Un blog per informare, per ragionare, per confrontarsi su quel che capita ad Alesso e nei dintorni. Ce sucedial, ce si fàsie, ce si podarèssie fâ a Dalés e intal dulintôr? Scuvierzìnlu su chest Blog.
"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons
domenica 31 marzo 2013
"Alesso, un paese che dà rispetto e gioia": gli auguri di Pasqua con le parole di don Giovanni
L'ultimo numero de "La Vita Cattolica" dedica un affettuoso profilo a don Giovanni Deganis, che fu parroco di Alesso dal 1959 al 1966. Giovedì santo, in duomo a Udine, è stato infatti festeggiato per il 65° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Il giornale sottolinea la vivacità intellettuale di questo anziano sacerdote: "DON GIOVANNI DEGANIS, 92 anni, 65 di sacerdozio, alterna la preghiera – «perché devo pur salvare l’anima» – al computer. Scrive in francese, confeziona in questo modo il suo diario. Da giovane, infatti, ha insegnato la lingua di Parigi all’Istituto San Bernardino. «Per fortuna che c’è questo arnese, altrimenti farei troppa fatica a scrivere a mano» ci confida, tra una visita e l’altra dei suoi ex parrocchiani, quelli di Colloredo".
Il giornale elenca poi le tappe dell'attività pastorale di don Giovanni: "appena ordinato prete, è stato in servizio come cappellano prima a Mortegliano, poi a Rivignano («si diceva, all’epoca, cooperatore domestico»), quindi a Dignano e Venzone. «Sono stato parroco per 7 anni ad Alesso. Prima di arrivarci mi avevano descritto quella comunità come rozza e vendicativa. Invece mi sono trovato benissimo. Ho ricevuto ogni forma di rispetto. E soprattutto tanta, davvero tanta gioia». Infine, per 42 anni, parroco a Colloredo".
Ecco, sentir descrivere i Dalessàns come persone di rispetto e capaci di offrire gioia può essere proprio il miglior augurio per questa Pasqua.
Auguri, don Giovanni! Auguri, Dalessàns!
A&D
Naturalmente un augurio sincero per una serena Pasqua si estende a tutti i lettori del Blog, Valdelaghini e non.
sabato 30 marzo 2013
Bordano, Pasqua e Pasquetta con le "Pavees"
Pasqua e Pasquetta. Non solo farfalle nel regno di Bordano
da: Messaggero Veneto, 28 marzo 2013
La Casa delle Farfalle di Bordano, che ha ottenuto il riconoscimento di giardino zoologico e che il prossimo 4 aprile festeggerà il suo decimo anno di attività, resterà eccezionalmente aperta nei giorni di Pasqua e Pasquetta. La stagione 2013 è ufficialmente partita, tra mostre, laboratori, percorsi didattici, workshop fotografici e visite guidate alla scoperta delle meraviglie della natura. Quest’anno i visitatori potranno anche ammirare da vicino e conoscere meglio alcune nuove specie ospitate nella struttura di Bordano: un caimano nano di Cuvier di nome “Coco”, originario dell’Amazzonia, due genette, mammiferi carnivori originari dell’Africa, e una famiglia di Tamarino Edipo, piccole scimmie diffuse nelle foreste della Colombia (gli esemplari sono inseriti in un progetto europeo di conservazione della specie ex-situ). Nelle giornate di Pasqua e Pasquetta la struttura resterà aperta con orario continuato, dalle 9.30 alle 17.30. Per i più piccoli ci saranno tanti giochi gonfiabili e divertenti proposte, tutte gratuite. Sarà anche possibile usufruire del chiosco esterno per pranzare all’aria aperta in tutta tranquillità. Tanti gli eventi in programma per le prossime settimane. Aprirà la stagione “Pianeta Acqua” (7 aprile, 5 maggio e 2 giugno), un’iniziativa per comprendere il ruolo fondamentale dell’acqua nell’anno internazionale della cooperazione nel settore idrico. Dal 20 al 28 aprile, invece, appuntamento con “Amazzonia Blu”. Per un’intera settimana la serra amazzonica sarà invasa da centinaia di farfalle Morpho blu che voleranno tra i visitatori, rendendo ancora più emozionante la visita. Il 12 maggio sarà proposta “Una domenica bestiale”, per conoscere meglio gli animali e le loro abitudini. In programma anche “La Notte delle Farfalle” (8 giugno, 6 luglio e 10 agosto), che permetterà ai visitatori di esplorare le serre tropicali al calar del sole, il “Butterfly safari” (23 giugno), alla ricerca delle farfalle che popolano i boschi di Bordano, “Malesia, Natura e
Sapori d’Oriente” (29 giugno), una serata speciale dedicata alla Malesia, “ButterflyLand, bambini in festa” (14 luglio), evento per i più piccoli, e “A cena con le Farfalle” (24 agosto), per conoscere i profumi e i sapori della foresta tropicale. Chiuderà la stagione “Alien, le specie invasive del Fvg” (1, 8, 15, 22 e 29 settembre), cinque domeniche per scoprire quali sono le specie che, nel nostro territorio, stanno pericolosamente prendendo il sopravvento su quelle autoctone. Sono previsti anche due workshop fotografici, curati dal direttore scientifico, Francesco Barbieri, aperti a tutti coloro che sono interessati alla fotografia naturalistica (18 maggio e 7 settembre). Per tutta la stagione, infine, sarà possibile visitare la nuova mostra “In tutti i sensi – Viaggio nella percezione”, per comprendere il significato naturale dei nostri sensi e scoprire come “sentono” gli altri animali.
venerdì 29 marzo 2013
Pre-voto. I candidati e la Valle del Lago - 5 - L. Dino Temil
La risposta di L. Dino Temil
Continua la raccolta di opinioni sulle problematiche della Valle del Lago da parte dei candidati al Consiglio Regionale: oggi interviene Leonardino "Dino" Temil, candidato di "Italia dei valori". Dino riassume le motivazioni che lo hanno spinto a candidarsi per poi esporre sinteticamente le proprie valutazioni sulle problematiche della Valle del Lago. I lettori, se lo vogliono, possono sempre commentare ed esprimere una valutazione.
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Ho voluto essere inserito nella Circoscrizione di Tolmezzo perché ritengo di avere ancora molto da dire e soprattutto da fare per la Montagna e la Carnia in particolare.
PORTERO’ AVANTI QUESTE TRE PRIORITA’ SE VERRO’ ELETTO CONSIGLIERE REGIONALE:
1) Istituzione della “Zona Franca” per tutta la Montagna Friulana.
2) Salvaguardare e incentivare l’agricoltura e il turismo in Montagna.
3) Valorizzare il patrimonio boschivo della Montagna.
Relativamente ai problemi della Val del Lago:
1) Prima di prospettare elettrodotti di qualsiasi genere, la Regione faccia un reale piano energetico generale.
2) Rivedere il piano di sfruttamento acque proposto da Edipower mettendo al primo posto la salvaguardia dell’ambiente e del territorio seguendo i dettami dello studio eseguito dall’ing. Dino Franzil.
3) Sciogliere Carniacque Spa e ridare ai Comuni di Vallata la gestione integrata dell’acqua finanziandone potenziamento e gestione.
Questo è quello che proporrò se avrò la fiducia degli elettori.
Mandi
Leonardino (Dino) Temil
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giovedì 28 marzo 2013
Pre-voto. I candidati e la Valle del Lago - 4 - Anna Zilli
Le risposte di Anna Zilli
La raccolta di opinioni sulle problematiche della Valle del Lago da parte dei candidati al Consiglio Regionale prosegue con l'intervento di Anna Zilli di Socchieve, candidata di "Cittadini per di Debora Serracchiani presidente". Anna ha scelto di non rispondere analiticamente alle domande poste ma di effettuare un discorso complessivo partendo dalle problematiche della Valle del Lago. I lettori, se lo vogliono, possono sempre commentare ed esprimere una valutazione.
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E’ un piacere essere invitata su questo blog a discutere di temi importanti per il nostro territorio. La doverosa premessa è che – per lavoro e formazione – non sono un’esperta di temi ambientali e non intendo improvvisarmi tale. Ho letto le informazioni che ho reperito sul blog, negli atti dei comuni coinvolti, nella documentazione della Regione ed ho ascoltato chi ne sa più di me per competenza ed esperienza diretta.
Vivo a Socchieve, dove il Lumiei confluisce nel Tagliamento. Ho visto il Tagliamento asciutto per tutta la vita e con piacere ho salutato il ritorno dell’acqua qualche anno fa. Ho visto con dispiacere quelle stesse acque piene di fango, pochi giorni fa: mi è ben chiaro che il profitto dell’impresa non può essere scambiato con un danno ambientale di cui non sappiamo nemmeno la portata.
Non voglio nascondermi dietro le parole e cercherò di essere chiara. Ritengo che non mi sia stato chiesto di prendere posizione sulle problematiche poste (elettrodotto, pompaggio del lago, centraline, utilizzo acque del Ledra) ma di spiegare cosa mi e Vi propongo come candidata del territorio su questi temi. Anche perché la mia personale opinione non interessa a nessuno, mentre quello che intendo fare per e nella collettività sì.
Credo che la cosa peggiore sia non – scegliere. Prendere tempo, attardarsi, tentennare, per cercare di scaricare la decisione su qualcun altro. E sui temi di carattere ambientale la tentazione è sempre questa, oppure dire un “sì” o un “no” a secondo di quanto l’opera mi riguardi da vicino o meno. Visto che abito lontana dal lago, il pompaggio non mi riguarda. Visto che non abito in val But, che passi pure l’elettrodotto. A me, in fin dei conti, dovrebbe interessare solo che nella Val Tagliamento non si faccia l’autostrada… Il ragionamento “NIMBY” (non a casa mia) è deleterio come il “no” a qualsiasi cosa o il “sì” senza condizioni.
Mi sembra che, sino ad oggi, sia mancato un metodo per affrontare questi temi. E cioè che, di volta in volta, si sia deciso con due pesi e due misure, a seconda della “forza” della controparte o dell’ ”allineamento politico” di questo o quel territorio.
È necessario identificare e definire insieme tra i vari portatori di interesse (abitanti, amministrazioni, imprese, famiglie, comitati…) gli obiettivi da raggiungere (vogliamo più posti di lavoro? Turismo ? Un ambiente senza tralicci? Soldi per la collettività? Per farne cosa? e così via). Fissati e condivisi questi, si scelgono insieme gli strumenti di misura (usando statistiche, analisi, studio paesistico, monitoraggio, gis…) di modo che ogni scelta sia verificabile.
Torniamo ad un esempio concreto: sappiamo che tutti i laghi sono “per loro natura” destinati a morire e che i fanghi e le acque troppo fredde della centrale stanno minacciando (per non dire: condannando a morte prematura) il lago di Cavazzo. Non credo che la soluzione sia aspettare ancora né imporre decisioni a chi lì non vive, non lavora, non amministra. Senza rifugiarmi negli slogan, è il tempo delle scelte, non di tirare a campare.
Ringrazio per lo spazio e per il coinvolgimento.
Cordiali saluti
Anna Zilli
CHI SONO
Ho 34 anni, sono Avvocato e Ricercatrice (precaria!) in diritto del lavoro nell’Università di Udine. Sposata con Michele, abitiamo a Socchieve con la nostra bambina di tre anni.
Dal 2009 collaboro con l’Associazione Genitori Val Tagliamento, di cui sono ora Presidente, e realizziamo attività di gioco e sport per bambini e ragazzi.
Non ho esperienza politica né come amministratore, ma conosco i problemi dell’Alto Friuli perché ci vivo dalla nascita: poche possibilità di lavoro, spopolamento, pluriclassi, trasporti scarsi, difficoltà di accesso al sistema – salute. Lavoro a Udine (e spesso anche molto più lontano) ma ho deciso di restare in Carnia e di mettere il mio entusiasmo e le mie competenze al servizio delle persone e del territorio, perché credo che per la Montagna si possa e si debba fare di più e di meglio di quanto fatto sino ad oggi.
Le mie parole-chiave: lavoro, scuola, salute, servizi di prossimità. E perché la vita in montagna non solo sia (faticosamente) possibile, ma sia vita di qualità, credo e mi impegnerò nella diffusione delle tecnologie che consentono di aprirsi al mondo e riceverne i massimi benefici: la “banda larga” deve essere un diritto per tutti e deve servire a sostenere la diffusione della conoscenza, di forme nuove di lavoro (a distanza o telelavoro), la rete dei medici di base, le imprese che ci sono o che potrebbero insediarsi nel territorio. Perché credo che abbiamo il diritto di essere montanari ma senza essere fuori dal mondo.
La mia email è anna.zilli2013@gmail.com
mercoledì 27 marzo 2013
Pre-voto. I candidati e la Valle del Lago - 3 - Severo De Monte
Le risposte di Severo De Monte
La raccolta di opinioni sulle problematiche della Valle del Lago da parte dei candidati al Consiglio Regionale prosegue con l'intervento di Severo De Monte di Artegna, candidato di "Sinistra, ecologia e libertà", gruppo che sostiene la candidatura a Presidente di Debora Serracchiani. I lettori, se lo vogliono, possono sempre commentare ed esprimere una valutazione.
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1) Progetto Edipower e conseguenze per il Lago.
Convinta opposizione al raddoppio della centrale di Somplago: credo che la riqualificazione ambientale del Lago di Cavazzo/Tre Comuni a fini paesaggistici e turistici sia la strada da percorrere, a partire dagli interventi già effettuati da enti pubblici e privati nel corso degli anni.
2) Elettrodotto Wurmlach-Somplago
L’elettrodotto Wurmlach – Somplago va realizzato solo in forma interrata; ritengo che parte dell’energia transitante in esso debba essere ceduta a condizioni agevolate alle comunità locali quale indennizzo.
3) Richiesta di realizzazione di varie Centraline sul torrente Leale e sul canale di uscita del Lago.
Ritengo necessaria la sospensione del rilascio di concessioni di derivazione delle acque ad uso idroelettrico sino alla predisposizione del Piano energetico regionale.
Va data comunque priorità ai progetti presentati da enti pubblici o altri soggetti, che prevedano coinvolgimento e diretti benefici per le popolazioni locali (abbiamo già alcuni esempi!).
4) Ipotesi di utilizzo delle acque in uscita dal Lago per l'irrigazione, come richiesto dal Consorzio Ledra Tagliamento.
Il problema dell’irrigazione esiste, ma va tuttavia affrontato utilizzando le risorse idriche in modo oculato tenendo presente che l’acqua è un “Bene Comune” prezioso, quindi non va sprecato e le scelte colturali devono necessariamente tener conto della disponibilità delle risorse idriche.
Voglio evidenziare, infine, che è necessaria una seria e condivisa programmazione sull’utilizzo del territorio considerando le peculiarità e le fragilità che lo caratterizzano.
Ringrazio per l’ospitalità
Severo De Monte
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martedì 26 marzo 2013
Pre-voto. I candidati e la Valle del Lago - 2 - Saverio Galluccio
La raccolta di opinioni sulle problematiche della Valle del Lago da parte dei candidati al Consiglio Regionale si apre con l'intervento del candidato presidente Saverio Galluccio, del Movimento 5 Stelle che, cortesemente, ha risposto per primo alle domande poste dal Blog. I lettori, se lo vogliono, possono commentare ed esprimere una valutazione.
.......................................
1) Progetto Edipower e conseguenze per il Lago.
Il progetto di Edipower è un folle emblema della nostra società.
Potenziare la centrale di Sompago per portare acqua nel lago di Verzegnis di notte sfruttando i costi dimezzati dell'energia e farla scendere di giorno quando questa costa il doppio, potrebbe sembrare un vantaggioso affare a tutti. Forse per questo alcuni sindaci, allettati dalle promesse (da marinaio) della multinazionale dell'energia hanno detto si. Hanno la memoria corta: anche la SIOT aveva promesso mari e monti e alla fine lascia solo una striscia di centinaia di km sottoposta a servitù eterne ed espropriata a prezzi di deserto ed una stazione di pompaggio, con tutti i rischi che questa comporta (oltre a rumore e scempio), che lascia al comune meno di 700 euro all'anno.
Ma tornando alla centrale. Non si può accettare che di notte servono 1,7 kw - prodotti con le centrali a combustibili fossili o nucleari - per produrre 1 kw di giorno. Quel 1,7 kw di energia inquina e rende poco più della metà. E' una pura speculazione finanziaria che pagano i cittadini con il cip 6 nella bolletta, con l'inquinamento delle centrali produttrici, con gli elettrodotti (compreso quello di Pittini che vorrebbe collegare la Carinzia con Somplago, appunto), e tutti i cittadini del Friuli V.G. - e non solo - che non potranno più bagnarsi a causa del conseguente cambio di livello (fino a 2 metri) che impedirà qualsiasi attività ludica sulle coste del più grande lago della Regione.
Respingiamo in toto il progetto di Edipower: il lago ha già pagato un prezzo troppo alto dal passaggio dell'autostrada e dalla centrale. Ora basta.
2) Elettrodotto Wurmlach-Somplago
Noi non siamo sempre e comunque per il no.
In questo caso, come per l'elettrodotto Terna da Redipuglia a Udine nord, siamo per la soluzione interrata.
Beneinteso se questo resta lontana dalle abitazioni, ovvero se garantisce la salute dei cittadini. E se i proprietari e i comuni attraversati non vengono liquidati con un pugno di lenticchie come succede di solito.
Giova ricordare che questo elettrodotto è di iniziativa privata, nessuna "pubblica utilità" e come più volte ricordato dal comitato che si oppone, l'energia importata non può essere utilizzata dalle fabbriche dei proponenti e deve essere venduta sul mercato. Quindi anche in questo caso è una speculazione finanziaria e come tale deve essere trattata: nessuno sconto a chi vuole speculare sul territorio.
3) Richiesta di realizzazione di varie Centraline sul torrente Leale e sul canale di uscita del Lago
Le centraline sul torrente leale solo se realizzate e gestite dalle amministrazioni comunali che si trovano sempre più in difficoltà economiche e sono tenute a rispettare - il che difficilmente succede con i privati - il minimo deflusso vitale. Basta autorizzazioni a società private che sfruttano le nostre risorse e lasciano solo miserie al territorio.
Per il canale artificiale di uscita dal lago vale sempre il solito discorso. Basta speculazioni: le risorse fondamentali della montagna friulana devono andare ai cittadini rappresentati dai comuni di residenza e non agli speculatori che vengono da chissà dove. Quindi o un accordo con le amministrazioni oppure i proprietari del canale lo lasciano com'è. E i calcoli devono essere affidati a esperti al di sopra di ogni sospetto.
4) Ipotesi di utilizzo delle acque in uscita dal Lago per l'irrigazione, come richiesto dal Consorzio Ledra Tagliamento
L'agricoltura ha bisogno di acqua, questo è indubbio. Ma non si può pensare che l'acqua serva solo per produrre denaro, una vera e propria merce come il petrolio. Eppure sta succedendo quello che accade già da decenni nei paesi arabi produttori di petrolio: poche famiglie si arricchiscono con la risorsa e ai cittadini - che hanno pari diritti - le briciole (o neanche quelle). Perciò cominciamo a domandarci: al territorio che produce l'acqua, che sopporta le conseguenze della infrastrutture, che si è visto privato del proprio patrimonio storico, naturale e di svago, cosa resta? Dobbiamo riequilibrare. Uno vale uno, non uno vale 10 mila.
Grazie mille per avermi contattato.
Saverio Galluccio
.......................................
1) Progetto Edipower e conseguenze per il Lago.
Il progetto di Edipower è un folle emblema della nostra società.
Potenziare la centrale di Sompago per portare acqua nel lago di Verzegnis di notte sfruttando i costi dimezzati dell'energia e farla scendere di giorno quando questa costa il doppio, potrebbe sembrare un vantaggioso affare a tutti. Forse per questo alcuni sindaci, allettati dalle promesse (da marinaio) della multinazionale dell'energia hanno detto si. Hanno la memoria corta: anche la SIOT aveva promesso mari e monti e alla fine lascia solo una striscia di centinaia di km sottoposta a servitù eterne ed espropriata a prezzi di deserto ed una stazione di pompaggio, con tutti i rischi che questa comporta (oltre a rumore e scempio), che lascia al comune meno di 700 euro all'anno.
Ma tornando alla centrale. Non si può accettare che di notte servono 1,7 kw - prodotti con le centrali a combustibili fossili o nucleari - per produrre 1 kw di giorno. Quel 1,7 kw di energia inquina e rende poco più della metà. E' una pura speculazione finanziaria che pagano i cittadini con il cip 6 nella bolletta, con l'inquinamento delle centrali produttrici, con gli elettrodotti (compreso quello di Pittini che vorrebbe collegare la Carinzia con Somplago, appunto), e tutti i cittadini del Friuli V.G. - e non solo - che non potranno più bagnarsi a causa del conseguente cambio di livello (fino a 2 metri) che impedirà qualsiasi attività ludica sulle coste del più grande lago della Regione.
Respingiamo in toto il progetto di Edipower: il lago ha già pagato un prezzo troppo alto dal passaggio dell'autostrada e dalla centrale. Ora basta.
2) Elettrodotto Wurmlach-Somplago
Noi non siamo sempre e comunque per il no.
In questo caso, come per l'elettrodotto Terna da Redipuglia a Udine nord, siamo per la soluzione interrata.
Beneinteso se questo resta lontana dalle abitazioni, ovvero se garantisce la salute dei cittadini. E se i proprietari e i comuni attraversati non vengono liquidati con un pugno di lenticchie come succede di solito.
Giova ricordare che questo elettrodotto è di iniziativa privata, nessuna "pubblica utilità" e come più volte ricordato dal comitato che si oppone, l'energia importata non può essere utilizzata dalle fabbriche dei proponenti e deve essere venduta sul mercato. Quindi anche in questo caso è una speculazione finanziaria e come tale deve essere trattata: nessuno sconto a chi vuole speculare sul territorio.
3) Richiesta di realizzazione di varie Centraline sul torrente Leale e sul canale di uscita del Lago
Le centraline sul torrente leale solo se realizzate e gestite dalle amministrazioni comunali che si trovano sempre più in difficoltà economiche e sono tenute a rispettare - il che difficilmente succede con i privati - il minimo deflusso vitale. Basta autorizzazioni a società private che sfruttano le nostre risorse e lasciano solo miserie al territorio.
Per il canale artificiale di uscita dal lago vale sempre il solito discorso. Basta speculazioni: le risorse fondamentali della montagna friulana devono andare ai cittadini rappresentati dai comuni di residenza e non agli speculatori che vengono da chissà dove. Quindi o un accordo con le amministrazioni oppure i proprietari del canale lo lasciano com'è. E i calcoli devono essere affidati a esperti al di sopra di ogni sospetto.
4) Ipotesi di utilizzo delle acque in uscita dal Lago per l'irrigazione, come richiesto dal Consorzio Ledra Tagliamento
L'agricoltura ha bisogno di acqua, questo è indubbio. Ma non si può pensare che l'acqua serva solo per produrre denaro, una vera e propria merce come il petrolio. Eppure sta succedendo quello che accade già da decenni nei paesi arabi produttori di petrolio: poche famiglie si arricchiscono con la risorsa e ai cittadini - che hanno pari diritti - le briciole (o neanche quelle). Perciò cominciamo a domandarci: al territorio che produce l'acqua, che sopporta le conseguenze della infrastrutture, che si è visto privato del proprio patrimonio storico, naturale e di svago, cosa resta? Dobbiamo riequilibrare. Uno vale uno, non uno vale 10 mila.
Grazie mille per avermi contattato.
Saverio Galluccio
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Pre-voto. I candidati e la Valle del Lago - 1
Da più di tre anni il Blog "Alesso e Dintorni" offre spazi informativi e possibilità di discussione attorno alle problematiche che interessano la Valle del Lago (Comuni di Bordano, Cavazzo e Trasaghis).
Avvicinandosi le elezioni, abbiamo chiesto ai quattro candidati alla presidenza della Regione e ad alcuni dei candidati alla carica di consigliere regionale nella Circoscrizione di Tolmezzo (coloro per i quali è stato possibile reperire un'email o un indirizzo facebook) la disponibilità ad illustrare ai lettori del Blog la loro posizione in merito ai "Problemi aperti" che riguardano il territorio della Valle del Lago, nella consapevolezza che, molto spesso, questa è una delle chiavi primarie che possono far propendere l'elettore per una scelta oppure per un'altra.
In modo particolare abbiamo chiesto il parere dei candidati sulle seguenti tematiche:
1) Progetto Edipower e conseguenze per il Lago. Edipower ha presentato un progetto per il raddoppio della centrale idroelettrica di Somplago che è stato accolto in modalità assai contrastanti, soprattutto per il timore di conseguenze ambientali sul Lago di Cavazzo/Tre Comuni.
2) Elettrodotto Wurmlach-Somplago, soprattutto in relazione alla discussione se farlo aereo o interrato.
3) Richiesta di realizzazione di varie Centraline sul torrente Leale e sul canale di uscita del Lago
4) Ipotesi di utilizzo delle acque in uscita dal Lago per l'irrigazione, come richiesto dal Consorzio Ledra Tagliamento
Alcune risposte sono già pervenute; va da sé che l'invito a offrire un contributo si estende anche a quei candidati che, pur non essendo stati raggiunti direttamente da un invito, ne venissero a conoscenza e fossero disponibili a intervenire nella discussione. Quanto arrivato al Blog verrà pubblicato integralmente (naturalmente lasciando poi ai lettori la possibilità di commentare, ricordando comunque che la filosofia del Blog è quella di accettare commenti espressi "cun creance e sintiment", esprimendo cioè anche dissenso, ma in maniera civile e senza offese personali).
Pensiamo si tratti di una iniziativa interessante e probabilmente nuova, capace di offrire ai cittadini e agli elettori della Valle del Lago la possibilità di valutare la percezione del territorio a livello politico-amministrativo. Continuate dunque a seguirci….
Il Blog "Alesso e Dintorni"
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lunedì 25 marzo 2013
Riprendono le immersioni subacquee nel Lago? (2)
Dopo il sito "Alto Friuli", anche il MV ha dato notizia della prossima ripresa di esperienze di esplorazione subacquea nel Lago, all'interno del progetto "Gemona città dello sport e del benstare".
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Trasaghis: anche i sub entrano nel progetto della Città dello Sport
di Piero Cargnelutti
Accanto alla vela, ora una nuova attività sportiva collegata alle acque si aggiunge al progetto Città dello sport. Si tratta del sub, pratica sportiva che certamente qualche possibilità di sviluppo potrà trovarla nelle acque della Val del Lago. E’ delle ultime settimane l’adesione al progetto da parte dell’associazione Dive Team, un gruppo di appassionati di immersioni subacquee che ha pensato bene di unirsi ai tanti sport particolari che rientrano nella Città dello sport. «Per il momento – spiega Marco Neopensi di Dive Team – avvieremo la formazione dei più giovani grazie alla collaborazione con le piscine di Gemona e Buja, poi in futuro speriamo sia possibile sviluppare delle aree attrezzate sul territorio in modo che chi vuole praticare questa attività abbia anche la possibilità di trovare dei servizi così come capita oggi in molte località della Croazia». I sub di Dive Team già da tempo realizzano immersioni anche all’estero e a chi vorrà cimentarsi in questo sport propongono la pratica dell’hogarthian, un sistema moderno di immersione che permette di non creare alcun impatto sulle peculiarità dei fondali».
(Messaggero Veneto, 24 marzo 2013)
domenica 24 marzo 2013
Siglato a Bordano l'accordo di rete per la prevenzione del disagio giovanile
Servizi sociali, seguiti 214 ragazzi
Bordano: firmato il protocollo d’intesa del progetto che riguarda tutto il distretto
BORDANO. Sono stati 214 nel 2011 i minori presi in carico dal Servizio sociale dei Comuni del distretto Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale dell’Ass3. Si tratta del 4,4% del totale della popolazione under 18, pari a 4.822 tra ragazzi e ragazze.
I dati sono stati presentati in sala consiliare, in occasione della firma del protocollo di intesa della rete “B*sogno d'esserci” avviata nel 2010: secondo quanto presentato da Flavio Schiava del dipartimento di prevenzione dell'Ass3, le problematiche più frequenti fra i giovani sono il disagio del ciclo evolutivo e psicologico (27%) e le difficoltà connesse alle competenze del ruolo genitoriale (25,1%). Il 9,3% rivela problemi collegati alla precarietà economica e il 5,6% difficoltà nei risultati scolastici.
Le difficoltà dei minori riflettono le problematiche dell’utenza adulta che sono precarietà economica (35,8%), difficoltà del ruolo genitoriale (14,8%), instabilità lavorativa (6,5%), problematiche psicologiche familiari (5,7%). Proprio per venire incontro alle esigenze di oggi dei giovani è stata avviata “B*sogno d'esserci” che coinvolge servizi sociali, Comuni, e tutte le scuole del gemonese che giovedì hanno formalizzato ufficialmente la rete.
«Le nostre azioni – ha detto Ilaria Roncastri, del servizio sociale dei Comuni – intendono rispondere a bisogni dei giovani rilevati dagli operatori e “percepiti” dall’intera comunità adulta ad esempio la scarsità di contesti e opportunità di incontro e socializzazione, la carenza di agenzie educative per il tempo libero, l’isolamento sociale, il consumo precoce di alcool e fumo, la tendenza crescente al gioco d’azzardo anche tra i giovanissimi e il rapporto complesso con le nuove tecnologie». La rete ha già avviato gruppi di lavoro con i giovani.
Tra le prossime iniziative, l'incontro con don Luigi Ciotti il 5 aprile all'Isis d'Aronco, che sarà propedeutico ad un viaggio di volontariato a Palermo a luglio
Piero Cargnelutti
da: Messaggero Veneto, 23 marzo 2013
Una delle iniziative della rete: la consegna della Costituzione ai diciottenni |
sabato 23 marzo 2013
Modelvela, oggi e domani regata sul Lago
Regata internazionale con la Nautilago
E' cominciata ieri sul Lago dei Tre Comuni la 7ª Regata internazionale Friuli Venezia Giulia- Europa Cup/Alpe Adria Cup (classe E-Metro e classe M-Marblehead), organizzata dall’associazione Nautilago.
La manifestazione continuerà anche oggi per concludersi domenica. Vi parteciperanno una trentina di imbarcazioni provenienti da tutte le regioni del centro-nord Italia, da Republica Ceca, Russia e Austria. Per la Nautilago gareggerà la squadra completa capitanata da Roberto Zanasi. pluricampione nazionale di modelvela.
La Lega Navimodellistica sportiva ( Modelvela Italia ) ha sede a Genova ed è riconosciuta quale unico ente per la vela Rc della Federazione italiana vela e dal Coni ed è affiliata alla Isaf (International sailing federation ). La Lega gestisce numerose classi riconosciute a livello nazionale e internazionale, la classe regina è da lungo tempo la “Marblehead”. Il modello è radiocomandato per gestire le varie manovre, ma sfrutta la forza del vento come una qualsiasi barca a vela ed è da molti anni la barca più diffusa a livello mondiale. (p.c.)
da: Messaggero Veneto, 23 marzo 2013, rid. e ad.
Per informazioni:
www.nautilago.com
Vedi anche:
http://comitat-friul.blogspot.
venerdì 22 marzo 2013
Paltans. Il fango di Sauris, il fango di Somplago (7)
Finora era solo uno spauracchio. Ora l'Ente Tutela Pesca lo mette nero su bianco. Dopo Sauris, le operazioni di sfangamento potrebbero interessare il lago di Verzegnis. E dove finirebbero i fanghi di Verzegnis? Non certo a "Cavazzo Carnico" ma ... nel LAGO DI CAVAZZO/TRE COMUNI. Un primo segnale d'allarme era stato lanciato dai Comitati. E' il caso di mantenere viva l'attenzione e pretendere l'istituzione preventiva di tavoli di confronto. Sauris insegni.
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«Ora facciamo del Lumiei un caso di studio»
Messaggero Veneto, 21 marzo 2013
SAURIS L’Ente Tutela Pesca del Fvg avanza le sue richieste per il ripristino ambientale dopo lo svaso della diga e chiede di fare, in questo senso, del Lumiei un modello ed un caso di studio. Chiede verifiche di trasporto solido per capire quanto e dove è il limo nei corsi d’acqua e se sono necessari rilasci d’acqua anche dal lago di Verzegnis. Per prima cosa l’Etp chiede siano raccolti in un’unica relazione tutti «i dati dei monitoraggi ante opera ed in corso d’opera,in merito alla caratterizzazione biologica dell’ambiente acquatico e al monitoraggio della fauna»,ma anche una «modellazione numerica del bacino del Lumiei e del Tagliamento, con ricostruzione accurata degli eventi che hanno determinato l’eccesso di portata e di trasporto solido, localizzazione e caratterizzazione dei sedimenti». Ciò consentirà di gestire le operazioni per il controllo del trasporto solido sul Tagliamento, tra la confluenza del Lumiei e quella del But, nonché della torbidità sul Tagliamento a valle del But. Per l’Etp va anche aggiornato il progetto di monitoraggio, con step oltre i 24 mesi dalla fine dello svaso e fino a completamento delle operazioni di ripristino, sia sul Lumiei che nei due punti di monitoraggio chimico-fisico ed ecologico aggiuntivi, individuati sul Tagliamento a Verzegnis e Cavazzo Carnico.Sul controllo del trasporto solido «per la salvaguardia del Tagliamento a valle della confluenza con il But, è necessario operare in modo da garantire concentrazioni di solidi sospesi compatibili con quelle delle fasi di piena naturale e per durate confrontabili a quelle delle piene stesse, sino a ripristino delle condizioni ante opera». L’Etp chiede un monitoraggio in più punti, limiti temporali agli intervalli di campionamento, la consultabilità dei dati via web e limiti alle concentrazioni di solidi sospesi. Quanto al ripristino dell’ambiente acquatico l’Etp chiede un’accurata pianificazione step by step con ripristino dell’habitat fisico, ricolonizzazione da parte del fitobenthos, ricarica del materiale organico grossolano tipico dei torrenti montani, ricolonizzazione da parte dei macroinvertebrati bentonici e da parte della fauna ittica con immissione di giovanili. L’Etp valuta come effetti di compensazione il ripopolamento con specie autoctone del Lumiei, l’aumento significativo della densità della fauna ittica nel lago, «per dare giusta soddisfazione ai pescatori sportivi e migliorare la fruizione turistica del lago»,l’impegno a mantenere la continuità idraulica su un tratto significativo del Lumiei e l’eventuale impiego del limo e della sabbia depositati per superfici agricole e forestali.
Tanja Ariis
giovedì 21 marzo 2013
"A Bordano c'è un caimano, ia ia oooo"
Un caimano in Friuli
A Bordano Coco, questo il suo nome, è diventato la mascotte della Casa delle farfalle
E’ appena arrivato ed è già diventato la mascotte della Casa delle Farfalle di Bordano, che ha riaperto recentemente dopo la chiusura invernale. Grandi e piccini fanno la fila per osservarlo dal vivo e i responsabili della struttura lo coprono di attenzioni.
E’ Coco, un magnifico esemplare di caimano nano di Cuvier (Paleosuchus palpebrosus), originario dell’Amazzonia, il protagonista indiscusso della stagione 2013. “Si tratta di una specie poco conosciuta e adatta a convivere con le nostre farfalle – spiega il direttore scientifico, Francesco Barbieri - Le sue piccole dimensioni (non supera il metro e mezzo) e il suo adattamento tropicale ben si sposano con la nostra serra amazzonica in cui è stato realizzato un laghetto riscaldato pensato appositamente per lui.
Coco arricchisce il nostro percorso didattico, dandoci l’opportunità di rappresentare i grandi predatori, l’evoluzione dei vertebrati e le avvincenti strategie di questo gruppo di rettili”. Il caimano nano è la specie più piccola di coccodrillo.
Si tratta di un rettile arcaico: le origini dei coccodrilli risalgono ad oltre 200 milioni di anni fa.
“Oggi – aggiunge Barbieri - si ritiene che i coccodrilli siano strettamente imparentati con gli uccelli. Tra i vari caratteri che accomunano i coccodrilli ai volatili c’è l’abitudine di questo grandi rettili di costruire un nido per proteggere le uova. La femmina, inoltre, normalmente accudisce i piccoli durante i primi giorni di vita.
Una curiosità che riguarda il nostro caimano e gli altri coccodrilli è la determinazione del sesso che dipende dalla temperatura. Le uova più fredde daranno origine a femmine mentre le più calde saranno maschi. Il caimano nano è un predatore, si nutre principalmente di pesci e, viste le ridotte dimensioni, non è considerato pericoloso per l’uomo”.
Oltre a Coco, la Casa delle Farfalle ospita anche, da quest’anno, due genette (nate in cattività), mammiferi carnivori originari dell’Africa, e una famiglia di Tamarino Edipo, piccole scimmie diffuse nelle foreste della Colombia.
Gli esemplari provengono dal parco Natura Viva di Verona che li ha accolti dopo essere stati dimessi da un centro di ricerca biomedica. Sono inseriti in un progetto europeo di conservazione della specie ex-situ.
Da: Il Friuli, 20 marzo 2013
mercoledì 20 marzo 2013
Riprendono le immersioni subacquee nel Lago?
Si è molto parlato, ultimamente, delle esperienze subacquee degli anni '70 con l'Operazione Atlantide nel Lago. Ma anche oggi il Lago torna a essere oggetto di interesse per chi si appassiona all'esplorazione del mondo subacqueo. Lo prevede espressamente il progetto intercomunale "Gemona città dello sport e del benstare".
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(da: http://altofriuli.com/dai-comuni/gemona--dive-team-per-scoprire-il-mondo-sommerso-.htm)
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GEMONA: DIVE TEAM per scoprire il mondo sommerso:
Una new Entry nel mondo di "Gemona Città dello Sport e del Benstare"
Si tratta di un percorso più impegnativo rispetto a quello normalmente praticato, ma sicuramente più performante, sicuro, confortevole e divertente mettendo in primo piano il rigoroso rispetto per la natura e i biotopi fluviali e lacustri della zona.
SITI NATURALI- Lago dei Tre Comuni- Lago di Cornino (solo nel periodo di allestimento del Presepe Subacqueo del lago di Cornino)
SITI ARTIFICIALI- Piscina di Gemona del Friuli (contattare l’associazione DIVE TEAM per informazioni)
- Piscina di Buia (contattare l’associazione DIVE TEAM per informazioni)
l crescente numero di interessati ed appassionati per le immersioni subacquee, afferma il desiderio di scoprire le meraviglie del mondo sommerso, anche in una zona come la nostra che grazie ala presenza di siti naturali ed artificiali offre ampie possibilità di avvicinamento a questo sport.
L’obiettivo principale della presenza nel progetto Gemona Città dello Sport e del Benstare di questo sport, è quello di diffondere una cultura subacquea sicura, moderna, innovativa, dove al vertice delle priorità si pone la preparazione, nella prospettiva di formare una nuova generazione di subacquei, educati in accordo al sistema UTD DIR/hogarthian.Si tratta di un percorso più impegnativo rispetto a quello normalmente praticato, ma sicuramente più performante, sicuro, confortevole e divertente mettendo in primo piano il rigoroso rispetto per la natura e i biotopi fluviali e lacustri della zona.
SITI NATURALI- Lago dei Tre Comuni- Lago di Cornino (solo nel periodo di allestimento del Presepe Subacqueo del lago di Cornino)
SITI ARTIFICIALI- Piscina di Gemona del Friuli (contattare l’associazione DIVE TEAM per informazioni)
- Piscina di Buia (contattare l’associazione DIVE TEAM per informazioni)
(da: http://altofriuli.com/dai-comuni/gemona--dive-team-per-scoprire-il-mondo-sommerso-.htm)
martedì 19 marzo 2013
Al voto, al voto! I nomi che troveremo sulla scheda
Scaduto il termine per la presentazione delle liste, ecco i nomi che compariranno sulla scheda per le prossime elezioni regionali del 21 e 22 aprile. Sarà interessante verificare se le tematiche "locali" della Val del Lago (in primis quelle ricordate nel post di ieri, raddoppio della centrale ed elettrodotto) andranno a incidere nelle scelte dell'elettorato. E' probabile che, di ciò, se ne discuta anche nelle settimane di campagna elettorale.
Candidato presidente: RENZO TONDO
LEGA NORD
1) STEFANO MAZZOLINI UDINE 31/10/1971
2) BARBARA ZILLI SAN DANIELE DEL FRIULI 28/01/1978
3) FEDERICO QUAGLIA TOLMEZZO 26/03/1979
POPOLO DELLA LIBERTA’:
1) FRANCESCA COMELLO UDINE 30/04/1969
2) LUIGI CACITTI TOLMEZZO 03/03/1965
3) SILVIA MARIA PEZZETTA GEMONA DEL FRIULI 18/05/1964
PENSIONATI:
1) ALBERTO PICCOTTINI TOLMEZZO 08/04/1948
2) ENRICA AVIAN AIELLO DEL FRIULI 09/07/1948
3) ALBANO CONCHIONE PALMANOVA 27/07/1950
UNIONE DI CENTRO:
1) FLAVIO SCARSINI TOLMEZZO 09/05/1962
2) SARA DEL NEGRO TOLMEZZO 15/08/1984
3) FRANCESCO PASCOLINI ROMA 19/09/1964
AUTONOMIA RESPONSABILE:
1) ROBERTO REVELANT ZURIGO (SVIZZERA) 21/11/1978
2) SARA TOLAZZI TOLMEZZO 05/11/1979
3) STEFANO LUCCHINI TOLMEZZO 15/01/1966
LA DESTRA:
1) FRANCO BARITUSSIO TARVISIO 03/03/1961
2) IDA COPETTI OSOPPO 12/06/1953
3) MARCELLO GIULIATTINI TOLMEZZO 23/12/1968
Candidato Presidente: DEBORA SERRACCHIANI
SLOVENSKA SKUPNOST:
1) ANNA WEDAM GEMONA DEL FRIULI 25/07/1965
2) IGOR GABROVEC MONFALCONE 03/02/1972
3) KATJA DOLHAR TRIESTE 03/02/1967
CITTADINI PER DEBORA SERRACCHIANI PRESIDENTE:
1) CHIARA FASOLINO UDINE 26/11/1975
2) DARIO DE ALTI TOLMEZZO 09/10/1961
3) ANNA ZILLI SAN DANIELE DEL FRIULI 26/04/1978
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’:
1) SEVERO DE MONTE ARTEGNA 19/07/1951
2) CRISTINA SELENATI SUTRIO 27/05/1958
3) FABIO TROIERO GEMONA DEL FRIULI 04/11/1963
ITALIA DEI VALORI – LISTA DI PIETRO:
1) LETIZIA CIALLI ROMA 09/01/1968
2) ANGELO DONDONI TOLMEZZO 03/08/1981
3) LEONARDINO (DINO) TEMIL LIGOSULLO 11/03/1956
PARTITO DEMOCRATICO:
1) MARTINA ANDENNA GEMONA DEL FRIULI 12/06/1987
2) ENZO MARSILIO SUTRIO 25/12/1959
3) MASSIMO PERESSON ARTA TERME 27/11/1960
Candidato presidente SAVERIO GALLUCCIO:
MOVIMENTO 5 STELLE:
1) AULO CIMENTI TOLMEZZO 08/09/1977
2) ILDE DOMENICHINI CASTELLEONE 09/11/1954
3) MICHELE LISCO UDINE 11/06/1956
Candidato presidente: FRANCO BANDELLI
UN’ALTRA REGIONE:
1) FRANCO D’ORLANDO TOLMEZZO 05/09/1946
2) ANDREA FABRIS UDINE 21/06/1971
3) LUCIA ZACCARIA GORIZIA 17/12/1958
Candidato presidente MARINO ANDOLINA
Lista (“sinistra”) non presentata per la circoscrizione di Tolmezzo
Candidato presidente: RENZO TONDO
LEGA NORD
1) STEFANO MAZZOLINI UDINE 31/10/1971
2) BARBARA ZILLI SAN DANIELE DEL FRIULI 28/01/1978
3) FEDERICO QUAGLIA TOLMEZZO 26/03/1979
POPOLO DELLA LIBERTA’:
1) FRANCESCA COMELLO UDINE 30/04/1969
2) LUIGI CACITTI TOLMEZZO 03/03/1965
3) SILVIA MARIA PEZZETTA GEMONA DEL FRIULI 18/05/1964
PENSIONATI:
1) ALBERTO PICCOTTINI TOLMEZZO 08/04/1948
2) ENRICA AVIAN AIELLO DEL FRIULI 09/07/1948
3) ALBANO CONCHIONE PALMANOVA 27/07/1950
UNIONE DI CENTRO:
1) FLAVIO SCARSINI TOLMEZZO 09/05/1962
2) SARA DEL NEGRO TOLMEZZO 15/08/1984
3) FRANCESCO PASCOLINI ROMA 19/09/1964
AUTONOMIA RESPONSABILE:
1) ROBERTO REVELANT ZURIGO (SVIZZERA) 21/11/1978
2) SARA TOLAZZI TOLMEZZO 05/11/1979
3) STEFANO LUCCHINI TOLMEZZO 15/01/1966
LA DESTRA:
1) FRANCO BARITUSSIO TARVISIO 03/03/1961
2) IDA COPETTI OSOPPO 12/06/1953
3) MARCELLO GIULIATTINI TOLMEZZO 23/12/1968
Candidato Presidente: DEBORA SERRACCHIANI
SLOVENSKA SKUPNOST:
1) ANNA WEDAM GEMONA DEL FRIULI 25/07/1965
2) IGOR GABROVEC MONFALCONE 03/02/1972
3) KATJA DOLHAR TRIESTE 03/02/1967
CITTADINI PER DEBORA SERRACCHIANI PRESIDENTE:
1) CHIARA FASOLINO UDINE 26/11/1975
2) DARIO DE ALTI TOLMEZZO 09/10/1961
3) ANNA ZILLI SAN DANIELE DEL FRIULI 26/04/1978
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’:
1) SEVERO DE MONTE ARTEGNA 19/07/1951
2) CRISTINA SELENATI SUTRIO 27/05/1958
3) FABIO TROIERO GEMONA DEL FRIULI 04/11/1963
ITALIA DEI VALORI – LISTA DI PIETRO:
1) LETIZIA CIALLI ROMA 09/01/1968
2) ANGELO DONDONI TOLMEZZO 03/08/1981
3) LEONARDINO (DINO) TEMIL LIGOSULLO 11/03/1956
PARTITO DEMOCRATICO:
1) MARTINA ANDENNA GEMONA DEL FRIULI 12/06/1987
2) ENZO MARSILIO SUTRIO 25/12/1959
3) MASSIMO PERESSON ARTA TERME 27/11/1960
Candidato presidente SAVERIO GALLUCCIO:
MOVIMENTO 5 STELLE:
1) AULO CIMENTI TOLMEZZO 08/09/1977
2) ILDE DOMENICHINI CASTELLEONE 09/11/1954
3) MICHELE LISCO UDINE 11/06/1956
Candidato presidente: FRANCO BANDELLI
UN’ALTRA REGIONE:
1) FRANCO D’ORLANDO TOLMEZZO 05/09/1946
2) ANDREA FABRIS UDINE 21/06/1971
3) LUCIA ZACCARIA GORIZIA 17/12/1958
Candidato presidente MARINO ANDOLINA
Lista (“sinistra”) non presentata per la circoscrizione di Tolmezzo
lunedì 18 marzo 2013
Centrale di Somplago, elettrodotto, autostrada: il parere del WWF
L'ultimo numero de "Il Friuli" (il n. 10 del 15 marzo) ospita un servizio di Hubert Londero intitolato "Quel 'braccio di ferro' che congela il cantiere" dedicato ai tanti "problemi aperti" relativi alla costruzione di infrastrutture contro cui si è avuto un pronunciamento da parte di associazioni e comitati locali.
Fra la decina di casi citati, alcuni riguardano argomenti spesso affrontati anche dal Blog. Nell'articolo de "Il Friuli" viene raccolta l'opinione del presidente regionale del WWF, Pizzutti.
Sul raddoppio della centrale di Somplago, Pizzutti afferma che esso ha una "natura squisitamente economica", di "grande impatto sull'ambiente" capace di dare "il colpo di grazia" alla fauna del Lago e provocare "danni al turismo".
A proposito dell'elettrodotto Wurmlach-Somplago, il WWF segnala i tanti soggetti che "stanno andando in ordine sparso", mentre sarebbe più opportuno "migliorare l'esistente, magari interrando le linee su parti del territorio già antropizzate".
L'autostrada Cimpello-Gemona, infine, viene definita una infrastruttura "inutile" e "devastante per l'ambiente".
domenica 17 marzo 2013
If... Se la Regione avesse acquistato la centrale di Somplago
Il MV di ieri ha pubblicato una lettera che riapre la mai sopita discussione sul fatto che sarebbe stato a suo tempo possibile l'acquisto della centrale di Somplago da parte della Regione, in alternativa ad Edipower e alle società partecipate che ne detengono quote societarie.
Centrali elettriche. Una decisione sbagliata
Messaggero Veneto, 16 marzo 2013
Sembrerebbe che in Friuli Venezia Giulia il 25% della produzione di energia elettrica sia di tipo idroelettrico, di cui più della metà (15%) prodotta in Carnia. Da pochi mesi le centrali di Somplago e di Luincis sono di proprietà Edipower (società municipalizzata milanese e bresciana che fa capo ad A2A). Questo significa che i profitti (e non sono pochi dato che com’è noto le centrali idroelettriche, se sono ben gestite, sono più redditizie di quelle termoelettriche) vanno fuori regione. Pare che, quando anni addietro l’Enel mise in vendita le centrali di Somplago e di Luincis, il presidente della nostra regione Tondo inspiegabilmente si rifiutò di acquistarle. Con un po’ di buona volontà e avvedutezza, all’epoca sarebbe stato possibile formare una cooperativa di soli carnici sostenuta dalla regione e dai nostri imprenditori (tenendo presente che in Secab - Alto But, per esempio, e non solo, ci sono le competenze per una buona gestione di questa tipologia di impianti) per acquistare dette centrali, ma non si fece nulla. Così i carnici continuano a investire in Bot, Cct e buoni fruttiferi postali mentre l’investimento in centrali idroelettriche sarebbe stato più redditizio e più sicuro.
Dino Gottardis, Ovaro
Centrali elettriche. Una decisione sbagliata
Messaggero Veneto, 16 marzo 2013
Sembrerebbe che in Friuli Venezia Giulia il 25% della produzione di energia elettrica sia di tipo idroelettrico, di cui più della metà (15%) prodotta in Carnia. Da pochi mesi le centrali di Somplago e di Luincis sono di proprietà Edipower (società municipalizzata milanese e bresciana che fa capo ad A2A). Questo significa che i profitti (e non sono pochi dato che com’è noto le centrali idroelettriche, se sono ben gestite, sono più redditizie di quelle termoelettriche) vanno fuori regione. Pare che, quando anni addietro l’Enel mise in vendita le centrali di Somplago e di Luincis, il presidente della nostra regione Tondo inspiegabilmente si rifiutò di acquistarle. Con un po’ di buona volontà e avvedutezza, all’epoca sarebbe stato possibile formare una cooperativa di soli carnici sostenuta dalla regione e dai nostri imprenditori (tenendo presente che in Secab - Alto But, per esempio, e non solo, ci sono le competenze per una buona gestione di questa tipologia di impianti) per acquistare dette centrali, ma non si fece nulla. Così i carnici continuano a investire in Bot, Cct e buoni fruttiferi postali mentre l’investimento in centrali idroelettriche sarebbe stato più redditizio e più sicuro.
Dino Gottardis, Ovaro
sabato 16 marzo 2013
Tutela del friulano: una "cazzata" o un impegno sacrosanto?
Remo Brunetti di Cjavaç è noto anche ai lettori del Blog per il suo impegno nella difesa del territorio e della lingua friulana. Una sua riflessione, nata dopo la singolare esternazione del presidente Tondo che ha definito la tutela del friulano "una cazzata", già pubblicata da altri organi di informazione, è stata pubblicata oggi dal Messaggero Veneto ricevendo anche una risposta piccata da parte dell'ex direttore Sergio Gervasutti.
Chi vuole, può intervenire sul Blog a proposito del discorso generale o delle singole affermazioni.
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Chi vuole, può intervenire sul Blog a proposito del discorso generale o delle singole affermazioni.
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LA LETTERA DEL GIORNO
Friulano: meno animosità nella tutela
Se per il signor Renzo Tondo “è sciocco tutelare il friulano”, sono sciocchi anche coloro che per questa tutela si sono battuti e si battono. Ma sciocco fu allora anche il Parlamento italiano che con la legge 482 del 1999 definì noi friulani minoranza linguistica storica. Sciocchi furono anche i padri costituenti che nel 1947 vollero, con l’art.6 della Costituzione impegnare tutta la Repubblica alla tutela delle minoranze linguistiche. Sciocchi furono pure i consiglieri regionali che negli anni Novanta fissarono per legge la normalizzazione di questa lingua, approvando la prima legge di tutela regionale. Sciocchi furono anche i consiglieri regionali della passata amministrazione, che nel 2007 approvarono la legge 29 sulla tutela e la promozione del friulano. E se questa è stata una cazzata, per usare le parole del signor Tondo, fecero una cazzata anche i componenti della congregazione per il culto divino, che nel 2001 riconobbero a questa nostra lingua il grado di lingua liturgica. E naturalmente sono sciocchi tutti coloro che prendono sul serio le leggi dello Stato, come quei genitori che hanno deciso di avvalersi dell’insegnamento del friulano. E se ora di fronte alle numerose e indignate rimostranze il signor Renzo Tondo di Tolmezzo dice che la sua è stata una semplice battuta, è doveroso ricordare a tutti che questo è invece il suo autentico pensiero. Infatti nel 2008, a San Daniele, davanti ai suoi sostenitori, egli si espresse proprio su questo tema dicendo di non credere nella tutela delle minoranze linguistiche e di non credere nelle autonomie speciali. Come ha potuto una persona così assumere la carica di presidente di una regione a statuto speciale, la cui specialità si fonda essenzialmente sulla presenza di minoranze linguistiche sul proprio territorio? Forse perchè siamo stati così sciocchi da votare lui e i suoi degni compari? Del resto il signor Renzo Tondo di Tolmezzo sa benissimo che il dibattito sulla tutela delle minoranze è chiuso e che alla sua amministrazione spettava solo di mettere in pratica quanto prescritto dalle leggi. Questo purtroppo è avvenuto solo in minima parte, e anzi l’amministrazione Tondo sarà ricordata per i suoi atteggiamenti persecutori nei confronti della minoranza linguistica friulana. E se questo politico di lungo corso ha voluto fare una tale cosciente provocazione, probabilmente è stato solo per tentare di sviare gli elettori dai gravi errori ed omissioni della sua amministrazione.
Remo Brunetti
Cavazzo Carnico
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La risposta di Gervasutti
Egregio signor Brunetti, nella sua sfilza di sciocchi che popolano la nostra regione ha dimenticato un nome: il mio. Come credenziali per entrare a far parte del club posso fornire testimonianze del mio appassionato interesse per la lingua friulana, ma evito di farlo, perché si legge chiaramente nel suo scritto che nel mirino c’è un’altra persona: il governatore Renzo Tondo. Consenta dunque a un semplice “appassionato” senza vincoli politici di ritenere eccessivo il suo sarcasmo su un argomento importante, che merita valutazioni meno animose e all’occorrenza più costruttive. Non ho alcun motivo per addebitare a Tondo atteggiamenti e azioni in contrasto con la tutela e la valorizzazione della lingua che abitualmente parla, né mi rifiuto di prendere atto delle sue precisazioni in merito alla querelle sorta recentemente sull’argomento (al limite, posso pensare che frequentando Berlusconi abbia imparato bene l’utilizzo dell’altrui presunta incomprensione). In ogni caso, non condivido la sentenza secondo cui «l’amministrazione Tondo sarà ricordata per i suoi atteggiamenti persecutori nei confronti della minoranza linguistica friulana». Il club degli sciocchi spero lasci libertà di voto ai suoi soci.
(Messaggero Veneto, 16 marzo 2013)
Quel che si muove a ... Bordan. Domenica riapre la casa delle farfalle (2)
Casa delle farfalle: dieci anni d’attività e ci sarà gran festa
da: Messaggero Veneto, 15 marzo 2013
Conto alla rovescia per l’apertura stagionale de “La Casa delle Farfalle di Bordano”, angolo di natura esotica con piante ed animali che ha recentemente meritato il riconoscimento di giardino zoologico, ed il prossimo 4 aprile festeggia il suo decimo anno di attività. Tante le novità. Tra mostre, laboratori, percorsi didattici, workshop fotografici e visite guidate alla scoperta delle meraviglie della natura, quest’anno i visitatori potranno anche ammirare da vicino e conoscere meglio alcune nuove specie ospitate nella struttura di Bordano: due genette (nate in cattività), mammiferi carnivori originari dell’Africa, e una famiglia di Tamarino Imperatore, piccole scimmie diffuse nelle foreste della Colombia (gli esemplari provengono dal parco Natura Viva di Verona che li ha accolti dopo essere stati dimessi da un centro di ricerca biomedica. Sono inseriti in un progetto europeo di conservazione della specie ex-situ).
Apertura ufficiale domenica 17 ma già sabato, a partire dalle 11, cerimonia di inaugurazione con un testimonial d’eccezione: Vincenzo Venuto, biologo, divulgatore scientifico e conduttore del fortunato programma Missione Natura su La7. Francesco Barbieri, direttore scientifico della struttura e presidente della Cooperativa Pavees, spiega: «Per il 2013 ci siamo posti l’obiettivo di superare i cinquantamila mila visitatori. Per questo abbiamo progettato una serie di eventi e percorsi scientificamente rigorosi. Tra le novità un’installazione ad infrasuoni, che riproduce le onde ad alta energia usate dagli elefanti, per comunicare tra loro anche a molte miglia di distanza». La prima iniziativa extra sarà “Pianeta Acqua” (7 aprile, 5 maggio e 2 giugno), per comprendere il ruolo fondamentale dell’acqua nell’anno internazionale della cooperazione nel settore idrico. Dal 20 al 28 aprile, appuntamento con Amazzonia Blu. Per un’intera settimana la “serra amazzonica” sarà invasa da centinaia di farfalle “Morpho blu” che voleranno tra i visitatori. Il 12 maggio “Una domenica bestiale”, per conoscere meglio gli animali e le loro abitudini. In programma anche La Notte delle Farfalle (8 giugno, 6 luglio e 10 agosto), che permetterà ai visitatori di esplorare le serre tropicali al calar del sole, il Butterfly safari (23 giugno), Malesia, Natura e Sapori d’Oriente (29 giugno), una serata speciale dedicata alla Malesia, ButterflyLand, bambini in festa (14 luglio), per i più piccoli, e A cena con le Farfalle (24 agosto), per conoscere i profumi e i sapori della foresta tropicale. Chiuderà la stagione Alien, le specie invasive del Fvg (1, 8, 15, 22 e 29 settembre), quattro domeniche per scoprire quali sono le specie che, nel nostro territorio, stanno prendendo il sopravvento su quelle autoctone. Due i workshop fotografici, curati da Francesco Barbieri, (18 maggio e 7 settembre). Per tutta la stagione, infine, sarà possibile visitare la nuova mostra “In tutti i sensi – Viaggio nella percezione”.
Fabiana Dallavalle
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venerdì 15 marzo 2013
Un "parco naturale sinergico" nelle Gravatas di Trasaghis? (3)
L'ultimo numero de "La Vita Cattolica" (datato 14 marzo) torna ad occuparsi del progetto del "Parco sinergico" di Trasaghis finalista, assieme ad altri due progetti, nel concorso promosso da FAB. Gli elementi offerti sono quelli già pubblicati sul Blog in precedenti articoli; si attende quindi ancora di conoscere concretamente i contenuti del progetto, la sua localizzazione, l'effettiva probabilità di realizzazione.
........................
SONO TRE I PROGETTI SELEZIONATI DA FAB, IL GENERATORE
D’IMPRESA SOCIALE SOSTENUTO DALLA FONDAZIONE CRUP
«Fab», tre ottime idee
I tre progetti sono il «Parco naturale sinergico», destinato
ad occupare un’area di 50 ettari in comune
di Trasaghis, unendo dimensione agricola, didattica,
sociale; «Lo scambio intelligente», sito web per
mettere in comune beni e competenze; «Open
land», una scuola dell’infanzia bilingue.
IL «PARCO NATURALE sinergico», lo «Scambio intelligente»
e «Open land» sono i 3 progetti
che hanno superato l’ultima fase di selezione
di Fab, il generatore d’impresa sociale lanciato
lo scorso 29 giugno a Pordenone dalla
Cooperativa sociale Itaca in occasione delle
celebrazioni per il proprio ventennale di fondazione
e sostenuto efficacemente dalla Fondazione
Crup. (...)
un’idea di impresa a forte impatto sociale».
Ed ecco, di seguito una breve descrizione
dei progetti e delle persone da cui nascono: il
progetto del «Parco naturale sinergico», decisamente
ambizioso, è destinato ad occupare
un’area di circa 50 ettari in una zona a nord
della provincia di Udine (in comune di Trasaghis)
e punta all’integrazione fra più dimensioni:
agricola, didattica, di valorizzazione
del territorio, sociale. Il piano d’impresa prevede
la produzione di humus, orticole, alboreti
e allevamento di ovini. Nella medesima
area verranno proposti percorsi di fattoria didattica
per valorizzare i magredi. Il modello
organizzativo previsto è quello della Cooperativa
sociale di inserimento lavorativo (tipo
B). Inserendosi in un’area a vocazione turistica
nelle immediate adiacenze del lago dei Tre
Comuni, si prevedono punti vendita diretti in
un’ottica di rete sul territorio.
La squadra che sta lavorando allo sviluppo
dell’idea è formata da quattro amici dal carattere
forte e determinato che mettono in
comune esperienze di studio e professionali
nei settori agrario, turistico e didattico: Julia
Mamolo, Jessica Martinuzzi, Giulio Micelli,
Giovanni Stefanutti. Julia è un tecnico turistico,
specializzata in gestione di strutture di
ospitalità. Jessica è un perito turistico. Cresciuta
in campagna, è sempre stata affascinata
e incuriosita dall’equilibrio e dalla bellezza
della natura. Giulio, il visionario del
gruppo, ha una ventennale esperienza in
agricoltura biologica (in particolare in allevamento
di cavalli, bovini e suini). Giovanni è
un perito agrario, insegnante di materie tecnico-
scientifiche agrarie in pensione.
«Lo scambio intelligente» è un sito web dedicato
allo scambio di beni e competenze
con un occhio particolare al terzo settore che
nasce per mettere in comune le risorse connettendo,
attraverso la rete, i privati e il mondo
del non profit, le aziende e le istituzioni
pubbliche. (...)
«Open land», infine, è una scuola dell’infanzia
bilingue (italiano e inglese) che nasce
per favorire il bilinguismo come struttura
neurolinguistica, in virtù dei molteplici vantaggi
cognitivi che questo comporta. Usare
l’apprendimento dell’inglese in età prescolare
può garantire la crescita di ogni bambino
nella curiosità, educandolo attraverso il gioco
alla responsabilità e al rispetto. (...)
........................
SONO TRE I PROGETTI SELEZIONATI DA FAB, IL GENERATORE
D’IMPRESA SOCIALE SOSTENUTO DALLA FONDAZIONE CRUP
«Fab», tre ottime idee
I tre progetti sono il «Parco naturale sinergico», destinato
ad occupare un’area di 50 ettari in comune
di Trasaghis, unendo dimensione agricola, didattica,
sociale; «Lo scambio intelligente», sito web per
mettere in comune beni e competenze; «Open
land», una scuola dell’infanzia bilingue.
IL «PARCO NATURALE sinergico», lo «Scambio intelligente»
e «Open land» sono i 3 progetti
che hanno superato l’ultima fase di selezione
di Fab, il generatore d’impresa sociale lanciato
lo scorso 29 giugno a Pordenone dalla
Cooperativa sociale Itaca in occasione delle
celebrazioni per il proprio ventennale di fondazione
e sostenuto efficacemente dalla Fondazione
Crup. (...)
un’idea di impresa a forte impatto sociale».
Ed ecco, di seguito una breve descrizione
dei progetti e delle persone da cui nascono: il
progetto del «Parco naturale sinergico», decisamente
ambizioso, è destinato ad occupare
un’area di circa 50 ettari in una zona a nord
della provincia di Udine (in comune di Trasaghis)
e punta all’integrazione fra più dimensioni:
agricola, didattica, di valorizzazione
del territorio, sociale. Il piano d’impresa prevede
la produzione di humus, orticole, alboreti
e allevamento di ovini. Nella medesima
area verranno proposti percorsi di fattoria didattica
per valorizzare i magredi. Il modello
organizzativo previsto è quello della Cooperativa
sociale di inserimento lavorativo (tipo
B). Inserendosi in un’area a vocazione turistica
nelle immediate adiacenze del lago dei Tre
Comuni, si prevedono punti vendita diretti in
un’ottica di rete sul territorio.
La squadra che sta lavorando allo sviluppo
dell’idea è formata da quattro amici dal carattere
forte e determinato che mettono in
comune esperienze di studio e professionali
nei settori agrario, turistico e didattico: Julia
Mamolo, Jessica Martinuzzi, Giulio Micelli,
Giovanni Stefanutti. Julia è un tecnico turistico,
specializzata in gestione di strutture di
ospitalità. Jessica è un perito turistico. Cresciuta
in campagna, è sempre stata affascinata
e incuriosita dall’equilibrio e dalla bellezza
della natura. Giulio, il visionario del
gruppo, ha una ventennale esperienza in
agricoltura biologica (in particolare in allevamento
di cavalli, bovini e suini). Giovanni è
un perito agrario, insegnante di materie tecnico-
scientifiche agrarie in pensione.
«Lo scambio intelligente» è un sito web dedicato
allo scambio di beni e competenze
con un occhio particolare al terzo settore che
nasce per mettere in comune le risorse connettendo,
attraverso la rete, i privati e il mondo
del non profit, le aziende e le istituzioni
pubbliche. (...)
«Open land», infine, è una scuola dell’infanzia
bilingue (italiano e inglese) che nasce
per favorire il bilinguismo come struttura
neurolinguistica, in virtù dei molteplici vantaggi
cognitivi che questo comporta. Usare
l’apprendimento dell’inglese in età prescolare
può garantire la crescita di ogni bambino
nella curiosità, educandolo attraverso il gioco
alla responsabilità e al rispetto. (...)
giovedì 14 marzo 2013
C'è tempo fino a sabato per il sondaggio sul nuovo albero di piazza
Si chiude sabato 16 marzo la raccolta di opinioni promossa dalla Pro Loco di Alesso sul futuro aspetto della piazza di Alesso: dopo la caduta del leccio, quale nuovo albero potrebbe rimpiazzarlo?
Si vota su schede reperibili in tutti gli ambienti pubblici del paese.
Alla chiusura del sondaggio, la Pro Loco raccoglierà i dati e li trasmetterà ai competenti uffici comunali.
Come i lettori del Blog ricorderanno, un analogo sondaggio on line promosso da "Alesso e Dintorni" ha visto prevalere in assoluta maggioranza l'opzione "tiglio". Sarà interessante vedere quali indicazioni daranno i suggerimenti cartacei (proposti in una forma che, logicamente, raggiunge un maggior numero di persone).
-----------------------------------------------------------------------------------------
"Un tic par ridi, un tic sul serio"
- Non c'è più il Leccio in piazza.....
- A n'al è pui il Licio? E cui mi comèdia la televisiòn?
Si vota su schede reperibili in tutti gli ambienti pubblici del paese.
Alla chiusura del sondaggio, la Pro Loco raccoglierà i dati e li trasmetterà ai competenti uffici comunali.
Come i lettori del Blog ricorderanno, un analogo sondaggio on line promosso da "Alesso e Dintorni" ha visto prevalere in assoluta maggioranza l'opzione "tiglio". Sarà interessante vedere quali indicazioni daranno i suggerimenti cartacei (proposti in una forma che, logicamente, raggiunge un maggior numero di persone).
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"Un tic par ridi, un tic sul serio"
Sintuda a Dalès
- Non c'è più il Leccio in piazza.....
- A n'al è pui il Licio? E cui mi comèdia la televisiòn?
mercoledì 13 marzo 2013
Quel che si muove a ... Bordan. Domenica riapre la casa delle farfalle
La Casa delle Farfalle di Bordano ri-apre il 17 marzo 2013!
Per gli abitanti di BORDANO (esibendo la carta di identità o l'invito alla cassa) l'ingresso sarà GRATUITO!
Per gli altri visitatori le tariffe rimarranno le stesse dello scorso anno: 8.00€ per il biglietto intero, 6.00€ per il biglietto ridotto.
http:// www.farfalledibordano.it/ index.php/it/ orari-e-tariffe/ orari-e-tariffe
Le "Novità" della nuova stagione sono state illustrate sull'ultimo numero della "Vita Cattolica":
"APRE ALL’INSEGNA delle novità la stagione 2013 della «Casa delle farfalle» di Bordano, la cui partenza è prevista domenica 17 marzo.
Nuovi ospiti stanno per raggiungere la «Cjase des paveis» andando ad arricchire la struttura (al cui interno presenta anche tre serre dove è stato riprodotto l’habitat di tre diverse tipologie di foresta tropicale) che, da qualche settimana, ha ricevuto la licenza di giardino zoologico. Si tratta di una famiglia di scimmie, insieme a una coppia di coccodrilli e a una di genette africane (mammiferi grandi poco più di un gatto che appartengono al gruppo delle manguste). Non solo farfalle, dunque, ma i visitatori, nei loro luoghi d’origine riprodotti fedelmente, potranno ammirare anche nuove specie. E tra le novità viene offerta la possibilità, attraverso una mostra interattiva, di scoprire come ci vedono gli animali. Ad esempio, grazie ad una webcam, si potrà capire qual è l’immagine che un gatto, un insetto oppure un serpente notturno hanno di noi. Si potrà, inoltre, sperimentare la percezione degli infrasuoni emessi dagli elefanti, non udibili dall’orecchio umano, ma percepibili a livello fisico."
Per gli abitanti di BORDANO (esibendo la carta di identità o l'invito alla cassa) l'ingresso sarà GRATUITO!
Per gli altri visitatori le tariffe rimarranno le stesse dello scorso anno: 8.00€ per il biglietto intero, 6.00€ per il biglietto ridotto.
http://
Le "Novità" della nuova stagione sono state illustrate sull'ultimo numero della "Vita Cattolica":
"APRE ALL’INSEGNA delle novità la stagione 2013 della «Casa delle farfalle» di Bordano, la cui partenza è prevista domenica 17 marzo.
Nuovi ospiti stanno per raggiungere la «Cjase des paveis» andando ad arricchire la struttura (al cui interno presenta anche tre serre dove è stato riprodotto l’habitat di tre diverse tipologie di foresta tropicale) che, da qualche settimana, ha ricevuto la licenza di giardino zoologico. Si tratta di una famiglia di scimmie, insieme a una coppia di coccodrilli e a una di genette africane (mammiferi grandi poco più di un gatto che appartengono al gruppo delle manguste). Non solo farfalle, dunque, ma i visitatori, nei loro luoghi d’origine riprodotti fedelmente, potranno ammirare anche nuove specie. E tra le novità viene offerta la possibilità, attraverso una mostra interattiva, di scoprire come ci vedono gli animali. Ad esempio, grazie ad una webcam, si potrà capire qual è l’immagine che un gatto, un insetto oppure un serpente notturno hanno di noi. Si potrà, inoltre, sperimentare la percezione degli infrasuoni emessi dagli elefanti, non udibili dall’orecchio umano, ma percepibili a livello fisico."
martedì 12 marzo 2013
Paltans. Il fango di Sauris, il fango di Somplago (6)
«Edipower rimedi ai danni».
La ricetta degli ambientalisti
ADESSO CHE IL DANNO è stato fatto, biso-
gna pensare a come ripararlo. E
possibilmente migliorare il Taglia-
mento e del Lumiei rispetto anche alle con-
dizioni precedenti.
In attesa di conoscere le intenzioni di
Edipower, le associazioni Legambiente,
Wwf, «Assieme per il Tagliamento» e il Co-
mitato per la tutela delle acque del bacino
montano del Tagliamento hanno tuonato:
«Alle cosmesi temporanee non ci stiamo.
Non basterà metterci due trote per tornare
come prima». All’unisono chiedono la con-
ta dei danni. E un piano di ripristino am-
bientale serio. Che per Franceschino Baraz-
zutti, storico front man del ambientalismo
nell’Alto Friuli, vuol dire rivedere completa-
mente l’intero sistema e i parametri di flus-
so minimo vitale su quell’asse fluviale. Gra-
vato da una trentina di captazioni, 3 sbarra-
menti e 2 dighe. E con l’asticella del rilascio
ferma a soli 700 litri al secondo, una deroga
di cui Edipower beneficia, a carattere speri-
mentale.
Le associazioni si sono avvalse del Cirf, il
Centro italiano per la riqualificazione flu-
viale, di Mestre. E sono state individuate
delle possibile azioni operative. Primo:
mappatura completa dei fanghi, ovvero
identificazione di quanti sono e dove sono.
Secondo: «sia dalla presa di Caprizzi che
dalla diga – hanno spiegato le associazioni
– è necessario aumentare il rilascio in alveo,
sia nel Lumiei che nel Tagliamento, delle
acque destinate al deflusso minimo vitale
per far sì che la maggiore massa d’acqua
consenta di asportare i materiali fini che si
sono depositati tra sasso e sasso e di rista-
bilire nel più breve tempo possibile, grazie
alla ricostituita continuità idraulica, le basi
fisiche e ambientali migliori per la ricosti-
tuzione delle popolazioni bentoniche disa-
strate». Andrea Goltara, general manager
del Cirf, precisa: «Non un rilascio a casac-
cio, però». Visto che i detriti si spostano
sempre più a valle, come processo naturale,
bisogna mobilitarli in modo ponderato, li-
berando acque a monte in funzione delle
quantità dei detriti a valle. Al momento,
Edipower sta scaricando dalle proprie pre-
se per ripulire, ma senza una vera ratio. E
soprattutto, come abbiamo accertato sul
posto, abbinandoci un sistema di conteni-
mento dei materiali nelle «salvanelle».
Goltara chiede che si cominci a pensare
anche alle compensazioni: «Non è possibile
sfruttare un fiume così importante e unico
come il Tagliamento senza che lo stesso
non abbia dei benefici. Si toglie acqua da
una parte per produrre energia? Benissimo,
se ne rilasci da un’altra».
Tutta la vicenda ha messo in luce un rim-
pallo di competenze all’interno della am-
ministrazione regionale, riferisce Roberto
Pizzutti, presidente di Wwf Friuli-Venezia
Giulia. Mentre sui danni che dovranno es-
sere conteggiati, «non ci si potrà limitare ai
pesci morti – anticipano le associazioni –,
ma bisognerà tenere conto degli effetti di-
retti e indiretti di questa melma rilasciata,
per esempio un ridotto afflusso turistico
conseguente all’alterazione dell’ambiente
fluviale, nonché dei danni irreversibili, co-
me l’estinzione di molte specie, soprattutto
di quelle non immettibili dall’uomo».
Nel suo «j’accuse», Barazzutti ha messo
in guardia nuovamente Edipower: «Voleva
tentare il colpo grosso. Farcela sotto il naso,
per replicare questo modello anche ad altre
realtà. Avrebbe svuotato velocemente e in-
fischiandosene del trattamento dei detriti».
Lì vicino c’è per esempio il lago di Verze-
gnis, con i fondali pieni zeppi di melma e
per il quale si era già predisposto un pro-
getto di pulitura, mai attuato. Ma basta al-
largare il raggio. In condizioni simili ci sono
anche gli specchi di Cà Zul a Tramonti di
Sopra e quello di Fregona, in Veneto.
SERVIZIO A CURA DI OSCAR PUNTEL
LA VITA CATTOLICA
GIOVEDÌ 7 MARZO 2013
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