"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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sabato 10 settembre 2016

Per valorizzare la "Cjanevata" e la "Busa dai pagans" a Cavazzo

Nadia Montanara è l'Alpingirl che percorre con affetto e competenza ogni cjanton delle nostre montagne. Il Blog ha più volte ripreso e citato le descrizioni delle sue escursioni quando hanno riguardato la Val del Lago, per esempio sul Brancot, sul Cuar, sul Bedovet, sull'anello da Cavazzo a Pusea…
Ora, sulla sua pagina Fb, Nadia lancia un appello per far conoscere e valorizzare  due gioielli pressoché sconosciuti in area cjavacina: la "busa dai Pagans" e la "Cjanevata". Dopo aver pubblicato una serie di belle fotografie, rilancia: " In Friuli V. G. abbiamo posti bellissimi e non sappiamo né valorizzarli né curarli! Vedi Forra della Chianevate e Buse dai Pagans (Cavazzo Carnico)" e chiede espressamente al Blog: "non si può fare nulla per migliorare questo bel posto? Sapete se c'è qualche progetto?".


Diciamo innanzitutto che i luoghi non sono sconosciuti: sono stati descritti ancora in relazioni a fine Ottocento, per esempio da Achille Tellini, e Giovanni Gortani; sono stati inseriti nel Catasto regionale delle grotte (http://catastogrotte.fvg.it/pdf.php?doctype=cave-base&ID=141); hanno  ricevuto delle relazioni descrittive  pubblicate abbastanza recentemente da Paolo Montina (in Val dal Lac del 1987)  e da Mocchiutti-D'Andrea nel 2001. Anche su Internet  sono diverse le pagine dedicate: oltre a quella dell'Alpinauta, segnaliamo quella di "Sentieri Natura" (http://www.sentierinatura.it/easyne2/LYT.aspx?Code=SentieriNatura&IDLYT=1970&ST=SQL&SQL=ID_Documento=3912) e quello di "viaggio in FVG" (http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms//index.php?id=11730,0,0,1,0,0)..


Diverso è invece il discorso della valorizzazione e della promozione. C'è da dire che per parecchi decenni la zona è stata off-limits per la presenza di bunker e camminamenti militari costruiti all'epoca del "vallo littorio" (anni '30) ma utilizzati anche successivamente dall'Esercito Italiano.  Con la dismissione di tali strutture da parte dell'Esercito,  esse sono state frequentate, praticamente, solo da parte degli appassionati di "archeologia militare" .e da quelli di free climbing, per una palestra di roccia ivi realizzata.


Indubbiamente l'area meriterebbe di essere in primo luogo messa in sicurezza per poi  provvedere alla sua valorizzazione e promozione.

Chi fosse a conoscenza di ulteriori elementi o in grado di formulare proposte operative concretamente attuabili, è pregato di inviare al Blog il proprio contributo di idee.
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1 commento:

  1. Grazie veramente per questo spazio nel bel blog. Sarebbe bello poter mettere in sicurezza creando in qualche maniera un accesso più visibile alla forra, ora raggiungibile solo scavalcando dei grossi massi muschiosi che la nascondono alla vista di chi non sa che si trova lì dietro!
    E quel fortino? Beh...wow! Io ci sono entrata anni fa con una amica fino al ponte sopra la forra! Interessantissimo!
    Ciao, speriamo si faccia qualcosa!

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