"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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martedì 6 settembre 2016

Storie e leggende sul San Simeone

Salve ..domenica 4 settembre c'è stata la tradizionale  "sagra sul Monte S. Simeone  "   con   la salita di tanta  gente su questo monte,  che  anticamente veniva chiamato "mont taront"   e diventato poi famoso per essere stato  definito  l'epicentro del terremoto del 6 maggio 1976..  Qualcuno, leggendo il mio intervento su questo Blog ,mi ha chiesto  di  divulgare alcune leggende  e storie  riguardanti questo monte ("San Simion nol a tradit la so int", come si legge  in quella targa colorata , messa  a lato della strada quando si arriva in cima dalla gente del luogo).. che io  ben volentieri mi appresto a fare .
Dunque , la principale e più conosciuta leggenda  riguarda la famosa frase "chi non ci va da vivo ci va da morto " e da questa affermazione  nasce anche la leggenda della processione dei morti ,che la notte del 2 novembre  sale  lassù. Siccome è una processione  di spiriti, nessuno ha avuto la possibilità e il coraggio di vederla  ad eccezione di una mamma che , avendo  perso il figlio,  ha voluto rivederlo ma quando l'ha visto   portare sulle spalle una botticella   piena  e avuto  la risposta che dentro quella botticella  c'erano  tutte le sue lacrime versate per la sua scomparsa ,  s'è data  la pace  e la rassegnazione .. Quella notte nessun abitante "vivo" andava o va, come vuole la tradizione  a dormire  in cima al S .Simeone .. A casa mia questa tradizione è stata sempre rispettata ,come quella di imbandire  una cena  e riempire d'acqua  tutti i  secchi per le  anime dei famigliari che rientravano  nelle proprie case (usanza diffusa  in tutto il Friuli e  in Carnia).
Altra leggenda vuole che sotto  la chiesa   di S . Simeone  ci sia nascosto un grande tesoro , tanti  hanno provato a  scavare per recuperarlo , ma se  alla sera gli attrezzi  non vengono messi in una determinata sequenza ,  tutto il lavoro della giornata sarà vanificato  .A recuperare  questo tesoro ci sarà solo quel bambino che verrà  cullato dentro una culla costruita  con tavole di legno  ricavate  dagli alberi  cresciuti   a ridosso della chiesa..( una leggenda  analoga   si  racconta a Rivalpo di Arta terme , mia moglie  era di lassù).  

Per finire   una storia,  forse una cattiveria ,  riguardi dei frati che - come si sa - avevano il convento lassù .. Si racconta che in "in un certo periodo " sul San Simeone  vivessero dei frati, che in realtà erano dei  ladri , dei  furfanti patentati  e che  con la complicità di  alcuni   complici,  assaltavano le carovane dei mercanti  che transitavano  lungo  la strada che  da Gemona portava  a Moggio.. Fatto il colpo  i frati  risalivano  al convento , si rivestivano dei sai e ricominciavano a pregare .. Il bottino veniva celato in alcuni cunicoli  "esistenti fino a 50 anni fa ".
Queste sono alcune  classiche  leggende   e storie da me raccolte a Bordano .
Mandi    
Emi Picco
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(Le foto a corredo dell'articolo sono di Danilo Bressan, tratte dalla pagina fb "Gruppo Pluvèr cultura")

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