"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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lunedì 6 ottobre 2014

Lo sfangamento di Verzegnis e i livelli del Lago di Cavazzo

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei Comitati sull'andamento delle operazioni di sfangamento del Lago di Verzegnis, avviate da alcuni giorni, ed i rapporti con il Lago di Cavazzo / Tre Comuni.  E' un ulteriore esempio di come la "questione sfangamento" venga seguita con attenzione ai più diversi livelli.
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Sfangamenti a Verzegnis (foto Angelo Stefanutti)
Il Comitato per la difesa e la valorizzazione del lago di Cavazzo ed il Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento danno atto che ad iniziare dal giorno 2 ottobre, in cui sono iniziate le operazioni di sfangamento di una parte del bacino dell’Ambiesta (Verzegnis), a tutt’oggi 06 ottobre la centrale di Somplago non ha scaricato fango nel lago di Cavazzo, fatto positivo che va mantenuto anche in seguito.
      Senonchè al mattino di lunedì 06 i Comitati hanno avuto la sorpresa di trovare il livello del lago abbassato di circa un metro da quello solito e, quindi, si sono posti la domanda di che cosa sia successo durante la notte.
      Poiché il lago non è nei secoli mai stato un catino con il fondo bucato tant’è che i nostri vecchi hanno costruito uno scarico a cielo aperto (il taj) per scolmarne le piene stagionali (montane) tanto meno lo può essere ora che i suoi fondali sono ricoperti da un consistente strato di fango accumulatosi per l’apporto delle torbide scaricate in esso in quasi 60 anni di funzionamento della centrale.
      il citato abbassamento del livello di circa un metro è dovuto al fatto che la paratoia dell’imbocco della galleria dello scarico artificiale del lago è rimasta aperta.
Esiti di un precedente abbassamento di livello
Pertanto,
      ci auguriamo che ciò non sia avvenuto in relazione alla volontà di dimostrare l’assurda ed interessata tesi che senza l’apporto dello scarico della centrale il lago “sparirebbe”. Chi avesse tale intendimento sbaglierebbe i suoi calcoli. Il lago è sempre stato vivo, vegeto, ricco, bello nel secoli e secoli prima dello scarico in esso della centrale. Anzi è questo ultimo che ne ha compromesso l’esistenza.
      Confidiamo che, oltre a quello dei componenti dei Comitati, la Regione attui, come suo dovere, uno stretto controllo con proprio personale in loco nell’intero arco delle 24 ore e chiarisca per quali motivi si sia verificato il citato abbassamento di circa 1 metro del livello del lago di Cavazzo.
 
  Valentino Rabassi per il Comitato difesa e valorizzazione del Lago – Alesso
  Franceschino Barazzutti  per il Comitato Tutela acque del bacino montano del    
  Tagliamento - Tolmezzo  

4 commenti:

  1. Forse all'ultimo momento hanno deciso di lasciare la centrale spenta durante le operazioni di sfangamento? Magari si son anccorti che non sarebbero stati in grado di garantire il solo "effetto cromatico" come promesso...Chiaramente centrale spenta + paratoia aperta = lago che si abbassa

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  2. Sia il Messaggero Veneto (con Gino Grillo) sia il Gazzettino di oggi (con David Zanirato) riferiscono del comunicato dei Comitati sull'abbassamento del livello del Lago. Zanirato sul Gazzettino, in particolare, riferisce anche della risposta di Edipower: "non c'è stata alcuna anomalia e l'esercizio della centrale è rimasto regolare in questi giorni, come del resto si era detto in fase di illustrazione del piano".

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  3. Certamente, aumentare ed abbassare il livello del lago rientra nella normale attività della centrale. Quindi, ovviamente, nessuna anomalia.
    A parer loro.

    Anonimo delle 12.00

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    1. Ancora il 29 ottobre 2010, dunque in tempi "non sospetti" , questo Blog segnalava le oscillazioni "esagerate" del livello del lago verificate al canale Sade. C'è chi, allora, rispose "Si sveaiso nome cumò?". Il problema è dunque antico. Si tratta di vedere se le operazioni di sfangamento a Verzegnis avranno come conseguenza un'accelerazione del fenomeno.

      Chi vuol rileggere l'articolo del 2010, copi questo link sul suo browser:
      http://cjalcor.blogspot.it/2010/10/lago-quis-custodiet-custodes.html

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