"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 2 agosto 2010

Lago, materiali: interrogazione della LN

Nell'intento di continuare ad offrire materiali per l'approfondimento della !questione Lago", si trascrive il testo di una interrogazione presentata in Regione dalla Lega Nord. (A&D)

INTERROGAZIONE ORALE N. 503
Primo interrogante: Picco

Gruppo consiliare: LN-P

Consiglieri proponenti: Picco, De Mattia, Franz, Narduzzi, Piccin, Razzini

Presentata il: 27/10/2009

Stato: Evasa in data: 04/03/2010


Oggetto:La Regione approfondisca le numerose criticità rilevate in merito al progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago

Testo:PREMESSO che Edipower S.p.A. ha presentato un progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago che prevede, in aggiunta ai tre gruppi già in funzione, l'installazione di due gruppi reversibili, il pompaggio dell'acqua dal lago di Cavazzo o dei Tre Comuni al bacino di carico di Verzegnis, la costruzione di una nuova galleria tra la centrale ed il bacino e lo stoccaggio in sito di 220.000 mc di materiale di scavo;



RITENUTO che la realizzazione di tale progetto comporterebbe:

a) l’incremento della portata turbinata e scaricata nel lago dagli attuali 66 m3/s a 110 m3/s;

b) un’oscillazione giornaliera del livello del lago e del bacino ben superiore a quella dichiarata rispettivamente di 1 m e di 9 m, che, oltre a creare situazioni di degrado fisico-ambientale, metterebbe in pericolo la tenuta delle sponde;

c) la continua movimentazione delle acque e dei fondali sia del lago che del bacino con conseguente torpidità;

d) il sollevamento dell’enorme quantità di fango, la cui natura e composizione vanno chiarite, depositata nel bacino di Verzegnis nei 50 anni di esercizio;

e) il conseguente incremento dell’apporto di fango nel lago, sui fondali del quale nei 50 anni di esercizio della centrale si è già depositato un consistente strato;

f) l’ulteriore abbassamento della temperatura del lago, un tempo alenabile da maggio a ottobre;

g) la modifica dell’equilibrio all’interno delle biocenosi lacustri con rilevanti alterazioni dell’intero ecosistema;

h) riflessi negativi sull’ittiofauna con la scomparsa delle specie ecosensibili, come risulta dal parere negativo espresso dall’Ente Tutela Pesca del Friuli Venezia Giulia;

i) il completo assoggettamento del lago alla produzione idroelettrica, compromettendo definitivamente ogni altra fruizione, con grave danno per il territorio, la sua economia e le sue prospettive;

j) la pericolosità delle ripide sponde del bacino di Verzegnis, sottoposte alla frequente e notevole oscillazione del suo livello;



RITENUTO che la realizzazione del progetto di Edipower S.p.A. non sarebbe altro che un accanimento verso il lago e la sua valle che, per i soli superiori ed altrui interessi ha già visto:

a) la costruzione della centrale di Somplago con conseguente abbassamento del livello e danneggiamento del lago, l’esecuzione di numerosi espropri, il riempimento dell’alveo nord del lago con il materiale di risulta dello scavo della caverna della centrale, l’installazione di invasivi tralicci ed elettrodotti e relativo inquinamento elettromagnetico;

b) l'attraversamento dell'oleodotto transalpino con annessa stazione di pompaggio e serbatoio sconsideratamente ubicati sulla riva nord e in adiacenza all'immissario, senza tener conto dell'elevata sismicità della zona;

c) la realizzazione di parte del tratto dell'autostrada Udine - Tarvisio, nonostante il PUR la prevedesse per la valle del Tagliamento;



RILEVATO che le quote di concessione 192,90 m.s.l.m e 196,90 m.s.l.m di oscillazione del livello del lago invocate da Edipower S.p.A. erano funzionali alla costruzione della centrale di Flagogna, definitivamente abbandonata, di cui il lago doveva essere il bacino di carico;



RILEVATO che, peraltro, tra i Comuni rivieraschi e l'Enel si era pervenuti all'accordo, rispettato dall'Enel, di stabilizzare al massimo il livello del lago compatibilmente con le esigenze di produzione idroelettrica, per cui la variazione giornaliera del livello dovrebbe essere mediamente di 30 - 40 cm e non di 1 m, come afferma Edipower S.p.A. (A dimostrazione della veridicità di quanto affermato facciamo osservare che l’emissario artificiale del lago, controllato da una paratia telecomandata dalla centrale, ha una portata di 60 m3/s pari alla portata massima turbinabile dalla centrale e che quindi è solo questione di volontà);



RILEVATO che il progetto di Edipower S.p.A., trovando fondamento nelle incentivazioni assicurate dal Gestore del mercato elettrico per la produzione di energia da fonti rinnovabili e nella differenza tra l'elevato prezzo di mercato del kW nelle ore di punta e quello, di molto inferiore, delle ore di bassa domanda, nonché sul riconoscimento dell'impianto come IAFR (Impianto Alimentato a Fonte Rinnovabile) con conseguente emissione di certificati verdi e relativi incentivi, rappresenta una pura speculazione economica con un probabile utile in 15 anni di esercizio dell'ordine di 500 milioni di euro, il cui costo ricade sul territorio e le comunità che lo popolano, mentre il bilancio complessivo dell'energia prodotta/consumata non è positivo, poiché il pompaggio preleva il 27% in più di energia dalla rete nazionale, peraltro prodotta da centrali termoelettriche ad emissione di CO2 o importata. (Significa che per produrre 1 kWh di energia “pulita” si spende 1,27 kWh di energia da fonti fossili o nucleari).



RILEVATO che sul progetto della Edipower i Comuni interessati, anche probabilmente per sottovalutazione del problema, non hanno fornito informazione alla popolazione ed hanno evitato il coinvolgimento della stessa;



RILEVATO che dal ricevimento del progetto nella primavera del 2008 non un incontro, non un'assemblea della popolazione sono stati tenuti dalle Amministrazioni Comunali. Solo pochi giorni fa il 12 ottobre, pressati dal malcontento della gente, i Sindaci di Bordano e di Trasaghis hanno indetto un'assemblea pubblica, durante la quale è emersa la vasta contrarietà della popolazione;



PRESO ATTO che sono stati i Comitati spontanei, osteggiati dai Comuni, a fornire alla popolazione le informazioni di cui disponevano;



RITENUTO che i Comuni interessati abbiano anteposto le possibili “compensazioni”, anch'esse peraltro non chiarite alla popolazione, ad una vigorosa tutela del territorio, di loro dovere, ed abbiano quindi reso dei pareri favorevoli al progetto pur essendo in possesso di una documentazione che avrebbe dovuto suggerire un atteggiamento di maggior cautela e di approfondimento. (Ulteriori approfondimenti che la Regione ha invece recentemente richiesto nonostante il parere favorevole espresso dai Comuni);



RILEVATO che appare incomprensibile, strano e sospetto che dal procedimento di VIA siano stati esclusi non solo il bacino di Verzegnis, ma addirittura il lago di Cavazzo, ricadente anche nei Comuni di Bordano e di Trasaghis, oltre che in quello di Cavazzo Carnico. (Bacino e lago che maggiormente risentiranno in negativo dalla realizzazione del progetto);



RILEVATO che altrettanto incomprensibile è il silenzio sulla movimentazione dei fanghi e sulla loro natura. Infatti è noto che nel bacino di Verzegnis le acque in esso convogliate dalle prese della valle del Tagliamento, della valle del Lumiei, della valle del Degano e della forra della Vinadia, abbiano accumulato un alto strato di fango, la cui natura e composizione va chiarita. Come va chiarito se sia vero che un progetto dell'Enel, precedente gestore, di ripulitura del fondale del bacino dallo strato di fango per recuperare capienza, sia stato abbandonato per difficoltà di smaltimento di tali fanghi;



PRESO ATTO che, con il sistema idroelettrico del Tagliamento, realizzato negli anni '50 dalla Sade, la Carnia fu fortemente penalizzata dalle indiscriminate derivazioni a solo vantaggio della Sade stessa e del Consorzio Ledra-Tagliamento, al quale venne garantita la necessaria portata alla presa irrigua di Ospedaletto, ma non ai sistemi irrigui delle piane di Cavazzo, Amaro e Bordano. Tale schema privilegiato si ripropone anche ora con il prelievo da parte dello stesso Consorzio di 10-15 m3/s dallo scarico del lago per convogliarli, con sifone sotto il Tagliamento immediatamente a valle del ponte di Braulins, nella propria rete irrigua, sottraendoli al deflusso nel Tagliamento;



RITENUTO che la centrale di Somplago è l’ennesimo atto di un sistema di 34 captazioni che hanno sottratto alla Carnia le acque, sua ricchezza principale, creato problemi idrogeologici senza assicurare nulla in cambio. Il progetto di Edipower S.p.A. si pone in continuità con quel sistema. Alla scadenza delle concessioni prevista per il 9 ottobre 2013 - (data della scadenza della concessione principale, di cui al decreto di data 7 agosto 1958, n. 3821, con il quale fu concesso alla Sade di attuare una derivazione d’acqua dal fiume Tagliamento e affluenti, con centrale a Somplago) - si pone la necessità di una loro revisione per garantire un uso non solo idroelettrico, ma plurimo e diversificato della risorsa acqua, nonché di un adeguato ritorno alle popolazioni della Carnia;



RITENUTO che, in relazione alla mancata informazione e partecipazione delle popolazioni interessate alle decisioni verticistiche assunte dai Comuni sarebbe opportuno venissero riaperte le procedure partecipative previste dalla legge disponendo “la consultazione mediante lo svolgimento di una inchiesta pubblica per l'esame dello studio di impatto ambientale, dei pareri forniti dalle pubbliche amministrazioni e delle osservazioni dei cittadini” (art. 24 del D.L. 152/2006 come modificato dal D.L. 4/2008);



CONSIDERATO che, la realizzazione del progetto di Edipower S.p.A. pregiudicherebbe definitivamente le potenzialità del lago di Cavazzo, il maggiore della Regione, sarebbe pertanto opportuno che lo stesso lago fosse incluso formalmente nella procedura di VIA e fosse valutata l'incompatibilità del progetto con le diverse potenzialità del lago, della sua valle e dei territori circostanti;



RITENUTO che tali potenzialità debbano essere valorizzate da un apposito piano che ponga il lago in sistema con le particolari presenze storiche, culturali e ambientali del territorio circostante (Venzone, Gemona, Forte di Osoppo, Casa delle farfalle, il pianoro del monte San Simeone, la fortezza di monte Festa, la pieve di Cesclans, la zona del leccio, la riserva naturale del lago di Cornino, il pianoro di Monte Prât, le valli dei torrenti Palâr e Leale);



RITENUTO che, anche in relazione all’opportunità di adottare il piano di valorizzazione indicato sarebbe necessario inserire il lago tra le emergenze da affrontare nel Piano regionale di tutela delle acque e rideterminare le quote di concessione ormai da tempo superate;

interroga

il Presidente della Regione e l’Assessore competente

per conoscere



in quale fase della procedura regionale e statale si trova il progetto di Edipower S.p.A.;



se non ritiene sia opportuno approfondire tutti gli aspetti connessi a tale progetto, compresi quelli esposti nelle premesse;



quale è la valutazione complessiva del progetto e, nello specifico, quali considerazioni esprimono in merito ai rilievi espressi nelle premesse.

6 commenti:

  1. Scusate, c'è anche la risposta ufficiale della Regione, da qualche parte? Intendo qualcosa di più del "non abbiamo soldi quindi và tutto bene" dato in pasto alla stampa. Grazie.

    Se per "materiali" intendete "robalungaepallosadaleggere" e c'è la partita, andate pure...se non avete niente, ma proprio niente di meglio da fare, proseguite pure!

    Premessa: dal momento che nell'articolo si parla anche di fanghi, spero questo sia il posto giusto per quanto vado a riportare.

    Ho trovato una vecchia sentenza che riguarda lo smaltimento appunto dei fanghi:
    http://www.ambientediritto.it/sentenze/2004/tar/tar%20campania%202004%20n.1867.htm

    Niente paura! Vorrei solo cercare di capire se ho interpretato bene.

    Innanzituto si parla di dragaggio (proposto da Edipower stessa) per rimuovere i sedimenti depositati dall'attività della centrale. Qui se ne è mai parlato? Intendo, è nel piano di ampliamento, in quello di gestione ordinaria, e' preso in considerazione?

    Mi sembra interessante la distinzione fra "terre da scavo" (che non sono considerati rifiuti) e "fanghi da dragaggio" (che vengono considerati rifiuti non nocivi ma che prevedono un diverso smaltimento)...quindi i fanghi possono essere considerati rifiuti anche prima del dragaggio? E' mai stata fatta un'analisi di questi (fra l'altro, visti i costi, non mi sembra impresa impossibile da finanziare, al limite anche dai tre Comuni)?
    Ovviamente la situazioni di Polla è diversa dalla nostra ma, provando che si tratta di "rifiuti", sarebbe ancora legittimo, per la centrale, scaricarli nel Lago?

    Nella sentenza viene fatto riferimento al decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, al punto "e" si parla di "censimento dei siti potenzialmente inquinati"...secondo voi è da escludere che la centrale possa, prima o poi, rientrarvi? Il sito dell'ARPA e' aggiornato al 2006, a quanto vedo.

    Sottolineo anche questo punto:
    "2.- La deducente lamenta, altresì, che l’ufficio tecnico, con il rilascio del permesso o dell’autorizzazione per il recupero di rifiuti avrebbe operato al di fuori delle proprie competenze, ritenute spettanti alla Regione o alla Provincia."
    Al di là dello scarica-barile a cui stiamo assistendo, il TAR mi sembra abbastanza chiaro in materia, a maggior ragione se non si tratta del "solo" smaltimento ma di un intervento ben piu' invasivo come l'ampliamento della centrale. Che ne pensate?

    Quindi, per concludere: il Comune di Polla o i Comuni dei polli?

    Spero almeno qualcuno avrà la voglia e la pazienza di leggere e commentare. Accetto anche insulti!

    Mandi.
    OG Loc.

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  2. @OG Loc: innanzitutto un ringraziamento per la qualit degli interventi, sempre precisi e ricchi di suggerimenti per l'approfondimento. Relativamente all'interrogazione orale di Picco, essa risulta "evasa" ma non è stato possibile rintracciare alcun riferimento relativamente al contenuto. Si approfitta dell'occasione per trascrivere il teto di un'altra interrogazione di Picco, rimasta ancora senza riscontro, relativamente alla formulazione di un parere tecnico indipendente. (A&D)

    «INTERROGAZIONE ORALE N. 691
    Primo interrogante: Picco

    Gruppo consiliare: LN-P

    Consiglieri proponenti: Picco

    Presentata il: 14/05/2010

    Stato: Non evasa

    Oggetto:Uno studio indipendente sul progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago

    Testo:PREMESSO che la Società Edipower Spa in data 5 settembre 2008 ha presentato il progetto e lo Studio di impatto ambientale relativo all’installazione, nell’esistente centrale idroelettrica di Somplago, di due gruppi reversibili, per complessivi 124 MW, con possibilità di pompaggio dell’acqua dal Lago di Cavazzo (bacino di valle) al bacino sull’Ambiesta (bacino di monte), e di una nuova galleria di adduzione nei Comuni di Cavazzo Carnico e Verzegnis;

    RICORDATO che, ai sensi del terzo comma dell’art. 3 della LR 43/1990, l’Amministrazione regionale è tenuta ad acquisire, in relazione alla procedura di VIA statale in oggetto, il parere del Comune sul cui territorio è prevista la collocazione dell'opera e degli altri Comuni eventualmente interessati, individuati con deliberazione della Giunta regionale.

    RICORDATO che con deliberazione della Giunta regionale n. 683 dd. 26 marzo 2009 sono stati al riguardo individuati i Comuni di Cavazzo Carnico, Verzegnis, Bordano e Trasaghis, quali Comuni interessati dal progetto in argomento;

    DATO ATTO che il Comune di Trasaghis, con deliberazione del Consiglio comunale n. 39 del 20 aprile 2009, rinvia l’espressione di un parere definitivo sul progetto dopo un’attenta valutazione dei chiarimenti che saranno forniti dal proponente in merito alla questione legata agli impatti che saranno forniti dalle oscillazioni di livello delle acque del lago;

    DATO ATTO che il Comune di Trasaghis, con delibera giuntale n. 108 di data 27 luglio 2009, ha formulato parere favorevole subordinandolo ad una serie di prescrizioni;

    DATO ATTO altresì che il Comune di Trasaghis con deliberazione del Consiglio comunale di data 28 aprile 2010 chiede al Presidente della Regione e all’Assessore competente di incaricare, al di là della procedura di VIA, <...>;

    RITENUTO di sostenere tale richiesta;



    interroga il Presidente della Regione e l’Assessore competente per sapere



    se non ritengano opportuno commissionare a degli esperti del settore uno studio indipendente del progetto proposto dalla società Edipower e del suo impatto ambientale sul territorio dei Comuni di Cavazzo Carnico, Verzegnis, Bordano e Trasaghis.»

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  5. @A&D, se posso offrire un piccolo contributo almeno nella raccolta di materiale sull'argomento, lo faccio più che volentieri, sperando che, prima o poi, qualcuno abbia voglia di intervenire. Al limite avremo una bella raccolta di documenti!

    Grazie per aver riportato l'interrogazione di Picco che, devo dire, sembra interessato alla faccenda...almeno si muove qualcosa. Fra l'altro c'è anche un'altra sua interrogazione che però al momento non ho sottomano.
    Speriamo di trovare le "risposte", prima o poi. Fra l'altro mi interesserebbe sapere la differenza (non quella ovvia) fra un'interrogazione "scritta" ed una "verbale", hanno il medesimo "peso" politico? Se qualcuno mi chiarisse gliene sarei grato.

    Passiamo oltre: noto e mi complimento per la nuova veste grafica del sito del Comune, interessanti anche i resoconti delle assenze/presenze dei dipendenti, argomenti di cui discutere Sabato, al mercato, non c'è dubbio. Quello che mi lascia perplesso è la presenza di due geologi, mi chiedo se siano stati interpellati riguardo la presunta erosione delle rive del Lago e se, eventualmente sia realmente possibile interpellarli (magari sono lì per altro - qui non intendo essere ironico -).
    Beh, con tutte queste belle cose che il sito del Comune ci mette a disposizione, però, pare manchino le delibere dei Consigli Comunali ed altri documenti ufficiali, mah, dovranno aggiornare qualche pagina web.

    Il sito del Comune di Cavazzo è un tantino più aggiornato ed ho trovato, per ora, queste due delibere (sez. Consiglio), per chi fosse interessato:

    SEDUTA del 09/02/2010
    http://www.comune.cavazzocarnico.ud.it/altofriuli/cavazzo/delibere.nsf/5a44f7dbee9b22cdc1256bc1005dd942/c07aaee474534abdc1257721002fd86f?OpenDocument
    richiedono documentazione e studi

    SEDUTA del 20/04/2010
    http://www.comune.cavazzocarnico.ud.it/altofriuli/cavazzo/delibere.nsf/5a44f7dbee9b22cdc1256bc1005dd942/2dc6029871e9cf12c1257721002fd8ae?OpenDocument
    Mancano quattro pagine al documento di Edipower(*)! Litigano un pò ma questo mi pare interessante: "Brunetti Vito. Gli organi di controllo erano già a conoscenza, da tempo, del problema delle falde acquifere."
    La domanda sorge (ehm) spontanea: chi sono gli "organi di controllo", cosa fanno e cosa hanno pubblicato? A leggere l'intervento successivo, viene richiesto l'intervento di "terze parti". Significa che gli attuali "organi di controllo" sono Edipower?

    C'è anche del materiale nella Sezione Giunta ma non ho ancora avuto occasione di leggerlo...e per oggi vi ho già annoiato abbastanza!

    Mandi.
    OG Loc

    (*) fra l'altro, è disponibile il progetto originale? Se è stato presentato, dovrebbe essere pubblico, o sbaglio?

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  6. Completo la documentazione riguardante il Comune di Cavazzo:

    Giunta Comunale - SEDUTA del 08/06/2010
    http://www.comune.cavazzocarnico.ud.it/altofriuli/cavazzo/delibere.nsf/5a44f7dbee9b22cdc1256bc1005dd942/cf17a468945e8d92c12577650058be84?OpenDocument
    Niente di nuovo (cercano solo tutela legale), però il fatto che non propongano o ricevano proposte di accordi con gli altri due Comuni coinvolti, può dipendere dal fatto che parte delle "compensazioni" siano state rese pubbliche (mi riferisco ai tagli in bolletta promessi a Cavazzo e Verzegnis)?

    Non è molto interessante ma si tratta di documentazione ufficiale made in Edipower:
    http://www.comune.monterealevalcellina.pn.it/Atti-del-Convegno-Energia-pul.4150.0.html?&L=0
    (secondo pdf)

    Permettetemi di (mal)interpretare un paio di numeri:
    Capacità utile invasi
    Lumiei - 45,0 Mm3
    Ambiesta - 2,0 Mm3
    Potenza impianti
    Ampezzo - 55Mw
    Somplago - 150Mw
    [curioso, eh?]

    Consumo totale energia FVG - 10,7 TWh
    Produzione totale energia FVG - 11,4 TWh
    [Ah, sia fatta la Luci!]

    Produzione idroelettrica Italia:
    2000 - 50,9 TWh
    2007 - 39,0 TWh
    [quindi in calo]

    Mandi.
    OG Loc

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