"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 26 settembre 2016

1976, quegli studenti tra le macerie

Una delle foto scattate dall'Istituto d'Arte:
recuperi dalle case lesionate in Narìu ad Alesso
Qualcuno li ricorda ancora, quegli studenti dell'Istituto d'Arte di Udine aggirarsi, nell'estate del 1976,  tra le macerie dei paesi friulani a fotografare e documentare la situazione. Fu un lavoro assai prezioso, che documentò le fasi della prima emergenza e lo stato di tanti edifici, soprattutto di quelli che presentavano aspetti caratteristici relativamente all'architettura spontanea. E tale lavoro risultò poi doppiamente rilevante perchè tanti di quegli edifici sarebbero poi crollati dopo il terremoto di settembre o successivamente demoliti perchè irrecuperabili.
Quel materiale prezioso venne - per la parte riguardante il Comune di Trasaghis - acquisito in copia (grazie all'intervento di Valentino Rabassi e al sostegno del Comune) ed utilizzato e proposto poi in svariate pubblicazioni e mostre.
E' di questi giorni la notizia che l'Istituto d'Arte "Sello" è stato premiato per tale encomiabile attività di documentazione e che, prossimamente, tutto il materiale fotografico raccolto dall'Istituto verrà donato ai Civici Musei per consentirne una più vasta consultazione.
Un motivo in più per ricordare e rinnovare il ringraziamento a quegli studenti arrampicati sulle macerie.
(Pieri Stefanutti)
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Il Sello sul podio alla mostra del cinema

Il premio Filmagogia al cortometraggio sull’attività svolta dopo il terremoto del 1976 da docenti e studenti per salvare le opere d’arte

Si tratta del documento realizzato dagli allievi dell’istituto di piazza Primo maggio che documenta il lavoro svolto 40 anni fa dalla scuola rimasta aperta, anche se il Provveditorato agli studi aveva ordinato la chiusura anticipata dell’anno scolastico, per rendere un servizio alla comunità. Il riconoscimento è stato ritirato dalla dirigente, Rossella Rizzatto, all’hotel Excelsior, a chiusura del workshop su “Film & media education” organizzato dalla Fondazioni Augusta Pini e dall’istituto del Buon Pastore, in collaborazione con l’università di Bologna.
Quella del Sello è un’esperienza che merita di essere raccontata. L’attività che, nel 1976, gli studenti garantirono nel Friuli distrutto fu fondamentale per documentare il com’era dei paesi che si rivelò fondamentale per ricostruire dov’era. I ragazzi, seguiti dai docenti, scattarono settemila fotografie e realizzarono duemila cartelli segnaletici per indirizzare terremotati e soccorritori nelle tendopoli, nelle chiese, nei paesi vicini.
Troppe località erano isolate e la cartellonistica si rivelò fondamentale per raggiungere i luoghi più lontani. «Vennero organizzate squadre operative di studenti che, sotto la guida e la responsabilità dei docenti volontari e con le attrezzature dell’istituto - scrive Guido Cecere nel volumetto che arricchisce il Dvd -, iniziarono una capillare campagna di documentazione mirata a testimoniare la situazione soprattutto di piccoli centri e di realtà abitative fuori degli agglomerati urbani, le più dimenticate come spesso accade».
Quel lavoro fatto con discrezione e sensibilità artistica, è stato raccontato dagli studenti di oggi che frequentano la stessa scuola trasformata ora in un liceo artistico. Un racconto appassionato che la commissione veneziana ha premiato definendolo un «video documento» realizzato per «divulgare il lavoro che l’Istituto statale d’arte realizzò nel 1976 attraverso una sinergia unica in quel periodo storico, di collaborazione docenti, studenti e istituzioni».
Soddisfatta la dirigente: «Questo premio, più di altri, ci onora perché nel 1976, per la prima volta, la scuola si aprì al territorio e a deciderlo fu il Collegio docenti. Quell’esperienza didattica ha valorizzato la sensibilità dei ragazzi nei confronti dell’emergenza e delle tematiche sociali».
Fu una decisione lungimirante e determinante per salvare soprattutto il patrimonio artistico finito in pezzi. Nel tempo, il materiale fotografico ha rischiato di andare perduto nei vari traslochi a cui è stata sottoposta la scuola. Fortunatamente è stato recuperato e catalogato. A breve il Sello lo donerà ai musei civici affinché tutti lo possano consultare. Anche questo è un modo per aprirsi al territorio come avvenne 40 anni fa.
(Messaggero Veneto, 24 settembre 2016)

6 commenti:

  1. Buonasera blog cio che sto scrivendo non rientra nel discorso studenti fra le macerie ma non so come impostare questo argomento per confrontare se qualcuno la pensa come me ad alesso in prossimità delle scuole o meglio al ingresso ce una pianta che con i suoi rami copre la visibilità dei lampioni che aiuterebbe a vedere le strisce pedonali ed eventuali pedoni per lo piu bambini ora che inizia l inverno viene scuro sempre prima e possibile che il comune piu volte segnalato da piu di un anno non può risolvere questo problema o bisogna incorrere drasticamente a denuncia o una bella motosega grazie e buonasera se potete aiutarmi

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  2. Grazie della segnalazione, anche se non pertinente con l'argomento proposto. In fondo è anche questa l'utilità del Blog. Sul problema, pare (dicesi PARE) che esso sia già stato segnalato in precedenza e PARE sia imminente un intervento per risolverlo. Viodarìn.

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    1. ..viodarin, così chiude il Blogger, parafrasando un noto film di Sergio Moricone, con "x qualche Euro in più" si poteva-doveva acquistare qualche Kg-litro di vernice in più , dimodochè poter riverniciare tutta la segnalettica stradale orizontale in tutto il paese, sia in entrata che in uscita e in particolare le striscie dei passaggi pedonali , in primis CENTRO STUDI, e perche no..qualche passaggio pedonale in aggiunta, (nella borgata di ONCEDIS totale assenza di segnalettica e limiti di velocità) a mio modesto avviso, penso che la prevenzione della sicurezza dei cittadini, sia prioritaria- (scarsezza di fondi?
      Sforbiciare sui tanti contributi concessi dalla Giunta, con lodevole condivisione, ai tanti richiedenti, forse troppi)- Mandi, Sergey-

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  3. Caro sergey mi hai tolto le parole dalla bocca hai centrato in pieno il fulcro del discorso il fatto e che la segnalazione e stata fatta ancora un anno tramite lettera al nostro sindaco ma quel che e peggio che fino ad oggi niente di fatto e mi viene da pensare che al nostro sindaco non gli importi del incolumità dei suoi cittadini o bambini che escono dalla scuola mi auguro solo che non avvengano disgrazie qualc uno ne risponderà questo e un fatto mandi

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    1. A questo punto l'anonimo pubblichi o dia i dati della segnalazione presentata, altrimenti sono solo delle illazioni gratuite. Grazie

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  4. Il tempo di tirare fuori la fotocopia della lettera vi do le date precise non ce problema anche se non servono a un pifferino perche se non si e risolto fino ad oggi....cmq si vedrà le date a breve come dicevo mandi

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