Salve ..domenica 4 settembre c'è stata la tradizionale "sagra sul Monte S. Simeone " con la salita di tanta gente su questo monte, che anticamente veniva chiamato "mont taront" e diventato poi famoso per essere stato definito l'epicentro del terremoto del 6 maggio 1976.. Qualcuno, leggendo il mio intervento su questo Blog ,mi ha chiesto di divulgare alcune leggende e storie riguardanti questo monte ("San Simion nol a tradit la so int", come si legge in quella targa colorata , messa a lato della strada quando si arriva in cima dalla gente del luogo).. che io ben volentieri mi appresto a fare .
Dunque , la principale e più conosciuta leggenda riguarda la famosa frase "chi non ci va da vivo ci va da morto " e da questa affermazione nasce anche la leggenda della processione dei morti ,che la notte del 2 novembre sale lassù. Siccome è una processione di spiriti, nessuno ha avuto la possibilità e il coraggio di vederla ad eccezione di una mamma che , avendo perso il figlio, ha voluto rivederlo ma quando l'ha visto portare sulle spalle una botticella piena e avuto la risposta che dentro quella botticella c'erano tutte le sue lacrime versate per la sua scomparsa , s'è data la pace e la rassegnazione .. Quella notte nessun abitante "vivo" andava o va, come vuole la tradizione a dormire in cima al S .Simeone .. A casa mia questa tradizione è stata sempre rispettata ,come quella di imbandire una cena e riempire d'acqua tutti i secchi per le anime dei famigliari che rientravano nelle proprie case (usanza diffusa in tutto il Friuli e in Carnia).
Altra leggenda vuole che sotto la chiesa di S . Simeone ci sia nascosto un grande tesoro , tanti hanno provato a scavare per recuperarlo , ma se alla sera gli attrezzi non vengono messi in una determinata sequenza , tutto il lavoro della giornata sarà vanificato .A recuperare questo tesoro ci sarà solo quel bambino che verrà cullato dentro una culla costruita con tavole di legno ricavate dagli alberi cresciuti a ridosso della chiesa..( una leggenda analoga si racconta a Rivalpo di Arta terme , mia moglie era di lassù).
Per finire una storia, forse una cattiveria , riguardi dei frati che - come si sa - avevano il convento lassù .. Si racconta che in "in un certo periodo " sul San Simeone vivessero dei frati, che in realtà erano dei ladri , dei furfanti patentati e che con la complicità di alcuni complici, assaltavano le carovane dei mercanti che transitavano lungo la strada che da Gemona portava a Moggio.. Fatto il colpo i frati risalivano al convento , si rivestivano dei sai e ricominciavano a pregare .. Il bottino veniva celato in alcuni cunicoli "esistenti fino a 50 anni fa ".
Queste sono alcune classiche leggende e storie da me raccolte a Bordano .
Mandi
Emi Picco
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(Le foto a corredo dell'articolo sono di Danilo Bressan, tratte dalla pagina fb "Gruppo Pluvèr cultura")
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