"Alesso e dintorni", dal puint di Braulins al puint di Avons

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venerdì 20 luglio 2012

Somplago caput mundi, gli industriali premono per l'elettrodotto

Si è svolto a Udine un incontro di Confindustria dove esponenti locali e esperti esterni  interpellati hanno ribadito l'urgenza e la convenienza della realizzazione dell'elettrodotto Wurmlach- Somplago e delle altre linee prospettate.

Giuseppe Lignana, membro Comitato Tecnico Energia e Mercato di Confindustria, ha descritto i vantaggi derivanti dalla interconnessione Somplago-Wurmlach, promossa da 4 soggetti di cui tre privati (Pittini, Fantoni, il gruppo Burgo e, infine, l’Enel): «L’accesso ad un mercato elettrico europeo con costi decisamente più bassi (rispetto al mercato italiano l’energia in Europa costa 22 euro in meno per ogni MWh); una maggiore concorrenzialità delle aziende a fronte di una riduzione dei costi del 20/40%; cadute positive sul fronte occupazionale con 150 nuovi posti di lavoro all’anno, una riduzione di 640mila tonnellate di CO2 in meno; elevate compensazioni ambientali. (...)


Sull'argomento è intervenuto Renato Garibaldi dell'Associazione "Carnia in movimento":


Riflessioni sul convegno energia all’associazione industriali
Ovvero finiamola di raccontare balle

Sono reduce dal convegno tenutosi oggi e promosso dall’associazione industriali della provincia di Udine.
Il gotha dell’industria manifatturiera ha invitato l’ex presidente dell’Autority all’energia, il friulano Ortis, in veste di moderatore, Lavagna di Terna, e altri tecnici provenienti da diverse università  italiane  per dimostrare che le linee elettriche in  progetto nella nostra regione sono indispensabili e perciò si “ha da fare” e nel modo più conveniente, quello aereo.
Un buon affare: trovare alcuni tecnici consenzienti che si rimborsano con quattro spiccioli, per risparmiare i costi di un elettrodotto interrato che costa migliaia di volte di più.
I tecnici a garanzia di qualità, bontà e risultato. Peccato che anche Oppenheimer e gli altri del progetto Manhattan erano dei tecnici, ma i loro lavoro si è ben visto a Hiroshima e Nagasaki. Gli “esperti” non sono garanzia di obbiettività, né tantomeno di giustizia.
Tutto fa perno sulla grande menzogna del differenziale del costo dell’energia per le nostre aziende rispetto alle concorrenti estere che sarebbe risolto con la costruzione dei due grandi elettrodotti: Redipuglia-Udine nord, Wurmlach-Somplago. La parola spread è stata ripetuta molte volte in sala da tutti i relatori. Sia chiaro che l’energia a basso costo proveniente dall’estero non potrà essere utilizzata per le fabbriche degli stessi importatori perché creerebbe una concorrenza sleale con le industrie rivali situate lontane dai confini. Ovvio, chiaro, incontestabile. Allora? La finiamo di raccontare balle?!
Il vicepresidente Ciriani ha insistito che la sua giunta andrà avanti lo stesso, anche se le scelte saranno antipopolari. E’ stato più prudente di Tondo (che ha dato buca) che poco più di un mese fa in analogo convegno ha dichiarato che non gli importa del consenso. Ma la sostanza non cambia. Per la politica regionale non conta molto il parere dei cittadini e poi si meravigliano se i cittadini – che sono stufi di fare i sudditi – sono inferociti contro questa classe politica autoreferenziata incapace di dialogare con il territorio. La linea che dovrebbe attraversare la Carnia è una linea speculativa (lo dice il nome stesso) e quindi non è accettabile che agli industriali vadano gli utili e a i cittadini il danno (ambientale) e le beffe (bolletta eguale a prima).
Attenzione che le elezioni si avvicinano e “uno vale uno” (Grillo).

Renato Garibaldi per CARNIA IN MOVIMENTO



1 commento:

  1. Ho letto il resoconto del Convegno sul sito di Confindustria Udine. Non ho trovato alcun riferimento alle modalità di realizzazione dell'elettrodotto. Non mi pare, quindi, si sia parlato di elettrodotti aerei o interrati ma, molto più semplicemente, di elettrodotti. Il tema del Convegno era "L'efficienza energetica per lo sviluppo imprenditoriale"; ne consegue che l'attenzione dei relatori si è concentrata molto più su tale aspetto che su quello dei costi. Costi che, comunque, con un miglioramento dell'efficienza, subiscono una riduzione.
    Nelle riflessioni del sig. Garibaldi, invece, pare che tutto ruoti attorno al prezzo. Più interessanti mi sembrano altre considerazioni svolte dai relatori:
    1) La rete di distribuzione è ferma da 30 anni, mentre la domanda di energia elettrica si è raddoppiata;
    2) L'attuale rete è sovrautilizzata, con conseguenti rischi legati alla sicurezza ed alla stabilità di fornitura;
    3) La stretta connessione tra efficienza energetica e delocalizzazione delle Imprese.
    Capisco le motivazioni del sig. Garibaldi - anche in parte condivisibili - nel contrastare la realizzazione dell'elettrodotto ma, credo che almeno in quest'occasione, ci sia stata da parte sua un pò di strumentalizzazione. Non posso condividere, poi, il tono dileggiatorio nei confronti dei relatori, trattati come se fossero dei prezzolati disposti a dire qualsiasi cosa in cambio di pochi denari.
    Giacomo De Vita

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