano LE GIORNATE DELLA TRASPARENZA.
Si tratta di incontri pubblici, che si tengono periodicamente nei comuni della Conca Tolmezzina, durante i quali vengono illustrati programmi, attività e obiettivi delle Amministrazioni Comunali e si raccolgono osservazioni, proposte e suggerimenti da parte dei cittadini.
Il primo appuntamento si terrà a CAVAZZO CARNICO, martedì 24 novembre 2015, alle ore 20.00, presso la Sala consiliare del Municipio.
durante l'incontro si parlerà di :
- gestione rifiuti porta a porta: resoconto dei primi mesi di attività
- realizzazione impianto connettività WiFi
Gli appuntamenti negli altri comuni della Conca Tolmezzina sono previsti per il mese di dicembre:
- a TOLMEZZO, martedì 1° dicembre alle ore 18.00, durante il quale si parlerà del futuro della gestione del servizio idrico integrato alla luce degli interventi normativi che prevedono un unico gestore nell'ambito provinciale;
- ad AMARO, giovedì 20 dicembre alle ore 20.00, che vedrà come tema centrale la presentazione del PIPA agricolo comunale (Piano di Insediamento Produttivo Agricolo per il recupero dei terreni incolti e per favorire l'attività agricola in loco);
- infine a VERZEGNIS: data e argomento in questo caso sono ancora da definire, ma verranno ampiamente pubblicizzati non appena saranno noti.
(Fonte: Conca tolmezzina - Comune di Cavazzo C.)
sabato 21 novembre 2015
Somplago caput mundi. Confindustria è favorevole all'elettrodotto (ma non è una novità)
Giovedì abbiamo rilanciato la notizia del parere favorevole dato dalla Unione Europea alla fattibilità dell'elettrodotto Wurmlach - Somplago, accanto al parere subito espresso dall'assessore regionale all'Ambiente Vito che ha ribadito il parere negativo espresso dalla Regione ed anche dall'Austria.
A stretto giro, arriva la nota del presidente di Confindustria Udine che dice in sostanza: "Se anche l'Europa dice che è una realizzazione importante, perchè continuate a bocciarla"?
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A stretto giro, arriva la nota del presidente di Confindustria Udine che dice in sostanza: "Se anche l'Europa dice che è una realizzazione importante, perchè continuate a bocciarla"?
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Elettrodotto Wurmlach-Somplago, Confindustria chiede un chiarimento alla Regione
“Il fatto che la Commissione europea abbia confermato tra i progetti prioritari di interesse comune l’elettrodotto Wurmlach Somplago non sorprende in quanto l’opera rientra tra le interconnessioni energetiche transfrontaliere che la UE promuove per favorire la stabilizzazione del mercato elettrico e l’efficienza degli approvvigionamenti. Non sorprende nemmeno la posizione della Regione di cui è nota la contrarietà alla soluzione aerea”.
Lo sottolinea in una nota diramata da Confindustria Udine il presidente Matteo Tonon, che rimarca la necessità di un chiarimento, “perché se il giudizio negativo della Regione è risaputo, con la precisazione che Confindustria non condivide questa contrarietà di posizione, sorprende invece che il riferimento fatto dall’Assessorato all’ambiente e all’energia sia al “proprio piano energetico”, come se il piano fosse approvato ed esecutivo. Non vi è alcuna intenzione di sollevare polemiche ma va necessariamente chiarito che il piano energetico regionale è stato solo adottato. Successivamente alla sua adozione, si è svolta la fase di consultazione, terminata la quale, la procedura di formazione prevede la valutazione del rapporto ambientale e degli esiti dei risultati della consultazione, con la redazione di un parere motivato di valutazione ambientale strategica e l’inoltro alla Giunta regionale per l’approvazione, previo passaggio presso la IV Commissione consiliare. L’esecutività del piano decorrerà dalla pubblicazione sul BUR del decreto di approvazione.
“Quello che esiste – precisa Tonon – è la proposta di piano adottato e si è in attesa di conoscere la valutazione della Assessorato all’ambiente e all’energia, di cui nulla è ancora pervenuto, sulle osservazioni presentate. Anche Confindustria Udine ha partecipato alle consultazioni, mettendo in evidenza gli aspetti positivi del piano e le criticità. Tra gli aspetti critici è stata evidenziata la disposizione delle norme di attuazione, che pone l’interramento delle linee di trasporto quale regola a priori, quando le modalità costruttive vanno riferite all’interno dello specifico progetto e alle sue caratteristiche anche economiche. Inoltre – prosegue il presidente di Confindustria Udine – è stato rilevato come non sia coerente con la natura di indirizzo del piano, che dovrebbe definire criteri e metodologie, l’identificazione nominativa di diversi progetti di infrastrutturazione, tra cui quello della linea aerea Wurmlach Somplago, esprimendo su questi un veto diretto: si tratta di valutazioni di merito che riguardano le singole procedure autorizzative e che vanno inserite e valutate all’interno di queste, e non nel piano. Questi aspetti sono stati chiariti e discussi in fase di consultazione – conclude Tonon – e su questo è atteso l’approfondimento con la Regione”.
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